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Ponte sullo Stretto: il fronte del “No” presenta esposto all’Agcm

L'esposto all’Agcm presentato per «posizione dominante di Webuild», «costi raddoppiati» e «mancata gara internazionale»

di Sebastiano Plutino

Il Fronte del No alla costruzione del Ponte sullo Stretto, composto da Domenico Marino, docente Università Mediterranea, Aura Notarianni, avvocato ed Enzo Musolino, segretario del Partito Democratico di Villa San Giovanni, ha inoltrato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con oggetto presunte violazioni delle norme che regolano la Concorrenza e il mercato da parte di Stretto di Messina Spa, Webuild Spa e Eurolink Spa, in ordine alla questione Ponte sullo Stretto di Messina.

L’esposto è stato presentato per «posizione dominante di Webuild», «costi raddoppiati» e «mancata gara internazionale»

Gli esponenti hanno chiesto all’Autorità Garante di avviare un’istruttoria sul presunto abuso di posizione dominante e di intraprendere le azioni necessarie, anche cautelari, per tutelare la libera concorrenza e il mercato.

 

La società “Stretto di Messina” replica: “Nessuna violazione. La società agisce sempre nel pieno rispetto delle norme.”

Riceviamo e pubblichiamo la replica della società “Stretto di Messina”, In relazione all’esposto presentato all’AGCM, tra gli altri dal PD di Villa San Giovanni, la Stretto di Messina precisa quanto segue.
ART. 72 DIRETTIVA UE E COSTI DEL PROGETTO
La crescita del valore dell’investimento da 8,5 mld del 2011 a 13,5 (come previsto nel DEF 2023), non si riferisce a maggiori opere ma al forte aumento dei prezzi registrato negli ultimi anni, fenomeno che ha coinvolto e coinvolge tutti i progetti infrastrutturali. Inoltre va sottolineato che il valore di 13,5 miliardi non riguarda solo il contratto con il Contraente generale e gli altri affidatari, ma il costo complessivo del progetto.
La Direttiva 2014/24/UE sarà pertanto rispettata come peraltro espressamente richiamato nel Decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, recante: “Agli atti di cui ai commi 3 e 4 si applicano le disposizioni di cui all’articolo 72 della Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio e le relative norme interne di attuazione e i medesimi sono adottati in coerenza con le disposizioni normative dell’Unione europea in materia di contratti pubblici”.
68 OSSERVAZIONI DEL COMITATO SCINTIFICO
Il Comitato Scientifico, organo autonomo e indipendente istituito per legge, ad esito della sua attività collegiale, di studio e analisi per ciascuna disciplina riguardante l’aggiornamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina, ha rilasciato all’unanimità parere favorevole.
Le osservazioni (68), che in parte riprendono quelle del precedente Comitato Scientifico, non sono da intendersi in distonia con l’espressione di un parere positivo, ma riguardano aspetti da approfondire in sede di progettazione esecutiva, legati all’evoluzione delle conoscenze tecniche e dei materiali e all’evoluzione normativa in tutti gli ambiti di interesse.
PARERE VIA MASE
Il parere favorevole rilasciato dalla Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), sul progetto definitivo del ponte sullo Stretto è un importante passo avanti per il progetto e la realizzazione dell’Opera.
Le 62 prescrizioni rilasciate contestualmente, da ottemperare in sede di progettazione esecutiva (due addirittura dopo l’entrata in esercizio del ponte), non rappresentano lacune progettuali ma richieste di approfondimenti già, in larga misura, programmati da Stretto di Messina che, comunque, non riguardano la fattibilità dell’Opera.
PROGETTAZIONE PER FASI
La Progettazione esecutiva, che potrà essere sviluppata per fasi costruttive, non determina alcuna violazione del bando per la selezione del Contraente generale, anzi è in linea con le best practice internazionali e ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi.
FINANZIAMENTO OPERA
Nella Finanziaria 2024 era previsto un finanziamento pari 11,63 miliardi, che sommati ai 370 milioni di risorse proprie della Stretto di Messina, offrivano una copertura complessiva di 12 miliardi.
La Finanziaria 2025, in discussione, dovrebbe prevedere ulteriori 1,5 miliardi di euro, per garantire la copertura totale dei 13,5 miliardi di euro, che come detto non rappresentano un aumento dei costi, ma la conferma delle previsioni del DEF 2023. Per quanto concerne la trasparenza si ricorda che la recente disposizione normativa (art. 2 DL 89/2024 convertito con Legge 120/2024), il cosiddetto Decreto Infrastrutture, ha introdotto nuovi passaggi procedurali volti ad assicurare il controllo da parte dello Stato, nel rispetto della massima trasparenza. In particolare, l’importo aggiornato del contratto con il Contraente generale è sottoposto, prima della stipula del relativo atto aggiuntivo, all’asseverazione di uno o più soggetti di adeguata esperienza e qualificazione professionale nominati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
AFFIDAMENTI
Si ricorda che la Stretto di Messina è una società ‘in house’ del Ministero dell’economia e delle finanze pertanto soggetta al cosiddetto ‘controllo analogo’ ovvero lo stesso controllo il ministero esercita sui suoi Dipartimenti. La società si conforma alle normative in materia di trasparenza (decreto legislativo 33/2013) e di prevenzione della corruzione (legge 190/2012), ponendo in essere gli adempimenti previsti dalle suddette disposizioni nonché dai provvedimenti emanati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. In particolare, Stretto di Messina pubblica nell’apposita sezione “Società Trasparente” del proprio sito istituzionale informazioni, dati e documenti previsti in assolvimento degli obblighi su trasparenza, anticorruzione e affidamenti.

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