Grande partecipazione a Cinquefrondi per la presentazione del libro “Caro Professore“, scritto da Giuseppe Falcomatà che ripercorre le tappe della vita dello storico sindaco di Reggio Calabria, Italo Falcomatà, in particolare i momenti trascorsi alla Mediateca Comunale di Cinquefrondi.
I giovani del luogo riscoprono l’eredità del Primo Cittadino della Primavera Reggina, la sua devozione e l’immenso amore per la città e i concittadini. La narrazione è sotto forma epistolare, composta non solo da lettere ma da disegni che i bambini mandavano al Sindaco durante gli anni del suo impegno prima della malattia, che brutalmente lo strappo dall’affetto dei suoi cari e dalla città di Reggio.
L’incontro, promosso nell’ambito del progetto ViviAmo Cinquefrondi, curato da Vincenzo Furfaro, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, rappresentato nell’occasione dal Sindaco Michele Conia, ha coinvolto la comunità di Cinquefrondi attirando l’attenzione di tanti giovani della cittadina della piana.
Presenti il Sindaco Michele Conia, il responsabile di ViviAmo Cinquefrondi Vincenzo Furfaro, il presidente di venticinqueaprile Sandro Vitale, la critica letteraria Ilda Tripodi, il giornalista Stefano Perri e l’autore del libro Giuseppe Falcomatà.
“Siamo felici di aver ospitato un evento di grandissimo spessore culturale e politico – ha affermato il Sindaco Conia al termine della presentazione – Italo Falcomatà rappresenta da sempre per noi uno straordinario punto di riferimento. Ricordo da giovanissimo di averlo conosciuto e di aver apprezzato la sua visione, ma soprattutto la sua straordinaria umanità e la sua capacità di coinvolgere le persone in un progetto collettivo di crescita basato su concetti basilari per la politica come la credibilità, la condivisione, la capacità di ascolto. Insieme a Giuseppe vogliamo raccogliere il testimone di quella tradizione, perchè c’è ancora tanto da fare nella nostra terra, per completare il disegno che Italo ci ha lasciato e che oggi i nostri concittadini di Cinquefrondi, a partire dai più giovani, hanno avuto l’opportunità di scoprire“.
Nelle sue conclusioni l’autore del libro Giuseppe Falcomatà ha ringraziato gli organizzatori per aver promosso l’incontro. “Siamo felici di poter condividere questa esperienza che ha segnato un’epoca per la nostra comunità. Le lettere contenute nel libro, ancora assolutamente attuali, offrono uno spaccato di una città, ma direi dell’intero Mezzogiorno, che viveva un momento di difficoltà e che voleva invertire quella tendenza. Oggi viviamo una fase altrettanto delicata, con spinte come quella del disegno di legge sull’autonomia differenziata che rischiano di cristallizzare una condizione di arretratezza sociale ed economica di tante regioni italiane. E’ una cosa che non possiamo permettere, anzitutto per il futuro dei nostri ragazzi. Per questo è fondamentale portare avanti l’esempio di Italo Falcomatà e lo slancio ideale di quell’esperienza. E siamo contenti che ancora oggi, più di vent’anni dopo la sua morte, tante persone, ma molti giovani soprattutto, esprimano sentimenti di affetto ed interesse verso l’eredità politica ed umana che il Professore, per citare il titolo del libro, ci ha lasciato“.