Giusto tre giorni per tirare il fiato: è durato poco per i calciatori amaranto il “rompete le righe” comunicato dopo il vittorioso incontro casalingo con l’ Akragas.
Da giovedì scorso la squadra ha ripreso gli allenamenti quotidiani al centro sportivo Sant’Agata sotto le direttive di mister Trocini e dello staff tecnico e, dalle immagini trasmesse nel canale ufficiale, si intravedono all’opera calciatori ultimamente non al meglio o infortunati.
Il recupero di questi uomini, Salandria e Giuliodori tra gli altri, è uno dei motivi per cui la settimana di sosta è stata apprezzata dallo staff tecnico ma non l’unico.
La squadra, ormai da un anno e mezzo, è obbligata a non perdere ulteriore terreno da chi la precede ed è ovvio che questo, alla lunga, provochi stress.
Non è semplice entrare in campo ogni domenica con la consapevolezza di chi sa di dover per forza vincere ed ecco perché questo riposo è stato salutare anche se qualcuno potrebbe pensare che, visti i risultati positivi dell’ultimo periodo, sarebbe stato meglio non spezzare il ritmo.
A mantenere alta l’attenzione degli sportivi amaranto in questa settimana senza calcio giocato la comunicazione ufficiale dell’Akragas di rinuncia al campionato.
Ciò avrebbe un notevole impatto sulla classifica perché a tutte le squadre verrebbero sottratti i punti conquistati contro la compagine siciliana fin dalla prima giornata di campionato.
Ad oggi, comunque, non c’è stato un seguito alla comunicazione del 12 marzo e nulla si legge sul sito della LND.
Siamo rimasti sorpresi dalla rinuncia a proseguire il campionato subito dopo aver sostenuto una delle ultime e più impegnative trasferte che restavano da affrontare; da qui in avanti l’Akragas dovrebbe giocare fuori casa solo a Vibo e a Sambiase oltre a far visita alla vicina Enna.
Sappiamo bene che la Reggina potrebbe, teoricamente, ricavarne un beneficio rispetto alla capolista Siracusa e conosciamo ancora meglio la frustrazione del tifoso che vede la propria squadra del cuore in balia di eventi extra sportivi.
Certamente quella dell’Akragas è l’ennesima pagina nera di un sistema che dimostra, ancora una volta, di essere poco credibile consentendo la partecipazione ai rispettivi campionati a società prive di idonee garanzie che, spesso, si dimostrano insolventi dopo poche giornate.
Alla faccia dell'”equa competizione” …