Sebastiano Plutino
Bisignano (Cs): recuperato il capriolo caduto in una scarpata, dopo essere stato investito da un’auto
Era stato investito da un’auto in transito e poi, anche a causa delle ferite riportate, era precipitato in una scarpata adiacente alla sede stradale rimanendo immobilizzato per ore.
Un esemplare adulto di capriolo è stato soccorso da una squadra di vigili del fuoco del Comando provinciale di Cosenza che è intervenuta alle prime luci dell’alba, con il supporto di un esperto del settore Speleo alpino fluviale del Corpo, in una zona alla periferia di Bisignano.
Ad allertare gli operatori specializzati dei Vigili del fuoco sono stati i carabinieri che hanno notato l’animale in difficoltà.
E’ arrivata anche nella Sala del Tricolore della Prefettura di Catanzaro, dove si è svolta la cerimonia di consegna dei diplomi e delle decorazioni delle “Stelle al merito del lavoro” ai neo Maestri del lavoro calabresi, l’eco delle parole, sulla centralità del lavoro e sul dramma delle ‘morti bianche’, pronunciate ieri a Castrovillari dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della visita a due aziende del sistema distretto agroalimentare a Mongrassano e nella città del Pollino.
Alla cerimonia che si è svolta alla presenza del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, che ha evidenziato i contenuti dell’intervento del Capo dello Stato, hanno partecipato il prefetto del capoluogo calabrese Enrico Ricci, il direttore dell’Ispettorato regionale del lavoro dell’area metropolitana di Reggio Calabria Massimiliano Mura e il Console regionale dei Maestri del lavoro Francesco Saverio Capria.
Melissa (KR): violazioni in materia di lavoro, emesse sanzioni per 14 mila euro
Sanzioni e ammende per quasi 14 mila euro sono state comminate nei giorni scorsi al titolare di un centro socio assistenziale di Melissa, in provincia di Crotone, a seguito delle ispezioni svolte dai carabinieri della Compagnia di Cirò Marina in collaborazione con i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Crotone e al Nucleo antisofisticazione di Cosenza.
All’esito dei controlli sul rispetto della normativa vigente, sono emerse, a carico del titolare della struttura, irregolarità e violazioni in materia di mancata sorveglianza sanitaria e mancata formazione dei lavoratori.
“Vi ringrazio vivamente per quanto avete fatto e state continuando a fare nella difesa dell’identità albanese. Ci state insegnando, più di chiunque altro, come si difendono, si tutelano e, soprattutto, si sviluppano, la lingua, le nostre tradizioni e la nostra cultura. Continuate ad andare avanti così”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica d’Albania, Bajran Begaj nel corso della sua visita, la prima di un Capo di Stato albanese nel piccolo comune del Cosentino di origini arberesh. Il presidente Begaj è stato accolto dal sindaco, Gennaro Capparelli, dall’intera amministrazione e dalla comunità di Acquaformosa. “L’intesa instaurata con la Regione Calabria – ha detto il presidente albanese – è più che ottima a tutti i livelli. Il nostro obiettivo è quello di intensificare tutti i rapporti e, in special modo, quelli culturali”.
“Oggi per la nostra comunità – ha detto il sindaco di Acquaformosa, Gennaro Capparelli – è una giornata speciale perché per la prima volta ospitiamo il presidente della Repubblica dell’Albania. Questa visita, cosi come le altre visite che ci sono state negli altri comuni arberesh, sta a significare il legame fortissimo che ancora lega la nostra madrepatria, l’Albania, con tutte le comunità arberesh. Ci aiutano sicuramente queste visite a mantenere sempre più vivi gli usi, i costumi e anche la lingua arbëresh”.
“Al presidente Begaj ho chiesto – ha aggiunto Capparelli – di starci vicino, di aiutarci nelle nostre problematiche. Ho chieso al presidente di mettere sul piatto della bilancia, quando si troverà a trattare alcune questioni con il governo italiano, il riconoscimento della tutela delle minoranze arbëresh”. Anche per la presidente della Pro Loco di Acquaformosa, Sara Cordoano, la giornata di oggi è stata “una giornata storica che dimostra il legame tra le comunità arbereshe e l’Albania”.
Presidente Albania incontra Monsignor Eparca, Oliverio: “Dialogo religioso è valore”
“Il dialogo religioso e il dialogo interreligioso in Albania è uno dei massimi valori, uno dei più importanti che noi abbiamo. Un valore che va promosso, conservato e tramandato”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj, in occasione dell’incontro che avuto con l’Eparca di Lungro, monsignor Donato Oliverio.
All’incontro, nella sede della Chiesa bizantina cattolica in Italia, ha partecipato anche l’assessore regionale Gianluca Gallo.
“Siete arrivati in Italia – ha aggiunto Begaj – e avete trovato una seconda Patria, ma avete portato qui anche dei valori straordinari della nostra identità nazionale, la lingua arbereshe che avete difeso e tutelato, l’avete ereditata e l’avete tramandata. E’ straordinario sentire parlare, cantare e ballare in albanese non solo gli anziani ma anche le giovani generazioni. In collaborazione con la Fondazione Arberesh, guidata da Ernesto Madeo, e con la Regione Calabria presieduta da Roberto Occhiuto, abbiamo avviato un progetto per la promozione di questi valori, per rendere possibile che i sacrifici dei nostri antenati possano essere tramandati in futuro ai nostri figli”.
“La ringrazio – ha detto ancora il capo di Stato albanese rivolgendosi all’Eparca – per i continui messaggi che trasmette, messaggi che sono estremamente importanti sulla pace, sulla famiglia, sulla convivenza”.
“Presidente lei oggi ha portato con sé qui – ha detto mons. Oliverio – l’intero popolo fratello dell’Albania, al quale ci sentiamo legati da secoli. Lei guida oggi, con autorevolezza e saggezza, il popolo dell’Albania verso una libertà più piena, un progresso più diffuso e verso un’attenzione maggiore nei confronti della nostra Arberia in Italia. Questa nostra Arberia di rito bizantino in Calabria rappresenta la diaspora più antica del popolo albanese, ed è una diaspora viva, operosa e rigogliosa grazie al popolo e al clero bizantino di questa eparchia che ha saputo tenere sempre saldo il suo spirito di appartenenza e la sua fedeltà nei riguardi della lingua e della cultura albanese del rito bizantino tramandati dai nostri padri. L’ Eparchia di Lungro rappresenta un popolo di circa 50mila fedeli arbereshe che dal 1968, in maniera ufficiale, cantano e pregano, nelle nostre chiese, in lingua albanese”.
Presidente Albania visita chiesa bizantina tappezzata di mosaici
“E’ una chiesa estremamente rara, tutta fatta di mosaici. Vorrei ringraziare il maestro, l’artista che, con tanta dedizione, è riuscito a realizzare questa meraviglia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica d’Albania, Bajran Begaj, al termine della sua visita nella chiesa di San Giovanni Battista di Acquaformosa, comune arbereshe in provincia di Cosenza.
“Ovviamente, quanto gli arbereshe hanno lasciato la loro Patria – ha aggiunto Begaj – avevano anche bisogno di nutrirsi anche di spiritualità. Sono arrivati qui, hanno costruito questa chiesa e l’hanno mantenuta fino ad ora. Ringrazio tantissimo quanti contribuiscono alla manutenzione di questa chiesa. E’ un valore raro, inestimabile”.
“L’edificio – ha spiegato il parroco, papas Raffaele De Angelis – quasi per l’80% tappezzata dai mosaici che sono stati commissionati dall’allora parroco, padre Vincenzo Matrangolo (1913 – 2004), e sono stati eseguiti da un mosaicista del posto.
Ovviamente colpisce perché questa chiesa essendo quasi interamente mosaicata è, come tutte le chiese bizantine, un vero tesoro di arte ed è anche un tesoro di fede. Queste immagini – ha aggiunto il sacerdote – la impreziosiscono e la rendono ancora più maestosa rispetto a quello che è già di per sé una chiesa bizantina. Quello che viene rappresentato dai mosaici sono, a parte le scene obbligatorie presenti in ogni chiesa riferite all’antico testamento, con i racconti della creazione dell’uomo, della donna e del mondo e poi altre, tra le principali, del nuovo testamento, tra cui l’Annunciazione, l’entrata in Gerusalemme, la Morte e la Resurrezione del Signore, il Battesimo e la Nascita.
Come mosaici più recenti abbiamo il mosaico dell’Esaltazione, della Croce, dell’Ascensione e della Pentecoste. Questa chiesa risulta, come tutte le chiese bizantine risulta così come una vera e propria catechesi per immagini, una Bibbia a colori in modo che il fedele che un tempo non sapeva leggere attraverso queste immagini potesse conoscere l’opera di salvezza che il Signore ha fatto per ognuno di noi”.
Elezioni Europee: i calabresi in lizza nei partiti. tra capolista e candidati
A poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle candidature per le elezioni europee in programma l’8 e 9 giugno, i giochi sembrano ormai fatti anche in Calabria.
Tanti i nomi noti che spuntano dagli elenchi depositati per la circoscrizione Sud che comprende oltre alla Calabria anche Campania, Abruzzo, Basilicata, Puglia e Molise.
L’alleanza Verdi Sinistra schiera come capolista Mimmo Lucano, già sindaco di Riace e artefice di un modello di accoglienza e integrazione dei migranti conosciuto anche fuori dai confini nazionali.
In lista con lui, anche Maria Pia Funaro, ex vice-sindaca di Cosenza che ha lasciato il Pd per aderire al progetto di Fratoianni e Bonelli.
Sotto il simbolo dei dem, assieme alla capolista Lucia Annunziata, al sindaco di Bari Antonio Decaro, alla vicepresidente uscente dell’Europarlamento Pina Picierno e al giornalista Sandro Ruotolo, c’è Jasmine Cristallo, catanzarese, ex leader delle sardine. Della partita anche Luigi Tassone già consigliere regionale ed ex sindaco di Serra San Bruno.
In Forza Italia a dare manforte al capolista il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, la vicepresidente della Regione Giusi Princi, reggina unica candidata calabrese tra gli azzurri. La Lega, che propone come capolista il generale Roberto Vannacci, si affida alla deputata cosentina Simona Loizzo protagonista in pochi anni di una scalata da consigliera regionale a parlamentare del Carroccio e che adesso tenta il tris con la conquista di un seggio europeo. In lista anche il presidente catanzarese del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso.
In campo con Giorgia Meloni che guiderà la lista di Fratelli d’Italia, oltre all’europarlamentare uscente Denis Nesci, la consigliera regionale Luciana De Francesco. Un altro calabrese in cima alla lista è l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, economista e docente universitario originario di Scala Coeli (Cosenza), guiderà gli aspiranti europarlamentari del M5S per la circoscrizione Sud. La regola dei due mandati ha invece impedito la ricandidatura dell’unica uscente, Laura Ferrara. Azione schiera il segretario regionale Francesco De Nisi, attuale consigliere regionale.
Altra curiosità per la lista ‘Sud chiama Nord’ di Cateno De Luca, anche il Capitano Ultimo, Sergio De Caprio, toscano ma assessore regionale all’ambiente nella precedente legislatura.
Il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel giorno in cui, in Calabria, è presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella evidenzia le grandi difficoltà di poter riconoscere lo Stato che egli rappresenta e dal quale per noi oggi risulta facile prendere le distanze.
Sono 13 le vittime sulla Statale 106 dall’inizio dell’anno: Antonella Romeo (18 anni), Elisa Pelle (24 anni), Teresa Giorgi (34 anni), Domenico Romeo (27 anni), Salvatore Mattia Porto (21 anni), Alfredo Aleardi (32 anni), Maurizio Docimo (65 anni), Marco Pezzati (31 anni), Carlo Carrai (65 anni), Gabriella Laganà (76 anni), Francesca Stornello (53 anni) deceduta ieri in ospedale a seguito dello scontro avvenuto sulla Statale 106 a Villapiana (CS), lo scorso 27 aprile, Alessio Legato (30 anni), deceduto ieri pomeriggio in ospedale a seguito dello scontro avvenuto a Bocale, fraz. di Reggio Calabria lo scorso 25 aprile 2024 ed oggi il Dott. Salvatore Mustara (44 anni), nello scontro mortale di Simeri Crichi (CZ).
Sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria dal primo di gennaio fino ad oggi abbiamo avuto in media una vittima ogni 9 giorni. Il bilancio si aggrava, inoltre, se consideriamo che mai, dal 1996 fino ad oggi, nei primi 4 mesi dell’anno abbiamo registrato così tante vittime e, fra queste, così tanti giovani.
In questo momento di grande dolore vogliamo dedicare una riflessione sulle vittime: Francesca Stornello, sposata, mamma di tre figli, viaggiava col marito (rimasto ferito). Aveva compiuto 53 anni appena sei giorni fa. Col marito era andata a trovare uno dei figli a Cosenza. All’improvviso lo scontro, Francesca è stata trasferita in eliambulanza all’ospedale di Cosenza, il ricovero e le lesioni che a meno di 24 ore non le hanno dato scampo.
Il Dott. Salvatore Mustara, 44 anni, medico di base, in servizio a Botricello ma residente a Cropani, lascia la moglie e tre bellissimi bambini. Le cause dell’incidente sono al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, mentre il 118 intervenuto con un’ambulanza e con elisoccorso non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
Alessio Legato, 30 anni, era in moto quando il violento impatto con una macchina lo scorso 25 aprile ha visto morire nell’immediato Gabriella Laganà di 76 anni. Lui era stato trasportato d’urgenza al Gom dove dopo giorni in terapia intensiva si è spento lasciando l’intera comunità di Bova sgomenta e la mamma Paola, il papà Antonio ed il fratello Danilo nel dolore più profondo.
Impietriti di fronte a questo olocausto che non esitiamo a definire un’autentica Strage di Stato il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato ritiene che il Ponte sullo Stretto sia un’opera infrastrutturale immorale. È eticamente intollerabile che in una Calabria che piange da sempre i suoi figli migliori sull’asfalto della famigerata e tristemente “strada della morte” non siano investite risorse per ammodernare e mettere in sicurezza la Statale 106 Jonica, l’unica infrastruttura prioritaria, strategica ed urgente per la Calabria ed i calabresi.
Così come è ormai intollerabile l’immobilismo e l’omertà della classe politica dirigente calabrese incapace di chiedere ed ottenere la rimozione immediata degli attuali dirigenti della Struttura Territoriale di Anas Spa in Calabria nonostante le condizioni comatose e vergognose in cui versa la Statale 106 dove manca persino l’ordinaria manutenzione.
Il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel rivolgere il proprio sincero e profondo cordoglio alle Famiglia delle vittime coglie l’occasione per sottolineare che noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti alle tragedie di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte” in Calabria, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.
NOTA: L’ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO “BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106” INTENDE RIPORTARE LA LETTERA SCRITTA DAL COMITATO GIOVANI DI BOVA MARINA A SEGUITO DELLA MORTE DI ALESSIO LEGATO INVITANDO TUTTA LA COMUNITÀ REGIONALE E NAZIONALE AD UNA RIFLESSIONE E, LA CLASSE POLITICA CALABRESE E NAZIONALE, AD UN ATTENTO ESAME DI COSCIENZA:
“Oggi piange tutta la comunità Bovese…oggi abbiamo perso tutti… abbiamo perso un fratello, un amico, un nipote, un conoscente, un cugino. Purtroppo il destino ha scelto Alessio… un destino pregiudicato da una strada maledetta che miete vittime instancabilmente… Abbandonati da uno Stato quasi impassibile alle disgrazie che avvengono mensilmente nel nostro territorio…uno Stato che predica ma neanche dopo le centinaia di morti interviene con azioni sicure e di contrasto a tutte queste tragedie. La morte di un ragazzo lascia increduli. Il primo pensiero è per lui, Alessio per l’interruzione del suo progetto di vita, per i suoi genitori per lo sforzo che dovranno fare per sopravvivere, per suo fratello Danilo, i parenti, e per tutti noi, che meno vicini siamo comunque partecipi, perché la morte di un giovane colpisce tutta la comunità, ognuno viene toccato nell’affetto, nel senso di impotenza, nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. Una vita che si spegne troppo presto toglie un po’ di futuro e di fiducia a tutti. Ad Alessio il pensiero di noi giovani del Comitato, alla sua famiglia il nostro più grande abbraccio“.
Il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, con tanta commozione, il gesto della Famiglia di Antonio Legato di donare i suoi organi… Un grande gesto d’amore che non ci lascia indifferenti e che farà rivivere Antonio nelle vite di chi, attraverso i suoi organi, potrà continuare a sorridere.
Primo Maggio con la grande musica d’autore italiana a Praia a Mare, dove alle 21:30 si terrà il concerto di Ron in Piazza della Resistenza, evento fortemente voluto dal sindaco Antonino De Lorenzo e predisposto dalla Show Net di Ruggero Pegna nell’ambito delle esclusive di Fatti di Musica, il Festival-Premio ai Migliori Live d’autore. A Rosalino Cellamare, nome storico del cantautorato italiano, sarà anche consegnato il Riccio d’Argento del maestro orafo Gerardo Sacco, l’oscar del Festival attribuito in 38 edizioni ai più prestigiosi nomi della musica d’autore italiana ed internazionale. Piazza della Resistenza, una sorta di arena a pochi metri dal lungomare, si presenterà come un vero teatro all’aperto, con posti a sedere ed ingresso libero.
Ron è indubbiamente uno dei più importanti cantautori, con un repertorio ricchissimo e ben 26 album pubblicati, tra i più belli del panorama d’autore. Vanta la partecipazione ad 8 Festival di Sanremo, vinto nel 1996 con il bellissimo brano Vorrei incontrarti fra cent’anni in coppia con Tosca, 7 Festivalbar, vinto nel 1982 con Anima, un Premio della Critica Mia Martini per Almeno pensami nel 2018 e un Premio Bindi alla carriera nel 2018. Artista raffinato e sensibile, è uno dei principali protagonisti dei più grandi eventi della musica in Italia: dal tour di “Banana Republic” con Dalla e De Gregori, al “Fab Four Tour” con Pino Daniele, De Gregori e Fiorella Mannoia.
“Il suo live – afferma Pegna – in questa edizione del Festival sarà il filo con la storia della nostra migliore canzone d’autore, con diversi concerti in tutta la regione in omaggio alla grande scuola del più autentico cantautorato italiano, quello capace di regalarci brani intramontabili ed emozionanti, perle di musica, testi, poesia, colonna sonora di intere generazioni.” .
Anche Praia a Mare è entrata da un paio d’anni tra le location del Festival, scelte per i loro beni culturali, paesaggistici, l’idoneità di teatri e spazi e la sinergia con le Amministrazioni Comunali.
“Destagionalizzare gli eventi rispetto ai mesi di luglio e agosto – sottolinea il sindaco Antonino De Lorenzo – è una linea apprezzata da tutti i nostri concittadini e vuole essere anche un premio ai numerosissimi turisti che affollano la nostra località oltre il periodo estivo. Accogliere in allegria è un principio della nostra politica turistica e la buona musica è tra gli ingredienti più graditi.”
Fatti di Musica proseguirà il 25 maggio nel Teatro Grandinetti di Lamezia con il concerto di Luigi Strangis, il talento lametino vincitore di “Amici”. Tra gli altri eventi, confermato per il 24 luglio al Teatro Al Castello di Roccella Jonica lo storico live sui Pink Floyd del leggendario fondatore e musicista della mitica band britannica, Nick Mason, con la super band composta da Gary Kemp, Guy Pratt, Lee Harris, Dom Beken. L’evento ha il Patrocinio della Presidenza della Regione Calabria. Il 3 agosto ci si sposterà a Reggio Calabria per il live di Irama, attesissimo nella splendida cornice di Piazza del Castello Aragonese, dove il 9 agosto ci sarà anche il live ricco di effetti speciali di Gabry Ponte, il re della dance mondiale. L’ 8 agosto Dargen D’Amico sarà ad Isola Capo Rizzuto. Dal 12 al 14 agosto, la carovana di Fatti di Musica si sposterà al Porto di Catanzaro per tre live inseriti nel Festival Sapore di Mare: rispettivamente Los Reyes dei Gipsy King, Nino Frassica e Los Plaggers Band, Max Gazzè e Calabria Orchestra.
Fatti di Musica 2024 si concluderà con una ricca sessione autunno/inverno: Grease il Musical 23, 24 novembre al Teatro Politeama di Catanzaro e 25, 26 novembre al Teatro Cilea di Reggio Calabria, il ritorno di Stefano De Martino al Teatro Politeama di Catanzaro il 6 dicembre e, infine, nello stesso Politeama dal 19 al 22 dicembre lo spettacolo Alis, lo spettacolare Gran Galà di Le Cirque Top Performers con stelle di Le Cirque du Soleil. Previste altre conferme a breve.
1° Maggio 2024 – Rompere la gabbia che distrugge il lavoro e calpesta i lavoratori!
Non è un Primo Maggio felice per i lavoratori italiani che sono prigionieri di una gabbia dentro la quale le loro condizioni di vita peggiorano sempre di più e la loro situazione diventa sempre più drammatica e allarmante.
I salari italiani sono piombati agli ultimi posti in Europa, mentre in passato erano nella fascia alta. Negli ultimi 30 anni, unico caso in Europa, i salari e gli stipendi in Italia sono diminuiti del 3%, mentre il costo della vita è triplicato, anche per l’effetto nefasto dell’entrata in vigore dell’euro.
Oggi 5,7 milioni di lavoratori hanno un salario inferiore agli 850 euro netti, altri 2 milioni sono sotto i 1200 euro mensili, questo significa che il 45% dei lavoratori del settore privato ha uno stipendio inferiore ai 1200 euro mensili. Inoltre, in particolare nel Sud aumentano il lavoro precario e il lavoro nero che sono sottopagati e in alcuni settori, dal commercio, all’edilizia all’agricoltura, i salari sono di fame e non esiste alcuna tipo di tutela (sicurezza, contributi, ecc.) per i lavoratori.
Da quando è stata abolita la Scala Mobile i redditi da lavoro, e le pensioni, sono caduti completamente in balia dell’inflazione, come ha dimostrato la recente fiammata inflazionistica, nella quale sono fortemente cresciuti i redditi dei dirigenti e i profitti delle imprese, praticamente tutte, a partire dalle banche, che hanno fatto profitti da record distribuiti ai ricchi azionisti ed è cresciuto esponenzialmente lo sfruttamento padronale dei lavoratori.
Non solo i lavoratori italiani sono sempre più poveri e sfruttati, ma anche sempre più precari, sono 7,9 milioni i lavoratori discontinui (tra cui gli stagionali) e 2,2 milioni i part time, spesso non volontari.
La precarietà del lavoro, assieme alla logica dei subappalti e delle esternalizzazioni, serve solo ad aumentare lo sfruttamento dei lavoratori ed i profitti dei padroni e rappresenta una delle cause principali del grande numero di morti sul lavoro., oltre 1.000 ogni anno.
In Italia, ogni anno, gli omicidi sul lavoro sull’altare del profitto sono una vera e propria ecatombe; inoltre, come se ciò non bastasse, ci sono circa 500mila infortuni sul lavoro, che spesso sono molto gravi e con conseguenze permanenti, mentre crescono le malattie professionali, spesso invalidanti.
I lavoratori italiani non devono più accettare una situazione così, si deve aprire una grande vertenza ed una campagna di lotte e di scioperi , nella quale tutti i lavoratori, pubblici e privati, di ogni categoria, stabili e precari, uniti pretendano aumenti salariali consistenti, un meccanismo di recupero automatico dell’inflazione, riduzione del precariato, abbandono delle esternalizzazioni e dei subappalti, introduzione del reato di omicidio sul lavoro e aumento della sicurezza sul posto di lavoro, lotta al caporalato e allo schiavismo.
Occorre unire le forze e tornare alla lotta per rilanciare la centralità del lavoro e dei lavoratori, contro la miseria e la povertà, contro i privilegi e le diseguaglianze, contro, per la libertà dal bisogno e per costruire una società migliore fondata sulla giustizia sociale.
I lavoratori, i delegati, le RSU devono tornare in campo in prima persona, solo da loro può partire la spinta per cambiare una situazione di sfruttamento e di sotto salario che non si può più sopportare.
Questo è il nostro auspicio mentre auguriamo Buon Primo Maggio ai lavoratori e alle lavoratrici.