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Comuni, Cosenza: ok del Consiglio a Piano riequilibrio finanziario

"La città ora può guardare avanti con maggiore fiducia", dichiara il Sindaco di Cosenza Franz Caruso, dopo l'approvazione del Consiglio

di Sebastiano Plutino

Il Consiglio comunale di Cosenza ha approvato, con 18 voti a favore e 7 astenuti, il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale ex art. 243 bis del Testo Unico degli Enti locali 267 del 2000. La seduta ha fatto registrare il ritorno nell’aula consiliare, per effetto della cessazione ex lege della sospensione dalla carica, dell’assessore Francesco De Cicco al quale il sindaco Franz Caruso ha riattribuito le deleghe alla Polizia Municipale e alla Manutenzione. “Andiamo ad affrontare una questione delicata, complessa e articolata – ha detto l’assessore al Bilancio Francesco Giordano. ” Le problematiche finanziarie del Comune – ha aggiunto – -avevano spinto la vecchia Amministrazione ad aderire ad un altro Piano di riequilibrio, l’ultimo in ordine di tempo e che precede quello l’attuale”. La terapia d’urto indicata da Giordano si basa su tutta una serie di azioni che il titolare della delega al bilancio ha elencato sommariamente, con benefici che si potranno cominciare a vedere a partire dal 2025. Il sindaco Franz Caruso, intervenuto nel corso del dibattito, ha sostenuto che quello che è stato approvato “non è un Piano di riequilibrio lacrime e sangue tout court” e che “potrebbe risultare tale solo per chi non ha mai pagato in questa città. Noi invece dobbiamo farli pagare. Le tariffe con il dissesto sono già al massimo e quindi non si aumenta nessuna tariffa”. “Credo che la città – ha sostenuto ancora Caruso – debba apprezzare quello che stiamo facendo e contribuire in modo solidale per far sì che Cosenza esca dall’impasse grave che purtroppo affonda le radici in tempi lontani. Noi oggi, con grande coraggio, abbiamo assunto una responsabilità solo ed esclusivamente nell’interesse della città. Cosenza può guardare, da oggi in poi, avanti con maggiore fiducia e rispetto nella nostra istituzione”. (ANSA)

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