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Reggio: inaugurata Agenzia Beni Confiscati. Presente il Ministro Piantedosi

Piantedosi: "Assegnati 23.710 immobili e 2.223 aziende confiscati". Occhiuto: 'Affidare alla Regione le aziende confiscate'"

di Sebastiano Plutino

“È una giornata densa di significato per il valore concreto dell’iniziativa ma anche di quello simbolico perché la sede di Reggio Calabria, che è stata la prima storica dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, viene collocata in un bene che fu sottratto alle organizzazioni criminali. Questo consentirà anche la continuazione e il miglioramento delle attività e delle performance dell’Agenzia. Oggi è veramente una bella giornata”. A dirlo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, oggi a Reggio Calabria per l’inaugurazione della nuova sede dell’Ansbc in un immobile che è stato confiscato a don Rocco Musolino, ritenuto un boss dalla magistratura ma deceduto alcuni anni fa senza essere mai condannato per mafia.

Nel corso del suo intervento il ministro Piantedosi ha spiegato cheda quando è stata costituita fino ad adesso, l’Agenzia ha destinato in tutta Italia 23.710 beni immobili e 2.223 aziende. E questo l’ha fatto conferendole ad enti istituzionali per il tramite degli enti locali ad associazioni, sia per lo svolgimento di attività propria istituzionale o per attività sociali. Solo qui in Calabria sono stati 8.344 i beni che sono stati in qualche modo riassegnati e 608 sono state le aziende. Ma mi piace citare anche il dato che riguarda l’attività del nostro Governo perché da quando siamo in carica questa performance, grazie soprattutto agli attori istituzionali, si è particolarmente intensificata perché abbiamo assegnato 6.612 beni di cui 4.515 beni immobili per un valore complessivo di 304 milioni di euro”.

A proposito della gestione delle aziende mafiose oggi gestite dallo Stato, secondo Piantedosi “dobbiamo scongiurare nella maniera più assoluta che possa passare il messaggio che ciò che riesce a fare la criminalità organizzata non riesce a farlo lo Stato. È un messaggio che noi dobbiamo scongiurare. Lo dobbiamo fare qui ma lo dobbiamo fare altrove. Lo dobbiamo fare per i calabresi ma lo dobbiamo fare per il nostro splendido Paese”.

Inaugurazione Agenzia Beni Confiscati a Reggio, Presidente Occhiuto: “Affidare alla Regione le aziende confiscate”

“Costituire una società composta dal capitale della Regione e da una lista di imprenditori che possano prendere in gestione le aziende confiscate alla ‘ndrangheta”. E’ la proposta lanciata dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto nel corso della cerimonia di inaugurazione della nuova sede di Reggio Calabria dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, diretta dal prefetto Bruno Corda.

Il riferimento non è a tutte le aziende confiscate: “Perché alcune di queste – ha sottolineato Occhiuto – purtroppo sono state costituite soltanto per riciclare. Ma si potrebbe verificare quali aziende meritano di essere fuse e il patrimonio monetizzato a vantaggio dei cittadini e quali invece possono essere gestite per produrre ricchezza. Ne ho parlato col ministro oggi e ne ho parlato con la sottosegretaria Ferro qualche volta. La Regione è chiaramente disponibile. Bisogna dimostrare ai cittadini che lo Stato è più forte della ‘ndrangheta”.

La proposta di Occhiuto è stata accolta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, presente all’inaugurazione, che, durante il suo intervento, ha affermato: “So che ci state già lavorando. È un tema che si sta affrontando per vedere, a legislazione invariata e a risorse invariate quello che si può fare di più e di meglio per aiutare le aziende che vengono confiscate a permanere sul mercato. È bene dire che molte di queste imprese arrivano nella disponibilità istituzionale in condizioni già precarie. Accolgo ben volentieri qualche cosa che si possa fare ed eventualmente noi sottoscriviamo protocolli”.

“Oggi – ha detto la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferrosi inaugura un patrimonio non soltanto per Reggio Calabria o per la Regione Calabria, ma le quattro sedi italiane vedono in questa, ovviamente, un punto di prestigio per l’assegnazione dei beni confiscati che nell’ultimo anno è salita di oltre il 55%, sia per quanto riguarda i presidi di polizia piuttosto che tutta la parte dell’utilizzo a fini sociali. È una giornata importante ma anche un simbolo altrettanto importante di chi vuole esportare da qui, da Reggio Calabria, l’antimafia, da chi dice ovviamente alla mafia che lo Stato c’è, è presente, non arretra”.
    All’inaugurazione della sede dell’Anbsc ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Falcomatà secondo cui “l’investimento dello Stato nella città di Reggio Calabria si consolida, si rafforza, si rinnova e si innova. Siamo convinti che questo sia un ulteriore punto di ripartenza per l’Agenzia dei beni confiscati che consenta alle istituzioni di continuare a lavorare per trasformare il triste primato di essere una delle città con il maggior numero di beni confiscati alla criminalità organizzata in un primato positivo e cioè quello di essere la città che restituisce ai cittadini alle associazioni i beni che sono frutto di attività criminali. Questo è il messaggio più importante che si può dare a un cittadino”.

   

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