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Svolto alla Mediterranea il seminario formativo sulla qualità del lavoro agricolo

Svolto ieri mattina, alla Mediterranea il seminario formativo sulla qualità, sicurezza, Formazione, partecipazione del lavoro agricolo

di Sebastiano Plutino

Si è svolto ieri mattina presso l’Aula Magna dell’Università di Mediterranea di Reggio Calabria, il seminario formativo regionale “Sinergie per il lavoro agricolo di qualità in Calabria. Sicurezza, Formazione, Partecipazione”, promosso da Fai Cisl Calabria, Foragri, Agrilavoro Edizioni e Terra Viva Calabria e patrocinato da Università di Reggio Calabria, Inail Calabria e azienda regionale Arsac.

L’iniziativa conclude il corso “Programmazione per lo sviluppo” finanziato da Foragri, che in questi mesi ha coinvolto dirigenti e operatori Fai Cisl del territorio calabrese, con un fitto calendario formativo e visite nelle aziende agricole del territorio regionale, in collaborazione con Agrilavoro Edizioni e l’azienda regionale Arsac e con il coinvolgimento di professionisti ed esperti. La giornata si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime sui luoghi di lavoro.

Il seminario è stato introdotto e coordinato dal Presidente di Foragri Vincenzo Conso, che ha dichiarato: «Sono oltre sei mila le aziende calabresi che aderiscono a Foragri, e anche questo convegno è frutto di un percorso che ha coinvolto le parti sociali e datoriali nell’affinare e qualificare le competenze nel lavoro agricolo della regione. É importante rendere il lavoro in agricoltura sempre più appetibile, migliorare la conoscenza tecnologica, specializzare le professionalità, garantire ricambio generazionale. In questo Foragri è al fianco delle imprese agricole e del mondo del lavoro che coinvolgono».

Presente per la segreteria della Usr Cisl Calabria Rosaria Miletta, che ha evidenziato la necessità di sostenere la campagna di raccolte firme sulla legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl “La partecipazione al Lavoro”. Per Miletta, infatti, «garantire la piena attuazione dell’art.46 della Costituzione, significa porre il lavoratore al centro delle dinamiche aziendali, renderlo soggetto attivo, migliorare tutele, welfare e salari. Un punto cruciale, specie in una regione come la Calabria».

Nella sua relazione, il Segretario Generale Fai Cisl Calabria ha sottolineato come «la carenza di manodopera e la carenza di lavoro contrattualizzato sono facce della stessa medaglia. Serve un immediato ricambio generazionale, sostenere il lavoro dignitoso, sicuro e ben retribuito, quello che chiamiamo “lavoro di qualità. La formazione è fondamentale, anche nel settore agricolo e agroalimentare, per rafforzare occupabilità e perfezionare le competenze. In Calabria ha proseguito Sapia – nonostante vari esempi virtuosi di aziende agricole che hanno messo in atto processi di modernizzazione, servono più investimenti indirizzati a formazione, prevenzione per una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro, innovazione e rigenerazione occupazionale, per riconnettere l’agricoltura agli altri settori produttivi. Costruire in Calabria un’Agricoltura 5.0 significa però anche valorizzare bilateralità, welfare aziendale, parità di genere e conciliazione tra tempi di vita e lavoro, confronto e contrattazione tra istituzioni, parti sindacali e datoriali, ma anche rafforzare sinergie con il sistema pubblico, politiche di connessione scuola-lavoro. Siamo convinti che le nuove sfide che il settore agricolo calabrese dovrà affrontare nei prossimi anni, si chiamavano: competenze, economia green, ricerca, innovazione, filiera corta, contrasto al caporalato e alle agromafie. In questo complesso e difficile momentoha sottolineato Sapia servono più confronto e ulteriori sinergie per riconoscere il giusto valore sociale al lavoro agricolo».

Intervenuti anche il Rettore dell’Università di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti, il Presidente del Consiglio dell’Ordine regionale dei Dottori Agronomi e Forestali, Antonino Sgrò, Giacomo Falcone docente di Economia ed Estimo rurale dell’Università Mediterranea, il Direttore Generale dell’Inail Calabria Fabio Lo Faro, il Direttore dell’Inps di Reggio Calabria Elisa Spagnolo, il Dirigente del Settore regionale “Prevenzione e Sanità” Francesco Lucia, l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, il Presidente del Consiglio degli Studenti dell’Ateneo Girolamo De Giglio, mentre Ercole Giap Parini, docente di Sociologia dell’Università della Calabria, ha inviato un contributo scritto.

A concludere i lavori del seminario formativo è stato Onofrio Rota, Segretario Generale Fai Cisl. «Su un milione di lavoratori in agricoltura ben 350mila sono stranieri, e c’è una proiezione per il 2030 di circa 500 mila lavoratori immigrati. Necessario puntare su formazione, qualità del lavoro, legalità, contrattazione per garantire una continuità professionale. Dal punto di vista reputazionale, il lavoro agricolo non ha un grande riconoscimento. Bisogna cambiare questa tendenza, garantendo un giusto reddito a chi lavora nel comparto, che poi ha una ricaduta diretta su famiglie e collettività. Chiediamo quindi anche alle parti datoriali e alle istituzioni di sostenere questa battaglia di civiltà. Ricordo poi il nostro impegno per la sicurezza, anche il nostro comparto è infatti interessato dal triste fenomeno degli infortuni mortali. Stiamo investendo molto sul progetto Fai+Sicurezza, per affrontare in maniera strutturale questo problema».

Durante l’iniziativa regionale è stato adibito una postazione sulla campagna di raccolta firme della Cisl e al termine degli interventi sono stati consegnati gli attestati di partecipazione al percorso formativo.

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