Nessun atteggiamento discriminante, piuttosto puntuale attenzione nel garantire equilibrio e correttezza dei rapporti istituzionali nel pieno rispetto di statuto e regolamenti a tutela di un proficuo funzionamento dell’assemblea consiliare.
Inattesa ed ingiustificata l’assenza in aula dei consiglieri di minoranza, ancor più perché preceduta da cordiali e costanti rapporti intercorsi con il capogruppo, con il quale si è concertata la data del consiglio in conferenza capigruppo, con il quale si è attesa la conclusione dei lavori delle commissioni prima di inoltrare la convocazione. Ne’ lasciava presagire defezioni, rispetto ai lavori consiliari, la votazione contraria sui punti discussi in commissione, consci che il consiglio è sovrano e consente in aula la possibilità di emendare e richiedere modifiche ulteriori o rinvii.
In data di convocazione, in aula consiliare, a consesso già puntualmente riunito, perviene un’ apparente e giustificata richiesta del capogruppo di minoranza, con la quale si invitava la maggioranza ad attendere il loro arrivo. Trascorsa quasi un’ora, ulteriori interlocuzioni li preavvisavano della necessità di iniziare i lavori. Interlocuzioni che non hanno mai manifestato l’esigenza di rinviare la seduta ne’ alcun punto all’ordine del giorno, lasciando semmai presagire un ritardo ulteriore. Nessuna dichiarazione, se non quella depositata,tardivamente, alla stampa.
Riguardo ai lavori delle commissioni, più volte si è ricordato ai consiglieri di essere portatori di diritti e di doveri garantiti dal regolamento, che li impegnano innanzitutto personalmente. A ciascun componente, infatti, è riconosciuto il diritto di richiedere la convocazione della commissione e l’inserimento di un punto all’ordine del giorno ed in tal senso si è sollecitato, in ogni circostanza utile, l’apporto di ciascun eletto alla partecipazione istituzionale.
L’auspicio e l’impegno a siffatta impostazione di garanzia deve costituire il presupposto e la costante per essere amministratori della città di Villa San Giovanni.