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Presidente Mancuso: “Centrale la questione Infrastrutture”

Per il Presidente del Consiglio calabrese il deficit infrastrutturale regionale penalizza ogni progettualità di sviluppo

di Sebastiano Plutino

“Abbiamo oggi molti punti all’ordine del giorno da discutere e approvare, ma permettetemi di asserire che l’informativa richiesta al presidente Occhiuto – a seguito delle interlocuzioni avute con il Governo in merito alle infrastrutture – costituisce un punto centrale. Sia per il Consiglio regionale che per la Calabria, il cui storico deficit infrastrutturale penalizza ogni sua progettualità di sviluppo e genera effetti negativi sull’intera società calabrese”.

E’l’incipit dell’intervento con cui il presidente Filippo Mancuso ha aperto i lavori della seduta del Consiglio regionale.

“Le infrastrutture rappresentano lo scheletro fondamentale di un territorio ed è evidente la relazione che vi è tra la quantità di infrastrutture di un territorio e il suo livello di sviluppo economico. Questo Consiglio, a un anno dal suo insediamento, sulla questione infrastrutture, che più di altre mette in luce la gravità del divario tra la Calabria e il resto del Paese, ha già dimostrato – ha sottolineato Mancuso – un impegno serrato su questi argomenti. Ricordo, in particolare, la mozione sulla SS.106 approvata all’unanimità il 28 febbraio scorso e con cui abbiamo richiesto il completo finanziamento e la sua definitiva realizzazione.  Cosi come ricordo che il Consiglio regionale ha condiviso i contenuti della ‘Vertenza Calabria’, dopo l’informativa resa a giugno in quest’Aula dal presidente Occhiuto”.

Ha concluso il Presidente del Consiglio regionale: “Si tratta di un dossier – predisposto dalla Giunta regionale con i vertici nazionali e regionali di Cgil, Cisl e Uil –  che include questioni come l’Alta velocità Sa-Rc, il Porto di Gioia Tauro e la Zes, l’assorbimento del precariato nella sanità e la sburocratizzazione degli investimenti nelle energie alternative.  Gli obiettivi cui tendiamo sono l’ampliamento e la riqualificazione delle infrastrutture materiali e delle reti di trasporto esistenti, per rendere maggiormente competitive le attività produttive e ridurre il grado di isolamento della regione negli scenari internazionali e, al contempo, per migliorare i collegamenti tra le sue coste e le popolazioni dell’entroterra. Indubbiamente c’è tanto da fare, per dare alla regione una solida dotazione di infrastrutture materiali e immateriali, ma non c’è dubbio che si stanno facendo molti passi in avanti, per assicurare alla Calabria realistiche prospettive di successo”.

 

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