E’ iniziata stamattina, nell’aula bunker di Lamezia Terme, la camera di Consiglio del processo “Rinascita Scott” scaturito dall’omonima operazione contro la ‘ndrangheta, coordinata dalla Dda di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, ed eseguita dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, che il 19 dicembre del 2019 portò all’arresto di 334 persone.
L’operazione consentì di disarticolare le organizzazioni di ‘ndrangheta del Vibonese facenti capo alla cosca Mancuso.
Tra gli imputati figurano l’ex parlamentare di Forza Italia ed avvocato Giancarlo Pittelli, per il quale è stata chiesta la condanna a 17 anni di reclusione, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa; il tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli (per lui sono stati chiesti 8 anni); l’ex militare della Guardia di finanza Michele Marinaro (17 anni), accusato anche lui di concorso esterno, e l‘imprenditore Rocco Delfino (12 anni).
Per il boss Luigi Mancuso, esponente di spicco dell’omonima cosca, si procede con un processo separato.
Nel corso dell’ultima udienza erano previste le repliche della pubblica accusa, ma il pm Antonio De Bernardo, affermando di ritenere esaustivo quanto é emerso dal dibattimento, ha rinunciato ad intervenire.
La presidente del Tribunale di Vibo Valentia, davanti al quale si é svolto il processo, Brigida Cavasino, ha annunciato che la sentenza non sarà emessa prima del 6 novembre.