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Vertenza Abramo Customer, Occhiuto a riunione su call center Tim: “Garantire occupazione”

Il Presidente Occhiuto e l'Assessore Calabrese hanno partecipato al tavolo su Tim e call center, sulla vertenza Abramo Customer

di Sebastiano Plutino

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e l’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese hanno partecipato, nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, al tavolo su Tim e call center, con i ministri delle imprese Adolfo Urso e del Lavoro, Calderone, i vertici della società di telefonia mobile ed i rappresentanti dei sindacati e delle Regioni Sicilia, Basilicata, Lazio, Sardegna e Toscana.

“Per i lavoratori interessati dalla vertenza ‘Abramo Customer Care’, che in Calabria riguarda oltre mille persone tra le province di Crotone, Catanzaro e Cosenza – ha detto il presidente Occhiuto – siamo riusciti finora ad ottenere da Tim due proroghe di tre mesi ciascuna al contratto scaduto lo scorso 31 dicembre. Abbiamo, dunque, al momento una copertura fino a tutto il mese di giugno, ma da subito ci siamo messi al lavoro per trovare una soluzione strutturale a questo problema. A metà gennaio, incontrando il ministro Urso, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, avevo lanciato la proposta di attivare un processo di ‘reskilling’ dei lavoratori dei call center per il loro impiego in nuovi progetti di digitalizzazione e di servizi per la pubblica amministrazione e per i cittadini.
In queste settimane, con gli assessori Calabrese e Pietropaolo e con gli uffici della Regione, abbiamo approfondito il tema, strutturando la nostra idea anche attraverso una positiva e costante interlocuzione con Tim. E abbiamo messo nero su bianco questo progetto”.

“Durante l’incontro odierno ha aggiunto il Governatore – il governo ha sposato la nostra proposta, prendendola come modello, per individuare una linea che possa consentire la riconversione professionale dei lavoratori interessati da questa vertenza. Avremo, dunque, un ‘progetto pilota’ per il reskilling di questi operatori”.

 “Nell’idea avanzata dalla Regione Calabriaha proseguito il presidente Occhiuto queste attività dovrebbero essere finanziate attraverso risorse dell’Fsc nazionale e con alcuni fondi Pnrr. E proprio per andare in questa direzione abbiamo fatto presentare un emendamento al decreto Pnrr in discussione in Parlamento. I ministri Urso e Calderone hanno assicurato il loro impegno per trovare una soluzione legislativa per l’utilizzo delle risorse necessarie alla realizzazione del ‘progetto pilota’. “È stata, a nostro avviso, intrapresa ha aggiunto il Governatorela giusta direzione, ma c’è ancora molto da fare: siamo soddisfatti di questa evoluzione, ma il ‘progetto pilota’ per nascere avrà bisogno ancora di qualche mese. Occorre dunque, questa la mia richiesta al governo e a Tim, trovare al più presto una soluzione transitoria per i lavoratori calabresi e delle altre regioni che hanno i contratti in scadenza nei prossimi mesi al fine di garantire i livelli occupazionali e affinché non venga interrotto in alcun modo il loro rapporto di lavoro prima della messa a terra di questa idea proposta dalla Calabria e divenuta ormai iniziativa nazionale”.

Tra l’altro, la Regione Calabria, secondo quanto si apprende, è stata l’unica a partecipare alla riunione con il presidente della Giunta e l’assessore al Lavoro, mentre Sicilia, Basilicata, Lazio, Sardegna e Toscana hanno inviato al Ministero solo dirigenti regionali.

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