Per il progetto “Se.Po.Pass. – Sentieri Ponti e Passerelle per il diritto alla crescita e allo studio”, a palazzo San Giorgio si è svolto un incontro per discutere di rendicontazione sociale e confronto sulle nuove prospettive.
“Se.Po.Pass. “, in particolare riguarda il biennio ponte, nuovo e alternativo a quello delle superiori, non finalizzato al rientro a scuola, ma alla soggettivazione del singolo.
A Reggio hanno lavorato le Cooperative sociali Res Omnia, La Casa di Myriam, La Casa del sole, Centro comunitario Agape, scuole CPIA. Un’attività rivolta a ragazzi e ragazze, soprattutto del quartiere di Arghillà, con debolissima formazione scolastica di base e capitale sociale limitato. Il Comune di Reggio Calabria ha collaborato per la buona riuscita del progetto.
All’appuntamento nella Sala dei Lampadari Italo Falcomatà c’erano, tra gli altri, Nadia Denisi, Presidente Res Omnia Cooperativa Sociale, Monica Tripodi, Responsabile Progettazione Res Omnia che ha moderato; Giovanni Laino, Responsabile Nazionale Se.Po.Pass, Serafino Celano, Valutatore ARS, Cristina Ciccone, Coordinatore partenariato R. C., Maria Grazia Marcianò Responsabile Famiglie e Minori Servizi Sociali Territoriali Comune di Reggio Calabria, Carmela Nucera, Responsabile Polo Sociale 1, Servizi Sociali Territoriali Comune di Reggio Calabria e, per l’Amministrazione comunale, è intervenuto l’assessore al Welfare Lucia Anita Nucera.
«Siamo ben felici di ospitare questa rendicontazione per Res Omnia di questo progetto avviato in collaborazione con Napoli e Messina – ha evidenziato l’assessore Nucera – e che riguarda alcune realtà del territorio di queste città metropolitane, considerato che c’è stato uno studio dettagliato sui giovani di Arghillà. Si tratta di dati che ci sono molto utili perché siamo già presenti in loco con una serie di interventi: intanto c’è il Tavolo dell’Ufficio del Piano e, a breve, partiranno degli incontri. E poi ci sono i fondi Pinqua per la rigenerazione urbana».
«È importante attenzionare le due poverty-maps che abbiamo a Reggio – ha aggiunto in conclusione Nucera – una si trova ad Arghillà, l’altra è quella di Ciccarello-Modena. E, soprattutto, va data attenzione ai giovani: in questi quartieri bisogna intensificare i servizi e dare punti di riferimento in modo che possano riacquistare fiducia nelle istituzioni e verso il territorio in cui abitano».