Il Governatore del Distretto 2102 Rotary International Calabria, Maria Pia Porcino insieme al Governatore del Distretto 2485 Albania Kosova Butrint Batalli hanno siglato un protocollo di gemellaggio tra i due Distretti nel corso di una solenne cerimonia che si è svolta in uno dei palazzi storici di pregio, Palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia .Una cerimonia sentita e di grande valore Rotariano quella del gemellaggio fra i due Distretti , alla quale hanno partecipato il Governatore Eletto Dino De Marco che ha voluto evidenziare la rilevanza del gemellaggio in direzione di una più solida e concreta azione di Service tra i due Distretti; il Governatore Nominato Giacomo Saccomanno che si è detto contento della firma del patto anche perchè non fa che consolidare la visione del Rotary nel mondo. Il Governatore Maria Pia Porcino ha voluto evidenziare il fatto che il Gemellaggio sottoscritto, ha radici nel precedente anno Rotariano quando il Distretto albanese è stato costituito con la presenza di molti rappresentanti del Distretto 2102 . “Oggi,ha detto Maria Pia Porcino si concretizza una volontà già in fieri e, siamo molto contenti di poterlo fare alla presenza delle autorità rotariane e dei tanti soci che con me hanno condiviso la gioia di questa splendida alleanza Rotariana”.Il Governatore del Distretto 2485, Butrint Batalli ha espresso parole di gioia per l’accoglienza e per la qualità dei progetti messi in campo con l’auspicio di incrementare e di raccogliere frutti ancora più nutriti per il futuro testimoniando un rapporto forte e solido. Particolare soddisfazione è stata espressa dalla Presidente della Commissione Gemellaggi, Maria Giovanna Fusca che ha seguito tutta la procedura per giungere alla sottoscrizione , anche se l’idea di un gemellaggio con l’Albania era già in nuce con l’espresso desiderio e volontà dei tanti soci rotariani di origine Arbëresh come peraltro sottolineato da Candida Marrazzo del Rotary Club Valle del Tacina “Centenario” di Petilia Policastro che ha preso la parola per ringraziare tutti per l’avvenuto gemellaggio, “un’alleanza, ha sottolineato, che unirà ulteriormente le popolazioni con azioni di service sui territori interessati” . I Presidenti dei Rotary Club di Vibo e Hipponion, Club ospitanti la cerimonia, hanno portato il loro saluto a nome dei rispettivi Club , oltre ad avere collaborato fattivamente per la realizzazione della cerimonia. Per la presidente Rotary Club Hipponion Eleonora Cannatelli :” Costruiamo ponti non muri Un Gemellaggio importante tra il Distretto 2102 Calabria e il Distretto 2485Albania-Kosova nella nostra antica Hipponion. Si rinnova un sodalizio antico, tra due popoli simili per Storia e Tradizioni. Forte il ricordo delle migrazioni in Calabria e della presenza della Cultura Arbereshe” . Per il Presidente del Rotary Club di Vibo Valentia , Pasquale Barbuto: “una cerimonia che segna un momento storico per i nostri distretti. Questo gemellaggio non rappresenta soltanto un’unione formale, ma l’inizio di un cammino condiviso, fondato su valori autentici: amicizia, cooperazione, e servizio”. Va peraltro sottolineato che il Governatore del Distretto 2485 Albania-Kosova Butrint Batalli è giunto a Vibo Valentia con la moglie e la figlia più piccola, ospitati dal Distretto 2102 e dai Rotary Club di Vibo e Hipponion . Ospitalità molto gradita dagli ospiti venuti dall’Albania, in quanto hanno potuto , seppur, con una breve permanenza, visitare, accompagnati con amicizia rotariana, i luoghi magici della costa vibonese. Per entrambi i Governatori Maria Pia Porcino e Butrint Batalli si è trattato di un atto che mira ad unire le persone, oltre i confini geografici e culturali per un mondo più equo, solidale e pacifico, nel solco dei valori rotariani. La cerimonia, dopo i saluti istituzionali del sindaco della città e del direttore del Dipartimento di Criminologia la cui sede è proprio a Palazzo Gagliardi, vi stato uno scambio di doni tra i due Distretti per suggellare l’avvenuto gemellaggio.
redazione
Arriverà alla Casa Foderaria Marzano via Rapaci,35 Campo Calabro tra un’ora e i funerali si terranno domani a Modena alle 15, eppure…
No..No..
non ci possiamo credere..non può essere che Pasquale Favano non ci sia più.
Non possiamo pensare, accettare, sopportare che una delle più belle persone che abbiamo mai conosciuto se ne sia andato così..
inaspettatamente.. fino a qualche giorno fa..ti vedevamo in giro…a guardare lo sport della tua vita..quella pallacanestro che non poteva fare a meno di te..
Dire chi era PAsquale Favano non si può in poche parole…
Vengono alla mente un miliardo di immagini…di aneddoti…di interventi miracolosi e risolutivi..
PAsquale era un uomo che dava allegria..sicurezza..tranquillità anche quando le cose sembravano irrisolvibili..ma come gli eroi…arrivava lui.. sempre con il sorriso e trovava sempre una soluzione… come quando ha sistemato in tabellone rotto prima di una partita delle finali di Coppa Italia giocate nella sua Reggio…con la sua Viola..che in quegli anni aveva un certo Manu Ginobili..
Ricordiamo i tuoi sorrisi di quando raccontavi di aver fatto uno scherzo proprio a Manu e alla sua fidanzata…
Ricordiamo quando raccontavi di un Randy White che lanciava materassi…
Ricordiamo tantissime cose..di una persona speciale che ha legato la sua vita ai colori neroarancio…e che la nostra città terrà sempre nel cuore..
il pensiero dell’editore e di tutta la redazione di Video Touring va adesso alla tua meravigliosa famiglia..a tua moglie..ai tuoi figli..ed ai tuoi nipotini
Ci fermiamo qui…..il dolore è troppo forte…
Addio Pasquale..Non ti dimenticheremo mai…
La Pallacanestro Viola saluta Pasquale Favano
Calcio a 5: il reggino Parisi convocato in Nazionale per le qualificazioni ad Euro2026
Il portiere reggino, Gianluca Parisi, è stato convocato dal tecnico della Nazionale Italiana di Calcio a 5, Salvo Samperi, in vista della doppia sfida contro Malta, nel Main Round valevole per le qualificazioni ad Euro2026 che si disputeranno in Lettonia e Lituania. Appuntamento il 6 marzo a Reggio Emilia per il match di andata ed il 13 marzo a Malta per quello di ritorno.
CARRIERA – Parisi, classe 1996, è cresciuto nel settore giovanile del Cataforio (ed in una famiglia di portieri, insieme al papà ed ai suoi fratelli!), sfiorando lo Scudetto U21 nel 2015-2016, ed è arrivato fino in Serie A2 difendendo i pali della squadra bianconera. Il passaggio al Melilli sempre in A2 e poi alla Cormar Polistena con cui centra la promozione in Serie A e l’esordio nel massimo campionato. Si trasferisce a metà della stagione 2021-2022 al Comprensorio Medio Basento in Basilicata, poi dalla stagione 2022-2023 approda ad Avellino alla Sandro Abate con qui quest’anno ha raggiunto il suo terzo campionato di fila.
L’INFORTUNIO E IL RITORNO – Gianluca ha già vissuto l’emozione della convocazione e dell’esordio in Nazionale nel 2023 (sotto la gestione Bellarte e nelle qualificazioni al mondiale), poi un infortunio verso la parte finale della scorsa annata sportiva, giusto qualche giorno prima della partenza per un nuovo raduno, lo ha costretto a dare forfait ed a chiudere anticipatamente la sua stagione. Con la sua grande forza d’animo, Parisi si è ripreso i galloni da titolare alla Sandro Abate, garantendo sempre altissimo rendimento (la squadra avellinese è qualificata alle Final Eight di Coppa Italia e lotta per entrare nei play-off Scudetto) e guadagnandosi il ritorno in Azzurro e la chiamata del CT Samperi.
IL CAMMINO DELL’ITALIA – Italia inserita nel gruppo 2 e dopo due giornate si trova al primo posto insieme alla Bielorussia (quattro punti per entrambe). Sono dieci i gironi totali e le prime si qualificheranno direttamente, mentre le migliori seconde accederanno ai barrages per ulteriori quattro nazionali che si qualificheranno insieme a Lituana e Lettonia, paesi ospitanti (già qualificato il Portogallo dal girone 7).
C’è un reggino nella Nazionale Italia di Calcio a 5 e va celebrato! Non sono notizie che capitano tutti i giorni…
Di Simona Ambusto
Luci accese (anche in platea), un tavolino con un lumicino e una piccola pila di libri. Semplice e diretto come la sua scenografia “Mordere il cielo”, lo spettacolo del noto sociologo e psichiatra Paolo Crepet che trae il titolo dal suo ultimo libro, ha scaldato il pubblico del Teatro Cilea di Reggio Calabria.
Non cerca il consenso degli spettatori ma va dritto alle questioni che accendono lo scenario contemporaneo, dalla relazione genitori-figli, al cambiamento delle generazioni così come delle abitudini quotidiane, dettati dall’uso incontrollato della tecnologia che inevitabilmente si ripercuote sulla perdita di sensibilità fino a fiaccare la nostra tenacia nell’affrontare le difficoltà della vita. Finanche a scuola i genitori tendono ad essere iperprotettivi, oltrepassando ogni limite per sollevare i figli dalle naturali fatiche scolastiche. Dovremmo essere tutti “cacciatori di orizzonti”, oggi invece chi tende a cercare un momento di disconnessione “è matto (e dunque sano)”. La conversazione è spesso alternata dagli applausi del pubblico, che ne condivide la visione. E poi, come già anticipato nel corso dell’intervista a RadiosaMente ai microfoni di Radio e Video Touring, l’esortazione al pubblico: “siate eretici, cercatori di verità”.
Lo spettacolo, inserito nella rassegna di Officina dell’Arte di Peppe Piromalli, in collaborazione con Dedo Eventi di Alfredo De Luca, si è concluso con un inno alla vita nelle note di Mercedes Sosa in “Gracias a la vida”. L’invito suona come un ultimatum alle nostre coscienze: è tempo di tornare all’autenticità delle emozioni.
Reggio, Giorno del Ricordo: svolto il Corteo in ricordo delle vittime
Svolto il corteo in ricordo delle vittime delle Foibe che dalla chiesa di San Giorgio al Corso ha proseguito lungo il corso Garibaldi per concludersi verso l‘area sacra Griso – La Boccetta, organizzato dal comitato 10 febbraio di Reggio.
Per l’occasione la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha fatto trovare una nuova targa di Norma Cossetto, già affissa sul muro, in sua memoria delle altre vittime delle Foibe.
«Abbiamo chiesto regolarmente il permesso ma anche quest’anno non ci è stata accordata la possibilità di entrare nell’area sacra Griso -La Boccetta, come invece accadeva prima. Neppure l’accortezza di fare spostare le macchine. Una decisione e una indifferenza che mettiamo in linea con la scelta di spostare la targa in memoria di Norma Cossetto fuori dalla stessa area, praticamente in un sottoscala. Targa per altro vilmente distrutta da ignoti che hanno vergognosamente offeso la memoria della giovane donna. Non abbiamo sentito dall’Amministrazione comunale una parola in merito come non abbiamo assistito ad alcuna cerimonia o ascoltato alcun messaggio istituzionale che accompagnasse questa targa nuova che, invece, rimane in un posto nascosto e non sorvegliato.”, ha dichiarato Antonino Marcianò, responsabile del comitato 10 febbraio.
«Ebbene, queste parole – prosegue la Senatrice – denotano chiaramente quale sia davvero il concetto di accoglienza e cosa siano i migranti per Romano Prodi e i suoi compagni della sinistra. Nel dire che il campo profughi fatto in Calabria sarebbe stata anche una buona opportunità per dare lavoro sul territorio, Prodi conferma quello che le numerose inchieste della magistratura hanno dimostrato fino ad ora, ovvero il fatto che proprio quella sinistra vede nell’immigrazione irregolare una fonte di reddito e la sfrutta per lucrare, esattamente com’è successo con le tante cooperative che sulle spalle proprio di questi poveri sfortunati si sono arricchite senza alcuno scrupolo e vergogna.
La Calabria – sottolinea Minasi – è terra di accoglienza e lo dimostra con i fatti da lunghissimi anni. Noi, però, vogliamo accogliere migranti, non clandestini senza controllo, per poter davvero dare un futuro migliore a chi ha bisogno e non per arricchirci, appunto, come sono invece abituati a fare loro.
L’ironia, o il sarcasmo dovrei dire, che il professore ha usato, pensando forse di essere persona di spirito, ha solo offeso la Calabria. Con il suo tono ha voluto semplicemente significare che la nostra regione è talmente arretrata che potrebbe perfino trarre vantaggio dall’ospitare il campo profughi.
Peraltro, con la sua osservazione, Prodi dimostra anche di disconoscere le motivazioni alla base dell’accordo del governo con l’Albania, ovvero evitare che i migranti irregolari possano approdare sul territorio europeo – di cui la Calabria fa parte – scoraggiando così quei disperati e, soprattutto, i trafficanti della morte a intraprendere viaggi così rischiosi.
Il professore Prodi, dunque, si scusi con noi. Con quella terra che, in campagna elettorale, e solo per quello, aveva definito “figlia prediletta”. Salvo dimenticarsene immediatamente dopo le elezioni e ricordarsene ora, come ultima degli ultimi».
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Università Mediterranea, Pro Vita e Famiglia: “No alla carriera alias”
Mentre tutto il mondo ormai ha capito quali dannose conseguenze produce la teoria gender, l’Università Mediterranea decide di assecondare una sparuta minoranza che ha fatto della sessualità una ideologia e di porsi di fatto contro il corso storico. La recente approvazione della cosiddetta “carriera alias” da parte dell’ateneo reggino arriva in un momento dove tutti questi provvedimenti vengono ormai messi in discussione e annullati, anche l’Italia non è da meno in questo momento di sana revisione. È di questa estate, infatti, la sentenza della Corte costituzionale in cui si nega la possibilità di riconoscere nei Tribunali una presunta terza identità sessuale “non binaria”, cioè né maschile né femminile.
La Corte Costituzionale ricorda, giustamente, che la natura binaria della sessualità umana (uomo-donna) caratterizza i più disparati ambiti del vivere sociale disciplinati dall’ordinamento giuridico, come il diritto di famiglia, del lavoro, dello sport e dello stato civile, e che quindi il riconoscimento per via giudiziaria di un presunto terzo genere “non binario” sconvolgerebbe l’intero sistema giuridico e sociale italiano in modo tanto pervasivo da non essere compatibile con i poteri e le attribuzioni della Corte Costituzionale né di qualsiasi giudice.
La Consulta cita anche il fenomeno della “carriera alias” nelle scuole e nelle Università come un esempio di questione sociale legata al tema dell’identità di genere “non binaria”, ribadendo però che la legge italiana “stabilisce il principio della corrispondenza tra nome e sesso” e che, pertanto, solo un intervento legislativo potrebbe superare o cambiare questa regola.
Bisogna fare anche un’ultima considerazione che supera le autorevoli valutazioni della Consulta, ovvero che qui c’è in gioco lo sviluppo e la crescita di intere generazioni che invece di essere supportate in un percorso che gli dia forti strumenti di orientamento nella vita, vengono trascinate in questioni assolutamente irrilevanti perché di puro e riconosciuto contenuto ideologico. Siamo convintissimi che i giovani che quotidianamente frequentano l’Università reggina abbiano altri interessi da certe questioni e non perché indifferenti o insensibili alle discriminazioni ma semplicemente perché le nuove generazioni hanno già in sé questi anticorpi. Sarebbe più opportuno valorizzare questi anticorpi e per fare ciò basterebbe semplicemente che l’Università compia la sua vera vocazione, ovvero non di strumento ideologico che crea solo confusione e contrapposizione ma luogo in cui vengono trasmessi i saperi per la formazione integrale della persona che dovrà poi continuare costruire la società del futuro. È la cultura, infatti, che crea dialogo, rispetto, partecipazione, creatività e confronto, tutto il resto è macchinazione imposta e che ha sempre e solo portato contrasti, confusione e addirittura violenza.
Di Cheren Surfaro –
Come cantava Freddie Mercury nel 1986, è una specie di magia a lume di candela quella che ha illuminato, la scorsa domenica pomeriggio, il Cine Teatro reggino Odeon in un suggestivo coinvolgimento sensoriale tra musica, palco ed emozioni. Circondato da più di 1000 candele, il Maestro Pianista e Concertista Lorenzo Bevacqua ripropone le leggendarie canzoni firmate Queen, la band inglese che non teme lo scorrere del tempo. La platea partecipa intonando le melodie dei ritornelli ed orchestra il ritmo con le mani, travolta da l’energia del contesto e dal ricordo di ogni singolo brano. Il Cine Teatro Odeon registra il sold out anche in questo terzo appuntamento Candlelight conferendo all’organizzazione Fever il pieno raggiungimento all’accessibilità di spettacoli a tema culturale.
Inchiesta San Luca: disposto l’arresto dell’ex sindaco Bartolo e il sequestro dello Stadio Comunale
(ANSA) I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato e posto ai domiciliari l’ex sindaco di San Luca, Bruno Bartolo e un ex assessore alle opere pubbliche, urbanistica e cooperazione. Ad altre quattre persone, dirigenti della società di calcio Asd San Luca 1961, sono stati notificati degli obblighi di dimora. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Locri su richiesta della locale Procura. I militari, nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dell’impianto sportivo, hanno anche sottoposto misura interdittiva la società calcistica e a sequestro preventivo lo stadio comunale “Corrado Alvaro’ di San Luca. Le accuse mosse alle persone indagate riguardano il reato di turbata libertà degli incanti e, nei riguardi dei due amministratori comunali, quelle di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici, certificati e autorizzazioni amministrative. L’ex sindaco deve rispondere anche di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo in relazione alle disposizioni in materia di pubblica sicurezza. Le condotte di reato, secondo quanto rilevato dall’inchiesta, sarebbero state commesse a partire da agosto 2022 fino a gennaio 2024 e sono correlate a due distinte vicende inerenti, la prima all’assegnazione di spazi pubblici dell’area mercatale del Santuario di Polsi e la seconda alla concessione alla società ‘Asd San Luca 1961’ dello stadio comunale.
Avrebbe disvelato ‘una vera e propria intesa collusiva tra l’amministrazione comunale, nelle persone del sindaco e dell’assessore pro-tempore, ed i commercianti dell’area mercatale del Santuario di Polsi’, l’inchiesta condotta dai carabinieri di San Luca con il coordinamento della Procura di Locri che ha portato all’arresto dell’ex sindaco del paese pre-aspromontano Bruno Bartolo e di un ex assessore, finiti stamane entrambi ai domiciliari. Le indagini, attraverso l’acquisizione di e l’analisi di una copiosa documentazione, corroborata da intercettazioni audio e video, hanno preso spunto da alcuni controlli amministrativi nei confronti di esercizi commerciali svolti nel settembre del 2022 in occasione della Fiera della Montagna, indetta dal Comune di San Luca al Santuario di Polsi, realtà che oltre ad essere un importante luogo di culto mariano è stato storicamente legato alla ‘ndrangheta nazionale e internazionale che in concomitanza con i festeggiamenti avrebbe tenuto riunioni e summit sulle strategie criminali delle cosche. Un valore simbolico, quello legato a questo luogo, riscontrato più volte in sede processuale e nel corso di numerose, e anche recenti, inchieste giudiziarie. In questo contesto, gli approfondimenti avrebbero portato alla luce ‘l’intesa collusiva’ tra gli amministratori comunali e i commercianti. In particolare, secondo quanto emerso l’assessore, responsabile della procedura di assegnazione, anche con il concorso dell’ex sindaco, e ricorrendo ad atti falsi e istruttorie carenti, avrebbe assegnato spazi pubblici a soggetti legati o contigui alla criminalità organizzata sanluchese. In parallelo, le indagini hanno consentito di fare emergere un accordo fraudolento, tra il novembre 2023 e il gennaio 2024, con il quale, eludendo le procedure previste dalla legge, sarebbe stata assegnata la concessione delo Stadio comunale di San Luca alla locale squadra di calcio. L’ex sindaco avrebbe anche rilasciato illegittimamente, diverse autorizzazioni, attestando falsamente il riscontro dell’agibilità dell’impianto sportivo.