Rush finale per l’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli pronta a chiudere una straordinaria stagione al cineteatro “Il Metropolitano” e al “Francesco Cilea” con gli ultimi due appuntamenti inseriti in cartellone. Felice e soddisfatto nonostante tutto, sui risultati raggiunti in questi mesi grazie alla fiducia e al sostegno del suo pubblico, il direttore artistico Piromalli che presenta le ultime “chicche” in scena domani sera alle ore 18 all’ex DLF (Il Metropolitano) lo spettacolo “Tutto sul nulla….e intanto noi ce la ridiamo” e domenica 29 Maggio alle ore 21 al “Cilea” dove andrà in scena l’attesa commedia “Italiani brava gente” scritta e diretta da Enrico Maria Falconi.
“Domenica pomeriggio, torna l’amico e bravissimo attore siciliano Alessandro Sparacino con un racconto fantastico, ironico tra riflessioni, un finale a sorpresa e, forse, qualche mia incursione – afferma Piromalli -. Un monologo divertente, mai banale, un pregevole esempio di comicità che non annoia e che fa, anche, pensare. Domenica sera, 29 Maggio, invece, chiuderemo al teatro Cilea con la commedia “Italiani brava gente”, un omaggio ad Arthur Miller ed Eduardo De Filippo grazie al quale, catapulteremo il pubblico in un’America di emozioni e storie. Racconteremo il fenomeno migratorio italiano e, anche attraverso l’ironia, metteremo in luce l’essenza dei sentimenti nostrani”.
A calcare la scena, gli affiatati e bravissimi attori Enrico Maria Falconi (nei panni di Alfredo Cammariere, un uomo solitario con la passione per la boxe e il sogno di poter diventare un giorno il pugile più forte del mondo), Elena Russo (Maria Coppola, napoletana doc che, con la figlia, da Los Angeles si trasferisce in questa nuova città), Maria Teresa Iannone (Anna Ruggiero napoletana in fuga dall’Italia per evitare di subire un torto), Federica Corda (Liliana De Luca, figlia di Maria arrabbiata con la madre per averle fatto abbandonare Los Angeles), Peppe Piromalli (Tony Laganà americano di genitori calabresi, furbo anche un po’ burlone, vive una esistenza fatta di espedienti nel mito di quell’Italia che lui non ha mai vissuto), Alessandro Sparacino (Giovanni Cammariere, siciliano di temperamento trasferitosi da Palermo a New York a casa del cugino Alfredo dove divide la stanza con Anna).
“Il teatro può fornire un contributo importante alla costruzione di un percorso individuale e collettivo di riflessione critica, di presa di possesso della propria personalità per l’avvio di una cittadinanza aperta e consapevole – conclude l’attore e direttore dell’Oda Piromalli -. La nostra offerta artistica ha proprio puntato su ciò e visto che la comunità manifesta bisogni urgenti, il teatro può fare la sua parte. Per questo, nonostante la pandemia, noi abbiamo continuato a lavorare, a fare, produrre arte e siamo già pronti con la prossima stagione che, sono certa, piacerà al nostro affezionato pubblico”.