Sono quasi un migliaio i cittadini che nelle scorse due settimane si sono registrati per la propria visita a Palazzo Corrado Alvaro alla mostra documentale “Caro professore”, la raccolta di lettere e disegni ricevuti da Italo Falcomatà nel corso della sua sindacatura e nei mesi difficili della lotta contro la malattia che lo ha strappato all’affetto dei reggini.
Un’affluenza costante di visitatori, nella sala “Boccioni” del Palazzo della Città Metropolitana, dal 9 al 22 dicembre, ha raccontato il legame, sempre forte ed intenso, fra la città ed il sindaco della Primavera di Reggio Calabria. Per la “Fondazione Italo Falcomatà”, dunque, l’ennesimo pieno riconoscimento alle attività che, nel corso degli ultimi 20 anni, ha portato avanti per aiutare le persone in difficoltà nel solco e nella memoria di un uomo che, fino alla sua prematura scomparsa, ha lavorato senza risparmio di energie per servire la sua Reggio “bella e gentile”.
«L’affetto che la comunità rivolge quotidianamente ad Italo – ha detto la presidente della Fondazione, Rosetta Neto Falcomatà – è un fatto che commuove e carica di ancora maggiori responsabilità nel condurre in avanti un percorso fatto sì di testimonianza e di memoria, ma soprattutto di speranza, affinché le giovani generazioni, che non hanno avuto il tempo di conoscere Italo, possano riscoprire nella sue azioni uno stimolo di crescita consapevole e civile fatto di cultura, solidarietà e buoni esempi”.
“Per questo – ha spiegato ancora la Presidente – abbiamo voluto che, dopo questo periodo di esposizione a Palazzo Alvaro, la mostra potesse diventare un percorso itinerante, mettendola a disposizione delle scuole reggine e calabresi, affinché proprio ai più giovani sia offerta l’opportunità di conoscere la figura di Italo Falcomatà attraverso le parole dei tanti, adulti e bambini, che hanno preso carta e penna per dedicargli un pensiero, rivolgergli una richiesta o semplicemente fargli sentire la loro vicinanza. Credo sia un buon proposito per il nuovo anno, oltre che un bell’augurio in questo momento prenatalizio, che è stato un periodo intenso per tutti noi e per il quale intendiamo rivolgere all’intera città i nostri migliori auguri per le festività che stanno per iniziare».
Fra le recenti iniziative promosse dalla Fondazione per celebrare il ventennale della sua nascita, un posto di rilievo lo ricopre il libro “Caro professore”, il volume che ha ispirato la successiva mostra allestita a Palazzo Alvaro. L’opera, infatti, esattamente come la mostra, raccoglie la corrispondenza intima fra il sindaco Italo Falcomatà ed i suoi concittadini. La collezione fa parte dei documenti scampati all’attentato incendiario che, nell’aprile del 2020, ha distrutto buona parte degli archivi custoditi nella vecchia sede della Fondazione “Italo Falcomatà”. Nei giorni scorsi l’opera è stata presentata a Siderno, durante un evento patrocinato dall’Amministrazione comunale alla presenza del Sindaco Mariateresa Fragomeni e dell’autore Giuseppe Falcomatà. Repliche della presentazione sono previste già nelle prossime settimane in altri comuni dell’area metropolitana.