Due gol consecutivi e due assist vincenti, direttamente da calcio d’angolo. È questo il bilancio di Gonçalo Paulino, giocatore portoghese del Val Gallico che nelle sfide contro Capo Vaticano e Guardavalle è risultato decisivo.
“Contro il Guardavalle è stata una vittoria meritata. Abbiamo interpretato bene la gara, entrando in campo concentrati, consapevoli dell’importanza dei tre punti per il nostro obiettivo. Il gol col Capo Vaticano è stato qualcosa di speciale, perché arrivato a fine gara ed è valso il successo. Lavoro ogni giorno per aiutare la squadra”.
Adesso la sosta, poi si riprenderà con le ultime due gare della regular-season, contro Bianco in trasferta e Virtus Rosarno in casa.
“È vero, la pausa è lunga, ma questo non è un problema. Il gruppo sta lavorando bene ogni giorno e saremo pronti quando ritorneremo a giocare”.
Sulla sua esperienza a Gallico, Paulino conclude.
“Mi trovo molto bene qui. La dirigenza, lo staff e la squadra mi hanno accolto a braccia aperte, dopo un anno difficile per me. Il mio obiettivo è di stare bene prima di tutto e poi di allenarmi e dare il massimo ogni volta che sono chiamato in causa, a prescindere che sia con i gol oppure con le buone prestazioni. Colgo l’occasione per salutare i tifosi del Val Gallico che vengono sempre a sostenere la squadra specialmente in questa fase importante del torneo. Insieme possiamo scrivere la storia…”.
Sebastiano Plutino
Una vittoria da 1 a 0 nella serie, conquistata con sudore, resistenza e cuore. La Domotek Volley ha regalato al pubblico una partita “memorabile, stoica, epica”, come l’ha definita lo schiacciatore brasiliano Enrico Guarienti Zappoli, protagonista insieme ai suoi compagni di una battaglia durata oltre tre set, con un terzo parziale che sembrava non finire mai.
“E’ come se fosse stata un’altra rimonta, possiamo dirlo – racconta Guarienti Zappoli – Il terzo set è stato lunghissimo, letteralmente infinito. Una partita bellissima da giocare, ma alla fine eravamo tutti distrutti: a aprile il corpo inizia a sentire la fatica. Però ne è valsa la pena, soprattutto per il pubblico: oggi c’erano tantissime persone, complimenti a loro e anche a noi!”
La sfida, giocata in casa, ha dimostrato che i play-off sono un’altra storia: “L’avversario è forte, e lo sarà anche al PalaValenza. Loro in casa giocano ancora meglio, riescono a imporre un ritmo diverso. Dobbiamo stare attenti, recuperare fisicamente e lavorare sugli errori fatti oggi.”
Una partita giocata senza il palleggiatore titolare Esposito e senza il forte centrale Stufano, assente per infortunio: “Stufano? Speriamo che torni presto, ma chi è entrato dalla panchina ha dato il 3000%. Pugliatti, Murabito… ormai sono una conferma. Questo significa che siamo pronti per il rush finale.”
Il merito? Di tutta la squadra, ma anche del mister: “Scherzi a parte, è bravo il coach – ride Zappoli – Ogni giocatore che entra in campo sa cosa fare, perché ci alleniamo tutti allo stesso modo. È un sistema che funziona.”
A rendere indimenticabile la serata, anche la tifoseria: “Un’atmosfera così? Forse due anni fa, in Superlega a Catania, ho visto un pubblico così. Ma oggi è stato qualcosa di speciale. Grazie a loro.”
Ora, la Domotek Volley si prepara alla trasferta al PalaValenza, dove cercherà di allungare il vantaggio nella serie. Con la grinta di oggi e l’aiuto dei tifosi, l’obiettivo è a portata di mano.
È partita, dal cuore pulsante delle istituzioni italiane, la Camera dei Deputati, una delle iniziative culturali e spirituali più ambiziose degli ultimi anni: “Caminhos de Paulo – I Cammini di Paolo”, il progetto turistico che trasforma il viaggio dell’Apostolo delle Genti in un’esperienza autentica tra fede, memoria e rinascita del Sud Italia.
Il lancio ufficiale, tenutosi alle 17:30 nella Sala Stampa di Montecitorio, ha visto protagonisti volti noti della politica e del mondo del giornalismo, in un’atmosfera che alternava emozione sincera e orgoglio istituzionale. A prendere la parola per primi, gli Onorevoli Franco Tirelli e Fabio Porta, eletti all’estero, che hanno sottolineato con forza quanto questo progetto parli anche e soprattutto ai milioni di italiani d’America Latina. “Il turismo religioso è fondamentale per l’Italia. Pensate al Brasile: 250 milioni di persone, un potenziale immenso” – ha ricordato Tirelli – “Dobbiamo creare ponti, non confini”.
A suggellare il valore simbolico del progetto è stato il giornalista Andrea Ruggeri, Presidente dell’associazione GIA – Giornalisti Italiani Associati e ideatore dell’iniziativa, che con passione e trasporto ha raccontato la genesi quasi mistica di questo “viaggio nel viaggio”: da Siracusa a Roma, passando per i luoghi più toccanti della cristianità meridionale. Ruggeri non ha solo parlato del turismo, ma ha lanciato un messaggio potente: “Gli italiani nel mondo sono la nostra vera forza. Caminhos de Paulo è un progetto di fede, ma anche di riscatto per il nostro Sud. Un Sud dimenticato 11 mesi l’anno, e ricordato solo ad agosto”.
Un cammino che non si limiterà al turismo estivo, ma offrirà partenze settimanali per tutto l’anno (escluso agosto), proprio per intercettare il desiderio di spiritualità autentica, lontano dalle masse e vicino all’anima dei luoghi. “Chi cerca un viaggio come questo – ha detto Ruggeri – non ha bisogno della spiaggia, ma di emozioni vere, di artigianato, di storia, di memoria”.
La vicepresidente di TXT Viaggi, Patrizia D’Aguì, ha dato voce al territorio calabrese, cuore operativo e simbolico del progetto: “Abbiamo accolto questa proposta con entusiasmo, perché è un’opportunità concreta per i giovani, per chi vuole restare e credere nella nostra terra. Questo progetto è una pietra miliare, e non esagero dicendo che oggi, come fece l’apostolo Paolo, da Reggio Calabria parte un nuovo messaggio per l’Italia”.
Il percorso è un mosaico di luoghi sacri e paesaggi mozzafiato: dalle catacombe di Siracusa alla potenza evocativa dei paesaggi calabresi, dalla crociera tra le Eolie al fascino della Campania e della Via Appia, fino alla grandiosa Roma e al Vaticano. Ma è anche un viaggio culturale, con spettacoli teatrali, mercati di artigianato, degustazioni di prodotti tipici e momenti di riflessione.
La risposta internazionale? Incredibile. Tour operator da Brasile, Argentina, Stati Uniti, Repubblica Dominicana e perfino da Los Angeles e New York hanno già espresso il loro interesse. “Anche la National Italian American Foundation ci sostiene” ha dichiarato Ruggeri, “e questo è solo l’inizio”.
Oggi, “Caminhos de Paulo” è molto più di un pacchetto turistico. È un’idea potente che unisce spiritualità, diplomazia culturale e orgoglio territoriale. È la dimostrazione che, quando il cuore batte forte per un progetto, anche i confini geografici diventano solo tappe lungo il cammino.
Un cammino, appunto. E Paolo, ancora una volta, lo guida.
Ponte sullo Stretto, Sindaca di Villa SG interviene su approvazione del report IROPI: “Atto dovuto, non ci sorprende”
Non ci sorprende per nulla l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del report IROPI: un atto dovuto in un processo che si è caratterizzato sempre sulla decisione politica di far prevalere i “motivi imperativi di rilevante interesse pubblico”, sin dall’approvazione del DL ponte 36/2023. Il passaggio in CdM non poteva essere diverso e sapevamo che per il governo era proceduralmente essenziale davanti ad un progetto con significativi impatti ambientali e qualificato come “senza soluzioni alternative”.
Adesso sono importanti gli altri due passaggi, ossia le comunicazioni al MASE (ministero dell’Ambiente) e alla commissione europea. Perché se è vero che l’interesse pubblico è stato considerato prioritario, è anche vero che i passaggi successivi saranno quelli che daranno maggior valore alla tutela del paesaggio e dell’ambiente, tutela che noi abbiamo chiesto perché identitaria di Villa San Giovanni, in grado di garantire un futuro anche turistico per la nostra città e per l’area dello Stretto.
Ancora non siamo in grado di entrare nel merito della decisione assunta: lo faremo leggendo il rapporto Iropi e le comunicazioni al ministero dell’Ambiente e alla commissione europea. La disciplina comunitaria è più che Chiara e va rispettata in ogni suo passaggio. Continuiamo a chiedere una grande attenzione perché le opere di mitigazione presentate dalla Stretto di Messina ci sembrano assolutamente ininfluenti e irrilevanti.
Giro Ciclistico della Città Metropolitana 2025: integrazione all’Ordinanza e disposizioni per la circolazione
Giro Ciclistico della Città Metropolitana 2025 – Integrazione all’Ordinanza n. 245/2025 e disposizioni per la circolazione
In occasione dello svolgimento del 67° Giro Ciclistico della Città Metropolitana di Reggio Calabria, previsto per domani, si comunica che con Ordinanza n. 273/2025 è stata disposta un’integrazione alle misure di regolamentazione del traffico già previste.
Al fine di garantire la sicurezza della manifestazione e la corretta gestione della viabilità urbana, sono stati istituiti i seguenti provvedimenti:
– Divieto di sosta con rimozione, eccetto mezzi degli organizzatori, in via Vittorio Veneto nel tratto compreso tra l’Hotel Excelsior e Piazza Indipendenza, dalle ore 5.00 del 10 aprile alle ore 20.00 del 12 aprile 2025;
-Divieto di sosta con rimozione ambo i lati, eccetto mezzi degli organizzatori, in via Nazionale SS.18 IV tronco, dalle ore 5.00 alle ore 20.00 del 12 aprile 2025;
– Dalle ore 14.00 alle ore 20.00 del 12 aprile 2025, i bus Atam e i veicoli provenienti da via Veneto proseguiranno su via Vittorio Veneto per immettersi su corso Matteotti attraverso il ramo superiore della rotatoria di Piazza Indipendenza;
-Dalle ore 14.00 alle ore 20.00 del 12 aprile 2025, i veicoli provenienti da corso Matteotti proseguiranno su prolungamento Matteotti e via Vollaro.
-È prescritto l’impiego di scorta tecnica e la transennatura delle aree interessate; la posa e la manutenzione della segnaletica saranno a carico dell’Ente organizzatore;
– Tutta la segnaletica prevista nella presente ordinanza dovrà essere attuata nelle forme previste dalla normativa vigente (art. 21 del c.d.s e relativi articoli di regolamento di esecuzione) integrata dal Decreto Ministero infrastrutture e trasporti del 10/07/2002 (g.u. 26/09/2002)
Ferme restando le sanzioni di carattere penale che dovessero derivare dall’inosservanza delle norme di sicurezza per l’incolumità delle persone e la salvaguardia delle cose, la violazione delle presenti prescrizioni comporterà l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 21 del D.L.vo n. 285 del 30.04.1992 (Codice della Strada).
La Polizia Municipale, nonché gli Organi di Polizia Stradale di cui all’art. 12 del Nuovo Codice della Strada, sono incaricati della vigilanza per l’esatta osservanza della presente Ordinanza.
Il traffico veicolare e pedonale potrà essere deviato o inibito dal personale di polizia locale a seguito di sopravvenute esigenze di sicurezza stradale e/o pubblica.
L’Ordinanza è valida nel giorno e nelle ore indicate, ed in corso di validità, annulla e sostituisce ogni altro atto in contrasto con la stessa.
Contro la presente Ordinanza, è ammesso ricorso:
entro 60 giorni, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai sensi dell’art. 37 del D.Lvo 285 del 1992 e secondo le modalità stabilite dall’art. 74 del Regolamento;
– entro 60 gg. al TAR di Reggio Calabria;
-entro 120 gg. ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
Si è tenuta oggi, presso il terrazzo del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la giornata di laboratori linguistici “Il Gioco delle Parole”; parte integrante della mostra CYPREA – La rete di Afrodite (curata dalla scultrice reggina Stefania Pennacchio) in corso fino al 27 aprile.
L’iniziativa, rivolta alle scuole e dedicata alla lingua greca e al grecanico, ha visto la partecipazione di studenti e docenti impegnati in laboratori linguistici con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare le radici linguistiche e culturali del territorio.
L’evento è stato organizzato da Stefania Pennacchio; Vassilis Vassiliades; Claudia Ventura e Giuseppina Cassalia, con il coordinamento scientifico di Daniele Macrì, presidente della Comunità ellenica dello Stretto.
All’apertura dei lavori hanno portato i saluti istituzionali il direttore del Museo, Fabrizio Sudano, ed il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza della mostra e dell’attività culturale del Museo, definendo l’iniziativa “un nuovo traguardo internazionale” per la città.
«Questa mostra – ha dichiarato Falcomatà – arriva a Reggio dopo tappe prestigiose, tra cui Roma, e rappresenta un ulteriore passo nella crescita culturale del nostro territorio. Mi fa particolarmente piacere aver appreso dalla curatrice Stefania Pennacchio che anche mio padre, anni fa, ha inaugurato a Reggio la sua primissima mostra: segno che il tempo è davvero circolare, e che esiste un filo rosso che lega le storie e le generazioni.»
Il Sindaco ha voluto rimarcare anche il valore del lavoro svolto dal Museo e dal suo Direttore: «Tutto ciò che viene fatto per la città non va mai banalizzato o dato per scontato. Ogni azione culturale genera effetti positivi che aiutano la città a crescere, non solo sotto il profilo culturale, ma anche sociale e politico.»
Proprio in questa direzione, Falcomatà ha annunciato un importante riconoscimento: un “Sangiorgino d’Oro” – massima benemerenza cittadina assegnata in occasione della festa del santo patrono cittadino – sarà conferito al direttore Sudano, come segno di gratitudine per il suo impegno nella promozione culturale e per il contributo alla vitalità intellettuale della città.
Tra gli interventi della giornata: Spiros Antonellos, direttore del Dipartimento cultura del Ministero dell’Istruzione di Cipro; Maria Alexandrou, funzionaria dello stesso Dipartimento; Freedom Pentimalli e Giovanna Corigliano (Ass. Cult. Jalò tu Vua), che hanno arricchito l’evento con preziose testimonianze culturali.
Spiros Antonellos e Maria Alexandrou, portando i saluti istituzionali del loro Paese e sottolineando le affinità culturali identitarie che emergono dalla comune lingua greca, hanno omaggiato il Sindaco ed il Direttore del Museo con dei doni simbolo della loro terra e della loro cultura millenaria: una statuetta cicladica, raffigurante una dea madre, ed alcuni prodotti tipici.
Non un semplice segno di garbo istituzionale ma una mano tesa per rafforzare gli scambi culturali con il nostro territorio.
L’iniziativa si è svolta con il patrocinio e la collaborazione di numerose Istituzioni, tra cui il Ministero della Cultura, il Dipartimento per la Valorizzazione Culturale, il Parco Archeologico del Colosseo, l’UNESCO e le Autorità cipriote.
Un ponte tra passato e futuro, tra lingua e identità, che ha saputo coinvolgere le nuove generazioni in un’esperienza educativa fuori dagli schemi; evento che la città accoglie con grande favore e con la consapevolezza che la cultura è l’investimento più importante da effettuare per la preservazione della memoria declinandola, nel presente, in quelle forme che ci consentono di valorizzare il patrimonio materiale ed immateriale che abbiamo ereditato.
A Reggio il Convegno “Donne, madri e carcere: l’ossimoro della femminilità”
Domani, presso la Sala Conferenze di Palazzo Sarlo di Reggio Calabria, si terrà il convegno “Donne, madri e carcere: l’ossimoro della femminilità”, organizzato dalla sezione AMI di Reggio Calabria, col patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria , del Comitato pari Opportunità e delle Camere Penali di Reggio Calabria , del Movimento per la Giustizia , dell’Ordine degli Psicologi di Reggio Calabria , dell’Università Mediterranea e delle Associazioni “Donne Reggine” e “Donne Insieme”.
Il convegno, che avrà inizio alle ore 15, sarà introdotto dall’avv. Anna Bellantoni, Presidente AMI del distretto di Reggio Calabria.
All’evento relazioneranno la dott.ssa Rita Bernardini, Parlamentare e Presidente dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, il magistrato dott. Bernardo Petralia, la dott.ssa Sabina Cannizzaro, Funzionario del Consiglio Regionale della Calabria e Presidente dell’associazione “Donne Reggine”, il prof. Arturo Capone, Docente di Diritto Processuale Penale presso il Dipartimento DIGIES di Reggio Calabria, il dott. Antonino Guarnaccia, psicologo e psicoterapeuta presso l’Asp di Reggio Calabria.
Il convegno sarà moderato dall’avv. Domenica Clemensi, Presidente dell’associazione “Donne Insieme”.
L’incontro rappresenta un’opportunità per confrontarsi sulle difficoltà che vivono le donne detenute, con un focus particolare sul loro ruolo di madri e sull’impatto emotivo e sociale che la detenzione ha sulle famiglie.
“Le dimissioni dell’assessore Marisa Lanucara sono un atto dovuto, frutto di una lunga sequenza di errori politici e di una totale disconnessione dai problemi reali della città. Una decisione che avevo già auspicato e richiesto a gran voce nei giorni scorsi e che oggi finalmente si concretizza, anche se tardivamente”, scrive in una nota il capogruppo di Forza Italia al Comune di Reggio Calabria Federico Milia, commentando la notizia delle dimissioni rassegnate dall’assessore alle attività produttive.
“Le vicende legate al mercato coperto di via Filippini e alla gestione dei mercati rionali e dei chioschi in via Marina hanno evidenziato in modo lampante l’incapacità dell’assessore di gestire deleghe delicate, che richiedono ascolto, pianificazione e soprattutto rispetto per i cittadini e per gli operatori economici. Dalle dichiarazioni oniriche, alle risposte sconnesse in sede di commissione, fino ai maldestri tentativi di giustificare anni di immobilismo amministrativo, la linea seguita dall’assessore ha contribuito ad aggravare problemi strutturali e a generare ulteriore confusione” , continua Milia.
“La verità è che l’Amministrazione Falcomatà, in questi anni, ha scelto l’improvvisazione anziché la programmazione, l’autoreferenzialità al posto del dialogo. Le dimissioni dell’assessore Lanucara non cancellano il fallimento politico di un’intera Giunta, anzi evidenziano l’incapacità del Sindaco nella scelta di profili competenti – prosegue Milia– nel caso dell’assessore Lanucara, la scelta appare ancor più pretestuosa, dal momento che l’assessore alle attività produttive, delegato proprio alla collaborazione con le associazioni di categoria, ancor prima di ricoprire quel ruolo era in rotta con i rappresentanti delle associazioni”.
“Mi auguro – conclude il capogruppo di Forza Italia – che il Sindaco, primo responsabile della situazione di stallo in cui la città si trova, rifletta approfonditamente: a partire dalla scelta, da attuare con maggiore responsabilità, del profilo di chi sarà chiamato a sostituire l’assessore dimissionario, fino alla presa di coscienza del fallimento di queste ultime due consiliature: la città merita amministratori competenti, capaci di costruire soluzioni e non di inseguire slogan per appoggiare campagne elettorali che, sin dagli esordi, appaiono già ridicole agli occhi del reggini, in considerazione dei disastri collezionati, anno dopo anno, da quest’Amministrazione”.
Reggio: presentato a palazzo San Giorgio “Col buio me la vedo io”, di Anna Mallamo.
Pienone di pubblico nella Sala dei Sindaci di Palazzo San Giorgio che ha ospitato la prima nazionale del libro “Col buio me la vedo io”, della giornalista e scrittrice Anna Mallamo, per la casa editrice Einaudi. L’evento, che si inseriva nella programmazione del reading festival “Balenando in burrasca”, ha visto una grande partecipazione di pubblico e un’atmosfera carica di emozioni. La presentazione è stata moderata da Katia Colica, e ha visto la partecipazione del Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. A completare il quadro, le letture di estratti del libro da parte delle scrittrici Eleonora Scrivo e Tiziana Bianca Calabrò.
“Col buio me la vedo io” è un romanzo che, attraverso gli occhi di Lucia, protagonista della storia, racconta la Reggio Calabria degli anni Ottanta. La città, così come la sua gente, è dipinta in modo vivace e profondo, grazie anche alla scelta dell’autrice di utilizzare un linguaggio inusuale, che mescola l’italiano a qualche parola in dialetto, che risulta essenziale per rendere la genuinità delle emozioni e delle atmosfere.
La trama si sviluppa attorno a un atto di ribellione, ma anche di vendetta: Lucia, una giovane donna assetata di vita e di giustizia, rapisce Rosario, il figlio di un boss della ‘ndrangheta, e lo rinchiude nella cantina della casa della nonna, creando così una separazione netta tra il “mondo di sotto”, il buio e la reclusione, e il “mondo di sopra”, quello della luce e della libertà. «In questo libro – ha sottolineato Falcomatà – la storia raccontata si intreccia con quella della nostra città, un racconto che fa emergere il confine labile tra il bene e il male, tra giustizia e sopraffazione, un confine che è spesso sfumato e ambiguo. La narrazione ci invita a riflettere su come si possano mettere in discussione molte certezze, su come la lotta per la giustizia non sia mai così semplice come sembra. Eppure, ciò che emerge chiaramente da ogni pagina del romanzo è la forza delle donne. Donne che sono al centro della storia, donne che combattono, si scontrano, ma che portano avanti una lotta per la vita, per la speranza, per la verità. Donne che non solo sono parte integrante della trama, ma che sono anche il motore che dà inizio a questa storia. Il libro è un viaggio nel cuore di Reggio, nei suoi ricordi e nelle sue contraddizioni. Non è solo un romanzo di Reggio o del Sud ma è anche un romanzo sul Sud, una storia che non rimanda dei panorami da cartolina, scene patinate e verità edulcorate per far bella figura, è una realtà pura quella descritta per come era in quegli anni la città. Anna Mallamo non è solo una scrittrice di talento, ma è anche una delle prime firme del giornalismo nel Paese, e noi siamo orgogliosi di avere una concittadina che, con la sua arte, sta portando avanti la tradizione delle belle lettere e della narrazione in modo originale e profondo».
«Ho raccontato una città che ho sempre amato moltissimo – ha detto Mallamo – ed era la mia città, quella di una gioventù che, nonostante le difficoltà e le contraddizioni, ha sempre avuto una forza incredibile. La storia del romanzo nasce proprio dal rovesciamento di ciò che si potrebbe aspettare: una ragazza di buona famiglia rapisce il figlio di un boss della ‘ndrangheta, e tutto cambia forma. Ma non è solo una storia di ribellione: è un atto d’amore per Reggio, un atto che celebra una giovinezza che è stata e che continua a vivere nella memoria, nei ricordi, nelle emozioni».