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Reggio,“Operazione Sacco”: sequestrata 1 tonnellata di “nannata”, sanzioni per oltre 70 mila €

La Direzione marittima di Reggio Calabria ha sequestrato 1 tonnellata di "nannata" e contestato sanzioni per oltre 70 mila €

di Sebastiano Plutino

Arginare il fenomeno distruttivo della pesca del novellame di sarda (sardina pilchardus), il “bianchetto” (cd nannata), e bloccare la successiva commercializzazione, sono questi i punti cardine oggetto di una vasta operazione complessa denominata “Sacco”, messa in campo dalla Direzione marittima di Reggio Calabria.

In questo periodo, uomini e donne della Guardia Costiera calabrese hanno intensificato i controlli in mare, lungo la costa e sulle strade, con l’ausilio di mezzi aerei e navali, snodi fondamentali per la commercializzazione del prodotto ittico nel florido mercato clandestino calabrese e siciliano, dove la richiesta continua a risultare altissima.

Questa tipologia di pesca, nonostante risulti devastante per l’ecosistema marino in quanto i pesci vengono prelevati dal mare allo stadio giovanile e pertanto gli si preclude la possibilità di svilupparsi e riprodursi, è particolarmente diffusa soprattutto nelle marinerie pugliesi, calabresi e siciliane, dove il mercato è fiorente.

La commercializzazione di tale prodotto ittico è estremamente remunerativa, basti pensare che il costo di vendita al dettaglio di un kg di questo prodotto può arrivare fino a 30 euro.

L’attività ispettiva, condotta lungo tutto il territorio calabrese e lucano tirrenico, vede impiegato un consistente numero di militari degli uffici periferici della Guardia Costiera, da Corigliano Calabro a Maratea.

Nell’ambito dell’operazioneSacco“, sono stati effettuati 507 controlli a mare ed a terra, elevando 26 sanzioni amministrative, per un totale di circa 55.000 euro, effettuando 25 sequestri per un totale di 866 kg di prodotto ittico vario.

 

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