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“A pochi metri l’uno dall’altra, le Mura greche e le Terme romane, sono preziose testimonianze della nostra storia: un museo a cielo aperto che racconta le nostre origini, oggi abbandonato all’incuria”.
Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Federico Milia, in una nota denuncia le condizioni dei siti archeologici a cielo aperto della città: “Vergognoso presentare questo scenario ai cittadini e ai visitatori: un’altra prova della totale incapacità di quest’ amministrazione di tutelare i beni della città”.
“Entrambi i siti sono sommersi da erbacce: uno spettacolo indecoroso da offrire a turisti e visitatori, nonché ai cittadini che in questi anni hanno spesso rappresentato lo stato di degrado di questi due preziosi simboli di cultura antica della nostra città” prosegue Milia.
“È indispensabile il ripristino celere delle condizioni tali da consentire nuovamente la fruizione di questi siti: sto provvedendo a fare una segnalazione ufficiale agli uffici competenti, la città merita delle risposte – prosegue Milia- e se è compito delle associazioni la promozione di questi siti, al Comune e alla Sovrintendenza spetta la tutela di questi luoghi: è chiaro che esista un anello debole, o mancante, in quella catena di sinergia tra associazioni, Sovrintendenza e Comune che dovrebbe consentire la gestione ottimale di questi siti” conclude Milia.
La terza commissione consiliare “Territorio, urbanistica, patrimonio edilizio e terriero”, presieduta da Giuseppe Francesco Sera, ha dato parere favorevole al Piano triennale delle opere pubbliche con 12 voti favorevoli e 6 astenuti.
L’inizio della trattazione del Piano era avvenuto nella seduta del 4 aprile scorso. Quest’anno è stato dedicato particolare spazio al lavoro certosino svolto dagli uffici dei settori Lavori Pubblici e Manutenzione, relativamente alla ricerca dei fondi generati da pregressi mutui presso la Cassa Depositi e prestiti, monitorando una cifra di circa 28 milioni di euro.
«Si tratta – ha spiegato il presidente Sera – di una vera boccata di ossigeno per questo settore. L’attuale maggioranza, su indicazione dell’allora sindaco f.f. Brunetti poi confermata da Falcomatà, ha deciso di destinare circa 23 milioni di euro per i servizi ai cittadini».
Il presidente, nell’elencare le linee principali del Piano triennale, ne rimarca alcune: «Incentivare, programmare ed eseguire le manutenzioni stradali nelle periferie cittadine, con tratti principali e di maggior traffico di veicoli. Lavori che concettualmente prevedono la scarifica, la pulizia delle caditoie e delle cunette e, una volta preparato il fondo, la realizzazione della successiva bitumazione».
Delle restanti somme, 600mila euro saranno destinati alla messa a norma e all’adeguamento dei sistemi antincendio delle scuole: «Finalmente – ha rimarcato Sera – è stata recepita l’esigenza primaria di regolarizzare anche tutta la parte amministrativa degli istituti, con accatastamenti e collaudi».
Ulteriori 600mila euro, oltre quelli già previsti in bilancio, saranno poi destinati alle manutenzioni di tratti di marciapiedi e di piazze.
Un milione di euro viene indirizzato all’impiantistica sportiva, mentre 400mila euro sono i fondi riservati alla manutenzione del campo Coni del quartiere Modena.
Sera sottolinea come siano stati aumentati anche «i capitoli inerenti la manutenzione del tapis roulant».
Era stato l’assessore alla “Città del futuro” con delega ai Lavori Pubblici, Franco Costantino, a mettere in risalto, nella sua presentazione in terza commissione, i tre elementi fondamentali di indirizzo dettati alla dirigenza e forniti in avvio del suo mandato: innanzitutto tempestività dell’inizio dell’iter amministrativo. L’assessore aveva evidenziato come tutte le opere previste all’interno del piano siano state già assegnate ai gruppi di competenza. In secondo luogo, il costante monitoraggio che verrà eseguito dal Settore, sia con riferimento all’iter amministrativo che alla realizzazione dei lavori, con incontri periodici con i vari responsabili unici del procedimento. Da ultimo, il dirigente di settore, in sede di valutazione della produttività dei tecnici, terrà conto dello stato di avanzamento dei lavori.
La decisione di procedere nella seduta odierna alla votazione del Piano triennale delle Opere pubbliche era stata assunta dal presidente Sera, in virtù dell’esigenza rappresentata da Gerardo Pontecorvo, presidente della Consulta comunale assetto del Territorio, di essere audito insieme agli altri rappresentanti. A tutti è stata data ampia possibilità di esporre le osservazioni in merito al Piano e fornire contributi per eventuali interventi migliorativi. Successivamente si è proceduto alla votazione il cui esito ha dato parere positivo al documento che ora approderà in Consiglio comunale.
Si intensifica l’azione dei Carabinieri forestali nell’ambito delle Campagne di controllo disposte dal Comando Legione Carabinieri Forestale “Calabria”, nei diversi settori di competenza. Nel reggino, in particolare, tali attività hanno portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di otto persone per svariate violazioni alla normativa edilizia, paesaggistica e sulla gestione dei rifiuti.
Nel dettaglio, Militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Melito di Porto Salvo, in sinergia con militari del Nucleo Carabinieri Parco e della Stazione di Bagaladi (RC), hanno scoperto e sequestrato, nel Comune di San Lorenzo, un terreno con la presenza di numerosi automezzi abbandonati. Gli accertamenti successivi hanno permesso di risalire ai proprietari degli automezzi e del terreno, cinque persone, alle quali è stato contestato il reato di abbandono di rifiuti speciali.
Nel Comune di Melito di Porto Salvo, gli stessi Carabinieri forestali locali, coadiuvati dalla Polizia Locale, in esito ad un controllo documentale, hanno accertato la presenza di un’officina meccanica, gestita da due soggetti del posto, all’interno di un capannone metallico totalmente abusivo, privo di ogni titolo autorizzativo e da tempo destinato alla demolizione. Svariate sono state le irregolarità riscontrate che sono valse al titolare dell’officina numerose contestazioni di reato per la gestione irregolare dei rifiuti, inquinamento delle acque e per disturbo della quiete pubblica.
Infine a Condofuri Marina, i Carabinieri Forestali di Melito di Porto Salvo e Bagaladi hanno sequestrato uno stabilimento balneare costruito su area demaniale marittima che, stante alle analisi documentali, risulterebbe autorizzato solo come struttura a carattere stagionale, ma che di fatto il titolare aveva reso permanente, con la realizzazione di opere edili di notevole dimensioni e modificando in modo irreversibile il territorio, ricadente peraltro in zona sottoposta a svariati vincoli di protezione. Inevitabile il deferimento all’Autorità Giudiziaria del titolare dello stabilimento e del tecnico incaricato alla gestione dell’iter autorizzativo che dovranno rispondere di una lunga serie di reati ambientali.
I procedimenti sono attualmente pendenti in fase di indagini e l’effettive responsabilità delle persone deferite saranno vagliate nel corso dei successivi processi.
Ancora senza un movente ben definito l’omicidio di Domenico Oppedisano, il 24enne ucciso ieri mattina in un agguato mentre a bordo della sua Fiat Panda percorreva una strada interpoderale in contrada Prateria di San Pietro Caridà, nel Reggino, al confine con la provincia di Vibo Valentia.
I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, con il coordinamento della Procura di Palmi, hanno a lungo sentito i parenti della vittima, il padre Giuseppe, già noto alle forze dell’ordine ed in passato coinvolto in indagini sulla ‘ndrangheta, i due fratelli, gli amici, proprio per cercare un appiglio utile che possa indirizzare le indagini su una pista certa.
Cosa che al momento non è stata individuata.
Gli investigatori stanno anche valutando eventuali collegamenti tra il delitto di ieri e l’omicidio di Alessandro Morfei, di 30 anni, ucciso anche lui a colpi di lupara mentre stava lavorando la terra su un trattore nelle campagne di Dinami (Vibo Valentia).
Fatto di sangue accaduto il 10 di settembre del 2022, quattro anni dopo l’omicidio del padre di Alessandro, Pietro Morfei, ritenuto legato all’omonima famiglia di ‘ndrangheta della zona, ucciso davanti ad un bar a Dinami il 17 luglio del 1998.
Gli inquirenti stanno valutando se possa esserci un legame tra i due episodio anche per Oppedisano e Morfei sarebbero legati da un rapporto di parentela.
Quello tra San Pietro di Caridà e Dinami è un territorio delicato e complesso dove convergono più famiglie legate a contesti mafiosi sia nella parte della Piana che del Vibonese, con fatti di sangue che nel corso del tempo si sono susseguiti.
Due giovani sono stati denunciati in stato di libertà dai carabinieri perché accusati di essere i responsabili dell’aggressione al giornalista della Tgr Calabria Lorenzo Gottardo e ai due operatori che erano insieme a lui.
L’aggressione avvenuta ieri mattina a Dinami, il centro del Vibonese, dove vivono alcuni parenti di Domenico Oppedisano, l’operaio boschivo ventiquattrenne ucciso ieri mattina da persone non identificate nella frazione “Prateria” di san Pietro di Caridà, nel reggino.
Gottardo si era recato insieme alla troupe per raccogliere qualche testimonianza sull’omicidio di Oppedisano. Alcuni familiari della vittima lo hanno subito aggredito, intimandogli di allontanarsi ed aggredendolo con un bastone.
Dopo la denuncia presentata da Gottardo e dai componenti della troupe, sono partite le indagini dei carabinieri che hanno portato all’identificazione ed alla denuncia dei due presunti responsabili dell’aggressione.
Secondo quanto si è appreso, i due denunciati sono un fratello della vittima ed il fidanzato della sorella dello stesso Oppedisano. I reati che gli vengono contestati sono percosse e minacce aggravate.
“Una troupe della Tgr Calabria, inviata a San Pietro di Caridà, in provincia di Reggio Calabria, per seguire gli sviluppi di un omicidio, è stata barbaramente aggredita a bastonate dai parenti della vittima. Il nostro collega Lorenzo Gottardo ha subito contusioni alle braccia e alle gambe.Danneggiata anche l’auto del service incaricato delle riprese” Lo rendono noto, con un comunicato, il Cdr della stessa Tgr, l’esecutivo dell’Usigrai e la Fnsi.
“Il cdr e tutta la redazione della Tgr Calabria, insieme all’esecutivo Usigrai e alla Federazione nazionale della stampa – si aggiunge nella nota – esprimono solidarietà ai colleghi aggrediti mentre stavano svolgendo il loro lavoro, e condannano duramente questo inqualificabile episodio. I giornalisti della Tgr Calabria non si fermeranno davanti ad alcuna intimidazione e continueranno a documentare con scrupolo ogni fatto di cronaca per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto a essere informati”.
La direzione della TgR Rai: “Esprime solidarietà al collega Lorenzo Gottardo della Tgr Calabria e alla sua troupe televisiva, vittime di un’aggressione durante la realizzazione di un servizio nella Piana di Gioia Tauro”. La direzione, si legge in una nota di Viale Mazzini: “Informata dal caporedattore Riccardo Giacoia, ha sentito telefonicamente il collega per sincerarsi delle sue condizioni di salute, che per fortuna sono buone come quelle dell’operatore tv e del suo assistente, e lo ha ringraziato anche perché, nonostante il grave episodio, ha continuato a lavorare, completando il servizio sugli sviluppi di un omicidio. La direzione ribadisce il pieno sostegno alla TgR Calabria che, come tutte le altre redazioni della testata, continuerà a raccontare i fatti del territorio senza farsi intimidire”.
Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, esprime “solidarietà alla troupe del Tgr, alla redazione e al caporedattore Riccardo Giacoia per l’aggressione subita in provincia di Reggio Calabria. Azioni cosi offensive e sprezzanti, tese a condizionare l’informazione del servizio pubblico radiotelevisivo, vanno fermamente condannate”.
Sinergie all’opera per una ripartenza di un settore strategico come quello della trasformazione e rigenerazione urbana.
A palazzo San Giorgio. l’assessore ai Programmi di pianificazione urbana e sostenibile Paolo Malara e l’assessore all’Edilizia privata e condono edilizio Elisa Zoccali hanno incontrato Michele Laganà e Antonino Tropea, rispettivamente presidente e direttore di Ance Reggio Calabria; presente anche il dirigente del settore Urbanistica Marco Di Donna.
Nel corso delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, i militari della Stazione Carabinieri di Bagnara Calabra avrebbero raccolto chiari e precisi elementi che potrebbero essere utili all’individuazione dei presunti autori dell’atto intimidatorio ai danni del centro scommesse “Eurobet” di Bagnara Calabra.
Era la notte del 24 novembre 2023 quando ignoti danneggiavano, mediante l’apposizione di un ordigno esplosivo, l’esercizio commerciale ormai prossimo all’apertura e i veicoli parcheggiati nelle vicinanze.
Queste sono le uniche informazioni trapelate dagli inquirenti che procedono con il massimo riserbo e si apprestano a chiudere il cerchio su uno dei tanti atti intimidatori che hanno colpito nell’ultimo periodo il territorio bagnarese.
<<Il Tribunale di Cosenza e stato il palcoscenico di un importante convegno che ha visto la partecipazione del Sottosegretario alla Giustizia, On. Andrea Ostellari. L’evento e’ stato incentrato sugli atti d’indirizzo e di gestione della Pubblica Amministrazione, in particolare sulla riforma del reato di abuso d’ufficio.
La Dott.ssa Luisa Mingrone, Presidente del Tribunale di Cosenza, si è occupata dei saluti istituzionali per dare il via ai lavori. Tra coloro coloro che sono intervenuti durante il convegno l’Avv. Claudio De Luca, in sostituzione dell’avv. Ornella Nucci, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, l’avv. Giacomo Francesco Saccomanno del Foro di Palmi, l’On.le Simona Loizzo, Parlamentare e Componente della VII Commissione, l’Avv. Angelo Gangi, Cassazionista e Amministratore Comunale, e la Dott.ssa Carmen Ciarcia, Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Cosenza.
Le conclusioni affidate all’on. Andrea Ostellari, Sottosegretario di Stato alla Giustizia, che ha portato il proprio contributo e le proprie riflessioni sull’importante tema in discussione.
E’ emerso, durante la discussione, che i dati del 2023, relativi agli indagati e ai condannati per abuso d’ufficio in Italia, non sono facilmente reperibili in una fonte unica. Tuttavia, secondo un articolo pubblicato il 12 gennaio 2023, da 5418 procedimenti sono scaturite 9 sentenze di condanna, 35 di patteggiamento, 72 di assoluzione, 28 di non doversi procedere per prescrizione, e 148 decreti di archiviazione per prescrizione. Dal dibattito sono emerse importanti risultanze in riferimento appunto alla natura del reato: il Presidente del Tribunale, dott.ssa Maria Luisa Mingrone, nei saluti ha evidenziato la differenzazione tra l’attività di indirizzo e quella gestoria, l’avv. Claudio De Luca, ha portato il saluto del Foro di Cosenza, l’avv. Giacomo Francesco Saccomanno, ha sollecitato una maggiore partecipazione da parte di tutti i protagonisti alle modifiche di legge e una condivisione se possibile, l’On. Simona Loizzo, ha sollecitato dei provvedimenti che devono spingere all’accertamento della verità, l’avv. Angelo Gangi, ha ripercorso l’evoluzione della norma amministrativa sulla difesa dei diritti dei cittadini ed alla possibilità di questi di poter partecipare e avanzare adeguate difese, la dott.ssa Carmen Ciarcia, ha evidenziato l’importanza della norma e le varie modifiche apportate nel tempo che hanno migliorato il dettato legislativo, concludendo per il mantenimento della stessa. Le conclusioni dell’On. Andrea Ostellari si sono rivolte alla necessità di adeguare il sistema giudiziario ed in particolare ha evidenziato che per il reato di abuso d’ufficio vi sono stati tanti procedimenti che sono terminati quasi tutti con provvedimenti che non hanno portato alla condanna. I numeri indicati dallo stesso hanno comprovato, infatti, un minimo di soluzioni penali rispetto alle numerose iscrizioni. Tutti interventi brillanti e di elevato pregio giuridico che hanno messo, comunque, in evidenza delle posizioni diverse, ma che hanno raggiunto l’unanimità allorquando si è augurato un maggiore dibattito ed un percordo di condivisione del procedimenti e delle statuizioni legislative, sempre, però, nell’interesse del cittadino e di una celere giustizia. Un grande ringraziamento all’On. Simona Loizzo per aver organizzato un così importate e partecipato evento>>.
Reggio Calabria, ad oggi, si è lasciata il COVID alle spalle, e ciò anche per merito della sua cittadinanza che ha tenuto comportamenti virtuosi durante il lungo periodo della pandemia.
È quello che emerge dal monitoraggio dell’andamento epidemico dell’ultimo anno e mezzo. In questo periodo, infatti, il Grande Ospedale Metropolitano ha continuato la diramazione del bollettino recante i dati statistici sull’andamento dell’epidemia da COVID-19 relativi all’Ospedale in forma aggregata e settimanale. Nei diciotto mesi in esame i numeri di contagiati e ricoverati sono andati via via assottigliandosi, così come l’incidenza concreta dei sintomi sui pazienti COVID positivi.
Il 5 maggio 2023 il Direttore Generale dell’OMS ha dichiarato la fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale dopo oltre tre anni.
Nel corso dell’ultimo mese, inoltre, presso il G.O.M. soltanto 6 persone sono risultate positive al test e 6 sono stati i ricoverati, mentre nessuno è risultato contagiato nell’ultima settimana e, attualmente, non vi sono pazienti positivi al Covid-19 assistiti in Ospedale.
Sono dati estremamente confortanti in virtù dei quali il G.O.M. ha deciso di sospendere, si auspica definitivamente, la diramazione del bollettino settimanale (che è a partire dall’8 novembre 2022 è stato pubblicato soltanto sul sito internet istituzionale dell’Ospedale) e ringrazia la cittadinanza ed i professionisti dell’informazione per la costanza con la quale sono state trattate le comunicazioni.
Si rassicura che eventuali informazioni di carattere rilevante saranno tempestivamente comunicate attraverso i canali ufficiali.
La Direzione del G.O.M. continua a raccomandare di tenere comportamenti sociali responsabili a tutela della salute di tutti.