Roma in fermento per i preparativi delle esequie di Papa Francesco. Ciò che è certo, al momento, è che verranno rispettate le volontà del Pontefice, che aveva espresso il desiderio di una cerimonia meno corposa di quelle dei suoi predecessori, “con dignità ma come ogni cristiano“, e aveva poi deciso di trasformare queste indicazioni in regola anche per i successori, mettendole nero su bianco nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.
Per lo stesso motivo, l’esposizione ai fedeli è stata disposta già dentro la bara aperta, differentemente dal passato, e sono state abolite le tre bare tradizionali di cipresso, piombo e rovere. Secondo quanto dichiarato dall’ufficio stampa del Vaticano, la bara dovrebbe essere esposta a San Pietro da mercoledì 23 aprile.
Cambio storico anche per la tomba di Papa Francesco, che verrà ospitata in Santa Maria Maggiore e non a San Pietro.
Questa sera alle 20 il rito della constatazione della morte e la deposizione nella bara.
Probabilmente i funerali si terranno sabato 26 aprile, mentre resta ancora ignota, invece, la modalità con cui verrà trasferita la bara da San Pietro a Santa Maria Maggiore dopo le esequie.
Chiara Cucinotta
Addio a Papa Francesco, diceva al mondo della radio: “Andate avanti con coraggio e creatività”
In questo giorno che ci riunisce tutti in un profondo senso di tristezza, vogliamo ricordare Papa Francesco attraverso le bellissime parole dedicate alla radio e ai suoi operatori, pronunciate in occasione dei 90 anni di Radio Vaticana, nel 2021.
“La radio ha questo di bello: che porta la parola anche nei posti più sperduti. E la coniuga oggi anche con le immagini e con lo scritto. Andate avanti con coraggio e creatività nel parlare al mondo e costruire così una comunicazione capace di farci vedere la verità delle cose”.
Forti di questo messaggio, continueremo a fare del nostro meglio perché il nostro lavoro faccia la differenza, in positivo.
Grazie a te, Papa Francesco, per essere stato l’eccezione, l’unicità, il progresso.
Sport a lutto per Papa Francesco: gare odierne sospese e minuto di silenzio per tutta la settimana
Per onorare degnamente la memoria di Papa Francesco, come si apprende dal Comunicato pubblicato dall‘Ufficio Stampa del CONI, Il Presidente Giovanni Malagò ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a sospendere tutte le attività sportive previste nella giornata odierna e a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche in programma in Italia nel resto della settimana.
Il ricordo del presidente del CONI Giovanni Malagò
“Lo sport italiano, profondamente addolorato, si unisce all’inconsolabile dolore per la scomparsa del Santo Padre Francesco, Jorge Mario Bergoglio. Il mondo è rimasto orfano di una guida spirituale che ha saputo illuminare il cammino dei fedeli e dell’intera collettività, grazie al suo messaggio ispirato alla fratellanza, alla mutualità e a quei valori che rappresentano il fine cui anelare per costruire una società migliore. Papa Francesco ha illuminato le coscienze dimostrando costantemente la sua vicinanza al nostro mondo, condividendone gli ideali e le finalità”.
“Sono tanti i ricordi che ci legano a lui e le occasioni di raccoglimento in cui ha voluto gratificare le varie espressioni del sistema, stimolandoci a comprendere l’importanza della testimonianza offerta nell’esercizio della pratica sportiva come modello comportamentale per le nuove generazioni e per chiunque sappia farsi permeare dalla sua autenticità. Ricordo con emozione e orgoglio l’udienza del 2014 in cui ha ricevuto l’intero sport italiano nella Basilica di San Pietro per celebrare il Centenario del CONI e la nostra storia, nonché l’adesione incondizionata allo spirito olimpico che può contribuire a raggiungere quei traguardi dell’anima da perseguire quotidianamente. Omaggiare la memoria del Santo Padre Francesco vuol dire rinnovare questo impegno nel suo indimenticabile ricordo”.
Papa Francesco: una vita di fede e amore per lo sport
L’ufficio stampa del CONI ricorda: “Da sempre tifoso del San Lorenzo, grande appassionato di sport, dal basket del papà Mario al calcio, Bergoglio ha sempre avuto un rapporto stretto con il mondo sportivo. Il primo giugno 2014 entrò per la prima volta allo stadio Olimpico, come prima di lui soltanto Papa Giovanni Paolo II, per partecipare alla 37ma Convocazione del movimento cattolico Rinnovamento nello Spirito, intitolata “Ricevete lo Spirito Santo. Per una Chiesa ‘in uscita’ e ‘missionaria’”.
Pochi mesi dopo, il 19 dicembre 2014, Papa Francesco festeggiava il centenario del Comitato Olimpico Nazionale Italiano davanti a seimila persone nella Basilica di San Pietro in un’edizione speciale della tradizionale Messa degli Sportivi. “Lo sport è di casa nella chiesa”, spiegò Papa Francesco in quell’occasione. “Il motto olimpico – “Citius, altius, fortius” – non è un incitamento alla supremazia di una nazione sull’altra, di un popolo su un altro popolo, e nemmeno all’esclusione dei più deboli e dei meno tutelati, ma rappresenta la sfida a cui siamo chiamati tutti, non solo gli atleti: quella di assumere la fatica, il sacrificio, per raggiungere le mete importanti della vita, accettando i propri limiti senza lasciarsi bloccare da essi ma cercando di superarsi”.
“Festeggiamo insieme il vostro centenario – continuò Papa Bergoglio – un anniversario importante per lo sport italiano. Da 100 anni Il CONI promuove, organizza e guida lo sport in Italia non solo in funzione delle Olimpiadi, avvenimento planetario, ma valorizzandone anche la dimensione sociale, educativa e culturale tramite i principi cardine della carta olimpica, che ha fra i suoi principali scopi la centralità della persona, la difesa dei diritti umani e la costruzione di un mondo migliore senza guerre e tensioni, educando i giovani tramite lo sport senza discriminazioni in spirito di amicizia, solidarietà e lealtà. Da sempre lo sport ha favorito l’universalismo fra popoli, pace fra nazioni e rispetto della diversità. Ogni evento sportivo, soprattutto quello olimpico, può diventare un tramite di forza capace di aprire vie nuove ed a volte insperate nel superamento dei conflitti”.
Addio a Papa Francesco, venerdì 25 aprile in Cattedrale la Santa Messa in suffragio del pontefice
“In questa ora densa di affetti e memoria, tutte le comunità parrocchiali sono invitate ad elevare preghiere di suffragio per il nostro amato Papa Francesco. L’arcivescovo Morrone celebrerà una messa in suffragio del Santo Padre il prossimo 25 aprile alle ore 18 nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria. Affidiamo alla misericordia divina il Pontefice che ci ha confermato nella fede, certi che la luce del Risorto illumini ora il volto di Papa Francesco e preghiamo perché il Signore consolidi in noi la gioia del Vangelo che egli ha saputo incarnare e annunciare fino all’ultimo istante della sua vita“.
Queste le parole dell’Avvenire di Calabria che annunciano l’appuntamento di preghiera per i fedeli reggini per il prossimo venerdì 25 aprile in Cattedrale.
Addio a Papa Francesco, Michele Affidato: “Un onore aver lavorato per lui” [FOTO]
“Papa Francesco non è più tra noi. Uomo umile e buono che trasmetteva una pace interiore. Il suo sorriso, la sua tenerezza e la sua sempre pronta risposta, alcune volte anche ironica, trasmettendo la sua semplicità – racconta il maestro Michele Affidato, orafo del Vaticano, che lo ha incontrato numerose volte – Il Pontefice argentino che dal 2013 ha guidato la Chiesa universale, è stato un faro per l’umanità, instancabile pellegrino di pace e di speranza. Il suo Pontificato si è distinto per il suo forte messaggio di inclusione, misericordia e attenzione agli ultimi. Fin dai primi anni, il Santo Padre, attraverso il suo Magistero ha lanciato sempre messaggi che potessero parlare al cuore delle persone, capaci di trasmettere amore verso gli altri e continui inviti alla salvaguardia del creato. In ogni incontro avuto con Papa Francesco mi sono arricchito non solo spiritualmente ma anche umanamente, facendomi cogliere ogni volta la sua umanità e nello stesso tempo la grandezza nel chiedere di pregare sempre per lui. È stato un grande onore aver lavorato per Papa Bergoglio realizzando numerose opere scultoree e orafe che ne ha fatto dono ai Capi di Stato, di Governo, Ministri e autorità religiose di tutto il mondo che gli facevano visita in Vaticano. Opere, queste, realizzate insieme a mio figlio Antonio dove sono stati raffigurati nel metallo messaggi di pace, di amore, di accoglienza e di solidarietà. Temi molto cari al Santo Padre e che oggi, in questa giornata di dolore e commozione per la sua scomparsa, siamo orgogliosi di aver raccontato con la nostra arte momenti salienti del suo Magistero Pontificio”. Così vuole ricordarlo il maestro Michele Affidato, che ha ricevuto prestigiosi incarichi dalla Segreteria di Stato Vaticana per realizzare delle opere per Papa Francesco. Tra le più significative realizzate: le formelle scultoree raffigurante il “Dialogo tra le Generazioni”, “Accoglienza e Fraternità” e la “Cura del Creato”.
Ed ancora sculture in bronzo della Madonna “Mater Ecclesiae” e della “Salus Populi Romani”, venerata nella Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, a cui il Santo Padre era molto devoto e che aveva espresso il desiderio, dopo la sua morte, di essere sepolto vicino l’altare della Vergine. Opere queste che Papa Francesco in un’Udienza privata, concessa al Maestro e alla sua famiglia nel Palazzo Apostolico per quanto realizzato ebbe a dire: “E’ un piacere salutarvi. Sono originali trasmettono un messaggio (riferendosi alla formella Dialogo tra generazioni). Per esempio questa non è soltanto l’unione delle generazioni ma fa capire che si può guardare una persona dall’alto in basso per aiutarla a sollevarla. E’ un messaggio! E’ Bellissimo, bellissimo, io sono contentissimo di tutto questo”. Inoltre tra le tante realizzazioni per la Segreteria di Stato, anche gli anelli episcopali con l’effige della Salus Populi Romani e la Rosa d’Oro, altissima onorificenza vaticana che il Pontefice concede a personalità cattoliche, principesse, santuari e immagini della Vergine.
Addio Papa Francesco, Falcomatà: “Sei stato amore puro, come un Padre che accompagna nei momenti più bui”
Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà sulla propria pagina Facebook.
Si è spento questa mattina alle 7:35 a Roma Papa Francesco, dopo una lunga lotta con la malattia che l’aveva costretto a ridurre considerevolmente i propri impegni di Pontefice, ma che non l’ha fermato fino all’ultimo giorno, e non gli ha impedito di dimostrare la propria presenza e vicinanza ai fedeli di tutto il mondo.
Tra i tanti messaggi di cordoglio che stanno arrivando alle redazioni, anche quelli delle massime autorità politiche calabresi, che riportiamo di seguito.
PAPA FRANCESCO, L’ON. GIUSY PRINCI: “I SUOI INSEGNAMENTI AIUTINO A GUIDARE LE NOSTRE COSCIENZE”
“Un triste momento per l’umanità, che perde una delle figure più importanti e carismatiche della storia. Vicino agli ultimi, ai bambini, alla povertà, Papa Francesco ha saputo rendere la Chiesa una realtà di prossimità, mettendo al centro l’uomo, la giustizia sociale e la pace. I suoi insegnamenti aiutino a guidare le nostre coscienze”. Così Giusi Princi, eurodeputata FI – PPE, sui suoi canali social.
IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA FILIPPO MANCUSO PER LA MORTE DEL SANTO PADRE
“È con profonda tristezza che apprendiamo della scomparsa di Papa Bergoglio. La Calabria ricorda con affetto la sua visita pastorale del 21 giugno 2014 a Cassano all’Ionio, un momento storico che ha lasciato un’impronta indelebile nei nostri cuori. In quell’occasione, il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa nella Piana di Sibari, dove ha pronunciato parole forti contro la ’ndrangheta, affermando ‘I mafiosi sono scomunicati’. Il suo impegno per la giustizia sociale e la vicinanza ai più deboli resteranno per sempre un esempio luminoso per tutti noi. A nome del Consiglio regionale della Calabria, esprimo le più sentite condoglianze alla Chiesa Cattolica e a tutti i fedeli. La guida spirituale di Papa Francesco continuerà a ispirarci nel perseguire il bene comune, in una visione di solidarietà verso i bisogni dei cittadini e in particolare delle fasce sociali più fragili”.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA ROBERTO OCCHIUTO SU PAPA FRANCESCO: “PASTORE DEGLI ULTIMI”
“Uomo di pace e di misericordia, Pastore degli ultimi, dall’immensa umanità. Il Pontefice giunto dalla fine del mondo che ha guidato la Chiesa con coraggio, carisma, e innovazioni rivoluzionarie. A Dio. Buon viaggio Papa Francesco.”
Così il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto sulla propria pagina Facebook.
Accantonate l’addio: Notre Dame de Paris torna per la terza splendida volta a Reggio Calabria
One shot, unica tappa, e quella tappa sarà Reggio Calabria. Così ha decretato Ruggero Pegna, l’organizzatore di eventi che ogni anno ci fa sognare portando in città i più grandi spettacoli del momento. E noi a Ruggero Pegna possiamo dire solo grazie, un grande, enorme e sincero “Grazie”, per darci l’occasione di rivivere per la terza volta il sogno.
Un sogno che ha un titolo ingombrante, che già da solo basta a far tremare il Palacalafiore, già un anno prima.
Quello che non sarà, in parte, già si sa: il cast originale ci aveva detto addio nell’ultima replica-evento del 2022, e quindi adesso i panni di Esmeralda, Quasimodo, Frollo, Febo, Gringoir, Clopin e Fiordaliso saranno a disposizione di un nuovo cast, sicuramente incredibile, che però difficilmente sfuggirà dal confronto con gli attori del cast originale, che hanno fatto innamorare generazioni per ben 23 anni di repliche. Un cast ingombrante tanto quanto l’opera, ricordiamo, prodotta da David Zard: Jo di Tonno, Lola Ponce, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone, Matteo Setti, Claudia d’Ottavi… a cui si sono aggiunti negli anni i più grandi ballerini e atleti, per dare vita a uno degli spettacoli più coinvolgenti e commoventi della storia teatrale contemporanea.
Sul pavimento del Palacalafiore ancora sembrano fresche le lacrime di commozione versate dal pubblico durante l’ultima replica reggina nel 2022: era appena finita l’emergenza COVID, si tornava lentamente alla vita, si tornava lentamente a teatro, a stare insieme, a godere liberamente dell’arte. E l’anno prossimo, a distanza di quattro anni, l’emozione torna a vivere. Sarà una corsa all’ultimo biglietto, sarà di nuovo il tempo delle Cattedrali, sarà Cocciante, sarà Parigi e sarà il 1482.
La prevendita è già aperta. Le date sono quelle del 7 – 8 – 9 maggio. La location è sempre il Palacalafiore di Reggio Calabria, in qualità di unica struttura in Calabria capace di ospitare l’enorme allestimento, con una scenografia rinnovata e più metropolitana, specchio della moderna realtà urbana in cui viviamo oggi.
La tournée, prodotta da Clemente Zard e interamente curata e distribuita da Vivo Concerti, partirà il 26 febbraio 2026 da Milano per concludersi il 29 dicembre a Roma. La tappa calabrese sarà curata dalla Show Net di Ruggero Pegna come tutte le volte precedenti, a cominciare dalla prima nel 2002 all’Arena Magna Graecia di Catanzaro della versione italiana prodotta da David Zard. Riccardo Cocciante, autore delle musiche dello spettacolo, è al centro di questo incredibile progetto, con una colonna sonora unica che include brani come “Bella”, “Il tempo delle cattedrali” e “Vivere per amare”, che raccontano la drammatica storia d’amore tra Esmeralda e Quasimodo, sullo sfondo della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi.
«Portare Notre Dame de Paris in Italia – afferma Cocciante – è sempre un’emozione profonda. Questa commovente opera popolare tratta temi universali, tocca il cuore di chiunque, ha la straordinaria capacità di superare confini e generazioni. La sua potenza vive nel legame speciale che crea con il pubblico, che si immedesima nei destini di Esmeralda e Quasimodo, due esseri umani che lottano contro le ingiustizie della vita e per un amore che sembra impossibile. La musica, con le sue radici profonde, e la danza, che unisce stili come la breakdance e il balletto classico, danno vita a un’esperienza unica. Lo spettacolo si reinventa continuamente; con un nuovo cast, non vediamo l’ora di far rivivere questa straordinaria storia, come se fosse la prima volta.»
Notre Dame De Paris è un vero cult dello spettacolo dal vivo e ha dominato la classifica dei titoli teatrali, superando le presenze dei più grandi live della musica rock e pop. E’ stata tradotta e adattata in 9 lingue (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako), attraversando 20 Paesi con oltre 5.400 spettacoli e 13 milioni di spettatori internazionali, di cui 4,5 milioni solo in Italia. In oltre due decadi di storia italiana, lo spettacolo ha toccato 49 città con 181 appuntamenti e un totale di 1.548 repliche. La vendita dei biglietti per i serali delle ore 21:00 è online su www.ticketone.it e dal 23 marzo nei punti Ticketone. Per le repliche scolastiche mattutine delle ore 10, informazioni e prenotazioni al tel. 0968441888, sito www.ruggeropegna.it.
Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”:
L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”comunica ufficialmente il proprio pieno sostegno al neonato “Comitato Statale 106” di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria, al suo presidente Bruno Grenci e a tutti gli iscritti.
Condividiamo pienamente con il Comitato la necessità di rivedere l’attuale progetto per il nuovo tracciato della S.S.106, in quanto non riteniamo accettabile una strada con una sola carreggiata. Siamo convinti che il nuovo tracciato debba essere realizzato con 4 corsie e uno spartitraffico centrale, per garantire maggiore sicurezza e fluidità del traffico.
Siamo altresì felici di constatare e di sottolineare che il Comitato non è contrario al processo di ammodernamento della Statale 106, ma ritiene che il tracciato debba essere spostato a mezza costa. Questo per evitare che fenomeni alluvionali possano compromettere la sicurezza della nuova infrastruttura, ma anche per sostenere, in coerenza con la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), lo sviluppo delle zone interne, contrastando così il declino demografico e la marginalizzazione di queste aree.
È incomprensibile che l’Anas non abbia preso in considerazione il progetto già esistente e recepito nel Piano Regolatore, risalente a 20 anni fa, preferendo invece proporre il progetto di un nuovo tracciato che ha comportato l’ennesimo sperpero di denaro pubblico.
L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” auspica che si possa superare rapidamente l’attuale progetto e tornare a quello condiviso dalla comunità di Caulonia due decenni fa. Inoltre, l’O.d.V. invita i consiglieri regionali Cirillo, Crinò e Giannetta, nonché l’on. Francesco Cannizzaro, a riflettere sull’urgenza di chiedere alla Direzione Generale la rimozione dell’attuale classe dirigente di Anas Spa in Calabria.
Un progetto di design e appartenenza
I prodotti della collezione
- Abbigliamento: felpe, pantaloni, T-shirt, polo, cappelli (baseball e bucket).
- Accessori: tazze, borracce, tote bag.
- Materiale per il lavoro e lo studio: quaderni, penne, matite con gommino, tubo matite e un esclusivo quaderno in sughero.
Dove acquistare
- The Chilipepper – Via Veneto 69, Reggio Calabria
-
The Chilipepper Bassa Store – Via Treviso Bassa 10, Reggio Calabria