“Tra le stelle e le cicale” è un progetto che parte nel 2016 con il Gruppo Azione Locale Area Grecanica con l’obiettivo di inserire il turismo astronomico nel quadro più ampio del turismo sostenibile in cui l’intero territorio è inteso come sistema culturale di processi stratificati nel tempo. Per turismo astronomico si intende sia il percorso che si effettua lungo itinerari in montagna per osservare il cielo avvantaggiandosi delle condizioni di trasparenza delle alte quote, sia quello che si effettua in luoghi evocativi del Cielo dove vengono illustrate le cosmologie storiche, in generale, l’evoluzione delle scienze celesti, ed il percorso di comprensione del mondo che ci circonda.
La Calabria, la provincia di Reggio Calabria, è terra dalla forte identità storica che si evidenzia nella conservazione delle manifestazioni e delle feste tradizionali ancora pervase da un sapore antico, in cui si ritrovano le comuni origini culturali.
Nell’area Grecanica, terra di antichissime radici, miti, leggende e favole si sovrappongono alla storia o addirittura la sostituiscono dove essa non è stata ancora scritta o è stata scritta in modo incerto.
In questa area piena di storia non ci sono solo le leggende sul brigante Nino Martino ma si ritrovano pillole di scienza quotidiana.
Noi, legati ad una vita in cui ad ogni istante possiamo emulare il “Sia la luce” della Genesi schiacciando un semplice interruttore, dobbiamo fare uno sforzo di immaginazione non indifferente per ricostruire quelle condizioni in cui si trovavano i nostri contadini in un’epoca in cui, appena tramontato il Sole, il buio regnava sovrano.
Ecco che le immagini, i fenomeni, i simboli della astronomia diventano paradigma di “conoscenza”, forma di comunicazione.
In questa tradizione molte volte dispersa e frammentata, si possono ravvisare, come i pezzi di un puzzle, ingegnose costruzioni narrative che, in parte ricomposte, rappresentano il primo linguaggio scientifico.
Nell’anno del cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, grazie al PAC 2014-2020, Azione – “Esplorando lo spazio celeste”, il Planetarium Pythagoras – Città Metropolitana di Reggio Calabria ripropone un viaggio tra le stelle della area grecanica della Calabria, culla secolare della minoranza linguistica ellenofona, che custodisce immutate le tracce della sua antica natura di crocevia del bacino del Mediterraneo.
Per questo, e tanto altro, ci piace evidenziare che: nella ricerca delle “Nostre radici” e tra i “Tesori del Mediterraneo” c’è anche la Scienza del Cielo che affonda le sue radici nella Magna Grecia e rappresenta il testimone di un iter culturale iniziato millenni fa.
Le Istituzioni, tutte, della nostra regione devono avvalersi dell’offerta turistica culturale che proviene dalla presenza di una struttura museale e scientifica quale è il Planetario.
L’Astronomia consente, infatti, iniziative tese ad incoraggiare e sviluppare un nuovo tipo di turismo non solo vincolato alla bellezza dei luoghi ma anche a proposte culturali interessanti ed emotivamente coinvolgenti.
Il confronto tra passato e presente stimola paragoni tra diverse culture, consente di affrontare con maggiore consapevolezza le dinamiche del mondo moderno, per costruire una società della convivenza e del reciproco rispetto.
Il viaggio inizia domani, 4 agosto, dal Castello di Palizzi, per continuare tra i borghi di Bova, Spropoli, Roccaforte del Greco, Bagaladi, Roghudi, Gallicianò.
Il programma completo è visionabile sul sito: www.planetariumpythagoras.com .