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Il Nucleo Operativo di Protezione Civile bypassa l’embargo russo per salvare una vita

E’ Italiana la regia del trasporto che ha salvato la vita ad un ammalato ricoverato nel sud Italia, bypassando l’embargo russo

di Paolo Frascati

 E’ Italiana la regia del trasporto che ha salvato la
vita ad un ammalato ricoverato nel sud Italia, bypassando l’embargo
russo.
Per salvare la vita di un ammalato affetto da una forma grave di leucemia
era necessario un trapianto e l’unico donatore al mondo era stato
individuato in una remota località della Russia a quasi cinque ore di volo
da Mosca.
Collegare il punto A dov’era il generoso donatore col punto B dove
l’ammalato fiducioso aspettava è apparso subito molto difficoltoso. Non è
possibile in alcun caso avere un visto d’ingresso in Russia neanche per
motivi così nobili come salvare una vita, né tantomeno è possibile per i
cittadini russi venire in Italia seppur per le medesime nobili ragioni.
Dopo un confronto tra l’IBMDR (l’organismo istituzionale italiano che ha
trovato il donatore e che sovrintende a questo tipo di trasporti) e il Nucleo
Operativo di Protezione Civile Logistica dei Trapianti, associazione di
volontari Toscani, che avrebbe organizzato ed effettuato il trasporto, è
giunta la soluzione.
Era necessario organizzare “uno scambio” fra il corriere russo e quello
italiano in un luogo in cui fosse possibile recarsi per entrambi e per poter
rendere attuabile quest’unica possibilità è stata individuata la Turchia, e
così si è messa in moto una complessa macchina organizzativa per
realizzare l’incontro dei due corrieri a Istanbul. Dopo un intenso lavoro
preliminare per avere i nulla osta degli ospedali di origine e di
destinazione, e di tutte le autorità competenti è scattata la fase operativa
della complessa missione salvavita.
Con grande apprensione e una serie di piccole incomprensioni
brillantemente risolte è arrivata la notte dell’incontro nell’aeroporto
internazionale della città turca.
Il corriere russo è atterrato intorno alle due e mezzo di notte e alle quattro
di mattina il collega italiano aveva già ricevuto il prezioso carico ed è
potuto decollare per l’Italia dove nel primo pomeriggio il “dono” era nelle
mani del dottore Giuseppe Console dell’ematologia di Reggio Calabria,
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reparto diretto dal prof. Massimo Martino, che avrebbero
immediatamente provveduto al trapianto.
Massimo Giraudo è stato il corriere individuato come il più adatto per
questa missione e ha scoperto che il collega russo Aleksandr era un
medico che normalmente non si occupa di questo tipo di trasporti e che
ha raccontato che nel suo paese al di fuori di chi si occupa di operazioni
militari, non c’è una netta percezione di quanto stia accadendo.
Nonostante quello che stà accadendo tra Russia e Ucraina esiste una
parte buona di umanità, e qualcuno disposto a donare una parte di se
stesso per permettere a un occidentale che non conoscerà mai di
sopravvivere. “Un bel gesto d’amore che – afferma Massimo Pieraccini
fondatore del Nucleo Operativo di Protezione Civile che, insieme al suo
staff ha curato l’organizzazione e l’esecuzione di questo trasporto –
auspichiamo che possa essere il primo di una lunga serie e possa essere
propedeutico alla pace, perché sempre di più sia la vita vince sempre sul
male:”
“In un momento di grandi tensioni internazionali, con la guerra russoucraina in corso, il dono della vita vince ancora una volta” fa eco
Nicoletta Sacchi, direttore di IBMDR. “Un donatore russo ha donato le
sue cellule staminali emopoietiche a favore di un paziente italiano in
attesa di trapianto di midollo osseo. Per IBMDR – il registro italiano
donatori di midollo osseo che coordina in Italia la ricerca del gemello
genetico in qualsiasi parte del mondo esso sia – la sfida questa volta è
stata quella di riuscire a fare arrivare le preziose cellule una volta donate.
Forti dell’esperienza fatta in epoca di pandemia, quando abbiamo dovuto
inventare percorsi inusuali per i nostri instancabili corrieri, anche questa
volta è stata trovata una soluzione “a staffetta” ovvero utilizzando un
corriere russo dalla Russia alla Turchia e uno dei corrieri del Nucleo
Operativo dalla Turchia fino all’ospedale del paziente. Ancora una volta i
corrieri del Nopc hanno portato a termine con successo una delle tante
missioni – spesso complesse – che IBMDR affida loro e soprattutto il
dono del midollo, anonimo, gratuito e volontario, fra perfetti sconosciuti,
ha superato anche i confini creati da una guerra in corso.”

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