Sono passati due anni dal naufragio di Steccato di Cutro, ma la città di Crotone non dimentica le 94 vittime della tragedia, 35 delle quali minorenni, le lacrime dei sopravvissuti ed il dolore dei familiari.
“C’è una domanda politica che aspetta ancora una risposta per le vittime di questa vicenda e per i loro familiari: perché non sono stati mandati in soccorsi?”, ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando con i giornalisti a margine della veglia di preghiera organizzata a “Steccato” di Cutro dalla testata web “Crotonenews” in occasione del secondo anniversario del naufragio.
Insieme ad Elly Schlein hanno partecipato alla veglia i parlamentari del Pd Nicola Irto, Nico Stumpo; il parlamentare europeo Sandro Ruotolo ed il vicepresidente della Cei, monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio.
“É stato fondamentale essere qui anche quest’anno – ha aggiunto Elly Schlein – per commemorare i 94 morti, stare accanto ai familiari delle vittime e per chiedere, insieme a loro, verità e giustizia. Ribadendo la stessa domanda che facciamo da due anni in relazione a quanto é accaduto: perché non sono partiti mezzi adeguati per soccorrere l’imbarcazione sulla quale viaggiavano i migranti? Perché non è partita la Guardia costiera?”.
“C’è un’inchiesta della magistratura – ha aggiunto la segretaria del Pd – e questo non ci compete. Ma c’è una domanda politica la cui risposta va data alle vittime ed ai familiari”. Elly Schlein ha anche parlato con alcuni superstiti e con loro parenti, che le hanno chiesto un sostegno per ottenere i ricongiungimenti familiari promessi dal governo Meloni. “Noi continueremo ad insistere – ha detto la segretaria del Pd – per ottenere verità e giustizia e perché quanto é stato promesso sia realizzato”.
2° anniversario del Naufragio di Cutro: Crotone ricorda le 94 vittime. Il Sindaco: “La gente in mare va salvata sempre”
Le lacrime dei sopravvissuti ed il dolore dei familiari. Sono questi i sentimenti che hanno animato la cerimonia di commemorazione che si è tenuta nel “Giardino di Alì”, il luogo realizzato dal Comune per ricordare la tragedia e intitolato alla vittima più piccola, sepolta nel cimitero cittadino e diventata figlio di tutti i crotonesi.
Nel giardino, ubicato all’ingresso della città, sono stati piantati, in occasione del primo anniversario del naufragio, novantaquattro alberi per ricordare gli adulti vittime del naufragio, più 35 cespugli in memoria dei minori che persero la vita.
Dopo un minuto di silenzio, che il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha disposto venisse osservato negli istituti scolastici della città, il coro Polifonico “Anna Frank”, diretto dalla professoressa Luisa Floccari, ha intonato un canto.
Alla cerimonia hanno preso parte autorità civili e militari, una delegazione di alunni e rappresentanti delle associazioni di volontariato, insieme ad un gruppo consistente di cittadini.
“Oggi ricordiamo – ha detto il sindaco Voce – 94 vittime innocenti. E nel ricordarle voglio ancora una volta affermare che l’umanità non deve avere colore politico perché è un sentimento che appartiene alla nostra gente. Il popolo crotonese lo ha dimostrato in quei giorni terribili in cui istituzioni, forze dell’ordine, medici, volontari, assistenti sociali ed operatori dell’informazione sono stati uniti Sono trascorsi due anni – ha aggiunto Voce – ed il dolore è sempre presente . Abbiamo vissuto un momento drammatico che abbiamo voluto ricordare con un giardino dedicato alla vittima più piccola, Alì, sepolta a Crotone. La città si è stretta al dolore dei familiari, dimostrando al mondo cosa vuole dire essere umani”.
Voce, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha detto che “i centri per migranti che il governo ha pensato di istituire in Albania non servono. Ed è chiaro che quello dell’immigrazione è un problema che deve riguardare l’Europa”. da questo fortissimo e fondamentale principio. Crotone non dimentica, Crotone non dimenticherà.
Il sentimento di umanità della popolazione crotonese è stato ripreso anche dal presidente della provincia di Crotone, Sergio Ferrari, secondo il quale: “in quei giorni nessuno si è tirato indietro o si è girato dall’altra parte. La popolazione crotonese ha dato un grande esempio all’Italia e al mondo”.
Il prefetto di Crotone, Franca Ferraro, si è rivolta ai ragazzi presenti alla cerimonia, invitandoli “a frequentare il giardino di Alì e soprattutto a fare memoria di quanto é accaduto”.A conclusione della cerimonia il prefetto ed il sindaco hanno deposto un fascio di fiori con i colori della città di Crotone ai piedi dell’installazione che ricorda il piccolo Alì e le altre vittime del naufragio.