“Il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha annunciato che sono arrivati in Calabria 50 medici cubani. Rende noto che serviranno a tenere aperti reparti e ospedali.
Premesso che non ho nulla contro i medici cubani, mi chiedo però come mai la politica tutta è in assoluto silenzio rispetto a roba del genere”. È quanto afferma Graziano Di Natale, già consigliere regionale della Calabria, dopo l’annuncio del Presidente della Regione.
Di Natale, da sempre attento alle dinamiche della sanità in Calabria, in particolare quelle riguardanti la provincia di Cosenza, precisa:” Mi spiego meglio, contrattualizziamo medici stranieri mentre i nostri li facciamo scappare fuori regione.
Per non parlare di quelli che manteniamo all’interno degli uffici amministrativi. Tale stato di cose non è più tollerabile. Aprire gli ospedali garantirebbe il diritto alla salute, così come sancito dalla nostra costituzione, ai tanti cittadini che purtroppo per essere curati sono costretti ad andare oltre confine. Se con i medici cubani avverrà questo, che si faccia realmente. Basta più inutili promesse. La sanità in Calabria ha bisogno di una vera svolta. Leggere che siamo l’ultima
regione con un valore di LEA al di sotto del minimo consentito è a dir poco vergognoso.
Ora – conclude- Occhiuto apra gli ospedali chiusi, come promesso.
Resterò vigile. Non si può più sbagliare, i cittadini meritano di essere curati negli ospedali della propria regione”.
Premesso che non ho nulla contro i medici cubani, mi chiedo però come mai la politica tutta è in assoluto silenzio rispetto a roba del genere”. È quanto afferma Graziano Di Natale, già consigliere regionale della Calabria, dopo l’annuncio del Presidente della Regione.
Di Natale, da sempre attento alle dinamiche della sanità in Calabria, in particolare quelle riguardanti la provincia di Cosenza, precisa:” Mi spiego meglio, contrattualizziamo medici stranieri mentre i nostri li facciamo scappare fuori regione.
Per non parlare di quelli che manteniamo all’interno degli uffici amministrativi. Tale stato di cose non è più tollerabile. Aprire gli ospedali garantirebbe il diritto alla salute, così come sancito dalla nostra costituzione, ai tanti cittadini che purtroppo per essere curati sono costretti ad andare oltre confine. Se con i medici cubani avverrà questo, che si faccia realmente. Basta più inutili promesse. La sanità in Calabria ha bisogno di una vera svolta. Leggere che siamo l’ultima
regione con un valore di LEA al di sotto del minimo consentito è a dir poco vergognoso.
Ora – conclude- Occhiuto apra gli ospedali chiusi, come promesso.
Resterò vigile. Non si può più sbagliare, i cittadini meritano di essere curati negli ospedali della propria regione”.