Sebastiano Plutino
Affluenza in lieve aumento, nel complesso regionale, alle elezioni comunali in Calabria che hanno interessato 17 Enti.
Il dato definitivo pubblicato su Eligendo è il 60,91% contro il 59,55 di 5 anni fa.
Più consistente del dato regionale quello registrato a Lamezia Terme (Catanzaro), la città più popolosa – è la quarta in Calabria – di quelle chiamate al voto.
Si è recato alle urne il 59,39% degli aventi diritto contro il 54,99% della precedente tornata elettorale.
In controtendenza, invece, Rende (Cosenza), dove si registra una flessione di circa il 4% con un’affluenza del 66,66% contro il 70,96.
A Cassano allo Ionio, ha votato il 60,54% degli aventi diritto contro il 59,12 e a Isola Capo Rizzuto il 70,98% (66,21).
Le patologie croniche e i casi clinici complessi sono oggi la quotidianità dei reparti di Medicina Interna. E proprio da qui – da questo fronte avanzato della cura ospedaliera – si alza il dibattito scientifico e organizzativo che anima la XXII edizione delle Giornate Internistiche Calabresi, in programma a Lamezia Terme venerdì 30 e sabato 31 maggio.
“Negli ultimi anni – spiega il dottor Gerardo Mancuso, direttore del Dipartimento di Medicina e Specialità Mediche dell’ospedale di Lamezia e presidente del Congresso – abbiamo assistito a un cambiamento profondo nella tipologia dei pazienti. Il progressivo invecchiamento della popolazione, la polipatologia, la fragilità, la gestione della politerapia rendono i casi clinici sempre più complessi. La Medicina Interna è chiamata a rispondere a tutto questo con competenza, aggiornamento continuo e integrazione tra ospedale e territorio”.
Oltre 80 i relatori, provenienti da tutta Italia, tra direttori di UOC, professori universitari, specialisti ambulatoriali e dirigenti ospedalieri. Una faculty di altissimo profilo che si confronterà su tematiche che vanno dalla gestione del paziente fragile agli aspetti più avanzati della diagnosi e terapia nelle patologie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche e infettive.
“Questo congresso – aggiunge Mancuso – è nato 22 anni fa con l’idea di offrire un evento pragmatico, calato nella realtà della medicina clinica. Abbiamo conservato quella impostazione, aggiornandola con le nuove evidenze scientifiche, ma restando ancorati alla pratica quotidiana. Non è un convegno teorico: è un’occasione di confronto tra chi lavora davvero nei reparti”.
Una realtà, quella dei pazienti “real life”, che troppo spesso viene trascurata dagli studi clinici e dalle decisioni sanitarie centralizzate. “I nostri ospedali – continua Mancuso – ospitano pazienti sempre più complessi, che non rientrano nei protocolli standardizzati. È per questo che dobbiamo porre al centro la persona, non solo la malattia. Il nostro obiettivo è migliorare la definizione dei percorsi clinici e delle cure, anche con un approccio multidisciplinare”.
“Proprio per far fronte a queste nuove necessità assistenziali il Reparto di Medicina Interna del Presidio di Lamezia Terme ha allestito la Sub-Intensiva Internistica con 4 posti letto, che rappresenta un punto di riferimento nazionale e che ha dato luogo nei pazienti complessi ad una riduzione di mortalità del 30%. Infatti è uno dei pochi reparti italiani di Medicina Interna ad avere la Sub-Intensiva ed è stato eletto a modello per la replicazione di tale struttura in altre regioni. Il Ministero della Salute ha inserito questo modello assistenziale nel nuovo piano Nazionale Ospedaliero che è in corso di promulgazione. Quando dalla nostra Regione esportiamo delle eccellenze vengono viste come delle cose straordinarie”.
Il programma delle Giornate Internistiche Calabresi 2025 abbraccia tutti i principali ambiti della Medicina Interna, con sessioni dedicate all’epatologia, alla cardiologia, all’infettivologia, alla reumatologia, alla geriatria, alla medicina d’urgenza. “Il valore di questo evento – conclude il presidente Mancuso – è anche quello di fare rete, di costruire sinergie tra specialisti ospedalieri, universitari, medici di medicina generale e operatori sanitari. Perché la salute del paziente passa da un sistema integrato e competente”.
L’evento si rivolge a numerose figure sanitarie, tra cui medici internisti, cardiologi, reumatologi, diabetologi, infettivologi, fisioterapisti e infermieri. Il programma prevede una fitta agenda di sessioni scientifiche con relazioni affidate a docenti universitari, primari e dirigenti medici da tutta Italia.
A rendere possibile la realizzazione dell’evento, anche quest’anno, è la collaborazione con Present&Future, segreteria organizzativa e provider ECM.
Naufragio di Cutro: la Regione conferma il ritiro come parte civile contro i militari
Il gup del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto, comunicherà domani l’ammissione delle richieste di parti civili al processo sui presunti ritardi nei soccorsi al caicco Summer Love il cui naufragio, avvenuto a Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023, causò la morte di 94 persone, tra cui 35 minori, e un numero imprecisato di dispersi.
La Regione Calabria, intanto, così come aveva annunciato, ha ritirato la propria richiesta.
Il gup deve decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio di quattro militari della Guardia di finanza e due della Guardia costiera.
Si tratta di Giuseppe Grillo, capo turno della sala operativa del Comando provinciale della Guardia di Finanza e del Reparto operativo aeronavale (Roan) di Vibo Valentia; Alberto Lippolis, comandante del Roan di Vibo Valentia; Antonino Lopresti, ufficiale in comando tattico e controllo tattico al Roan di Vibo Valentia; Nicolino Vardaro, comandante del gruppo aeronavale di Taranto; Francesca Perfido, ufficiale di ispezione presso l’Italian Maritime Rescue Coordination Center (Imrcc) di Roma; Nicola Nania, ufficiale di ispezione al Centro secondario del Soccorso marittimo (V Mrsc) di Reggio Calabria. La Procura della Repubblica di Crotone contesta agli imputati i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, evidenziando una serie di negligenze e sottovalutazioni nelle operazioni di soccorso.
Nella scorsa udienza, svolta il 12 maggio, erano state depositate 113 richieste di costituzione di parte civile, provenienti principalmente da familiari delle vittime e dai superstiti della strage, ma anche da numerose associazioni e da partiti politici.
Tra le parti civili c’era anche quella della Regione Calabria che, però, stamattina è stata ritirata su disposizione della Giunta regionale che nelle scorse settimane aveva specificato di costituirsi solo contro gli scafisti.
L’udienza preliminare è stata caratterizzata dalle eccezioni degli avvocati degli imputati per chiedere l’estromissione dalle parti civili di gran parte delle associazioni in quanto non hanno un interesse diretto nella vicenda. Inoltre, è stato chiesto anche di estromettere alcuni familiari delle vittime poiché non sarebbe provato il rapporto di parentela.
Gli avvocati delle parti civili hanno ribattuto citando diverse sentenze che riconoscono il diritto alla costituzione di parte civile e rimandano la questione della verifica delle parentele al giudice dell’eventuale processo. Tra le associazioni e organizzazioni non governative che hanno chiesto di costituirsi parte civile figurano Arci, Codacons, Emergency, SOS Humanity, Sea Watch, Luis Michel, SOS Mediterranee Italia, Mediterranea, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Rifondazione Comunista.
Si tratta di Giuseppe Grillo, capo turno della sala operativa del Comando provinciale della Guardia di Finanza e del Reparto operativo aeronavale (Roan) di Vibo Valentia; Alberto Lippolis, comandante del Roan di Vibo Valentia; Antonino Lopresti, ufficiale in comando tattico e controllo tattico al Roan di Vibo Valentia; Nicolino Vardaro, comandante del gruppo aeronavale di Taranto; Francesca Perfido, ufficiale di ispezione presso l’Italian Maritime Rescue Coordination Center (Imrcc) di Roma; Nicola Nania, ufficiale di ispezione al Centro secondario del Soccorso marittimo (V Mrsc) di Reggio Calabria. La Procura della Repubblica di Crotone contesta agli imputati i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, evidenziando una serie di negligenze e sottovalutazioni nelle operazioni di soccorso.
Nella scorsa udienza, svolta il 12 maggio, erano state depositate 113 richieste di costituzione di parte civile, provenienti principalmente da familiari delle vittime e dai superstiti della strage, ma anche da numerose associazioni e da partiti politici.
Tra le parti civili c’era anche quella della Regione Calabria che, però, stamattina è stata ritirata su disposizione della Giunta regionale che nelle scorse settimane aveva specificato di costituirsi solo contro gli scafisti.
L’udienza preliminare è stata caratterizzata dalle eccezioni degli avvocati degli imputati per chiedere l’estromissione dalle parti civili di gran parte delle associazioni in quanto non hanno un interesse diretto nella vicenda. Inoltre, è stato chiesto anche di estromettere alcuni familiari delle vittime poiché non sarebbe provato il rapporto di parentela.
Gli avvocati delle parti civili hanno ribattuto citando diverse sentenze che riconoscono il diritto alla costituzione di parte civile e rimandano la questione della verifica delle parentele al giudice dell’eventuale processo. Tra le associazioni e organizzazioni non governative che hanno chiesto di costituirsi parte civile figurano Arci, Codacons, Emergency, SOS Humanity, Sea Watch, Luis Michel, SOS Mediterranee Italia, Mediterranea, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Rifondazione Comunista.
Pubblicata dal Ministero dell’Interno la Relazione sull’attività della DIA nel 2024
E’ stata pubblicata la Relazione sull’attività svolta e risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel 2024, presentata dal Ministro dell’Interno al Parlamento e relativa all’analisi sui fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso.
In data odierna a Palazzo Grazioli, in Roma, il Direttore della DIA, Gen. C.A. G. di F., Michele CARBONE, illustrerà agli organi di stampa la presente edizione che si connota per la significativa riduzione del gap temporale con il periodo di riferimento – in passato arrivato ad oltre un anno – per poter rendere disponibile un resoconto sull’andamento dell’azione antimafia “ravvicinato”, nonché relativo ad un arco diacronico maggiormente significativo, essendo adesso riferita all’intero 2024.
La struttura del documento, nel solco delle innovazioni introdotte con le più recenti versioni, è stata snellita ed impostata sulle matrici mafiose, con l’intento di descriverne l’operatività nel loro complesso, declinandone poi le presenze a livello territoriale, lo specifico modus operandi adottato nei vari contesti d’area e dando risalto alla descrizione delle azioni di contrasto di tutte le componenti del sistema antimafia.
Ciò si accompagna ad una rinnovata rappresentazione grafica della presenza del crimine organizzato, conseguente all’avvertita esigenza di rendere le dinamiche delinquenziali il più facilmente ed immediatamente intellegibili al lettore. Il contenuto testuale rimane invece incentrato sulla descrizione del “quadro di aggiornamento” rilevato nel torno temporale in esame, andando ad approfondire e dettagliare specificamente gli elementi di novità.
Infine, un’attenzione particolare è stata riservata anche alle risultanze tratte dalle interdittive antimafia emesse dalle Prefetture, unitamente ai più recenti istituti giuridici rivolti al reinserimento delle aziende “contaminate” nel circuito imprenditoriale sano, graduando così l’intervento nell’ottica di un giusto bilanciamento con le regole del libero mercato e dell’occupazione.
Villa S.G: parte il progetto con visite gratuite per gli studenti “Curare con la Prevenzione Sanitaria a Scuola’
“Prende il via, con un impianto innovativo e strutturato, il progetto pilota ‘Curare con la Prevenzione Sanitaria a Scuola’, promosso con l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Villa San Giovanni: un percorso di promozione della salute che mira a rendere ragazzi e famiglie più consapevoli attraverso azioni di sensibilizzazione e visite specialistiche gratuite”. Ad annunciarlo è l’Europarlamentare calabrese Giusi Princi, che ha fortemente voluto il progetto insieme alle coordinatrici scientifiche Lorena Turano e Maria Grazia Richichi.
“Grazie alla sensibilità dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, presieduto dal dott. Pasquale Veneziano, e alla disponibilità del Dirigente scolastico Luisa Ottanà, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa rendendo la scuola una vera e propria ‘casa della prevenzione’ – prosegue Giusi Princi -, possiamo dare avvio a un percorso virtuoso che intercetta i disturbi in età evolutiva, prevenendo l’insorgenza di patologie, anche gravi, nell’età adulta. Un’educazione precoce ai corretti stili di vita e all’importanza della prevenzione, infatti, è fondamentale poiché getta le basi di una cultura della salute che accompagnerà i ragazzi lungo tutto l’arco della loro vita. Il mio ringraziamento – continua l’europarlamentare calabrese – va anche al Presidente dell’Albo Odontoiatri di Reggio Calabria, Teodoro Vadalà, e al Coordinatore della Commissione Rapporti con gli Istituti Scolastici, Domenico Tromba, nonché a tutti medici, che sono già venti e che garantiranno screening e consulenze specialistiche gratuite agli studenti”.
Il progetto si articola in due step: azioni di informazione e sensibilizzazione periodiche per studenti e genitori tenute da specialisti sanitari e controlli specialistici costanti finalizzati al monitoraggio della crescita del bambino, effettuati da personale medico qualificato (ortopedico, oculista, cardiologo, nutrizionista, radiologo, gastroenterologo, dentista) con screening destinati a tutti gli alunni, previo consenso delle famiglie.
“Negli anni – evidenzia Princi – abbiamo assistito alla scomparsa della medicina scolastica, un presidio fondamentale per la salute pubblica. Oggi bisogna di colmare quel vuoto ripensando e ricostruendo quel modello in chiave moderna. È da qui che prende forma questo progetto: un percorso che dovrà diventare strutturale perché il benessere biopsicosociale dei nostri ragazzi passa dalla prevenzione, che deve partire dalla scuola.
Il progetto sarà gradualmente esteso a tutti gli istituti di Villa San Giovanni e, a seguire, alle realtà scolastiche della città metropolitana e della regione tutta. L’auspicio – conclude – è che questa iniziativa possa diventare una buona pratica in Calabria, in Italia e in Europa, perché l’educazione alla salute è ancora troppo spesso sottovalutata”.
CONI Calabria: il Presidente Scopelliti in visita al “Carducci” per l’iniziativa “Una Scuola in Movimento”
Corecom Calabria: parte un nuovo percorso a tutela dei giovani contro il Gioco d’azzardo
Bonifica SIN di Crotone: AVS Calabria: “Nessuna deroga, i veleni fuori dalla Regione”
La bonifica del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Crotone rappresenta una delle emergenze ambientali e sociali più gravi della nostra regione. Gli ultimi sviluppi confermano la mancanza di volontà politica nel risolvere con trasparenza e giustizia una questione cruciale per la salute pubblica e il futuro delle nuove generazioni.
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Calabria ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza del Commissario Straordinario, che imponeva l’avvio immediato dei lavori di bonifica e il conferimento dei rifiuti pericolosi presso la discarica privata SOVRECO a Crotone. Ogni ulteriore valutazione è stata rinviata al 18 giugno 2025, quando la camera di
consiglio deciderà se confermare o revocare la sospensione. Fino ad allora, tutte le operazioni di bonifica resteranno bloccate in attesa dell’esito del giudizio.
Alleanza Verdi Sinistra ribadisce con forza la necessità di rispettare gli accordi sottoscritti e le direttive nazionali e comunitarie: i rifiuti pericolosi devono essere rimossi da Crotone e smaltiti in strutture autorizzate fuori dalla Calabria.
Non possiamo accettare che, ancora una volta, si tenti di scaricare sui cittadini il peso di scelte sbagliate, aprendo nuove discariche o mantenendo in loco i materiali contaminati.
Chiediamo alle istituzioni competenti di assumersi finalmente le proprie responsabilità.
Chiediamo chiarezza, trasparenza e un confronto reale con la comunità locale. Non possiamo più permettere che la bonifica diventi terreno di discussione tra pochi, mentre la popolazione continua a subire le conseguenze di decenni di inquinamento e disattenzione.
Sosteniamo con fermezza la necessità di una bonifica trasparente e proseguiremo nel percorso avviato con la grande iniziativa del 31 marzo scorso nella Città pitagorica, insieme al senatore Peppe De Cristofaro. Continueremo a mantenere alta l’attenzione, perché la bonifica del SIN di Crotone non riguarda solo il territorio locale, ma è una
questione nazionale.
La bonifica del SIN di Crotone è un atto di giustizia ambientale e sociale.
Alleanza Verdi Sinistra continuerà a lottare affinché i diritti della comunità siano tutelati e i veleni siano definitivamente rimossi dal nostro territorio.