«Questa “alleanza” tra le forze sane della città di Reggio Calabria – aggiunge Merenda – è un esempio, uno dei tanti, di quanti e quali siano i frutti del lavoro portato avanti dall’Amministrazione Falcomatà per recuperare, metro dopo metro, spazi urbani che diventano simboli del riscatto sociale dell’intera collettività. È ovvio che in una città con tante criticità non c’è mai da cedere ai trionfalismi, ma è anche giusto rilevare con obiettività ciò che era e ciò che è diventato oggi il Rione Marconi. Cittadini, famiglie, bambini, anziani che prima erano mortificati da quello che, come ha giustamente detto il sindaco Giuseppe Falcomatà, era un “non luogo”, oggi non solo possono fruire di un luogo che ha riconquistato un senso, è stato liberato e rigenerato, ma, soprattutto, condividono lo sforzo – conclude il delegato al Decoro urbano, Parchi e giardini – di mantenere aperto, accogliente e inclusivo uno spazio sociale diventato davvero patrimonio della comunità».
Sebastiano Plutino
Reggio, il Pd di Reggio su Piazza del Popolo: “Rigenerazione urbana della città e rispetto della legalità”
“Sulla decisione, coraggiosa e dovuta, relativa alla trasformazione di Piazza del Popolo in spazio per le famiglie, aree per eventi culturali e, transitoriamente, quale parcheggio, al fine della sua restituzione alla fruizione decorosa di tutta la comunità, appare disarmante registrare la reazione scomposta di un centrodestra pronto a tramutare sistematicamente il bene in male in ogni occasione ed “a prescindere”, anche rispetto a questioni di evidente contrasto all’illegalità che dovrebbero unire la politica ed i partiti tutti”. E’ quanto afferma in una nota il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Reggio Calabria.
“Invece siamo costretti a rilevare tristemente un comportamento del tutto irresponsabile – proseguono i Dem – che tende ad esasperare gli animi e la disperazione piuttosto che sposare convintamente, anche nel rispetto del ruolo istituzionale rivestito da ogni consigliere comunale, le scelte che vanno nella direzione del ripristino delle condizioni di legalità in uno spazio cittadino storico in preda da anni al degrado”.
“Una condizione, quella di Piazza del Popolo, oggettivamente insostenibile – spiegano ancora i Consiglieri Pd – cui non si poteva più far fronte attraverso gli interventi della sola polizia municipale o finanche di quelli che hanno coinvolto spesso altre forze di polizia. Una piazza che, ricordiamolo, si trova a poche centinaia di metri dal Museo Nazionale nonché in un punto nodale strategico di raccordo tra centro storico e realtà significative di prossimità: il quartiere di Tremulini, l’Accademia di Belle Arti, il Porto, il Parco Caserta, il Consiglio Regionale, l’Università mediterranea, il Planetario, l’Ospedale e gli svincoli di accesso o uscita della città, per l’appunto a via Cardinale Portanova e gli stessi Ospedali Riuniti”.
“Un’area che – scrivono ancora dal Pd – era divenuta una sorta di buco nero nella stessa percezione collettiva, come fosse quasi ormai predestinata all’oblio divenendo zona franca ed area da cancellare dalla disponibilità pubblica per qualsiasi tipo di attività, salvo occasioni straordinarie come quelle degli eventi per le festività mariane”.
“Grave anche che chi oggi siede nell’aula consiliare Pietro Battaglia sembra soffrire da sindrome di “damnatio memoriae” rispetto a quel primo ed unico atto di coraggio posto in essere dall’amato e compianto Italo Falcomatà che riuscì a far rimuovere quella sorta di baraccamento, allora divenuto “postazione fissa”, nello storico mercatino di piazza del Popolo. Come si può, in qualsiasi forma, avversare un’azione politica di tale incidenza sul contrasto a fenomeni che costituiscono da sempre un grave ostacolo a processi di democrazia, civiltà e legalità? Come si può strumentalizzare la disperazione sociale alla quale, piuttosto che dare ed indicare soluzioni nel rispetto delle regole, si risponde amplificandone il disagio e legittimandone le espressioni illegali?”.
“Il Partito Democratico si batte e difende convintamente la scelta, necessaria ed indispensabile, della liberazione della piazza da ogni forma di illegalità nel rispetto categorico dei diritti degli operatori onesti; ai quali va attestata e confermata la piena disponibilità ed il totale supporto alla difesa del lavoro ma secondo le norme vigenti e quelle di convivenza civile che devono valere per chiunque”.
“La piazza è di tutti i reggini e non di qualcuno in particolare, non può rimanere ostaggio del ricatto di interessi di pochi a discapito di quelli collettivi. Va sottolineato anche che quelle attività, nel totale esercizio abusivo, tranne che in pochissimi ed isolati casi, hanno prodotto un dispendio di risorse considerevoli per il mantenimento della pulizia e del decoro ordinari; cui si devono aggiungere tutti gli interventi straordinari. Il tutto a discapito delle tasche dei contribuenti onesti della nostra comunità”.
“Saremo sempre in prima fila nel garantire lo sviluppo e la rigenerazione della città: quartiere per quartiere, strada per strada, piazza per piazza. Gli esperimenti felici del rione Marconi, del Tempietto, della piazza del cimitero a Condera e di quelli in cantiere, si pensi a Ciccarello o Arghillà, devono divenire modello rispetto ad una visione di città sostenibile, civile, aperta, fruibile a tutti e libera da ogni condizionamento che si colloca al di fuori della democrazia, della giustizia sociale e delle regole civili”.
Reggio: Rete dei Comitati di quartiere collabora con le forze dell’ordine per la campagna “Non Siete Soli”
Il 10 gennaio, presso la sala parrocchiale di Santa Caterina, messa a disposizione dal parroco Don Ernesto, i rappresentanti della Rete dei Comitati di quartiere del Comune di Reggio Calabria hanno incontrato i corrispettivi della Polizia di Stato, nello specifico l’ispettore Antonio La Russa e il sovrintendente Luigi Caliciuri, i quali hanno avviato da circa un anno una campagna di sensibilizzazione sul territorio provinciale di Reggio Calabria denominata “No.S.S. – Non Siete Soli”.
L’incontro ha avuto la finalità di aggiornare i rappresentanti dei Comitati di quartiere sulle molteplici attività che gli autori di truffe, raggiri ed episodi di microcriminalità possono perpetrare a discapito dei cittadini.
A tal riguardo, attestata l’importanza dell’argomento, si è concordato tra i presenti di avviare una collaborazione per determinare un calendario di incontri sui singoli quartieri, di cui ne verrà presto data comunicazione, che possano facilitare il coinvolgimento dei cittadini e la diffusione delle informazioni utili ad evitare che le persone ignare possano cadere vittime delle succitate attività criminali.
L’incontro pertanto ha rappresentato un momento importante nel contesto storico-sociale in quanto è stata avviata un’attività programmatica e di coordinamento che ha messo in rete i comitati civici ed i rappresentanti delle forze dell’ordine, oltre al già avvenuto coinvolgimento degli istituti parrocchiali, il tutto con l’obiettivo di poter realizzare una mappatura più estesa e capillare sul territorio, con punti di contatto pronti alla diffusione e scambio di informazioni utili a rafforzare la fase di prevenzione delle azioni criminose ma anche nel supportare la fase di repressione.
Reggio: studenti dell’I.C. “Nosside-Pythagoras Moscato” al Concorso “I giovani ricordano la Shoah”
Ennesima vittoria degli studenti dell’I.C. “Nosside-Pythagoras Moscato” al Concorso “I giovani ricordano la Shoah” che per la terza volta hanno superato con successo la fase regionale, candidandosi a concorrere alla fase nazionale. I nostri giovani alunni reggini si giocano adesso la possibilità di partecipare alla cerimonia di premiazione presso il Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Il Concorso promosso ogni anno dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nell’ambito delle iniziative realizzate nel nostro Paese in occasione del “Giorno della Memoria” è rivolto a tutti gli allievi del primo e secondo ciclo di istruzione, al fine di promuovere studi e approfondimenti sul tragico evento che ha segnato la storia europea del Novecento.
L’ Istituto Comprensivo “Nosside-Pythagoras Moscato” guidato dal Dirigente ing. Antonino Giuseppe Ubaldini, ha aderito anche quest’ anno all’ iniziativa, a cura della referente, ideatrice, prof.ssa Giovanna Malavenda e con la collaborazione delle docenti Caterina Lentini e Cinzia Vinciguerra, con la produzione in forma collegiale, di un elaborato sotto forma di Project Art Works, dal titolo “L’arte di ricordare per mettere in mostra la memoria”. Protagonisti tutti gli alunni delle classi 5^ H e 5^I della scuola primaria del plesso di Saracinello Rodari 1 che sono stati sensibilizzati e affiancati alla riflessione sui temi della Shoah, dell’antisemitismo, dell’indifferenza nei confronti delle discriminazioni.
La prof.ssa Malavenda evidenzia come la mostra meditativa ha permesso di mettere insieme alcune delle testimonianze di quanti hanno vissuto la Shoah in prima persona o attraverso i loro cari, dopo un approfondito lavoro di ricerca documentale di gruppo, che ha avuto il suo fulcro in tutti i ritratti proposti.
La memoria e il ricordo sono stati restituiti attraverso la forza persuasiva della metafora visiva e di una «sosta riflessiva» personale ed intima.
Nell’ installazione narrante ogni soggetto è stato ricordato ed identificato attraverso il proprio nome, interpretando volti e voci e cercando di immaginare le sofferenze del cuore.
Un ringraziamento particolare all’assistente educativo Antonella D’ Amico.
Piazza del Popolo, Italia Viva Rc: “L’illegalità ed il degrado non possono essere difesi né tollerati”
“La storia ci insegna che chi si candida a rappresentare la cittadinanza, soprattutto in ambito Amministrativo ed in particolare nei Comuni, ha un obbligo morale e civile del tutto incontrovertibile: quello di confrontarsi con i fatti, con la realtà. Perché è la realtà quotidiana che i cittadini vivono, e chi vuole rappresentarli non può che conoscere quella realtà, analizzarla, comprenderne le disfuzioni, studiare per cambiarle e tentare con tutte le proprie forze di mettere in pratica questo cambiamento”. E’ quanto affermano in una nota i Consiglieri del gruppo comunale Italia Viva di Reggio Calabria.
“Ecco sulla vicenda di Piazza del Popolo, così come su tutte le altre questioni sulle quali siamo costretti a leggere assurde ed incomprensibili polemiche, i fatti, fortunatamente, parlano chiarissimo, ed in quanto tali sono davvero incontrovertibili. Ricordiamoci cosa era Piazza del Popolo fino a qualche settimana fa. Basta aprire qualsiasi pagina di giornale, qualsiasi notiziario web degli ultimi anni, per individuare impietose immagini di degrado, a qualsiasi livello, che caratterizzavano le condizioni di quello spazio, che era diventato ostaggio, nonostante i numerosi tentativi di ripristino della legalità da parte delle forze dell’ordine, di pochi abusivi irresponsabili, addirittura privi di qualsiasi licenza di vendita, in una condizione che causava pesanti costi alla collettività, oltre che un pesante danno di immagine a chi si trovava a passare da quella piazza, soprattutto in alcune ore della giornata, alla fine delle operazioni di vendita e prima della pulizia quotidiana da parte della società titolare del servizio per conto del Comune”.
“I rifiuti abbandonati nella piazza, di ogni genere, erano un pugno nello stomaco alla dignità dei reggini ed all’immagine della città. E’ un fatto che non va dimenticato e vanno respinti al mittente i tentativi di rimozione operati ad arte da qualche soggetto politico con il chiaro intento di polemizzare alla ricerca di visibilità mediatica. La piazza era preda di una condizione totalmente indecorosa, per non dire altro”.
“Gli unici momenti dignitosi sono stati i due periodi sperimentali attivati dall’Amministrazione comunale. La scorsa estate, con le attività culturali ed i concerti, si ricordi ad esempio le belle serate con Achille Lauro, Edoardo Bennato e gli Oblivion, ma anche i laboratori musicali e le altre iniziative, e durante il periodo natalizio, la felice intuizione di dedicare la piazza a parcheggio gratuito per cittadini e turisti, proprio a ridosso del centro. La proroga per il periodo dei saldi è una scelta di buon senso e di responsabilità, perché tutela il commercio sano ed onesto, sostiene l’economia, considerando anche l’opportunità per i venditori regolari di posizionarsi in uno spazio adiacente alla piazza individuato insieme a loro. Tutti gli altri venditori, quelli abusivi si intende, non hanno motivo di preoccuparsi, in quanto se hanno i requisiti previsti dalla legge potranno tranquillamente avanzare richiesta di essere ricollocati nelle varie aree mercatali della città, nell’ottica di una riorganizzazione complessiva dei mercati che è anche questa una scelta lungimirante della nostra Amministrazione comunale”.
“Questi sono i fatti, questa è la realtà. Qualsiasi altra interpretazione è da intendere esclusivamente come una polemica strumentale e velleitaria, che non ci appartiene, e non dovrebbe appartenere a nessuna istituzione responsabile, ricopra essa un ruolo di maggioranza o di opposizione nel governo della cosa pubblica. Una condizione di illegalità e di degrado non può essere in alcun modo difesa, né tanto meno tollerata. La politica su questi temi dovrebbe unirsi, invece di lasciarsi governare da interessi di parte. Anche perchè i fatti sono ostinati, incontrovertibili, evidenti. Chi tenta di capovolgerli non fa un buon servizio alla comunità”, concludono i Consiglieri Comunali di Italia Viva.
Seconda gara del 2025 e secondo big match per la REDEL che va a far visita all’Angri seconda in classifica con l’obiettivo di riscattare il primo stop stagionale di domenica scorsa contro il Piazza Armerina.
Il match termina con l’importantissima vittoria del team neroarancio che sbanca il parquet dei campani con il punteggio di 64 a 59 e si portano in dote i due punti per la seconda fase.
Si comincia con un primo quarto perfetto della Viola soprattutto con uno scatenato Idiariu che segna e difende come un ossesso ed assieme a Simonetti firma il più 14 per i reggini dopo 10 minuti.
Il secondo quarto è fatto di tanti errori da entrambe le parti ma i ragazzi del presidente Laganà tengono a distanza gli avversari grazie ad Ani e Donati e vanno all’intervallo lungo sopra di 15 punti.
Black out neroarancio ad inizio ripresa; Angri alza l’intensità in difesa, Martinez si sblocca e si riapre la gara con i padroni di casa che cominciano l’ultimo periodo sotto di soli 4 punti.
Le due squadre sentono l’importanza della posta in palio e la gara comincia ad essere nervosa e fatta di tanti errori ma una bomba di Idiariu spezza il ritmo con l’allungo decisivo dei reggini che sono molto precisi dalla lunetta.
Adesso ci sarà un giorno di pausa dopodiché si comincerà a pensare al match interno di domenica prossima quando al Palacalafiore sarà di scena la Pallacanestro Antoniana che si troverà di fronte una squadra che non si vuole fermare.
Domotek, coach Polimeni: “Reazione straordinaria. Questi ragazzi sono eccezionali”
Antonio Polimeni, coach della Domotek Volley Reggio Calabria, commenta con entusiasmo la vittoria per 3-0 contro Energy Time Spike Campobasso, una reazione importante dopo la sconfitta di Ortona nel quarto di finale Nazionale della Dal Monte Coppa Italia di Serie A3.
Un approccio eccezionale:
“L’approccio al match è stato eccezionale”, esordisce Polimeni. “I ragazzi non hanno digerito la sconfitta dell’andata(terminata 3-2) e, nonostante l’influenza che ha colpito il gruppo in massa, hanno messo in campo la giusta reazione. La voglia di rialzarsi dopo Ortona, inoltre, è stata fondamentale”.
Una vittoria netta e meritata:
Polimeni sottolinea la netta vittoria nei primi due set. “È stato importante vincere in maniera così netta”, afferma. “Nel terzo set c’è stato un calo di concentrazione, ma siamo stati bravi a uscirne fuori con la voglia di vincere”.
Elogi per Soncini:
Il coach spende parole di elogio per Marco Soncini, che ha sostituito l’infortunato Enrico Zappoli. “Si è sacrificato tantissimo nelle ultime partite”, dice Polimeni. “Oggi l’abbiamo visto in grande spolvero. L’ho portato io per la prima volta in Italia e credo moltissimo in lui e nelle sue indiscusse capacità”.
La classifica, una bella soddisfazione:
Polimeni ammette di guardare la classifica, che definisce “una bella soddisfazione anche se non ha valenza considerata la formula del PlayOff”. “Abbiamo iniziato il campionato con l’obiettivo della salvezza”, ricorda. “Ma i ragazzi sono stati straordinari e i miglioramenti giorno dopo giorno sono paurosi”.
Un gruppo eccezionale:
Polimeni conclude con un elogio al gruppo. “Sono ragazzi eccezionali”, dice. “Hanno voglia di mettersi in mostra, di lottare e sacrificarsi e continuano a farlo con ottime prestazioni”.
Antonio Polimeni e la Domotek Volley si godono una vittoria importante, che conferma la crescita della squadra e la sua capacità di reagire alle difficoltà.
Gioia Tauro: 2 operazioni contro furti di energia, falegnamerie abusive e rifiuti pericolosi
Due importanti operazioni condotte dai Carabinieri di Gioia Tauro hanno portato alla denuncia di quattro persone e al sequestro di beni e strutture coinvolte in attività illecite. Le operazioni, finalizzate al contrasto dei reati ambientali e patrimoniali, hanno consentito di smantellare una serie di situazioni che mettevano a rischio l’ambiente, la salute pubblica e le risorse economiche del territorio.
Nel dettaglio, la prima operazione ha visto il controllo di una villa privata, dove i militari hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica. L’energia sottratta veniva utilizzata sia per l’abitazione che per alimentare un’officina meccanica, causando un danno economico significativo, stimato in circa 70.000 euro. Durante l’ispezione, i Carabinieri hanno anche individuato una falegnameria abusiva in un immobile adiacente alla villa, che operava senza le necessarie autorizzazioni e senza il rispetto delle normative ambientali. Il laboratorio era dotato di un forno per la verniciatura privo di depuratore, e le sostanze chimiche rilasciate nell’ambiente rappresentavano un pericolo per la salute e l’ecosistema circostante. Inoltre, all’interno della falegnameria sono stati trovati rifiuti speciali e pericolosi, come solventi, lattine di vernice e materiali di risulta. La struttura è stata immediatamente sequestrata e il titolare denunciato per violazioni delle leggi ambientali e per il furto di energia elettrica.
Parallelamente, i Carabinieri hanno attivato un altro intervento di controllo nelle aree rurali circostanti il fiume Budello, dove hanno sorpreso due persone mentre abbandonavano rifiuti pericolosi in un terreno agricolo. Tra i materiali scaricati illegalmente sono stati rinvenuti pezzi di carrozzeria, materiale ferroso e scarti di lavorazione industriale. Il tutto costituiva una minaccia per la qualità del suolo e delle acque del fiume, con gravi rischi di contaminazione che avrebbero potuto compromettere l’ecosistema locale. I due responsabili sono stati identificati e denunciati per il reato di abbandono di rifiuti pericolosi.
Le operazioni dimostrano l’impegno continuo dell’Arma dei Carabinieri nel contrastare i crimini ambientali, che hanno un impatto devastante non solo sull’ambiente, ma anche sulla salute delle persone e sull’economia locale. Il lavoro delle forze dell’ordine, infatti, va ben oltre la protezione della sicurezza pubblica, estendendosi alla tutela del patrimonio naturale e alla difesa delle risorse vitali come l’energia e l’acqua.
L’Arma dei Carabinieri ha ribadito l’importanza di un controllo capillare sul territorio per garantire che vengano rispettati i diritti dei cittadini e che vengano contrastate tutte le attività illecite che danneggiano l’ambiente e la collettività.
È fondamentale sottolineare che le persone coinvolte nei fatti sono ancora oggetto di indagini preliminari e che, in base al principio della presunzione di innocenza, devono considerarsi innocenti fino a eventuale condanna definitiva.
Redel Viola, Cessel: “La sconfitta ci ha caricato, avanti con felicità e lavoro!”
Giovanni Cessel, centro della Redel Pallacanestro Viola, analizza la prima sconfitta stagionale subita per opera della Siaz Piazza Armerina e guarda avanti con fiducia.
I reggini scenderanno in campo domenica 12 gennaio 2025 in casa della seconda forza del torneo, la Pallacanestro Angri.
Una sconfitta che brucia:
“Non ho mai provato una rabbia tale. È la prima volta che mi trovo in una situazione di 16-0 e un po’ di pressione psicologica c’era, ma non è una scusa. Avremmo dovuto vincerla ma “siamo pronti al riscatto.
Cosa è mancato?
“Ci è mancata la “consistenza”. Abbiamo giocato il nostro basket intenso solo per 5-7 minuti, poi abbiamo lasciato che gli avversari approfittassero dei nostri errori commessi in precedenza”.
Ora testa ad Angri:
“Sarà una partita tosta. Loro sono un’altra squadra rispetto all’andata, con Malkic e un fattore campo fortissimo.Oltretutto hanno una classifica meritevole che parla chiaro. Dovremo essere pronti a correre e a lottare su ogni pallone”.
Responsabilità e reazione:
“Questa sconfitta ci ha risvegliato e ci ha riportato con i piedi per terra. Dobbiamo prenderci più responsabilità e continuare a lavorare sodo”.
“Il pubblico c’è sempre stato, anche quando eravamo sotto. È stato bello vedere come si sono ravvivati dopo la nostra rimonta. Il loro supporto è fondamentale”.
Obiettivi per il 2025:
“Voglio ampliare il mio gioco, essere più sicuro e dare il massimo per la squadra. E poi, vivere la vita, essere felice e lavorare su me stesso”.
Avanti con felicità:
“La sconfitta ci ha “punzecchiato”, ma siamo calmi e guardiamo avanti con felicità. Continueremo a lavorare sodo, con la stessa intensità di sempre”.
Comune di Reggio: la III Commissione chiarisce sui lavori di completamento del ponte sul Calopinace
La terza commissione consiliare (territorio, urbanistica, patrimonio edilizio e terriero, edilizia privata, viabilità, infrastrutture, trasporti, servizi tecnologici), presieduta dal consigliere comunale Giuseppe Sera, si è riunita oggi con un unico punto all’odg: l’approfondimento sull’andamento e gli sviluppi dei lavori per il completamento del ponte sul Calopinace.
Per affrontare la tematica è stato invitato ed audito l’assessore ai Lavori Pubblici -Franco Costantino– il quale ha avuto modo, in un’articolata e chiara relazione, di rappresentare puntualmente ogni aspetto significativo degli ultimi interventi necessari al completamento dell’opera.
In particolare Costantino ha voluto immediatamente comunicare che, da ultimissima interlocuzione con la ditta esecutrice, ha avuto modo di apprendere con ufficialità che le travi commissionate a soggetto terzo alla ditta stessa sono state finalmente realizzate.
Le stesse richiedono autorizzazione, con istanza già prodotta ad Anas, per il trasporto; risultando, questo, di carattere “eccezionale”. Ottenuta tale autorizzazione (sembra che non sussistano motivi ostativi) la questione che ci si è posti, per necessari motivi logistici, è stata il “come” portare le travi a ridosso del punto preciso in cui dovranno essere posizionate; perché si tratta di operazione tecnica molto delicata che richiede precise modalità.
Pertanto si è valutato ed optato, dopo opportuni confronti e studi, di aprire un varco su un muro con ringhiera metallica (di proprietà pubblica) a ridosso della foce del Calopinace; di realizzare quindi una pista temporanea sull’alveo per far giungere alla posizione, individuata per logistica, la gru speciale che dovrà prelevare le travi dal mezzo di trasporto che sosterà invece proprio a ridosso della sponda lato nord del costruendo ponte.
Anche l’iter autorizzativo per questa operazione sull’alveo è stato già attivato e non dovrebbe incrociare ostacoli burocratici.
Rispetto al cronoprogramma previsto, ha specificato sempre Costantino, i tempi sono slittati di qualche mese perché la ditta costruttrice, soggetto terzo, avrebbe dovuto consegnare le travi alla ditta esecutrice già a dicembre. Ciò malgrado, senza annunciare date precise e facendo leva sul buon senso operativo, dall’ormai imminente posa in opera delle stesse i tempi previsti di 96 giorni, con orizzonte temporale di fine aprile, dovrebbero slittare di poco la data ultima di consegna e quindi la completa fruibilità dell’opera. Certamente la situazione appare ormai sbloccata e nella tarda primavera, a ridosso dell’inizio estate, è verosimile che questa vicenda possa trovare la sua definitiva risoluzione. Il ponte sul Calopinace doterà, finalmente, quell’area di un collegamento strategico-funzionale con il parco lineare sud e quindi quella linea di continuità costiera fronte-mare tanto attesa dalla città.
I lavori della Commissione hanno registrato, tra gli altri, anche l’intervento di Gerardo Pontecorvo -in qualità di presidente della consulta “assetto e territorio” – che ha posto all’assessore Franco Costantino domande (cui poi ha opportunamente risposto) proprio sulla logistica degli interventi, sugli iter autorizzativi e sui tempi di consegna definitivi.
Dai consiglieri di maggioranza sono arrivati i complimenti corali per il lavoro svolto dal settore e dall’assessore; soprattutto per la puntualità, la trasparenza e l’operatività.
Il consigliere di minoranza Massimo Ripepi ha ricordato invece i ritardi enormi dell’amministrazione su quest’opera chiedendo pubbliche scuse per la popolazione ed auspicandosi, alla consegna definitiva, che non vi siano festeggiamenti di sorta; al netto di tale considerazione si è complimentato con l’assessore Costantino per il lavoro svolto sottolineando che quando si svolge bene il proprio compito le cose si possono fare.