Home » PMI: Crisi morde, ma fiducia “condizionata” nel Governo

PMI: Crisi morde, ma fiducia “condizionata” nel Governo

Emerge che Il 75% degli imprenditori di micro e piccole aziende italiane chiede alla Premier maggiore attenzione,

di Sebastiano Plutino

28 Novembre 2022 – «Le micro e piccole imprese italiane con meno di 10 dipendenti oggi in Italia sono più di 4 milioni (pari al 95% del totale delle aziende italiane – fonte Istat) e ripongono molta fiducia, ma condizionata, nel Governo Meloni perché in passato gli esecutivi precedenti “hanno pensato solo alle multinazionali”. Infatti un pesante 20% degli imprenditori dichiara di vivere alla giornata; ed un allarmante 5% guarda negativamente al futuro perché fatica a tenere aperto a causa dell’inflazione (che ha raggiunto il picco più alto +11,9% dal 1984), dei costi esorbitanti delle bollette, delle tasse asfissianti e della burocrazia paralizzante». È quanto dichiara Gianluca Spadoni commentando la ricerca realizzata dall’ su un campione di oltre 1.600 tra imprenditori e manager di micro aziende e PMI italiane, interpellati in occasione di EVOLUTION FORUM DAY 2022 l’appuntamento annuale di formazione e coaching (presentato da Gianluca Spadoni appunto), svoltosi presso l’auditorium di San Patrignano (Rimini). «Per tutte le PMI – continua Spadoni – la crisi morde ancora, tra costi delle materie prime, delle bollette energetiche ed inflazione alle stelle. ma come possiamo resistere?  Coltivando giorno dopo giorno i nostri talenti col sacrificio, seminando passione in ciò che si fa per resistere nella bufera, per durare nel tempo. Ricordiamoci tutti che i nostri nonni hanno costruito la 5a economia del mondo spesso con la 5 elementare. Chiaramente anche le istituzioni devono fare la loro parte». All’evento hanno partecipato, in qualità di relatori, la senatrice Giulia Bongiorno (neo-eletta Presidente della Commissione Giustizia al senato nonché fondatrice di Doppia Difesa), Josefa Idem (Olimpionica di canoa ed ex Ministro pari opportunità), Giovanni Guidetti (allenatore di pallavolo femminile), Salvatore Natoli (filosofo e accademico).

Gli imprenditori mappati dall’Osservatorio Evolution Forum sono soprattutto uomini (63%); hanno meno di 5 dipendenti (52%), registrano un Fatturato medio annuo fino 1 milione di euro (80% degli intervistati); ed appartengono ai principali settori produttivi: dal Turismo e collegati (27% del panel) ad Agricoltura/alimentare (19% del campione); dall’ Immobiliare/edilizia (18%) a manager della Pubblica amministrazione (12%); dalle Energie rinnovabili (10% degli intervistati); alla Ristorazione/bar ed il Farmaceutico/Benessere (entrambi i settori pesano 7% sul totale degli intervistati).

Ma cosa chiedono le PMI al governo del Paese?  “Non chiedo nulla, unicamente di essere lasciato lavorare in pace” (secondo il 40%). Inoltre il 30% degli intervistati ripone molta fiducia ma “condizionata” nel Governo Meloni e reclama “maggiore attenzione per le PMI perché negli ultimi 10 anni gli esecutivi passati hanno pensato solo alle Multinazionali, trascurando totalmente la classe media che paga le tasse e dà lavoro”. Un buon 20% spera che finalmente si realizzi veramente il “taglio al cuneo fiscale” annunciato in Manovra “perché vorrei assumere più collaboratori a tempo indeterminato ma le tasse sono troppo elevate”. Infine il 10% vorrebbe una guerra ai grandi evasori fiscali “perché quelle grandi imprese che non pagano (o eludono) le tasse fanno concorrenza sleale nei confronti di noi micro/piccole aziende e non è giusto che stiano sul mercato”.

Ma per gli imprenditori quali sono i problemi più gravi che zavorrano le PMI italiane?  Secondo gli intervistati dall’Osservatorio Evolution Forum, al primo posto troviamo “Tasse spaventose rispetto ai servizi che ne ottengo in cambio, nella speranza che la tregua fiscale annunciata dal Governo si faccia rapidamente” (per il 30%). Al secondo posto (23%) vi è poi “il caro energia e l’inflazione che hanno fatto impazzire i costi di materie prime e delle bollette”. “Burocrazia nella pubblica amministrazione a tutti i livelli che paralizza la mia attività” (20%). “Calo dei consumi: la gente ha paura del Futuro e non acquista più nulla salvo beni/servizi di prima necessità” (19%). “I tribunali civili inefficienti: oltre 3 anni per farmi pagare da un debitore tramite un decreto ingiuntivo sono una follia in un Paese civilizzato” (5%). “Quelle banche che non finanziano la crescita, ma chiedono garanzie alle aziende che già hanno poca liquidità.” (4%).

Come vedono il futuro le PMI italiane tra 12 mesi? Nonostante la maggior parte delle PMI (75%) pensi positivo (“altrimenti non potrei fare l’imprenditore”), un pesante 20% degli interpellati dall’Osservatorio Evolution Forum dichiara di vivere alla giornata perché “dopo la pandemia Covid, la guerra, la crisi energetica ed il boom dell’inflazione non mi sento di fare previsioni”. Chiude un allarmante 5% delle micro e piccole imprese italiane che guarda negativamente al futuro, perché “fatico a tenere aperto adesso, figuriamoci tra un anno”.

BIO GIANLUCA SPADONI: È imprenditore, autore, direttore didattico, trainer e docente. È uno dei principali trainer per le reti commerciali tradizionali e il punto di riferimento in Italia nell’ambito del Network Marketing. Ad oggi ha formato oltre 380.000mila professionisti in tutta Italia

EVOLUTION FORUMEvolution Forum è una realtà formativo-culturale unica nel suo genere. Travalica il concetto di azienda per diventare una vera e propria piattaforma di incontro, confronto e formazione non solo per professionisti e imprenditori, ma per quanti vogliono migliorare la qualità delle relazioni e affrontare un reale percorso di crescita personale prima che professionale.

 

Potrebbe interessarti: