Grande partecipazione di pubblico per l’Associazione culturale “Le Muse” di Reggio Calabria all’interno della programmazione dei “Sette Sabati – itinerario in onore della Madonna della Consolazione” che si articola quest’anno dal 2 agosto al 13 settembre 2025. Ogni sabato i fedeli si sono ritrovati presso l’Eremo per rinnovare il loro affidamento alla Vergine, con celebrazioni liturgiche, rosari, adorazioni, momenti di riflessione ed in questo caso di importanti iniziative culturali.
Proprio per questo nell’ambito degli appuntamenti culturali è stato organizzato per la prima volta un gemellaggio dell’Associazione culturale “Le Muse” di Reggio Calabria insieme all’Associazione Portatori della Vara che hanno organizzato un importante momento di cultura sotto il grande porticato della Basilica Santuario Santa Maria della Consolazione. In apertura di evento il presidente Muse Giuseppe Livoti, ha ringraziato il rettore e guardiano dell’Eremo fra Pietro Ammendola per avere voluto insieme al presidente dell’Associazione Portatori della Vara Gaetano Surace un momento culturale de “Le Muse”, un invito a collaborare e che è anche rivolto alla comunità a «onorare Maria Madre della Consolazione, avvocata del popolo reggino».
Fra Pietro Ammendola ha sottolineato tra l’altro come …la Madre di Dio viene in nostro aiuto, ci corregge e ci invita ad avere fiducia e a continuare a sperare…e in questo tempo di grande necessità spirituale e materiale, dove il disorientamento completo sembra prendere il sopravvento, la Vergine Maria ci accompagni e ci sostenga nel nostro cammino quale Stella luminosa. Abbiamo voluto, per la prima volta, ha detto il presidente dei Portatori della Vara, dopo i nostri 25 anni di Associazione, creare dei percorsi nuovi, andando proprio incontro alla gente e questa manifestazione, rientra in una ottica di rivalutazione non solo della nostra cultura locale ma, anche e soprattutto un culto che è identità storica. Il convento oggi ha un’apertura diretta con i fedeli ha aggiunto Fra Pietro Ammendola, poiché all’interno della Basilica vi è un percorso quasi musealizzato che, attraverso una nuova organizzazione conduce fedeli e curiosi verso la conoscenza di questo luogo e dei suoi beni storici. Oggi riusciamo anche a produrre prodotti a km 0 grazie ad ai nostri orti e riportandoci così alle tradizioni produttive dei conventi come nel Medioevo. Una manifestazione che ha visto il Coro delle Muse presente con l’attenta direzione delle Maestre Enza e Marina Cuzzola e l’accompagnamento al pianoforte del Maestro Mary Ardissone eseguire un ricco repertorio di otto brani, eseguiti dai soci componenti del Coro tra revival della tradizione popolare, vernacolo reggino e tanta ricerca. Un percorso sull’amore ha ribadito Giuseppe Livoti, amore filiare, amore per la natura, per il divino, per la Famiglia, per la Madonna. Un racconto con brani in lingua e vernacolo tra Sicilia e Calabria estrapolati anche dalla storia musicale del “Trio della Sila” ed una esibizione anche a sorpresa con la Canzone dei Portatori della Vara “Maria Consulazioni siti bella e du lu celu vui siti la stella E di lu mari siti la funtana datici aiutu vui a cu vi chiama Partimmu da casa cu tanta allegria mu v’arrivamu Regina Maria Stamu venendu cù devozioni, viva Maria da CunsulazioniOi è Sacratu lu Calici Santu, lu Patri e lu Figghiu e lu Spiritu Santu Che bella sta jornata pe stari in cumpagnia Vinnimu a lodari la Vergine Maria. Vinnimu a lodari lu Quadru Divinu di la Madonna e lu Bambinu E la lodamu cu devozioni Via Maria da Cunsulazioni”.
L’evento ha visto momenti di racconto artistico e di analisi dell’iconografia dello storico quadro alla Madonna della Consolazione che lo studioso Alfonso Frangipane, nell’Inventario degli oggetti d’arte d’Italia, Calabria, così aveva presentato: “…il quadro con la Madonna di Reggio” è… tavola con la Madonna e il Bambino, tra i santi Francesco d’Assisi e Antonio di Padova…Sul gradino del trono ove è assisa la Vergine, è dipinta la data 1547…Il quadro…venne eseguito per la chiesa dei Cappuccini di Reggio… “. Gli artisti reggini contemporanei che si sono confrontati con l’iconografia dell’importante opera sono stati: Margherita Battaglia con la realizzazione della Madonna con Bambino isolandoli dal contesto iconografico, Cristina Benedetto con la resa di una stilizzata e simbolica vara processionale tra elementi floreali, Patrizia Crupi con l’identificazione prospettica con fili pregiati dei luoghi mariani come la Cattedrale e l’Eremo, Emanuela Lugarà con la sovrapposizione dell’immagine canonica del quadro in una lucente cornice digitale, Tina Nicolò e l’iconografia della rappresentazione storica in un luminismo tonante, Francesca Perina e il rito della processione in una atmosfera mistica, Grazia Papalia ed il rito del movimento del quadro nel contesto storico ed architettonico dei luoghi. Le opere saranno esposte in queste sere di festa presso le sale del convento insieme a reperti storico artistici della basilica. L’orafa Wanda Simone si è soffermata sulla iconografia dell’immagine che è stata protagonista di particolari fusioni in argento ad intaglio che hanno reso i protagonisti della tela venerata presso l’Eremo, importanti pezzi di oreficeria. Il sacro, ha commentato la Simone da sempre ha dato vita a opere importanti per l’oreficeria e questo quadro si presta a tante interpretazioni come lo dimostra la linea in argento da me ideata. Spazio anche alla poesia in lingua ed in vernacolo con i poeti reggini Luigi Barberio, Teresa Celestino, Clara Condello, Francesca Triolo, Margherita Modafferi i quali hanno creato attimi di tensione emotiva su Maria “…Madre che abbraccia, affligge, consola e tiene unito il popolo reggino”.