Tantissima voglia di vincere.
Gladiatore con tanta esperienza nonostante una carta d’identità che scrive 1998.
Ecco le sue prime impressioni con i colori della Pallacanestro Viola.
“Sono attualmente nella mia città a Sarajevo.
Non è un periodo di vacanza, anche perchè mi alleno sempre.
E’ una forma-mentis mentale, non mollo di un centimetro il mio impegno.
Credo moltissimo nella mia esperienza alla Pallacanestro Viola.
Sono un giocatore a cui piacciono fare tantissime cose sul rettangolo di gioco: provo a mettere sul campo tutto quel che serve per vincere.
Ho girato tanto per l’Italia: gli anni di Rimini, dove ho giocato anche con Amar Balic, sono stati molto importanti per me.
Da quel settore giovanile sono usciti tanti talenti, Hassan, Chiera, Bortolin, solo per fare qualche esempio”.
La nuova riforma dei campionati?
“E’ ancora presto per dirlo ma penso sia altamente positiva.
Credo anche che la nuova B Interregionale, la B2 per capirci, sarà come una C Gold poco più competitiva.
Nel nostro girone, esistono già squadre che vogliono salire, come Ragusa,Piazza Armerina e Orlandina. Noi non molleremo.
Gli iblei hanno firmato Marcus Brown,mio ex compagno di squadra a Molfetta: su di lui, dobbiamo fare grande attenzione è un giocatore super”.
Il mio obiettivo?
“L’obiettivo è collettivo.
Vincendo, entrando in striscia di vittorie, la gente verrà al Palazzetto di Reggio Calabria.
E’ un dato certo ed inevitabile.
Tocca, dunque, a noi, dare il massimo”.
Il basket a Sarajevo?
“Non è più come una volta anche se c’è sempre grande tradizione”.
I miei idoli?
”Tony Kukoc senza ombra di dubbio.
Accanto all’ex compagno di Jordan ai Bulls, però,inserisco Nikola Jokic: sta cambiando il modo di pensare e giocare del nostro sport”.