Arrestato in flagranza, a Reggio Calabria, per furto un 23enne, reggino, già noto alle Forze dell’Ordine, con precedenti per reati contro il patrimonio.
Nello specifico, dapprima la segnalazione giunta al 112, nelle ore notturne di qualche giorno fa, circa un furto avvenuto all’interno di uno studio medico, sito in città.
A seguire fondamentale si è rivelato il tempestivo intervento sul posto di una pattuglia dei carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria, impegnati nella costante attività di controllo del territorio, volta a garantire la continua assistenza al cittadino in caso di necessità, che nei pressi dell’ingresso principale dell’edificio dove è avvenuto il fatto, hanno subito notato uno dei malviventi mentre era intento a fuggire dallo stabile portando con sè un televisore, un pc ed altri strumenti elettronici. Nonostante l’uomo alla vista degli operanti, abbia reagito con violenza e atteggiamento ostile, i militari sono riusciti a fermarlo ed arrestarlo, recuperando così la refurtiva per riconsegnarla al legittimo proprietario.
Dai primi accertamenti, inoltre, hanno costatato la presenza all’esterno dello stabile, di una fiat panda risultata essere provento di furto ed utilizzata dai malviventi per la commissione del delitto, nonché di una scala impiegata dagli stessi per arrampicarsi e raggiungere il primo piano dell’edificio.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.
In corso gli ulteriori accertamenti per risalire all’identificazione del secondo malvivente, responsabile del furto, datosi alla fuga.
Un evento, che ancora una volta testimonia, l’importanza rivestita dalla presenza costante e attenta dell’Arma reggina sul territorio, cui un ruolo imprescindibile è rivestito dalle unità di pronto intervento che in collegamento con la Centrale Operativa del Comando Provinciale, assicurano la continua assistenza e disponibilità nell’affrontare le situazioni d’emergenza, soprattutto in una realtà come la nostra, particolarmente sensibile sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica.
redazione
Dall’Arena dello Stretto a Piazza del Popolo, fino allo Stadio Granillo: non sarà nessuna di queste la location per il maxischermo annunciato dalla Città Metropolitana e dal Comune di Reggio Calabria, richiesto per consentire ai tifosi di seguire insieme la prima sfida dei playoff che vede impegnati gli amaranto contro il SudTirol, questa sera alle 20:30 allo stadio Druso di Bolzano.
Dopo mille rinvii e notizie confuse, arriva la nota definitiva della Metrocity: il maxischermo non s’ha da fare. Il motivo: la cessione dei diritti televisivi da parte della Lega Nazionale Professionisti Serie B.
Di seguito il testo della nota:
“Per motivi attinenti la cessione dei diritti televisivi da parte della Lega Nazionale Professionisti Serie B non sarà possibile installare il maxischermo predisposto dalla Città Metropolitana, su richiesta del Comune di Reggio Calabria, per la visione della partita tra la Reggina e il SudTirol, gara prevista per alle ore 20:30 di oggi venerdì 26 maggio e valevole per il turno preliminare dei Playoff di Serie B.
La Città Metropolitana ed il Comune di Reggio Calabria ringraziano tutte le autorità che si sono prodigate, ognuno per la propria rispettiva competenza, per l’organizzazione dell’evento, che purtroppo per i suddetti motivi non potrà svolgersi“.
Riceviamo e pubblichiamo: “Campioni di bandi, basta vedere com’è finito il bando dei rifiuti “pagato” 30 mila euro per essere redatto e per poi fare acqua da tutte le parti.
In una fase politica delicata e in bilico come quella che sta vivendo l’attuale maggioranza, temporeggiare e attendere l’epilogo delle vicende che hanno colpito Palazzo San Giorgio sarebbe stato il minimo. E invece la Sinistra non guarda in faccia nessuno e procede senza vergogna, aprendo i concorsi per l’assunzione del personale, con procedure molto discusse fin dall’inizio.
Già da dicembre, infatti, come CentroDestra abbiamo fatto emergere tanti dubbi e discordanze sulla scelta delle modalità e delle procedure. Una su tutte, la scelta di voler procedere a fare le prove da remoto e non in presenza, assolutamente illogica.
Dunque, anche in questo caso la “trasparenza” che tutti ci auspicavamo (e che molti tuttora predicano dai pulpiti della maggioranza) non ci sarà. La cosa più grave è che, in un momento storico simile, questa opportunità avrebbe potuto significare tanto per centinaia di famiglie e giovani reggini; invece, come al solito negli ultimi dieci anni, lascerà l’amaro in bocca a tutti coloro i quali non avranno la certezza di essere stati giudicati con criteri trasparenti.
Ennesima occasione sprecata per dare una speranza a questa Città. Ma d’altronde che questa Amministrazione sia arrivata al capolinea è chiaro anche tra i banchi del PD, dove stanno provando a giocarsi l’ultima carta sulle spalle dei reggini.”
Finita l’attesa per conoscere il destino della Reggina: questo pomeriggio, la Corte Federale d’Appello ha deciso di restituire alla squadra due preziosissimi punti, rispondendo negativamente alla richiesta della Procura Federale di confermare i sette punti di penalizzazione assegnati in primo grado dal Tfn.
in virtù di questa restituzione, la squadra amaranto torna a 47 punti e in zona playoff. Adesso due partite a disposizione per mantenere almeno l’ottava posizione.
Movimentata perquisizione nel carcere di Paola nel Cosentino. Gli agenti della Polizia penitenziaria hanno effettuato un controllo trovando due telefoni cellulari. Al rientro, alcuni detenuti, brandendo anche dei manici di scopa, hanno affrontato gli agenti aggredendoli. A segnalare l’episodio è Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria. “La situazione nel carcere di Paola – afferma – è esplosiva. Alcuni colleghi sono rimasti contusi e a loro va la nostra solidarietà. La perquisizione ha comunque permesso di rinvenire e sequestrare due telefonini, uno su un detenuto straniero ed un altro all’interno di una saletta. Un plauso alla Polizia penitenziaria di Paola per l’attenta ed accurata perquisizione fatta con successo, ma la situazione è allarmante sotto il profilo della sicurezza e servono urgenti provvedimenti ministeriali. Per questo, il Sappe rinnova la richiesta al dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria di predisporre urgenti interventi concreti come, ad esempio, la dotazione ai reparti di Polizia penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica per contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani“.
Per Capece, “vi sono detenuti che evidentemente sono convinti non di essere in una struttura detentiva a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono. Ed è grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia penitenziaria. Ai colleghi contusi va la nostra vicinanza e solidarietà ma la situazione nel carcere calabrese resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione“.
“Individuato un cinghiale morto e risultato infetto da peste suina africana nelle zone limitrofe a Reggio Calabria. I servizi sanitari locali denunciano la mortalità di altri cinghiali che sono ora oggetto d’ indagine“. A renderlo noto è un comunicato dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno con sede a Portici (Napoli). “Le analisi di laboratorio – afferma il direttore sanitario dell’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno con sede a Portici, Esterina De Carlo – sono state effettuate nell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, sede di Catanzaro. Le analisi di laboratorio sono state effettuate nell’Istituto e il personale tecnico è già in stato di pronta disponibilità per affrontare l’emergenza. La Regione Calabria, i tecnici dell’Istituto e la struttura commissariale nazionale, sono già a lavoro per il contenimento della malattia“. “Si è già al lavoro – ha detto il direttore generale dell’Izsm, Antonio Limone – per contenere la malattia ed evitare che si diffonda“.
Un vero e proprio arsenale è stato scoperto dai carabinieri a Fabrizia, nel Vibonese. I militari della locale stazione, insieme a quelli dello Squadrone Cacciatori e agli artificieri antisabotaggio del Comando provinciale di Catanzaro hanno trovato in un casolare nelle campagne di Fabrizia, 8 candelotti pirotecnici ad alto potenziale esplosivo, di probabile fattura artigianale e di genere vietato. I militari hanno quindi esteso la perquisizione alle aree adiacenti trovando complessivamente, in diversi punti, 7 fucili calibro 12 e 3 pistole calibro 9, 22 e 6.35 oltre a svariato munizionamento cal. 12 per fucile e cal. 22 per pistola. Inoltre, in un sacchetto, sono state trovate 127 cartucce calibro 7.62×39 idonee all’alimentazione del fucile d’assalto AK-47 Kalashnikov, molto diffuso in ambito criminale per la relativa facilità con cui, almeno in passato, poteva essere reperito al mercato nero dopo il crollo del blocco sovietico. I presunti responsabili della detenzione, padre e figlio, su disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia guidata da Camillo Falvo, sono stati arrestati e portati nella casa circondariale di Vibo Valentia in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Sono in corso approfondimenti investigativi per accertare la provenienza delle armi e il loro eventuale utilizzo in episodi criminali.
Consiglio Comunale, chiuso il piano di riequilibrio. Brunetti: “Momento storico per la città”
Mister Inzaghi: “Orgoglioso di far parte della Reggina, in conferenza riferimento al calcio in Italia”
“Ci tengo a precisare che le parole dette in conferenza dopo il match contro il Benevento, sono in riferimento al movimento del calcio in Italia. Sono grato alla nostra gente e sono orgoglioso di far parte della Reggina..
La mia passione, il mio carattere, la mia posizione mi obbligano a dire e pensare certe cose, ma non dubitate mai della mia professionalità, del mio amore verso tutte quelle persone che tutti i giorni mi sostengono anche attraverso qualche critica che comunque aiuta sempre e mi danno la carica per fare il mio lavoro nel migliori dei modi.
Stiamo lottando, tutti insieme, per provare a scrivere un pezzo di storia e se tornassimo indietro di qualche mese avremmo firmato con il sangue per essere dove siamo..
Sono al primo dei tre anni di contratto che mi tiene legato alla Reggina e vi do la mia parola che io ed i miei ragazzi proveremo con tutte le nostre forze a regalarci il sogno.
Mollare non fa parte del nostro carattere.
Quindi crediamoci. Amo la nostra gente perché non ci lascia mai e non lo ha fatto nemmeno nei periodi bui quindi venerdì riempiamo il nostro Granillo!!! C’è bisogno di tutti per continuare nel nostro percorso.”
Queste le parole di mister Filippo Inzaghi, tecnico della Reggina, condivise sul proprio Instagram ufficiale, in merito a quanto da lui espresso ieri in conferenza stampa dopo il triplice fischio di Benevento-Reggina.
Giro Ciclistico della Città Metropolitana: Jhonatan Restrepo Valencia vince la Maglia Amaranto
Si è ufficialmente conclusa la 66° edizione del “Giro ciclistico Città Metropolitana di Reggio Calabria” con la vittoria, in volata, di Jhonatan Restrepo Valencia della GW Shimano –Sidermec. Al traguardo, sul lungomare monumentale “Italo Falcomatà”, centinaia di reggini hanno sfidato la pioggia per vedere il trionfo dell’atleta colombiano nella gara che ha sancito il ritorno di una classica del ciclismo del Sud Italia. Nel corso della cerimonia finale, il consigliere metropolitano delegato allo Sport, Giovanni Latella, ed il sindaco di Riace, Antonio Trifoli, hanno premiato il terzo classificato, Mirco Maestri della Eolo-Kometa cycling team. Secondo posto per German Nicolas Tivani Perez, premiato dal sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, e da Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione ciclistica italiana. E’ toccato al sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, ed Enrico Della Casa, presidente dell’Union Européenne de Cyclisme, consegnare il trofeo più ambito al 28enne di Pàcora. Due i premi speciali: “Arrivo volante Città di Palmi”, consegnato dal Sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, e “Gran premio della Montagna”, consegnato dal consigliere regionale Giuseppe Mattiani. Il vincitore del Giro, Jhonatan Restrepo Valencia, ha anche ricevuto anche la “Maglia amaranto”, simbolo della competizione.
Soddisfatto il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, che al traguardo ha parlato di una «bellissima manifestazione che, solo per il momento, volge al termine». «Siamo già al lavoro – ha ribadito – per organizzare la prossima edizione perché simili eventi vanno necessariamente storicizzati». «Questa – ha detto – è la vittoria di tutte le istituzioni che, facendo rete, hanno voluto raccontare una storia diversa del nostro territorio. Siamo contenti che, sotto l’aspetto della sicurezza, sia andato tutto per il meglio, meno per le condizioni meteo che hanno messo a dura prova gli straordinari sforzi dei ciclisti. Poco male: giro bagnato, giro fortunato. Vorrà dire che la pioggia servirà da buon auspicio per il prossimo anno».
Per il Delegato allo Sport Giovanni Latella «il maltempo non ha fermato l’entusiasmo». «E’ stato un grande successo», ha affermato alla fine del Giro raccontando «una manifestazione sportiva spettacolare». «La classica del Sud meritava di essere riportata in vita – ha aggiunto – e, con ostinazione, ci siamo imposti di riproporla a 12 anni dalla sua ultima volta, puntando anche sulla concomitante ricorrenza del 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace». «E’ stato un magnifico momento di sport – ha spiegato Latella – ma soprattutto un modo straordinario per promuovere la nostra splendida area metropolitana, coinvolta in larga parte durante l’intero tragitto. I cittadini hanno risposto con calore, trasporto ed affetto, accompagnando gli atleti lungo i 162 chilometri del percorso. Questo, ovviamente, è motivo di grandissima soddisfazione». «Adesso – ha concluso il consigliere metropolitano – lavoriamo per mettere in piedi la 67° edizione perché le cose importanti vanno assolutamente valorizzate».