A nome della Fondazione Girolamo Tripodi e mio personale esprimo i sentimenti del più profondo cordoglio ai genitori e ai familiari di Denise, ai suoi amici, ai suoi compagni di classe nonchè completa vicinanza e solidarietà a tutta la comunità scolastica del Liceo “Giuseppe Rechichi” di Polistena (studenti, famiglie, Dirigente Scolastico, DSGA, Docenti e personale ATA) in questo momento di enorme tragedia e di grande dolore. Sono molto addolorato e rattristato per la dolorosa e tragica scomparsa della studentessa Denise Galatà, avvenuta nel drammatico incidente accaduto sul fiume Lao. Non ci sono parole per esprimere la costernazione e lo sconcerto. Una gita scolastica non può concludersi con una immane sciagura come quella accaduta con la morte di Denise. Non si può troncare in questo modo una vita in così tenera età. Un forte abbraccio alla famiglia che vive nell’angoscia e nello strazio, colpita da una disgrazia così grande e inconsolabile.
Filippo Francesco Idone
È stato un vero e proprio evento storico quello dell’Incoronazione della statua “pellegrina” della Madonna della Montagna di Polsi. Questo momento di fede, legato all’antica effigie lapidea custodita all’interno del Santuario di Polsi, è stato il fulcro dell’anno mariano aperto il 2 settembre scorso dal Vescovo di Locri-Gerace, Mons. Francesco Oliva. Lo scorso 31 maggio, in Piazza Municipio a Bagnara Calabra, in una solenne concelebrazione, la statua lignea della Madonna di Polsi, è stata incoronata dagli Eccellentissimi Vescovi S.E. Mons. Fortunato Morrone Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova e Presidente della Cec, S.E. Mons. Francesco Oliva Vescovo di Locri-Gerace, S. E. Mons. Francesco Milito Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, davanti ad una marea di pellegrini confluiti da ogni dove. Le corone sono state portate sull’altare dal Vicepresidente della Giunta regionale Giusy Princi e dal Sindaco di Bagnara Adone Pistolesi, accompagnati da Affidato e dal Custode e Procuratore della Sacra Effige per Bagnara Nino Romeo. Un evento unico per tutta la Chiesa calabrese, che rimarrà nella storia attraverso la redazione di un apposito verbale, sottoscritto dai Presuli e dalle autorità presenti.
Per la realizzazione delle nuove corone è stato incaricato il maestro orafo Michele Affidato, conosciuto ed apprezzato per le molteplici opere di arte sacra realizzate in tutto il mondo. Le corone, sono state realizzate interamente a mano in argento 925° con parti laminate in oro ed impreziosite con 24 pietre di colore azzurro, giallo e viola. Nelle corone sono state inserite delle raffigurazioni floreali ed alcuni elementi che raccontano la storia della Vergine di Polsi. Nella parte bassa si evidenzia una lavorazione a rilievo raffigurante il mare e le conchiglie, che rappresentano l’identità propria del popolo di Bagnara e quindi la sua gente legata al Santuario di Polsi.
Nella parte centrale della corona grande, invece, è stata realizzata ed inserita la Croce di Polsi, definita “Croce fiorita”. Sul retro si trova, invece, una piccola medaglia che raffigura il pastorello che ritrova il torello inginocchiato davanti alla croce. “Mi è sempre risultato difficile impreziosire qualcosa che è già prezioso di suo – ha affermato il maestro Michele Affidato durante il suo discorso a Bagnara – perché lei è la tutta bella e la tutta Santa, dal cui volto traspare la bellezza di Dio. Noi, con il nostro lavoro, cerchiamo solo di far risplendere la luce che emana dal suo volto. Ringrazio per questo incarico il Custode della Sacra Effige e Procuratore per Bagnara Nino Romeo e l’intera città di Bagnara per la fiducia accordatami – ha poi aggiunto Affidato – un ringraziamento particolare, va a Sua Ecc.za Mons. Francesco Oliva per aver condiviso e sostenuto con la sua vicinanza il lavoro intrapreso e al caro Don Tonino Saraco Rettore del Santuario di Polsi che non ha mai fatto mancare il suo apporto. L’augurio per tutti – ha poi concluso l’orafo Michele Affidato – è che la Madonna possa sempre proteggerci, illuminarci e guidarci in questo momento di cambiamenti epocali e di grandi sacrifici per tutti e donarci la speranza di un mondo migliore costruito sulla solida base della pace e dell’amore”.
Coldiretti Calabria svela i nuovi presidenti delle sezioni di Acri, San Demetrio Corone/Santa Sofia d’Epiro e Bisignano
Per Coldiretti Calabria, la partecipazione e l’elezione dei dirigenti territoriali è un grande valore. Sono state rinnovate le cariche delle sezioni Coldiretti di Acri, San Demetrio Corone/Santa Sofia d’Epiro e Bisignano con l’elezione dei rispettivi presidenti e dei consigli direttivi. Vincenzo Abbruzzese titolare dell’ Azienda Agricola BioSila è stato rieletto presidente della sezione di Acri, Roberto Siviglia – Azienda Agricola Siviglia è stato riconfermato presidente della sezione di San Demetrio Corone/Santa Sofia d’Epiro e Vincenzo Scrivano della medesima azienda è il nuovo presidente della sezione di Bisignano. Sono tutti imprenditori agricoli che hanno una ben precisa visione di futuro ma soprattutto con un grande senso di responsabilità verso tutti gli imprenditori agricoli del territorio.
Portano avanti con passione ed energia il modello di agricoltura voluto fortemente da Coldiretti, che è l’unica strada ad oggi percorribile per tutelare il made in Italy, l’agricoltura e il reddito degli agricoltori e su questa strada – hanno convenuto tutti i soci – che si deve continuare. Le politiche sindacali che si stanno portando avanti guardano allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica del nostro, alla tutela e valorizzazione Made in Calabria e contro il cibo sintetico. Ai tre presidenti e ai consigli direttivi sono giunti gli auguri di buon lavoro dal presidente Regionale Franco Aceto che si è detto orgoglioso di una squadra forte, coesa e motivata che si va formando in tutta la regione e che vede una entusiasmante partecipazione di uomini e donne giovani che hanno nuove idee e tanta voglia di mettersi in gioco.
Grande successo in Piazza 5 Dicembre di Lamezia Terme (Sambiase) per la versione teatrale dell’ imponente Opera musical “Francesco de Paula”, sulla vita e i miracoli di San Francesco di Paola, andata in scena ieri sera in occasione dei Festeggiamenti del Santo, nell’ambito del “Festival Senza Luoghi Comuni”, progetto dell’ “Associazione Culturale Ad Turres MMXX” realizzato con la collaborazione della Regione Calabria (Psc 2022 – Attività Culturali – “Calabria Straordinaria”).
Per lo spettacolo dedicato al Santo calabrese venerato in tutto il mondo, nato a Paola nel 1416 e morto in Francia nel 1507, Piazza 5 Dicembre si è trasformata in un autentico teatro sotto le stelle, con la platea a sedere completamente gremita. Dopo l’imponente allestimento andato in scena al Palacalafiore di Reggio Calabria, la prima assoluta della nuova versione rivisitata per spazi all’aperto e teatrali ha centrato subito un grande successo, con convinti applausi al termine di ogni quadro scenico e standing ovation finale per tutti: artisti, tecnici e firme della produzione.
L’Opera scritta e composta dal Maestro Francesco Perri, compositore di fama internazionale e direttore del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, è una produzione esclusiva dalla Show Net di Ruggero Pegna. La serata è stata introdotta da Padre Ivano Scalise, Superiore della Parrocchia di San Francesco di Sambiase, tra le più antiche al mondo, e dallo stesso Perri. Presenti in platea anche il Sindaco Paolo Mascaro e varie autorità locali.
Bravissimi tutti i componenti del cast, veri talenti calabresi di eccezionale caratura artistica: dal tenore Federico Veltri nel ruolo di San Francesco, al soprano Giulia Tenuta in quello della madre, ed ancora Alessandro Castriota Scanderbeg nel doppio ruolo del Diavolo e del Re di Napoli, mentre Angelica Artemisia Pedatella è stata una commovente Brigida, sorella di San Francesco e, in altre scene, una provocante “donna in rosso” a servizio del Diavolo, intenta a cercare di allontanare il frate da Dio. Impeccabile è stato anche l’attore Massimo Rotundo nel ruolo del narratore, capace di rendere magnetico il racconto della lunga vita del Santo Patrono della Calabria. Una menzione speciale merita anche la coreografa e direttrice del corpo di ballo Ilaria Rametta, che ha arricchito lo spettacolo con le sue giovani ma già brave danzatrici: Elisabetta Meraglia, Mariagiovanna Casalinuovo, Irene Leone, Aurora Mastroianni, Aurora Filippis e Federica Rettura. A fare da suggestivo sfondo le videoscenografie elettroniche in movimento del team di Enrico Pulice, che hanno creato le ambientazioni delle varie fasi dell’Opera: dalla casa di famiglia, al primo romitorio, fino all’incontro con il re di Napoli, all’attraversamento dello Stretto di Messina sul mantello, alla partenza per la Francia.
Perfetti suoni e disegni luci della Check Sound di Antonio e Tommaso Paparo. Tra i momenti più commoventi, in vetta c’è certamente la scena del miracolo della Resurrezione di Nicola, il figlio della sorella Brigida, con il lungo abbraccio strappalacrime tra la mamma e il piccolo tornato alla vita, interpretato dal piccolo Adriano Perri, sottolineato da una possente colonna orchestrale. Al termine tutti soddisfatti ed emozionati, dai Padri Minimi al presidente dell’Associazione Ad Turres, Salvatore Orlando, ad Antonio Lorena, che hanno curato il progetto del Festival: “Siamo felici della risposta del pubblico, numeroso e attento, ma soprattutto per la qualità dello spettacolo che ha davvero coinvolto ed emozionato e ha premiato la volontà di proporre un evento di altissimo spessore artistico e culturale”.
Nel backstage abbracci e complimenti per tutti, con l’augurio che questa splendida Opera tutta calabrese, in questa versione accessibile per ogni tipo di location, si possa rappresentare in tutti i luoghi che intendono celebrare la figura di San Francesco di Paola, raccontandola in un modo unico e originale. L’Opera, infatti, si discosta sia dalla tradizione del musical sia da quella del genere lirico, esplorando coraggiosamente nuovi linguaggi e commistioni, in un insieme perfettamente riuscito di Teatro, Opera, Lirica, Sinfonica, Musical. A parere unanime, si è avuta la conferma dell’efficacia di un risultato musicalmente sorprendente, con arie godibili seguite da recitativi ben costruiti. Una vera Opera “Pop” che ha emozionato e, al contempo, offerto un sontuoso e straordinario spettacolo di grande impatto visivo, affidato ad un cast di talentuosi interpreti.
Nella sua ultima visita di tre giorni nello scorso fine settimana in Calabria, regione che ama e nella quale torna ogni estate insieme alla moglie per un breve periodo di vacanza nella casa comprata nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, Iginio Massari ha fatto tappa a Crotone, ospite per pranzo del ristorante ‘Porto Vecchio’, all’imbocco del molo più antico della città. Il grande pasticcere bresciano ha gustato i piatti preparati dagli chef Claudio Villella ed Anna Stefania Riga, i quali hanno messo a punto un menu speciale in cui sono spiccate le preparazioni a base di cernia, uno dei pesci dalle carni più pregiate: l’antipasto ha infatti previsto cernia marinata affumicata con mandorle tostate e crema di basilico, ed un’insalata di baccalà su crema di finocchio di Isola Capo Rizzuto Igp, marmellata di clementine, finocchio candito e granella di liquirizia di Calabria Dop. Come primo piatto Massari ha gustato un risotto con riso Carnaroli di Sibari, cernia ed anice nero selvatico della Sila, come secondo piatto cernia alla griglia con pomodoro affumicato, salsa bernese e patate della Sila Igp alla brace. Il tutto accompagnato da zibibbo Orange delle cantine Benvenuto. Ovviamente, l’esame più atteso era quello del dolce: ebbene, il semifreddo di pistacchio con crema inglese e frutti di bosco ha superato il vaglio dell’esigente palato a cui è stato sottoposto.
A Massari, Anna Stefania Riga ed il maestro orafo Gerardo Sacco, altro celebre artigiano del nostro Paese, hanno fatto dono di una targa: un riconoscimento legato al fatto che col suo lavoro il grande pasticcere bresciano ha reso lustro alla cultura gastronomica italiana promuovendone gusti e ricette, e contribuendo anche alla tutela delle materie prime. A tal proposito, l’attovagliamento dello scorso fine settimana si è trasformato in un’occasione di confronto sulla cucina del territorio, sulla necessità di valorizzare le culture gastronomiche locali, ed un fruttuoso scambio di esperienze fra un gigante della pasticceria mondiale ed un’impresa della ristorazione che in pochi anni ha conquistato la fiducia dei clienti, ritagliandosi un ragguardevole spazio nel settore in una città ad alta vocazione turistica. Massari ha sottolineato un concetto ribadito molte volte nel corso della sua ultracinquantennale carriera, e cioè che ogni realtà locale nel settore della ristorazione deve puntare decisamente sui suoi prodotti più caratteristici, specie se connotati da unicità: ha citato, per esempio, il finocchietto selvatico, che nel Crotonese cresce spontaneamente, e l’anice nero della Sila, del quale gli è stato fatto dono dopo aver scoperto quanto egli lo apprezzi.
Del resto, proprio con l’anice silano ed il cedro della riviera settentrionale tirrenica calabrese Massari ha poi realizzato i dolci preparati durante la Masterclass: il cedrino, biscotto a base, fra l’altro, di miele d’acacia, mandorle e cedro candito e macinato, il morbidone al caffè e la torta di lampone e lime. All’editore di Video Calabria, Salvatore Gaetano, Massari ha fatto dono del suo ultimo libro, ‘Giorni, mesi, anni di una vita intensa’, il più intimo poiché tratta non solo della sua straordinaria carriera professionale ma dell’intera sua esistenza, rapporti con moglie e figli compresi. Prima di lasciarlo andare Gaetano gli ha strappato la promessa di un nuovo incontro per un’intervista, durante le ferie estive, nella pace di Aieta. Un invito che il più grande pasticcere italiano ha di buon grado accettato.
Nei prossimi giorni sarà attivato dal Comune di Portigliola un servizio di controllo della velocità sulla Strada Statale 106 jonica, nel tratto ricadente nella frazione Marina. Il servizio, svolto da personale della Polizia Municipale, sarà espletato con apparecchi “Autovelox” di ultima generazione, omologati e registrati presso il Ministero dell’Interno, con certificazione della taratura e dislocati in posizione mobile, con idonea cartellonistica stradale posizionata, come richiesto dall’attuale normativa, ad almeno 400 mt . dal sito di rilevazione della velocità. Il servizio verrà svolto in varie fasce orarie e in giornate diverse lungo l’arco settimanale, e sarà attuato dalla Polizia Municipale integrata da idoneo personale tecnico della società che fornirà le apparecchiature, in modo da garantirne l’efficacia ed anche la costante correttezza del funzionamento dei macchinari utilizzati.
La predisposizione del servizio è stata prevista dalla Commissione Straordinaria in considerazione dell’alto numero di incidenti stradali che nel (pur breve) tratto di strada considerato, hanno determinato negli ultimi dieci anni diversi incidenti con un numero complessivo di 27 feriti ed un soggetto deceduto. Proprio allo scopo di tutelare la pubblica incolumità sarà avviato il servizio nei prossimi giorni, soprattutto in concomitanza del periodo estivo che vede aumentare il flusso veicolare con un più alto rischio di incidenti stradali.
La Reggina è stata eliminata al primo turno dei playoff validi per la promozione in Serie A dal SudTirol. Il club amaranto era riuscito con determinazione a centrare l’obiettivo playoff grazie al gol di Canotto nei minuti finali contro l’Ascoli. Una vera e propria impresa visto considerato che la squadra è stata penalizzata di 5 punti dalla Corte Federale della Figc.
Attraverso i social, Luigi Canotto, uno dei calciatori che ha dato tutto in questa stagione, sul proprio profilo social ha voluto ringraziare i tifosi per il sostegno ricevuto: “Quando sono ritornato a Reggio questa estate, mi è venuto subito in mente una frase che da piccolino era il motto della Reggina e della città intera. “A REGGINA È COMU A FAMIGGHIA”. Oggi alla fine di questo anno fantastico e pieno di emozioni, ho ben capito cosa racchiude questa frase. La Reggina è figlia di ogni Reggino che abita in città, o anche chi per qualche motivo è dovuto andar fuori. Quest’anno la Reggina è tornata ad essere la figlia di tutti. La Reggina è anche mia figlia, che onorando e sudando la maglia ho cercato sempre di prendermene cura. Ora dico Grazie Reggina, grazie Reggio, Per l’emozione che mi hai regalato, emozioni che resteranno per sempre indelebili nel mio cuore”.
Dello stesso avviso anche Simone Colombi: “C’è ancora delusione per la serata di Bolzano ma ci tengo a dirVi Grazie per il continuo supporto durante l’anno. È stata una stagione particolare e con parecchi ostacoli ma sono diverse le soddisfazioni che mi sono tolto. I 10 clean sheet su 26 partite e il record personale di imbattibilità di 489 minuti me li tengo stretti! Buone vacanze a tutti Voi tifosi amaranto“.
Dopo la carne e il pesce in provetta arriva anche il latte sintetico con Israele che si appresta a diventare uno dei primi paesi al mondo a vendere veri e propri prodotti lattiero caseari senza mucche. Ad annunciare la preoccupante novità è la Coldiretti in occasione della Giornata Mondiale del Latte promossa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) che si celebra i 1° giugno per promuovere la conoscenza e la qualità del latte a livello mondiale.
Il ministero della Sanità di Israele – spiega Coldiretti – ha infatti concesso alla società Remilk, che sta già producendo su scala industriale in diverse aree del mondo, di vendere al pubblico i suoi prodotti lattiero caseari nati in laboratorio senza aver mai visto neppure l’ombra di una mucca usando il gene della proteina del latte e inserendolo in bioreattori per la crescita accelerata con un processo simile a quello usato un po’ per tutti gli alimenti creati in laboratorio, o “a base cellulare” come suggerito da Fao e Oms.
Un pericolo per la sopravvivenza della Fattoria Italia che vale oggi 55 miliardi di euro e rappresenta uno dei fiori all’occhiello del tricolore a tavola. Ma anche una novità che viene nettamente bocciata da quasi tre italiani su quattro con il 72% dei cittadini che non mangerebbe cibi sintetici ottenuta in laboratorio e solo il 18% la proverebbe mentre il 10% non sa e ha quindi bisogno di più informazioni, secondo l’indagine Tecnè.
Una diffidenza che conferma la necessità di rispettare il principio di precauzione di fronte ad una nuova tecnologie con molte incognite che rischia di cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “proprio per questo la sfida che la Coldiretti lancia alle istituzioni europee è che i prodotti in laboratorio nei processi di autorizzazione non vengano equiparati a cibo ma bensì a prodotti a carattere farmaceutico”.
Una esigenza che ha portato alla presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan. Una mobilitazione che – conclude la Coldiretti – ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo sul quale si comincia ora a fare luce.
Martedì 23 maggio 2023, XXXI^ anniversario della Strage di Capaci, le alunne e gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria del Plesso di Santa Venere dell’I.C. G. Moscato di Gallina (RC) sono stati i protagonisti nel presentare alle Autorità competenti e alle persone invitate presenti, il loro percorso didattico e formativo svolto sul valore della LEGALITA’ nella società civile.
In questo giorno,23 maggio, si celebra la Giornata Nazionale della Legalità in memoria delle vittime delle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio: il 23 maggio e il 12 luglio del 1992 persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte. La manifestazione di commemorazione delle stragi mafiose del ’92, istituita nel 2002 dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone, rientra in un percorso etico e civico promosso per ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e incoraggiare nelle scuole attività didattiche, mirate alla cultura del rispetto e della legalità e per una cittadinanza attiva e responsabile.
Consapevoli di tutto ciò, in sintonia con il Dirigente Ing. Antonino Ubaldini, i docenti tutti del plesso di Santa Venere dell’I.C. “G. MOSCATO” con le alunne e gli alunni di tutte le classi e le sezioni, hanno intrapreso un viaggio nella Legalità, attraverso una scoperta approfondita delle parole più significative, dei comportamenti che nel quotidiano si devono sostenere e realizzare. Sono state coinvolte tutte le autorità presenti sul territorio sensibili a tale invito tra cui l’Arma dei Carabinieri della locale stazione di Croce Valanidi e i genitori.
Alle ore 11:00 nella piazza posta davanti la Chiesa di “Santa Croce” di Santa Venere frazione di Reggio Calabria, il Dirigente Ing. Antonino Ubaldini introduce la manifestazione ponendo l’attenzione sulle agenzie educative primo veicolo del valore della legalità, a partire dalla prima rappresentata dalla famiglia . Tali organismi devono interagire e essere in sintonia tra loro “per far mettere le radici” della legalità all’interno della società italiana.
A seguire sono intervenuti gli studenti e le studentesse.
Nello specifico, partendo da una di visione di verticalità del Curricolo tra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primariaè stato condotto con gli alunni, le alunne, le docenti e tutto il personale scolastico coinvolto, durante l’anno scolastico in corso, un percorso di progettualità di Educazione Civica dal titolo: I FIORI DELLA LEGALITA’ che ha incluso l’educazione al digitale, l’educazione ambientale (sviluppo sostenibile), la conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio e l’educazione alla cittadinanza e alla costituzione.
Rielaborando il significato delle parole che sono emerse durante il percorso didattico e formativo di Educazione Civica nello specifico di educazione alla cittadinanza e alla costituzione, tutti gli alunni, sono giunti alla conclusione che la giornata del 23 maggio serve per ribadire, a più livelli, un no alla mafia. Con mafia si indica una qualsiasi organizzazione criminale di persone che impone la propria volontà con mezzi spesso illegali, per conseguire a fini privati anche a danno degli interessi pubblici. La mafia non è solo un insieme di organizzazioni criminali: è anche cultura che fonda e regola le relazioni personali sull’esercizio sistematico della violenza e dell’intimidazione, sull’omertà, sulla segretezza, sulla trasformazione dei diritti in favori, dei cittadini in sudditi.
Al fine di far crescere nei giovani, la consapevolezza di una comune identità storica e culturale, il senso di appartenenza ad una unica comunità nazionale che, pur nelle sue articolazioni, mantiene riconoscibili caratteri di una medesima civiltà umana e giuridica, l’Istituto Comprensivo “G. Moscato” sente il dovere di promuovere prima una riflessione e poi un’azione volta alla riaffermazione dei valori irrinunciabili della libertà, dei principi insostituibili della legalità.
Sanità, Di Natale: “il Presidente dica la verità sul riordino della rete ospedaliera”
“Siamo arrivati alla data del fatidico 31 Maggio. Adesso, il Presidente Roberto Occhiuto mantenga la parola data e dica la verità sul riordino della rete ospedaliera”. È il monito lanciato da Graziano Di Natale, già Segretario-Questore dell’assemblea regionale della Calabria, nel corso di una nota stampa che così prosegue: “Apprendo che alcuni funzionari della Regione Calabria hanno fatto visita, nella giornata di ieri, alla struttura ospedaliera di Paola. I cittadini – ad oggi – hanno sempre diritto di conoscere la verità e per questo vogliamo sapere se ci sarà effettivamente o meno lo spostamento dei reparti dal San Francesco allo Iannelli di Cetraro. A meno che Maggio non sia di trentadue giorni, attendiamo la pubblicazione del nuovo decreto N.64 rivisto da Occhiuto”. L’esponente politico afferma inoltre: “Auspichiamo che siano date le giuste risposte a quanti, in queste settimane, hanno lottato insieme a noi per la difesa della struttura Ospedaliera di Paola. Diversamente, già domani, annunceremo una nuova protesta perché no siamo disposti a chinare la testa”. Di Natale bacchetta certa politica, ritenuta finora apatica dinnanzi alla vicenda e conclude: “Chi fino ad oggi è stato in pantofole, comodamente a casa, scenda in Piazza insieme a noi. Dinnanzi alla tutela del diritto alla salute pubblica dobbiamo essere uniti”.