Si è svolto presso l’Aula Seminari del Dipartimento PAU, Patrimonio, Architettura, Urbanistica, dell’Università Mediterranea l’incontro dal titolo “PNRR e politiche di Sviluppo locale”. Dopo i saluti del professor Tommaso Manfredi, Direttore del Dipartimento, e la preziosa introduzione del professor Domenico Marino, il convegno si è sviluppato attraverso gli interventi dei relatori chiamati a portare le proprie testimonianze, il proprio know-how e ed il proprio approccio alla delicata questione dell’utilizzo, della programmazione e dell’attuazione dei bandi e dei relativi fondi previsti dal PNRR.
Gli interventi si sono concentrati sui punti ritenuti cruciali per il miglior utilizzo delle opportunità offerte da questo straordinario strumento della Comunità Europea con ha messo a disposizione la maggiore quantità di risorse proprio per il nostro Paese.
La sinergia con l’Università va a sviluppare e rafforzare una sinergia rivelatasi fondamentale, sia per la preziosità del suo apporto tecnico-scientifico che per il suo sostegno fattivo allo sforzo posto in essere dalla stessa Città Metropolitana, come soggetto attuatore, che in questi mesi di attività, dal varo del nuovo Piano di Ripresa e Resilienza, grazie anche all’impostazione di fondo impressa nelle linee di indirizzo dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha prodotto risultati, ad oggi, eccellenti.
I Piani Urbani Integrati ne sono esempio brillante. “Tutti i comuni della nostra provincia – ha spiegato il sindaco ff Carmelo Versace – sono stati coinvolti da attori principali nei progetti presentati, poi tutti finanziati, e gli iter per la loro attuazione già tutti avviati”.
“I tempi sono stretti – hanno ricordato nei loro interventi i dirigenti della Metrocity Pietro Foti, Francesco Macheda e Mariateresa Scolaro – ed è necessario quindi attuare fattivamente questa pratica virtuosa, tra soggetti protagonisti dei territori interessati, per evitare di sprecare le occasioni enormi che il PNRR offre, integrandolo, eventualmente ed ove necessario, anche con i POR che funzionano sì in modo diverso, ma diventano spesso programmaticamente complementari”.
Tutti concordi su una linea guida fondamentale che diventa quasi il leit-motiv di questo proficuo confronto: “servono progetti utili in grado di sanare, rigenerare, creare sviluppo permanente nei territori cristallizzandone i risultati nel tempo. Stesso approccio e stesso spirito rispetto al settore della Formazione che non può più permettersi di essere scollegato dall’ordinaria offerta didattica, per consentire, soprattutto, una professionalizzazione delle figure che ne consenta l’inserimento fattivo all’interno di servizi e sistema produttivo: “pensare globale, agire locale”.
“L’Università insieme alla Città Metropolitana può svolgere un ruolo molto importante nella gestione dei bandi del Pnrr – ha dichiarato a margine il Professor Domenico Marino, promotore dell’iniziativa – soprattutto in quella fase delicata che è la programmazione. Il nostro territorio avrà la possibilità di utilizzare una mole importante di risorse, che però dovranno rispettare vincoli molto stringenti ed essere ben programmate e ben spese nei tempi previsti. Ritardare o programmare male può significare la perdita di risorse. E quindi è importante in quest’ottica lavorare in maniera sinergica tra gli Enti locali per il recupero della capacità progettuale ed è chiaro che l’Università su questo aspetto può giocare un ruolo decisivo”.
Il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace, in piena sintonia con i relatori, ha infine rimarcato “l’assoluta necessità di una produttiva collaborazione con l’Università che vada oltre la stessa scadenza del PNRR”. “Collaborazione – ha spiegato Versace – che deve partorire un vero e proprio protocollo programmatico-operativo di governance del territorio”.
“Versace ha concluso comunicando ai presenti che “il Piano Strategico Metropolitano, dopo lo stop per la pandemia, ed una necessaria fase di aggiornamento alla luce delle nuove esigenze scaturite proprio dalla fase di ripartenza, è finalmente in dirittura d’arrivo per la sua approvazione in Consiglio Metropolitano e diverrà strumento indispensabile di governo dei territori offrendo loro finalmente una visione di sviluppo più coerente all’attualità”.