L’Istat ha colto l’appello delle centinaia di Sindaci italiani che nelle scorse settimane hanno condiviso la lettera aperta al Presidente ISTAT per contestare le multe ai Comuni per mancate trasmissioni di dati statistici e chiedere all’Istituto di realizzare subito lo scambio dati automatizzato con i Comuni, previsto dall’articolo 12 del TUEL e ancora non realizzato.

L’appello dei Sindaci italiani, tra cui 121 della regione Calabria, è stato accolto dall’Istat, aprendo un dialogo costruttivo con le istituzioni e Asmel, portavoce delle ragioni che hanno spinto i Sindaci a firmare e sostenere la campagna, è stata invitata ad un tavolo di lavoro con L’Istituto nell’ottica di una proficua collaborazione tra istituzioni e una semplificazione delle procedure amministrative.

Decisivo il supporto dei Sindaci calabresi, tra questi Antonio Russo, Sindaco di Crosia, in provincia di Cosenza, ha dichiarato: «I Comuni sono pronti a raccogliere la sfida della digitalizzazione amministrativa e speriamo che anche l’ISTAT sia davvero pronta a mettersi finalmente in campo e ad ascoltarci. Aprire un dialogo con le istituzioni era ciò di cui avevamo bisogno e con questa campagna finalmente la nostra voce inizia a farsi sentire».

Il Segretario generale Asmel, Francesco Pinto ribadisce, del resto, che la cifra «associativa di Asmel è la rappresentanza e la tutela degli interessi concreti dei Comuni nei confronti delle Istituzioni centrali, che spesso preferiscono avvalersi della classica vecchia cinghia di trasmissione, l’Anci, che assume di detenere la rappresentanza unica degli enti locali».

Tra i firmatari dei Comuni calabresi, anche: Filogaso, Aprigliano, Monasterace, Santo Stefano di Rogliano, San Ferdinando, Sant’Alessio in Aspromonte, Martone, Parenti, Torre di Ruggiero, Tropea, Vallelonga, Fabrizia, Feroleto Antico, Gagliato e tantissimi altri.