Paolo Frascati
È Antonio Fusco, esponente di spicco e antesignano dei sommelier meridionali, il nuovo presidente dell’Ais Calabria. Le elezioni per il rinnovo degli organi sociali nazionali e regionali della più importante e numerosa associazione del mondo del vino italiano lo hanno visto proclamato da un consenso plebiscitario e senza precedenti.
Fusco succede a Maria Rosaria Romano – che ha guidato l’Ais Calabria per due mandati consecutivi – e sarà affiancato da cinque consiglieri eletti insieme a lui, Santo Alizzi, Nicola Giannetto, Gianfranco Manfredi, Salvatore Mauro e Teresa Palumbo, dai Consiglieri eletti nelle delegazioni – Simona Cairo (Cosenza), Riccardo Cannistraci (Reggio Calabria), Vincenzo Celi (Catanzaro), Carmela Chimento (Arbëreshë e Alto Ionio), Attilia De Vito (Vibo Valentia), Angela Parrello (Locride e Piana di Gioia Tauro) – e dai revisori legali Andrea Casazzone e Giuseppe D’Urso.
Le elezioni per il rinnovo degli organi sociali dell’Ais Calabria hanno registrato un dato di partecipazione straordinario (si è votato esclusivamente online, sulla piattaforma elettorale predisposta dalla società tedesca Polyas, fra le più accreditate in Europa). Contrariamente al cronico assenteismo ai seggi elettorali politico-amministrativi, hanno partecipato al voto 526 sommelier calabresi su 693 aventi diritto al voto, una percentuale pari al 75,90%, la più alta rilevata in Italia.
«Sono impegnato innanzitutto per non disperdere un patrimonio di relazioni e autorevolezza creato e alimentato in questi anni da chi mi ha preceduto – ha dichiarato Antonio Fusco. E tra le priorità del prossimo mandato antepongo quello di dar slancio e sviluppo alla presenza di AIS in un ambiente così composito come la Calabria, terra del vino ancora in gran parte da scoprire che si fa spazio continuamente fra qualità e originalità. Obiettivo principale sarà pertanto quello di creare professionalità nel mondo dell’enogastronomia che siano vere opportunità di lavoro soprattutto per i giovani e dare un contributo forte per portare la Calabria fuori dalla Calabria, insieme a tutti quelli che hanno amore per questa che è una grande terra del vino, di preziosi giacimenti gastronomici e di un millenario ‘saper fare’».
Chi è Antonio Fusco.
Esponente della prima leva dei sommelier meridionali, Fusco vive a Cosenza da oltre quindici anni. È casertano e in Campania ha rivestito incarichi di primo piano nell’Ais e, per il quadriennio 2002-2006, Presidente regionale di Ais Campania.
Degustatore ufficiale, Relatore, Commissario esaminatore, è stato anche Componente della Giunta esecutiva di Ais Italia ed ha un “cursus honorum” costellato di prestigiosi riconoscimenti e incarichi di relatore e docente a livello nazionale e internazionale.
Sindacato di Polizia Silp Cgil, elette le nuove cariche regionali e provinciali
Al termine del partecipato convegno “Indagini tecnico-scientifiche di polizia, normativa e sviluppo delle applicazioni nel sistema sicurezza” che ha visto la presenza di illustri ospiti, tra questi il Sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace, il Questore di Reggio Calabria Bruno Megale, il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, il Procuratore generale Gerardo Dominijanni, il Segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato, il Segretario Nazionale Silp Cgil Mario Roselli, il Segretario Generale Silp Cgil Daniele Tissone e tutti i relatori di fama nazionale e internazionale esperti nelle materie trattate, i delegati del sindacato di polizia hanno eletto le due segreterie.
Ottavio Spinella, in servizio al Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, è stato eletto all’unanimità alla guida della segreteria regionale che sarà composta da Fausto Musolino, Ferdinando Mammone, Angela Formaro e Salvatore Borzacchiello.
Francesco Flachi, in servizio al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Condofuri, è stato eletto all’unanimità alla guida della segreteria provinciale che sarà composta da Angela Fedele, Maurizio Maugeri, Ferdinando Mammone, Vincenzo Di Maio e Andrea Pinto.
Un’esperienza entusiasmante con “Gli occhi dell’Europa sul Cosmo”.
È, infatti, inserito in questo circuito, il Telescopio Nazionale Galileo che ha ospitato la giovane reggina Alessandra Mandaglio, vincitrice delle Olimpiadi Italiane di Astronomia e componente la squadra che rappresenterà l’Italia alle Olimpiadi Internazionali.
Uno stage di quattro giorni alle Canarie, tutto trascorso in località Roque de Los Muchachos, a 2500 m di quota, alle pendici della Caldera de Taburiente, il vulcano ormai spento che domina l’isola della Palma.
L’esperienza formativa è riservata ai componenti senior della squadra italiana alle Olimpiadi e assieme ad Alessandra, studentessa del Liceo “Leonardo da Vinci”, era presente anche il cuneese Matteo Tivan, altro componente del team nazionale.
Alessandra, dopo avere familiarizzato con la strumentazione, sotto la guida dell’astronoma tutor, Gloria Andreuzzi, ha iniziato, assieme a Matteo, le osservazioni della cometa C/2017 K2 utilizzando un camera per immagini e spettri a bassa e media risoluzione.
La C/2017 K2, che è la cometa attiva più lontana dal Sole mai osservata, per una qualche anomalia gravitazionale è uscita dalla nube di Oort, un’enorme sacca di detriti risalenti alla formazione del nostro sistema solare di cui segna il confine estremo.
La cometa ha un’orbita iperbolica, osservata per la prima volta il 12 maggio 2013, ed è stata ufficializzata nel maggio 2017. L’astro giungerà alla sua minima distanza dal Sole nel prossimo solstizio di inverno, il 21 dicembre 2022, appena oltre l’orbita di Marte: un viaggio lungo quasi 2 miliardi e mezzo di chilometri.
I due giovani hanno avuto modo di acquisire l’immagine della cometa con l’assistenza tecnica dell’astronomo Massimo Cecconi.
Lo stage, premio per i risultati eccellenti ottenuti nelle varie fasi delle Olimpiadi, ha permesso ad Alessandra di visitare l’isola, immersa nell’Oceano Atlantico, il suo tipico paesaggio vulcanico, di vivere un’occasione unica nel suo genere, nata dal perfetto connubio tra curiosità e passione, tra divertimento formativo e studio approfondito.
Alessandra, in questa avventura astronomica è stata accompagnata dalla prof.ssa Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria, dalla prof.ssa Anna Brancaccio in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione, promotore dello stage e dal dottor Agatino Rifatto, astronomo ricercatore presso INAF-Osservatorio astronomica Capodimonte (Napoli).
“Sono passati dieci mesi dall’ultimo incontro tenutosi presso
la Prefettura di Reggio Calabria e a oggi nulla di fatto”.
Così scrivevamo il 3 agosto del 2020 e ad oggi progetti e
promesse sono rimaste tali e i dipendenti degli uffici del
Tribunale di Reggio Calabria continuano a essere sottoposti alla
tortura della canicola e a convivere con le elevatissime
temperature estive che, specialmente in questi giorni sono
considerate da bollino rosso. Gli impegni assunti dal Comune di
Reggio Calabria e dalla stessa amministrazione giudiziaria
nazionale, a oggi non sono stati ancora concretizzati; una totale
mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori della giustizia.
A tuonare sull’argomento è Patrizia Foti – Vice Coordinatore
Nazionale UILPA Giustizia e segretario generale territoriale UILPA
di Reggio Calabria.
Da anni – prosegue Foti – stiamo lottando affinché siano resi
agibili e fruibili i locali in cui centinaia di lavoratori,
quotidianamente, sono “costretti” a convivere con l’inadeguatezza
strutturale e con la totale insalubrità dei locali privi del
sistema di climatizzazione.
Promesse e solo promesse – denuncia Foti – e intanto i
dipendenti della giustizia “soffrono” quotidianamente sul luogo di
lavoro, quel luogo che invece di dare loro dignità, li mortifica
sottoponendoli a supplizi infernali.
In alcuni casi, ad aggravare ancora di più la situazione
anche il malfunzionamento degli infissi, che non possono essere
aperti a causa della loro pericolosità. Una vera sofferenza per
coloro che operano in un settore strategico come quello della
giustizia.
A questo punto – conclude Foti – auspichiamo che i
responsabili dei settori preposti a cui abbiamo già indirizzato una
nota in merito alla problematica, possano adottare quelle misure
eccezionali in somma urgenza per completare la procedura degli
impegni assunti a suo tempo in Prefettura. Non mancheremo di
vigilare e di mettere in atto tutte quelle prerogative sindacali
necessarie a tutelare i diritti dei lavoratori.
«Entro venerdì sarà completato il ripristino di via Ciccarello, un’arteria fondamentale per la zona sud, che, per decenni, non ha mai registrato alcun tipo di intervento». È quanto afferma l’assessore ai lavori pubblici, Rocco Albanese, nel constatare come «una perdita idrica abbia rallentato le operazioni di cantiere». «La strada – ha spiegato – è praticamente ultimata e, la sostituzione definitiva di un tubo di circa tre metri, ci permetterà di consegnarla nei prossimi due giorni».
«Ma gli operai – ha aggiunto Albanese – non sono impegnati soltanto su Ciccarello. In queste settimane, infatti, procede speditamente il programma di rifacimento del manto stradale secondo le linee di indirizzo indicate dal sindaco Giuseppe Falcomatà».
«Domani – ha affermato l’assessore – i mezzi della ditta incaricata entreranno in azione per sacrificare via Pio XI fino alle adiacenze del Seminario, cosicché venerdì anche il rione di San Giorgio Extra avrà un asfalto totalmente rinnovato. Finite le due importanti aree cittadine, il cantiere si sposterà nel quartiere di Modena dove, cercando di creare meno disagi possibili lavorando anche durante le ore notturne, sarà rimessa a nuovo la linea d’asfalto che collega la Scuola Allievi Carabinieri fino allo svincolo della tangenziale per la Statale 106».
«In queste ore – ha continuato il delegato alle Opere pubbliche – i cittadini hanno potuto notare come si sia proceduti speditamente con la sacrifica di Via Aschenez. In questo tratto, ovviamente nevralgico per la circolazione viaria, l’Enel, in virtù di un accordo col Comune, sta portando a compimento il totale rifacimento del manto stradale che unisce la caserma dei Carabinieri ed il Castello Aragonese. Con l’azienda per l’energia elettrica siamo in sintonia totale affinché vengano ridotti al minimo i disagi per i cittadini, i commercianti e gli automobilisti. È un’intesa che definirei più che proficua».
«Finita via Aschenez – ha concluso Albanese – tecnici e operai comunali torneranno all’opera su via Torrione, via Possidonea e via Cardinale Portanova. L’attesa è stata necessaria per evitare ulteriori problemi al traffico. Possiamo, comunque, affermare che il programma sull’ammodernamento delle nostre strade è partito in maniera massiccia in tutte le aree della città e andremo spediti a risolvere i tanti fastidi che i cittadini e gli automobilisti hanno dovuto, purtroppo, patire».
Un mese fa la storia del Centro socio-educativo Lilliput che, dopo 22 anni di attività, rischiava la chiusura aveva attirato l’attenzione da parte dei media e dell’opinione pubblica, e prodotto la consueta catena di attestati di solidarietà da parte delle diverse forze politiche, verso una affermata realtà sociale reggina e contro un regolamento regionale che di fatto impedisce alle piccole organizzazioni di poter sperare di essere accreditate per erogare servizi sociali nella nostra regione.
Però agli attestati di solidarietà e ai vari impegni per non far chiudere un presidio fondamentale per il territorio di Croce Valanidi, non è seguito alcun passo concreto e dobbiamo prendere atto che il Centro Lilliput ha chiuso i battenti.
Ancora una volta i servizi destinati alle fasce più deboli della popolazione non sembrano priorità per la politica nostrana che si trincera dietro leggi e leggine, lasciandoli in balia del mercato e degli appetiti di un certo terzo settore diventato sempre più importante nella produzione del PIL italiano, e fagocitando pezzo per pezzo quello che era il welfare pubblico.
Tra qualche tempo sapremo se anche questo sarà il futuro dei centri socio-educativi nel nostro territorio. Intanto due delle tre realtà che gestivano questo servizio in città non sono riuscite a superare lo scoglio di un regolamento assurdo che, ricordiamo, prevede ad esempio una superficie minima di 10mq per utente contro i 4mq del Piemonte e i 5mq della Lombardia.
Come Federazione del Sociale USB di Reggio Calabria vogliamo ribadire la nostra solidarietà e vicinanza agli operatori del Centro Lilliput, ai bambini e alle loro famiglie che perdono un servizio importante, ma anche a tutta la città di Reggio Calabria che con questa scelta – perché di questo si tratta, di una scelta – diventa ancor più povera.
Servizi aggiuntivi al MArRC, pubblicato il bando per gestione del bookshop
«Il Museo guarda al futuro, non solo nel promuovere un’offerta culturale sempre più dinamica e inclusiva, ma anche nell’impegno di migliorare i servizi al pubblico – dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Gli uffici amministrativi del MArRC stanno lavorando per predisporre tutti gli atti per la gara CONSIP, che si dovrebbe chiudere il prossimo anno. Nel frattempo, per assicurare l’attività del bookshop, è stato predisposto un bando per l’assegnazione del servizio per una durata di 12 mesi».
Sul sito web del Museo, infatti, è stato pubblicato il bando per la gestione del bookshop interno al MArRC, servizio che potrà essere svolto per una durata di 12 mesi, eventualmente prorogabile fino alla conclusione della procedura di gara CONSIP. La ditta che si aggiudicherà il servizio, tra le attività, potrà esporre e vendere libri, pubblicazioni scientifiche e culturali, materiali informativi ed altri prodotti editoriali, gadget ed oggettistica prioritariamente inerenti al Museo ed ai relativi beni culturali, ma anche alla cultura in generale, alla storia, al turismo, alla natura e all’ambiente del territorio calabrese, alle tematiche afferenti le discipline artistiche e ai beni culturali in generale. Il servizio dovrà essere garantito nei giorni e in tutti gli orari di apertura al pubblico.
«Colgo l’occasione per ringraziare il personale amministrativo del Museo che, nonostante le carenze di organico, si sta impegnando con grande professionalità anche in questa occasione – conclude Malacrino. Sono certo che molte ditte saranno attratte da questa opportunità, che contribuirà a migliorare ulteriormente i servizi offerti al pubblico».
I requisiti per la partecipazione sono indicati all’art. 7 del bando pubblicato sul sito web del Museo (www.museoarcheologicoreggiocalabria.it). Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le ore 12,00 del 14 luglio 2022.
Congresso Silp-Cgil, Versace: “Metrocity al fianco della Polizia di Stato”
“L’opera della Polizia di Stato – ha poi aggiunto Versace – assume un rilievo ancora maggiore in contesti territoriali particolarmente complessi come il nostro in cui si richiedono un’attenzione ed uno sforzo costanti da parte di tutti gli operatori della pubblica sicurezza. Ma ciò che da sempre caratterizza l’impegno degli uomini della Polizia, è senza dubbio lo straordinario senso d’appartenenza a questo corpo unito ad un approccio al lavoro inteso, prima di tutto, come servizio reso alla collettività. E fa male quando nel dibattito pubblico – ha rimarcato il rappresentante di Palazzo Alvaro – in modo troppo sbrigativo e superficiale, emergono solo gli aspetti repressivi legati al duro e difficile lavoro delle forze dell’ordine che invece sono spesso chiamate a svolgere attività supplementari rispetto agli orari di lavoro previsti, in contesti che mettono costantemente a rischio la loro stessa incolumità”.
La gratitudine da sola non basta, ha infine concluso Versace, “occorre che le classi dirigenti, ad ogni livello, pongano in essere azioni concrete a supporto del lavoro svolto dalle forze di polizia. In questa direzione, nel quadro dell’attività di programmazione dei progetti legati al PNRR, la Citta metropolitana sta lavorando insieme alla Cgil per un protocollo d’intesa in materia di sicurezza. Un percorso a cui crediamo molto e che deve vedere protagonista anche il Silp, il cui contributo può rivelarsi di fondamentale importanza”.
Non risponde al vero l’affermazione che le attività diagnostiche e delle sale operatorie siano state bloccate a causa del blackout. Infatti, la presenza di cinque gruppi elettrogeni e di continuità garantiscono l’erogazione di energia elettrica in Ospedale anche in situazioni di emergenza permettendo lo svolgimento delle attività del blocco operatorio, benché a regime ridotto, il funzionamento delle apparecchiature elettromedicali e diagnostiche, nonché la depurazione delle acque, sebbene non la climatizzazione.
La situazione denunciata dal consigliere Conia, com’è facile comprendere, non è di responsabilità del G.O.M. di Reggio Calabria, ma è riconducibile ad una interruzione dell’erogazione della corrente elettrica da parte dell’ENEL dovuta ad un guasto alla rete elettrica occorso su via Vallone Petrara. Il guasto in questione è seguito ad una anomalia registrata già nella notte di lunedì sulla rete di Via Melacrino dalla quale il presidio “Riuniti” dipende. A causa di questa l’approvvigionamento elettrico del presidio “Riuniti” è stato dirottato su Via Vallone Petrara dove poi si è avuto un guasto ben più serio. Nondimeno, in questa circostanza il G.O.M. di Reggio Calabria ha reagito con grande prontezza mobilitando uomini e mezzi per il governo e la sorveglianza dei gruppi elettrogeni e di continuità, gli ascensori e le centrali idriche, e limitando al minimo le incontrovertibili difficoltà. È stato anche attivato l’intervento di un generatore di corrente di proprietà del gestore della linea elettrica, ma del quale non c’è stato bisogno.
In riferimento a quanto accaduto, già nella giornata di ieri, il G.O.M. di Reggio Calabria ha ufficialmente informato S. E. il Prefetto di Reggio Calabria circa l’interruzione di energia elettrica al presidio “Riuniti”.
Dispiace che il firmatario della nota, persona di grande correttezza istituzionale, abbia inteso non controllare gli accaduti con la Direzione risparmiando così un attacco strumentale al GOM che – come illustrato – è stato vittima al pari di tutti i Cittadini della zona di un disservizio causato da terzi.
Il “colpo da battere” richiesto al Presidente Occhiuto forse sarebbe doveroso, a tutela dei Cittadini, che lo battesse la Città Metropolitana nei confronti dell’ENEL.