redazione
Mosorrofa: i cittadini ripuliscono le discariche, ma permane l’inciviltà
Tramite un comunicato, il Presidente del Comitato di Quartiere Mosorrofa, Pasquale Andidero, denuncia l’inciviltà atti di inciviltà di alcuni cittadini al viale Cimitero.
“Il 9 agosto 2025 a Mosorrofa, durante lo svolgimento dell’Isola Ecologica Itinerante programmata dal Comune, mentre si era posizionata in via Mandarano, molti abitanti non sapendo dove andare a portare gli ingombranti, perché era stato cambiato senza preavviso il sito, si sono recati nella postazione del viale Cimitero dove era stata situata nell’ anno 2024. Non trovando nessuno ad accoglierli hanno, colpevolmente ed erroneamente e sicuramente da condannare, sversato per protesta quanto avevano tenuto dentro casa per mesi aspettando l’Isola Ecologica. Il risultato è tutto nella foto allegata. La discarica abusiva creatasi (Foto 1) è stata bonificata dal Comune il mattino del 15 agosto.
Il Viale era rimasto comunque pieno di vetri rotti, a altro materiale di piccole dimensioni che ne rendeva poco piacevole il transito.
Come ormai i cittadini di Mosorrofa ci stanno abituando, circa una settimana fa, alcune persone di buona volontà si sono attrezzate di scopa e paletta e hanno ripulito tutto il viale (Foto 2)
Purtroppo dobbiamo registrare che nel suddetto viale oggi fanno bella mostra due poltrone, un divano letto e una valigia (Foto 3 e 4). L’inciviltà, l’imbecillità, la maleducazione, la mancanza di rispetto degli altri e della cosa pubblica, ma anche, probabilmente, il non pagare le tasse, altrimenti non si spiegherebbe perché non portarle alla Isola Ecologica di via Reggio Campi, sono difficili da estirpare. Il servizio pubblico potrà bonificare mille volte i vari siti interessati da questi vandali che scaricano la qualunque, ma se non si bonificano i cervelli di queste persone è una partita persa. Chiediamo, ancora una volta, all’amministrazione pubblica la bonifica di questo e degli altri siti interessati (le grandi discariche di zona Puzzu, di via Tracale e di Strada Campi a Mosorrofa e delle discariche lungo la via San Sperato Mosorrofa e nel tratto che da Sala di Mosorrofa porta a Cannavò) e, ove possibile, installare sistemi di video sorveglianza per scoraggiare gli inquinatori ecologici di turno. Cogliere sul fatto e sanzionarne qualcuno per educarli tutti o quantomeno per convincere che delinquere non paga. Il Comitato di Quartiere Mosorrofa esecra e condanna simili comportamenti e nello stesso tempo chiede aiuto alle autorità competenti donando ancora una volta la propria disponibilità a collaborare per rendere più vivibile questa nostra città.”, scrive nel comunicato Pasquale Andidero, Presidente del “Comitato di Quartiere di Mosorrofa.
Basket, Serie C: la Dierre conquista la 3° vittoria consecutiva e la vetta solitaria
“Una vittoria che ci voleva”. Douglas Marini, ala della Dierre Basketball Reggio Calabria, non nasconde la soddisfazione dopo la terza vittoria consecutiva che ha portato la squadra in vetta da sola alla classifica della Serie C. Una partita che per il giocatore è stata soprattutto “una prova di carattere”.
“Non solo quelli che hanno iniziato la partita, ma pure quelli che sono entrati dalla panchina hanno dato il loro contributo – spiega Marini – Abbiamo cercato di tenere il più possibile alto il livello e l’intensità, e si è visto. Raggiungere il +30 fuori casa, in un campo dove la maggior parte di noi non aveva mai giocato, non è cosa da poco”.
Il segreto di questo brillante avvio di stagione? “Questo gruppo è molto coeso, sia dentro che fuori il campo, e si vede – racconta l’atleta ex Orlandina – Giochiamo passandoci tanto la palla, cosa che nella mia esperienza è successo poche volte. Questo rafforza tutto il legame della squadra”.
Un rendimento che ha superato anche le più rosee aspettative. “Avevo molte aspettative alte per quest’anno, ma quello che stiamo facendo è al di sopra di tutto ciò che mi aspettavo. Non avrei mai immaginato di dare 20 punti di scarto a tutte le squadre che stiamo affrontando”.
Trapani? “Aspettiamo più persone possibili al Palacalafiore – è l’appello di Marini – Anche solo per venire a portare la propria voce, anche se non si è appassionati di basket. L’aria che si è respirata settimana scorsa in casa era veramente bella. Cercheremo di replicare la vittoria e di dare il massimo per divertire il pubblico”.
Un messaggio chiaro da una squadra che sta conquistando la città, non solo con i risultati, ma con un gioco spettacolare e un gruppo incredibilmente unito.
Reggio: al Planetarium la chiusura della Rassegna “Filosofia Quantistica”
Domani, alle ore 21.00, al Planetario Pythagoras Città Metropolitana di Reggio Calabria, con un’appendice necessaria e ineludibile, si chiude la rassegna “Filosofia Quantistica”. Dopo aver attraversato i principali momenti caratterizzanti della meccanica quantistica, il professor Gianfranco Cordì, filosofo della scienza e curatore della rassegna, affronterà la teoria che ha rappresentato l’esatto contraltare di quella dei quanti d’azione di Planck. Il titolo dell’incontro, infatti, è indicativo: “I dadi di Dio. La teoria della Relatività di Einstein”.
È nota la dichiarazione di Albert Einstein: “Dio non gioca a dadi” che lo scienziato, in una lettera, espresse contro l’apparente casualità, caoticità e leggerezza della meccanica quantistica (una teoria che sostituisce alla certezza la probabilità).
Da questo, poi, il professor Cordì, partirà cercando di capire: quale è il gioco di Dio? Perché Dio non gioca a dadi e quindi tutte le nostre teorie non sono un gioco d’azzardo? E cosa sono questi dadi stessi? Ciò che l’Essere Supremo mette in campo quando progetta il nostro mondo. Il suo “fiat lux”. Ma anche le leggi di natura che sovraintendono al nostro rapporto con la scienza e con la scoperta scientifica.
Formulata da Albert Einstein fra il 1907 e il 1917, la teoria della relatività generale, al momento attuale, è quella che meglio riesce a capire lo spazio, il tempo e la gravità.
Le sue conseguenze sono note a tutti. Buchi neri. Onde gravitazionali. Espansione dell’Universo. Dilatazione del tempo.
Eppure, una teoria così astratta e generale risulta più intuitiva della meccanica quantistica, nella quale i gatti sono, contemporaneamente, vivi e morti, le particelle interferiscono con sé stesse e lo sperimentatore entra direttamente nell’esperimento.
La conferenza intitolata “I dadi di Dio” costituirà, quindi, l’occasione per fare il punto, anche, sul rapporto fra le due teorie: quella dell’infinitamente grande e quella dell’infinitamente piccolo. Universo e atomi, insomma. E, nello stesso tempo: cercherà di stabilire se c’è davvero un “gioco” fra Dio e la natura, fra la natura e la cultura, fra l’esperimento e la teoria. Un gioco che, lungo tutto l’arco della storia della scienza, l’uomo è riuscito a smascherare attraverso deduzione e induzione.
L’ingresso è libero e gratuito, senza necessità di prenotazione.
Reggio: presentata a Palazzo San Giorgio la 3° edizione di “Filosofia della complessità”
Polistena: Michelangelo Tripodi denuncia la copertura illegale dei manifesti
“Al fine di pubblicizzare il Comizio indetto per sabato 11.10.2025 nella città di Polistena, ho fatto affiggere negli spazi comunali previsti, il seguente manifesto murale: “simbolo Movimento per la rinascita Comunista – falce e martello – Grazie Polistena. La liberazione è cominciata. Sabato 11 ottobre 2025 ore 18,30. – Piazza della Repubblica – Polistena. – comizio pubblico. – intervengono Lorenzo Fasci’ – Ivan tripodi conclude Michelangelo Tripodi”.
Richiesta ed ottenuta l’autorizzazione ho dato mandato di procedere alla affissione che è stata eseguita nel rispetto delle regole imposte dal Regolamento Comunale sulle affissioni.
Invece, il giorno dopo però detti manifesti (tutti i 30 Manifesti affissi) sono stati coperti dal seguente manifesto “simboli: Generazione.com – Rifondazione – Partito Comunista. titolo: “Polistena non si piega”. – intervengono: Maria Catena Scali – Domenico Serrao – Michele Tripodi – Maurizio Acerbo”
Appena scoperto l’illegittimo ed illegale comportamento tenuto da alcune persone che hanno coperto i nostri manifesti, è stata avvertita la Polizia Municipale di Polistena ed è seguita una verifica effettuata dagli Agenti dello stesso Comando, che ha confermato la circostanza sopra rappresentata e cioè che tutti i manifesti erano stati coperti ed ha redatto all’uopo apposito verbale.
Si tratta di una azione scientemente e dolosamente realizzata nell’evidente tentativo di occultare la pubblicità contenuta nei manifesti affissi dal Movimento per la Rinascita Comunista, che viola il Regolamento Comunale ed è anche posto in violazione di legge.
Nel caso in cui la copertura dei manifesti sia stata organizzata e/o disposta dal sindaco della città di Polistena, allora saremmo di fronte ad un comportamento ancor più grave in cui ci sarebbe, addirittura, la violazione del Regolamento approvato dall’amministrazione comunale diretta dalla stessa persona che dovrebbe garantire la tutela del Regolamento stesso, mentre, invece, si sarebbe resa responsabile di un comportamento talmente grave e, certamente, oltre i limiti della decenza e della legalità.
Pertanto, sulla base di quanto sopra, ho provveduto, tramite legale, ad inoltrare esposto – denuncia chiedendo alle Autorità Giudiziali e di polizia di accertare e verificare chi è stato il concreto autore nonché il mandante, se persona diversa, della copertura dei manifesti affissi a nome del Movimento per la Rinascita Comunista e di perseguire i responsabili di tale atto criminoso.”, scrive in un comunicato stampa, Michelangelo Tripodi, del Movimento per la Rinascita Comunista.
Povertà in Calabria, Falcomatà e Nucera: “Serve un Piano Straordinario”
«I dati recentemente diffusi dall’Istat confermano, purtroppo, ciò che come amministratori denunciamo da anni: la Calabria vive una condizione di povertà strutturale che le attuali politiche nazionali e regionali non solo non hanno saputo risolvere ma, in molti casi, hanno contribuito ad aggravare». Lo affermano Giuseppe Falcomatà e Lucia Nucera, rispettivamente sindaco e assessora al Welfare del Comune di Reggio Calabria.
«Secondo l’Istat – ribadiscono analizzando l’indagine – nel 2024, il 23,5% delle famiglie calabresi vive con una spesa mensile inferiore alla soglia minima. Non dispone, cioè, di possibilità per acquistare beni e servizi essenziali a condurre una vita dignitosa e accettabile. E’ la Calabria reale, quella fatta di carne, ossa, lacrime e sangue, diametralmente opposta e drammaticamente diversa da quella continuamente propinata dai vari canali social del Governatore Roberto Occhiuto. E’ la Calabria che, come abbiamo detto e ripetuto negli ultimi mesi, si indebita per la spesa corrente e non per investimenti; che si rivolge alle banche, nelle ipotesi più fortunate, per provare ad arrivare alla fine del mese e non per acquistare una casa. E’ la Calabria che, alla Regione, si ostinano a nascondere perché, nell’era dei social-network, se una cosa non si vede vuol dire che non esiste».
«I Comuni, ormai lasciati soli – proseguono Falcomatà e Nucera – si trovano a gestire la disperazione dei cittadini e le emergenze quotidiane con risorse sempre più limitate. È inaccettabile che, nel 2025, la Calabria sia ancora ai margini degli indicatori nazionali di benessere e qualità della vita, ma è il frutto di Governi nazionali e regionali che si limitano ad interventi frammentari, privi di una visione complessiva sullo sviluppo economico, sull’occupazione e sulla coesione sociale. Che promuovono l’autonomia differenziata, decretando la morte del Mezzogiorno, o si nascondono dietro la propaganda dei fantamiliardi investiti per opere faraoniche e che mai si realizzeranno».
«Servono – aggiungono il sindaco e l’assessora – un vero e proprio “Piano straordinario contro la povertà”, investimenti reali in lavoro, istruzione, servizi sociali e infrastrutture. Tutto quello che il Governo e la Regione non hanno fatto. Chiediamo, al riconfermato presidente Roberto Occhiuto, di aprire un confronto vero con i territori, con il terzo settore, con le parti sociali e di smettere di ignorare la voce di chi, ogni giorno, vive sulla propria pelle la povertà e l’incertezza del domani».
«Noi – concludono Giuseppe Falcomatà e Lucia Nucera – continueremo a far sentire la nostra voce, non per polemica, ma per difendere la dignità dei cittadini calabresi e il diritto di questa terra a un futuro migliore».
Reggio: presentato a Palazzo Alvaro il libro sulla storia del Partigiano Franco Sergio
E’ stato presentato, nella sala Trisolini di Palazzo Alvaro, il libro “Alioscia”, opera di Aldo Polisena che racconta la storia del partigiano calabrese Franco Sergio. All’iniziativa, moderata da Sandro Vitale, presidente di Venticinqueaprile Ampa, ha preso parte il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, che ha proposto l’intitolazione di una via cittadina al giovane partigiano nato a Cinquefrondi, vissuto a Maropati e ucciso dai nazisti nel cuneese. L’idea è stata raccolta con favore dai relatori, fra i quali Antonio Casile, segretario di Ampa, Marcello Anastasi, docente di storia dell’arte, Lidia Barone, docente di storia e filosofia, e lo stesso autore del libro, Aldo Polisena.
Un libro, per il sindaco Giuseppe Falcomatà, che «colpisce ed offre diversi spunti riflessione». Su tutti il sacrificio del partigiano Alioscia che, appena 26enne, «subito dopo l’armistizio del ’43, partì dalla Calabria per ingaggiare la guerra di Liberazione contro le forze di occupazione nazifasciste». Morirà a Serravalle Langhe, a più di 1300 chilometri lontano da casa. Le spoglie torneranno in Calabria solo nel 1981 ed un corteo funebre le accompagnerà, con una solenne cerimonia, fino al cimitero di Maropati.
Quel giorno è impresso in alcune immagini trasmesse durante il convegno e, come ha detto Giuseppe Falcomatà, «sono figlie di un sentimento diffuso di commozione e piena consapevolezza di quello che è stato l’altissimo valore del sacrificio di Franco Sergio “Alioscia” e dei tantissimi giovani calabresi che hanno combattuto per la Liberazione».
«Alioscia – ha ricordato Falcomtà – aveva 26 anni quando, da un piccolo comune di una provincia del sud, ha sentito il bisogno di andare a dare il proprio contributo alla Resistenza, accettando il rischio che potesse essere un contributo di sangue. Questo è il patrimonio che noi dobbiamo valorizzare».
La riflessione del sindaco si è spostata, quindi, su un altro importante aspetto: «La storia insegna che anche il Mezzogiorno ha pagato un tributo pesante fra quanti, partigiani, hanno deciso di lottare per la libertà. La Resistenza ha radici anche nel profondo Sud ed il libro di Polisena è fondamentale per non dimenticarlo».
«Questi momenti – ha concluso il sindaco – servono a recuperare l’orgoglio del tributo di sangue versato dalla Calabria per la Liberazione. Tutti siamo chiamati a farlo, in primis le istituzioni. Noi, in questi anni, abbiamo cercato di attualizzare il più possibile il messaggio del 25 aprile, anche con segni tangibili di carattere imperituro. Da qui la scelta di realizzare dei grandi murales, in un quartiere della zona sud, dedicati alla memoria di due esempi di lotta come il partigiano Pasquale Brancatisano “Malerba” e Teresa Gullace. Una via della città ricorderà anche Franco Sergio, nome di battaglia “Alioscia”, per ricordare che i diritti, la libertà e la democrazia conquistati con la Resistenza vanno sempre e costantemente difesi»
Reggio: agli attestati di solidarietà al dott. Tripodi, dopo l’aggressione
Il Sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, tramite un comunicato, esprime ferma condanna e piena solidarietà al pneumologo, dott. Salvatore Tripodi, aggredito con due pugni al volto al Centro diagnostico di malattie polmonari sociali di via Willermin.
“La mia solidarietà al dottor Salvatore Tripodi per l’aggressione subita, un medico la cui professionalità e stima per l’attività presso il Centro Diagnostico di Malattie Polmonari Sociali, sono riconosciute da tutti” – sono le parole del Sindaco Giuseppe Falcomatà che aggiunge: “la violenza è sempre da stigmatizzare con fermezza, senza nessun attenuante, e ci spinge, purtroppo ancora una volta, a riflettere su un fenomeno che rappresenta un’emergenza da non sottovalutare”.
“Quella della violenza e dell’aggressione agli operatori sanitari è una piaga che va combattuta e soprattutto prevenuta, attraverso interventi integrati dal punto di vista sociale e culturale; perché evidentemente non si è fatto abbastanza, a tutti i livelli istituzionali, se non si riesce a ridurre il rischio di incolumità per chi lavora esposto al pubblico nel comparto sanitario. E’ una sconfitta per tutti non riuscire a garantire a medici ed operatori il diritto di lavorare serenamente”.
La ferma condanna sull’aggressione al dott. Tripodi dell’Ordine dei Medici di Reggio
L’ordine dei Medici di Reggio esprime ferma condanna al pneumologo, dott. Salvatore Tripodi, aggredito con due pugni al volto al Centro diagnostico di malattie polmonari sociali di via Willermin.
“L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria esprime la più ferma e indignata condanna per la vile aggressione subita dal dottor Salvatore Tripodi, stimato pneumologo e allergologo, colpito violentemente nel pomeriggio di ieri all’interno del Centro Diagnostico di Malattie Polmonari Sociali, presso il Dipartimento di Prevenzione di via Willermin.
Un atto di brutale violenza che ha visto protagonista un uomo che, senza alcuna prenotazione né giustificato motivo, ha preteso l’immediata esecuzione di una prestazione sanitaria, reagendo con aggressività e colpendo con due pugni al volto il dottor Tripodi, provocandogli traumi facciali e una momentanea perdita di coscienza. Solo il pronto intervento di alcuni pazienti ha evitato conseguenze ancora più gravi.
Un gesto inqualificabile che colpisce non solo il singolo professionista, ma l’intera comunità medica e il servizio sanitario pubblico, già gravato da carenze strutturali e da un costante impegno volto a garantire cure e assistenza a tutti i cittadini, spesso oltre i limiti delle possibilità organizzative.
Il dottor Tripodi è noto per la sua professionalità, dedizione e disponibilità nei confronti dei pazienti. La sua testimonianza – che evidenzia come, nonostante la pressione e la carenza di risorse, il personale sanitario continui a garantire prestazioni anche oltre l’orario previsto – rende ancora più intollerabile quanto accaduto.
L’Ordine dei Medici lancia un appello urgente alle autorità competenti affinché vengano adottate misure concrete e immediate per garantire la sicurezza dei medici e di tutto il personale sanitario, nei presidi ospedalieri e ambulatoriali del territorio. La tutela dell’incolumità fisica e della dignità di chi opera nella sanità non può più essere rimandata né sottovalutata.
“A nome di tutta la comunità medica reggina, esprimiamo piena solidarietà al collega aggredito e rinnoviamo il nostro impegno a vigilare e intervenire affinché episodi del genere non restino impuniti né si ripetano- afferma il presidente dell’ordine Pasquale Veneziano -. La violenza contro i medici è una ferita per l’intera società. È tempo di dire basta”, scrive nel comunicato di solidarietà al dott. Tripodi, l’Ordine dei Medici di Reggio.
La solidarietà sull’aggressione al dott. Tripodi della Cigl Calabria
La Cigl Calabria esprime ferma condanna al pneumologo, dott. Salvatore Tripodi, aggredito con due pugni al volto al Centro diagnostico di malattie polmonari sociali di via Willermin.
“Appresa la notizia dell’aggressione avvenuta all’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, nel Centro diagnostico di malattie polmonari, la CGIL Calabria esprime sincera e totale solidarietà alla vittima, il dr. Salvatore Tripodi.
Gli episodi di aggressione, verbali e fisiche, al personale sanitario sono tanto più dolorose quanto più questi lavoratori svolgono con dedizione (e a questo punto anche con coraggio) un servizio essenziale, bastione intoccabile della Carta Costituzionale.
La CGIL Calabria insieme alla FP CGIL Reggio Calabria nel dire “basta” a tutto questo, non può non sottolineare come tali episodi siano il risultato di un sistema che è stato via via indebolito da scelte politiche scellerate e che adesso paga lo scotto di una grave carenza di personale, scarse risorse economiche (secondo il nuovo rapporto GIMBE, negli ultimi 3 anni sono andati alla Sanità pubblica 13,1 mld), che sono tanto più dannose in assenza di una reale programmazione.
Il personale del nostro SSR, che ha sempre prodotto di più di quanto non sia stato messo in condizioni di fare, si trova oggi intrappolato tra la trincea (garantire a tutti i costi le prestazioni)
e la vita (tutelare la propria incolumità). È tutto ciò non è tollerabile!
Il Servizio Sanitario Nazionale e quello Regionale vanno ristrutturati e rinvigoriti, alla luce dell’episodio di oggi e per tutti quelli avvenuti nel recente passato, occorre adesso avviare una riflessione serie e urgente per restituire ai professionisti della Sanità gli strumenti per fare bene il loro fondamentale lavoro.”, scrive nel comunicato di solidarietà al dott Tripodi la Cigl Calabria.
Un medico, lo pneumologo dott. Salvatore Tripodi, è stato vittima di un aggressione al Centro diagnostico di malattie polmonari sociali, all’interno del Dipartimento di prevenzione di via Willermin,
L’aggressione è stata denunciata dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria che, in una nota, ha espresso “la più ferma e indignata condanna per la vile aggressione”. Tripodi, si legge nella nota, ha riportato “traumi facciali e una momentanea perdita di coscienza. Solo il pronto intervento di alcuni pazienti ha evitato conseguenze ancora più gravi. Un gesto inqualificabile che colpisce non solo il singolo professionista, ma l’intera comunità medica e il servizio sanitario pubblico, già gravato da carenze strutturali e da un costante impegno volto a garantire cure e assistenza a tutti i cittadini, spesso oltre i limiti delle possibilità organizzative”.
L’Ordine fa riferimento alla “pressione e la carenza di risorse” a cui è sottoposto il personale che garantisce comunque “prestazioni anche oltre l’orario previsto” e lancia “un appello urgente alle autorità competenti affinché vengano adottate misure concrete e immediate per garantire la sicurezza dei medici e di tutto il personale sanitario, nei presidi ospedalieri e ambulatoriali del territorio”.
“La violenza contro i medici è una ferita per l’intera società – ha dichiarato il presidente dell’ordine Pasquale Veneziano -. È tempo di dire basta”. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che ha espresso solidarietà a Tripodi. “Quella della violenza e dell’aggressione agli operatori sanitari – ha sostenuto – è una piaga che va combattuta e soprattutto prevenuta, attraverso interventi integrati dal punto di vista sociale e culturale; perché evidentemente non si è fatto abbastanza, a tutti i livelli istituzionali, se non si riesce a ridurre il rischio di incolumità per chi lavora esposto al pubblico nel comparto sanitario”.