“Da diverse parti mi sono state rivolte, quale Rettore dell’Università reggina, anche tramite media, richieste di modifica dello Statuto, approvato sotto il Rettorato del Prof. Giovannini (e dunque precedente alla gestione dei Rettori Catanoso e Zimbone), in ordine alla limitata partecipazione alle elezioni rettorali (solo dalla terza votazione) dei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, nonché degli studenti.
Lo scrivente si è appositamente recato al Ministero dell’Università e della Ricerca prima di indire le elezioni, per perorare, unitamente all’allora Direttore Generale, la causa di una modifica statutaria. Si è chiarito che essa è un atto di straordinaria amministrazione non rientrante nelle competenze di un Rettore rei gerendae causa.
Il rispetto del principio di legalità, anche quando sia opportuno modificare la norma vigente, vieta dunque di operare qualsiasi modifica “in corso d’opera”. Né del resto il Rettore f.f. avrebbe potuto disattendere la richiesta degli Organi Collegiali di Ateneo di indire al più presto le elezioni, avendo comunque come termine per la presa di servizio del Rettore eletto il 1 novembre, spazio di tempo che non potrebbe legittimare un cambiamento statutario, sempre richiedente procedure e tempi lunghi, se anche fosse stato lecito, non essendo modificabili le norme elettorali subito prima del voto, in quanto potrebbero essere confezionate a misura di un determinato candidato.
Lo stato di agitazione indetto da alcuni sindacati non può incidere sul rispetto della legge, mentre altre rivendicazioni degli stessi, fra l’altro circa il reclutamento e la progressione di carriera del personale dell’Ateneo, sono da ritenersi legittime e saranno prese in seria considerazione dagli Organi accademici.”
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