«Purtroppo, siamo rimasti fermi all’ultimo tavolo di confronto tenutosi a novembre. A parte l’impegno della Camera di Commercio e del suo presidente, Ninni Tramontana, cui va il mio ringraziamento, nessun altro concreto passo in avanti è stato fatto per salvaguardare i circa 70 lavoratori di Alival che, dal prossimo aprile, saranno disoccupati». È quanto ha affermato il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, al termine della riunione in Prefettura, convocata dal prefetto Massimo Mariani, sulla chiusura dello stabilimento Alival di San Gregorio. Al confronto, oltre ai sindacati, hanno partecipato la senatrice Tilde Minasi, la Regione Calabria, con la vicepresidente Giusy Princi, l’assessore Giovanni Calabrese e i dirigenti di settore, il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, il presidente della Camera di Commercio, Ninni Tramontana, il vicepresidente di Confindustria Reggio, Filippo Arecchi, ed i rappresentanti della multinazionale.
«Come prevedibile, non è andata per come speravamo», ha ribadito Versace aggiungendo: «Il 18 novembre erano stati presi degli impegni ben precisi e, a distanza di mesi, ci ritroviamo di fronte ad un ulteriore insopportabile rinvio. Attualmente, non ci sono gli strumenti che, fattivamente, possono portare ad un miglioramento della situazione e nessuna risorsa è stata messa a disposizione di quelle aziende in grado, magari, di ricollocare il personale». «Diversamente – ha affermato – va dato merito al presidente della CamCom, Ninni Tramontana, d’essere riuscito in un’opera di coinvolgimento degli imprenditori della Città Metropolitana che hanno dato una prima disponibilità all’assorbimento di una piccola parte dei lavoratori ex Alival. Queste aziende le incontreremo nei prossimi giorni, accompagnando l’intero processo in maniera attenta».
«Ringrazio Sua Eccellenza il Prefetto, Massimo Mariani – ha concluso Versace – per aver avuto la sensibilità di convocare il tavolo. Lo stesso prefetto ha ammonito nel seguire le cose in maniera scrupolosa, rinnovando l’impegno di ritrovarci, da qui ad un mese, per analizzare lo stato dei fatti».
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