“Una notte dalle mille emozioni che resterà nella storia del nostro Paese. Giorgia Meloni si appresta a diventare la prima donna Premier della nazione, grazie ad un risultato inequivocabile in grado, ancora prima della distribuzione definitiva dei seggi, di garantirle una maggioranza solida nei due rami del Parlamento. Grazie ai reggini per la fiducia accordata alla proposta di Fratelli d’Italia, alla quale risponderemo con responsabilità e serietà. Una robusta affermazione che ha permesso al nostro partito di raggiungere numeri importanti sia alla Camera (oltre il 22%) che al Senato (oltre il 23%) e di diventare la prima compagine politica a Reggio Calabria. Per me, anche questo, è motivo di grande orgoglio.
Contenuta l’onda d’urto del Movimento Cinque Stelle, che al Sud ha fatto registrare numeri considerevoli, ma costretta ad impattare sull’entusiasmo e sulla forza del radicamento della nostra comunità politica in città e anche in provincia. Uno sforzo di passione ed aggregazione, per cui non si sono sottratti i nostri dirigenti, i nostri rappresentanti istituzionali, i nostri amministratori e ovviamente i nostri candidati, a cui va la mia riconoscenza.
Il dato acquisisce ancora più valore nel costatare che anche il Partito Democratico, anzi, l’intera coalizione di centrosinistra, resta alle spalle di Fdi, nonostante i suoi big in campo, e nonostante un’amministrazione monocolore alla guida del Comune e della Città Metropolitana. Un altro – l’ ennesimo – segnale che il giudizio dei cittadini va nell’unica direzione dell’ alternativa di governo anche a livello locale. Bocciato in tutte le sue componenti il Pd ed il centrosinistra.
Un gran giorno di festa per Fratelli d’Italia, il cui impegno costante sui territori che ha permesso di raccogliere i frutti di un lavoro di prossimità e presenza, è stato riconosciuto da elettori attenti a scegliere il merito e la competenza. Valori per i quali Fratelli d’Italia, ha ricevuto un mandato ampio per governare l’Italia e aggredire da subito le tante emergenze dalle quali è incalzata.
Il nuovo Parlamento ha le esperienze e i profili giusti per portare il Paese fuori dalla burrasca, già dal 13 ottobre quando i partiti saranno chiamati ad eleggere i presidenti di Camera e Senato. Il primo spartiacque per una legislatura che – sono certo – aprirà una nuova e prospera stagione per gli italiani”.
redazione
“Sono davanti al computer e osservo i dati di queste elezioni. Ormai è certo, la Destra governerà l’Italia, la peggiore destra di questi anni”. È quanto afferma, a caldo, l’ex consigliere regionale del Gruppo “La Sinistra”, ed attuale dirigente del Partito Democratico.
“Si poteva evitare? – si chiede Nucera – A caldo la risposta che mi viene è sì. Sì poteva evitare.Sarebbe bastato che il segretario Letta avesse ascoltato la base del Partito che chiedeva l’accordo con il Movimento 5 Stelle”.
“La matematica non è opinione, – argomenta Giovanni Nucera – quell’accordo anche solo tecnico, avrebbe portato la coalizione così costituita a vincere un numero sufficiente di Collegi, tale da evitare l’odierna maggioranza schiacciante della destra. Avrebbero forse vinto lo stesso – aggiunge l’esponente Pd – ma avremmo dimostrato capacità di coesione e responsabilità, di fronte ad una destra pericolosa. e li avremmo ridimensionati nel numero”.
“La responsabilità di questa scelta, cioè di non fare l’accordo con chi aveva condiviso con noi un percorso politico, non è solo nei riguardi del PD, che scende ai minimi storici, ma soprattutto nei confronti dell‘Italia che si troverà oggi ad essere governata da una destra che toglierà il reddito minimo, farà la flat tax, con quello che ne conseguirà per i ceti più deboli e cambierà la Costituzione. I padri costituenti si rivolteranno dalle loro tombe. Una responsabilità storica!”
“Ma non dobbiamo abbatterci – conclude Giovanni Nucera – adesso i veri democratici devono ritornare a fare politica, scendere nelle piazze e nelle strade e, i partiti, il PD in testa, devono capire che non si possono gestire i territori e la politica da Roma. Questo metodo ha prodotto l’allontanamento dalla politica della gente, che non crede più nella sua forza rinnovatrice, perché le decisioni vengono prese ‘dai poteri forti e dalle guerre tribali’, come ribadito dal nostro segretario regionale. Torniamo a contare per salvare l’Italia.
Come disse il grande Gramsci “loro rovineranno L’Italia, toccherà a noi salvarla”. Al lavoro, dunque!”
Politiche 2022, Mancuso: “Cdx unito e con una solida piattaforma programmatica”
“Quando il centrodestra è unito e presenta una solida piattaforma programmatica, vince e convince. Il voto conferma una saldatura, sia a livello nazionale che regionale, tra i dirigenti e i militanti dei partiti del centrodestra e i bisogni del territorio, che è di buon auspicio affinché il nuovo Parlamento e il nuovo Governo assumano le decisioni giuste, per dare prospettive di speranza agli italiani, da Nord a Sud, soprattutto in questo frangente di drammatica crisi economica e sociale.
Siamo orgogliosi del consenso che i calabresi hanno riconosciuto alle proposte e ai valori che connotano il centrodestra italiano, anche perché, oltre a evidenziare l’impegno dei leader nazionali e regionali, si riconosce l’ottimo lavoro che la Regione sta facendo, per rendere efficiente ogni settore e introdurre le innovazioni per fronteggiare le sfide del momento. La collaborazione leale e sistematica fra Parlamento, Governo e Regione, darà alla Calabria l’opportunità di perfezionare una serie di provvedimenti, che dovranno consentirci di recuperare il tempo perduto e promuovere sviluppo”.
Le parole del Consigliere Massimo Ripepi dopo le dimissioni di Califano e Navarro
Le dimissioni del giovane collega Gianluca Califano non mi colgono di sorpresa; così come non mi stupirono le dimissioni lampo della Consigliera Debora Navarro.
Il settore beni confiscati del Comune di Reggio Calabria è un vero inferno. Non potevano due giovani, ancora poco esperti amministratori, mettere in ordine il caos politico misto a sciatteria amministrativa realizzato dalla fuoriclasse indiscussa della squadra dei Falcomatiani, Nancy Iachino.
Tutto è parso chiaro sin dal principio. Infatti ad un semplice ed ordinario controllo della Commissione, da me presieduta, si è scatenata una reazione violenta e scomposta della ex delegata Iachino che non ha esitato, per confondere le acque ed i cittadini, ad attaccarmi personalmente toccando senza remore la mia fede e la mia meravigliosa comunità cristiana.
Poi per togliersi il peso dalla coscienza e ingannare ulteriormente i reggini, ha addirittura convocato una storica conferenza stampa in tandem con Falcomatà, che certamente farà parte della raccolta antologica delle bugie più eclatanti prodotte dell’amministrazione che ha fatto certamente più danni del terremoto del 1908.
Poi la Iachino invitata da me e dai colleghi a relazionare in Commissione in maniera limpida e trasparente dei suoi anni di gestione, ha risposto con una latitanza dalle Commissioni e dai Consigli, abbandonando completamente anche la Presidenza della Commissione Ambiente, ultimo degli incarichi assegnatele dalla maggioranza per convincerla di essere veramente una Consigliera Comunale della nostra Città.
Purtroppo dal controllo effettuato alla presenza dei Commissari appartenenti a tutti gli schieramenti politici è emerso il dato sconcertante dell’assoluta mancanza di controllo del Comune sui beni confiscati, certificata addirittura dalla relazione precisa e puntuale del coraggioso Dirigente anch’egli dimissionario dott. Giovanni Minniti.
Il tutto in palese contrasto con il Regolamento approvato da Falcomatà e compagni osannati dall’Associazione Libera di Don Ciotti, che ebbe ad esprimersi entusiasticamente sull’operato del Sindaco reggino, promuovendone l’ascesa a responsabile nazionale ANCI per la gestione dei beni confiscati.
È stato dunque sufficiente un ordinario controllo che comunque avrà il suo epilogo in Consiglio Comunale, per avere desolante certezza dell’anno zero al quale è condannato il Settore Comunale gestione e controllo dei beni confiscati.
Dell’allarmante situazione sono stati puntualmente informati il Prefetto ed il Ministro degli Interni, tant’è che sono stati delegati accertamenti interni.
A Reggio succede anche questo, che il Consigliere Comunale Gianluca Califano, autore sin dal suo ingresso in Consiglio del classico salto della quaglia, puntualmente ricambiato con l’elargizione di un pacco dono, ci ha ripensato restituendo anch’egli al mittente la “scottante” delega ai beni confiscati.
La ricerca della reale motivazione del “gran rifiuto” porta ad affermare che le dimissioni di Califano si pongono in termini di coerenza con il brevissimo interregno della giovane ed acuta Debora Navarro che lo aveva preceduto nella titolarità della delega.
Giusto il tempo di capire che la precedente “gestione” dell’ineffabile Nancy Iachino prima di consegnarsi al letargo, aveva fatto terra piana della speranza di recuperare all’economia legale cittadina il perverso prodotto dell’economia criminale.
Qualcuno diceva “potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo” e l’amministrazione comunale degli slogan sembra proprio avere ispirato il pensiero di un gigante della democrazia mondiale.
Politiche 2022, Giuseppe Mangialavori (FI): “Risultato straordinario di Fi Calabria”
Fermati corrieri della droga: stavano per imbarcarsi verso Messina
I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno individuato un autoarticolato che trasportava 43 chilogrammi di sostanze stupefacenti e arrestato, in flagranza di reato, due responsabili. In particolare, i finanzieri della Compagnia di Villa San Giovanni hanno sottoposto a un normale controllo un autoarticolato mentre era in procinto di imbarcarsi nel porto di Reggio Calabria su un traghetto diretto in Sicilia. Nel corso dell’ispezione, sono stati rinvenuti 10 panetti di cocaina e 310 di hascisc, per un peso, rispettivamente, di 12 e 31 chilogrammi. Il carico e il veicolo sono stati sottoposti a sequestro probatorio. I due autotrasportatori, un cinquantaduenne e un ventottenne del foggiano, padre e figlio, sono indagati per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. (ANSA).
Morto per infarto Amedeo Matacena, l’ex deputato di FI era latitante negli Emirati Arabi
L’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena, di 59 anni, è morto a Dubai. La causa del decesso, secondo quanto si é appreso, sarebbe da attribuire ad un infarto. La notizia, diffusasi nel pomeriggio a Reggio Calabria, la città in cui Matacena aveva vissuto prima di trasferirsi a Dubai, è stata confermata dai legali dell’ex parlamentare, Marco Tullio Martino, Enzo Caccavari e Renato Vigna.
Matacena, che deceduto poco dopo essere stato portato in ospedale, viveva negli Emirati Arabi da circa 10 anni dopo essere stato condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Matacena, in passato, era stato legato all’annunciatrice televisiva Alessandra Canale. Dopo il divorzio dall’ex moglie, Chiara Rizzo, si era da poco risposato con Maria Pia Tropepi, ex modella e medico. Il padre di Matacena, Amedeo senior, morto nel 2003, aveva creato la società “Caronte” per la gestione dei servizi di traghettamento nello Stretto di Messina ed era stato presidente della Reggina calcio. (ANSA).
Il grande teatro torna a Reggio Calabria con il Globo Teatro Festival. La IV edizione della rassegna promossa e organizzata da Officine Joniche Arti, per la direzione artistica di Maria Milasi e Americo Melchionda, prende il via il 17 settembre con una lunga programmazione che si protrae fino a dicembre.
Un ricco cartellone di spettacoli, workshop e laboratori, per una manifestazione che ancora una volta si pone come obiettivo la creazione di una frontiera multiculturale dove fare teatro diventa crogiuolo di esperienze artistiche diversificate, pensate quest’anno per creare “connessioni periferiche”.
Il programma che si svolgerà nei prossimi mesi, infatti, attraverserà le periferie di Reggio Calabria: a partire dalla sua consueta sede del Parco ludico-tecnologico-ambientale Ecolandia, porterà poi su tutto il territorio cittadino le contaminazioni più belle del teatro contemporaneo, ospitando compagnie di rilevanza nazionale e internazionale e artisti di grande spessore. L’intento è di promuovere una più ampia cultura del teatro attraverso declinazioni diverse rivolte a un pubblico variegato, per tipologia e fasce d’età, anche con proposte laboratoriali originali e multidisciplinari. Ampio spazio verrà dato anche alla formazione attoriale e per le altre professioni del settore, con workshop e incontri tenuti da esperti riconosciuti.
Si parte subito con tre appuntamenti d’eccezione, Il 17 e il 18 settembre presso il Parco Ecolandia di Arghillà. Sabato 17 alle ore 21.00 andrà in scena “Esperanto”, produzione della compagnia Errante Persona, per la regia di Damiana Leone, con Damiana Leone (voce), Michele Bucciarelli (chitarra), Alessio Cordaro (contrabbasso); in una sorta di esperanto che riassume la storia del Mediterraneo, lo spettacolo intreccia i canti della tradizione etnica – italiana, spagnola, sefardita, portoghese, greca, rom, ebraica e araba – ai racconti di popoli e luoghi reali e immaginari, in un viaggio che parte dal racconto di Ulisse e dello storico greco Erodoto.
Il primo appuntamento di domenica 18 alle ore 19.00 sarà con la compagnia Scena nuda che propone “Eco e Iso”, per la regia di Filippo Gessi, con Filippo Gessi, Teresa Timpano, Myriam Chilà, Mario Berretta. Uno spettacolo surreale in un luogo non definito che richiama atmosfere di periferie inadatte e trascurate. La fermata di una metropolitana sotterranea con i treni che non passano mai, una serie di case abbandonate e non finite fanno da sfondo a dinamiche di coppia complesse e tormentate, dove i personaggi si presentano irrisolti e fallimentari, immaturi e vittime di se stessi e dell’altro, in un intreccio che porta infine a uno scarto, a un cambiamento colmo di speranza.
Nella stessa sera, alle ore 20.30, è la volta di “Spine”, produzione Mana Chuma Teatro, per la regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla. Gli attori Stefania De Cola, Mariano Nieddu, Lorenzo Praticò – accompagnati dalle musiche di Luigi Polimeni – portano in scena un racconto a più voci, un gioco di specchi e identità: in una sciatta locanda di paese tre personaggi sembrano ripetere ossessivamente la storia di Otello, Desdemona e Jago, tra farsa e melodramma, nel tentativo di sfuggire alla solitudine e al dolore che li inchiodano.
Globo Teatro Festival – Connessioni Periferiche è un evento cofinanziato tramite l’Avviso Pubblico per la Selezione di proposte progettuali e concessione di contributi a soggetti che realizzano iniziative nell’ambito del progetto “ReggioFest2022: Cultura Diffusa” – Accordo di Programma Mic – Comune capoluogo della Città Metropolitana di Reggio Calabria, per i progetti di attività a carattere professionale nel campo dello Spettacolo dal Vivo.
L’evento si è distinto nelle sue precedenti edizioni per l’esclusività delle sue proposte e per le preziose occasioni di incontro con veri e propri maestri internazionali dell’arte performativa del teatro. In questa nuova edizione si presenta con una formula rinnovata e originale che intende compiere una autentica disseminazione del mondo e dei linguaggi teatrali nel territorio della città.
Palmi: in manette un uomo per detenzione illecita di 8 kg di Cannabis
A Palmi, i Carabinieri, nei giorni scorsi, nell’ambito di diversi servizi straordinari di controllo del territorio, volti alla ricerca di armi, munizioni e droga illegalmente detenuti, hanno arrestato un 58enne per detenzione illecita di circa 8 chili di marijuana.
In particolare, la sostanza è stata ritrovata dai militari, esattamente in contrada Garanta, suddivisa in dosi più piccole, finalizzate verosimilmente alla vendita, ben occultate all’interno di un sacco nero. Dalle immediate attività di ricerca e d’indagine poste in essere, i carabinieri sono addivenuti in poco tempo all’identificazione del detentore della sostanza stupefacente che hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Palmi.
Sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, il G.I.P. di Palmi, ha emesso un ordine di custodia cautelare in carcere per il soggetto, già gravato da precedenti penali anche in materia di stupefacenti.
L’ingente quantitativo di stupefacente così recuperato dai Carabinieri, è stato sequestrato e custodito in attesa degli ulteriori accertamenti del caso.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari rimangono salve le successive valutazioni in sede processuale.
Nella primissima mattina odierna, a seguito di apposita attività di indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, la Polizia Locale cittadina ha eseguito tre misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla P.G. emesse dal Gip in sede per i reati di incendio aggravato, nella fattispecie di rifiuti.
L’accertamento dei fatti delittuosi è stato possibile grazie ad una certosina attività di polizia giudiziaria che si è giovata oltre che dei tradizionali metodi di indagine (osservazioni, pedinamenti, riconoscimenti fotografici) anche di apparati di captazione video.
Dall’esame della documentazione acquisita al fascicolo di indagine sono emersi numerosi comportamenti delittuosi in materia di conferimento e smaltimento illecito di rifiuti da parte di privati ed aziende con conseguente inquinamento di interi territori, ammorbati anche dai fumi tossici degli incendi ciclicamente appiccati.
Oltre 2800 sono le violazioni amministrative in corso di accertamento da parte degli uomini del Comando di Viale A. Moro che a breve saranno notificate ai trasgressori.
I fatti per i quali si è proceduto oggi con l’esecuzione delle misure cautelari sono stati perpetrati nel mese di agosto ultimo scorso.
Ad uno degli indagati è stata altresì sequestrata l’autovettura utilizzata per recarsi, tra l’altro, sul luogo ove ha appiccato il fuoco, perché priva di copertura assicurativa.
Trattandosi di attività ancora in fase cautelare, resta ferma la presunzione di innocenza per tutti gli indagati fino a compiuto accertamento delle eventuali responsabilità penali.