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La Uiltec Calabria punta alla ginestra come risorsa ai fini produttivi

Uiltec Calabria propone tour nei comuni della Calabria, partendo dalla Locride, per promuovere la ginestra ed i suoi fini produttivi

di Sebastiano Plutino

Un tour nei vari comuni della Calabria, partendo da quelli della Locride, per promuovere la riscoperta della ginestra e il suo utilizzo a fini produttivi. E’ questa l’idea della Uiltec Calabria che, da diverso tempo, si sta spendendo per la promozione, a fini industriali, economici ed occupazioni, di questa pianta autoctona calabrese e del suo filato.

L’idea di fondo che muove il progetto della Uiltec Calabria è quella di creare un luogo dove tradizione e innovazione si intersecano. Ma non solo. L’obiettivo principale è quello di riuscire a creare occupazione, di dare alle calabresi ed ai calabresi di riscoperta di antichi mestieri ma, soprattutto, un’occasione concreta di impiego.

La Uiltec Calabria ha già avviato un progetto tessile partendo dalle scuole, ma servono impegni concreti anche da parte della politica. Quella politica che, con l’assessore Gianluca Gallo, si era detta pronta a a raccogliere e sostenere le proposte lanciate dal sindacato per fare della filiera della ginestra una moderna fonte di produttività per il territorio calabrese.

In questi anni anche l’Università della Calabria ha brevettato una tecnologia di lavorazione della ginestra che si basa su una reidratazione del vegetale, con piccole quantità d’acqua, e non utilizza sostanze chimiche. Una lavorazione che non penalizza gli scarti che possono essere riutilizzati senza sprechi. Un progetto questo che, naturalmente, ha bisogno del sostegno concreto di chi gestisce la cosa pubblica per uscire dall’incubatore universitario e trasformarsi in reale prospettiva occupazionale.

Nella certezza che la domanda del filato è superiore all’offerta, tanto che si ha difficoltà a soddisfare le richieste del gli ordini delle grandi  firme della moda che hanno riscoperto la ginestra e ci stanno puntando per le proprie produzioni.

Le richieste, per il momento, vengono canalizzate alle aziende tessili che nel tempo hanno acquisito credibilità e proprio queste aziende potrebbero trasferire formazione e successivamente assumere nuovi occupati.

Per questo, infine, la Uiltec Calabria chiede che dalla narrazione si passi ad un impegno concreto che, mettendo insieme esperienze universitarie, competenze amministrative regionali, progettuali delle parti sociali, punti a sfruttare al massimo i fondi messi a disposizione dall’Europa attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

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