È il bilancio di un servizio straordinario di controllo eseguito dalla polizia locale ad Arghillà, periferia nord di Reggio Calabria.
Gli agenti, guidati dal comandante Salvatore Zucco, con l’ausilio di tecnici Enel e della società Hermes, hanno ispezionato circa dieci unità immobiliari e all’esito degli accertamenti sono state denunciate sei persone per occupazione abusiva di immobile pubblico, furto aggravato di acqua ed energia elettrica.
Quattro persone, con precedenti specifici, giudiziari e di polizia, sono stati arrestati in flagranza per furto di energia elettrica in quanto avrebbero alimentato i loro appartamenti tramite cavi abusivi derivati da cabine stradali di proprietà Enel. Il valore complessivo di energia elettrica sottratta fraudolentemente al gestore ammonta a circa 35mila euro. Nell’ambito del servizio sono state sequestrate anche due autovetture perché prive di copertura assicurativa.
Sebastiano Plutino
“Oggi il tempo mi ricorda che 24 mesi fa sono diventato presidente della Regione.
Sono stati 24 mesi intensi, molto intensi, pieni di lavoro, di impegni, di sacrifici ma 24 mesi bellissimi perché abbiamo dimostrato, in 24 mesi, che questa regione può voltare pagina”.
Sono stati 24 mesi intensi, molto intensi, pieni di lavoro, di impegni, di sacrifici ma 24 mesi bellissimi perché abbiamo dimostrato, in 24 mesi, che questa regione può voltare pagina”.
Afferma il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un video postato su Facebook a due anni dal suo insediamento alla Cittadella regionale di Catanzaro.
“C’è ancora moltissimo da fare, c’è ancora tantissimo da fare – aggiunge Occhiuto – e bisogna lavorare con grande impegno e determinazione. Questo non mi spaventa perché quando mi sono candidato ero stanco che si parlasse della Calabria sempre come dell’ultima regione d’Italia, come di una regione che non poteva svilupparsi, come di una regione dove nulla era possibile fare.
Non è così: abbiamo cominciato ad invertire la tendenza e lo abbiamo fatto facendo parlare i fatti”.
“Quando mi sono insediato – sostiene ancora il governatore calabrese – ho trovato una Regione allo sfascio. Negli anni passati la spazzatura stava fino al secondo piano dei palazzi, il mare era sempre inquinato soprattutto sul Tirreno cosentino, si contavano i giorni in cui il mare era pulito. La Calabria era divorata dagli incendi che oggi ci sono ma molto meno che in passato. E soprattutto della Calabria si parlava di una regione piena di problemi mai come una regione di opportunità. La Calabria veniva percepita fuori dai suoi confini come una regione senza speranza. Abbiamo cominciato a cambiare il racconto di questa regione cominciando a fare in modo che ai calabresi possa essere restituita la regione che meritano.
Grazie a tutti coloro che ogni giorno mi esortano ad andare avanti.
Grazie anche a coloro che mi criticano, perché rappresentano uno stimolo per fare sempre meglio. Abbiamo fatto molto di più rispetto al passato – conclude – ma c’è ancora tantissimo da fare. Sono tante riforme e tante iniziative di governo mai fatte negli anni passati. Bastano? No. Stiamo facendo tante altre cose ancora. Non è facile, ma io non mollo”.
La sera del 5 ottobre, alle 21.00 circa, giunge ai Carabinieri della Compagnia di Palmi una chiamata da parte di una signora di Oppido Mamertina. La donna, molto agitata riferisce di aver visto, dal suo balcone, un uomo armato di pistola sparare almeno 3 colpi. Riesce a descriverne l’abbigliamento ma non riesce a riferire altro perché è rientrata subito in casa per prendere il telefono e chiamare i Carabinieri. Sul posto si precipitano 2 pattuglie dell’Arma per effettuare un sopralluogo in cui vengono identificati i presenti e alcuni dei quali confermano la dinamica dei fatti. Fortunatamente non vengono rilevati danni, né a cose né a persone: la pistola usata, probabilmente, è a salve. Raccolte le testimonianze nei pressi di Via Risorgimento, nella zona delle case popolari, i militari cominciano gli accertamenti del caso.
I militari della Stazione Oppido Mamertina iniziano subito le indagini analizzando le telecamere presenti in loco, incrociando i dati con orari, testimonianze e quanto registrato nel sopralluogo e notano un soggetto appena maggiorenne i cui movimenti e la cui presenza sono coerenti con i fatti avvenuti. Nel mentre i militari acquisiscono notizia di un gesto analogo, avvenuto poco prima quella sera in via Mamerto, nel centro del paese, a pochi passi dalla Cattedrale, di cui tuttavia nessuno ha denunciato. Anche in questo caso i filmati mostrano lo stesso individuo che esplode colpi di arma da fuoco che generano il panico tra i pedoni.
Tuttavia non è sufficiente per i militari che, per assicurarsi della sua identità senza alcun dubbio, devono trovare ulteriori elementi. Viene quindi condotta una perquisizione nell’abitazione di un soggetto che sembrerebbe l’uomo visto nelle telecamere, rinvenendo cosi gli abiti indossati la sera degli spari registrati dalle telecamere e una pistola a salve cal. 92, priva di tappo rosso.
Le indagini “lampo” consentono quindi di denunciare all’Autorità giudiziaria palmese un 18enne di Oppido Mamertina, accusato di esplosioni pericolose e porto e detenzione abusiva di armi.
Le Stazioni Carabinieri rappresentano, dunque, col loro quotidiano e silenzioso impegno un baluardo a tutela della sicurezza e della legalità e traggono il loro entusiasmo nell’operare dall’orgoglio e dalla soddisfazione di fare integralmente parte delle comunità locali in cui sono inserite, corrispondendo con i fatti all’impareggiabile credito di fiducia, che i cittadini da sempre accordano all’Arma dei Carabinieri, quale insostituibile e più alta fonte di gratificazione.
Quattro persone sono state arrestate a Caulonia dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria perché trovate in possesso di 23 chili di marijuana.
I quattro, che hanno un’età compresa tra i 30 e i 70 anni, erano stati osservati dai militari mentre, nei pressi di un casolare, in località Pezzolo, erano intenti a spostare alcuni grandi sacchi di plastica all’interno dei quali i militari, dopo il loro intervento, hanno trovato il consistente quantitativo di sostanza stupefacente.
Su disposizione dell’autorità giudiziaria, tre degli arrestati sono stati condotti in carcere, mentre il quarto è stato posto ai domiciliari.
Pensionati, incontro a Roma tra i dirigenti regionali e nazionali e gli studenti del progetto “Cittadinanza e memoria”
I dirigenti dello Spi Cgil Calabria Michele Iannello e Rossella Napolano, i Segretari nazionali Claudia Carlino e Lorenzo Mazzoni con il responsabile dipartimento Memoria Spi Cgil Francesco Palaia, hanno incontrato a Roma oltre quaranta studenti calabresi a conclusione del viaggio “Cittadinanza e memoria”, promosso dall’associazione di promozione sociale “Incontri-Intersezioni”, nell’ambito della legge regionale per il diritto allo studio, che li ha portati a fare visita alle Fosse Ardeatine
I ragazzi, provenienti da istituti superiori lametini, della provincia di Vibo Valentia e di Crotone, accompagnati da docenti e dal presidente dell’associazione e responsabile del progetto Gianni Speranza, hanno avuto modo di conoscere da vicino la realtà del sindacato dei pensionati italiani. In particolare, la segretaria nazionale Claudia Carlino, già Segretaria Generale Spi Cgil Calabria, ha parlato loro del ruolo del sindacato e dell’attività svolta per avvicinare le nuove generazioni, sottolineando come “il sindacato è sempre attuale laddove continueranno a persistere le condizioni dello sfruttamento”. La segretaria nazionale ha ricordato, tra i progetti messi in campo dallo Spi per i giovani, i campi della Legalità con Libera e le visite ai luoghi della Resistenza.
“La memoria – ha evidenziato Francesco Palaia – è uno dei punti forti dell’attività dello Spi nella sua azione di promozione dello scambio tra generazioni, insieme alla legalità e al sostegno alle politiche giovanili. Fare memoria significa mantenere in vita, portare il ricordo di quel sacrificio nelle strade dell’oggi, farne testimonianza attiva”.
Si è intrattenuta con i ragazzi e i dirigenti sindacali anche Irma Prosperi, figlia del caduto ardeatino Antonio, che ha sollecitato gli studenti ad essere sempre consapevoli di quella libertà che è conquista da difendere e salvaguardare, a impegnarsi nello studio, a schierarsi per la difesa dei più deboli.
Reggio: arrestato Carmelo Gioele Mangiola, ferito nell’ agguato del 13 ottobre
Carmelo Gioiele Mangiola, il 38enne che il 13 ottobre scorso è stato ferito al volto da alcuni colpi di pistola a Reggio Calabria. è stato arrestato.
Su disposizione e con il coordinamento del procuratore generale Gerardo Dominijanni, infatti, è stato eseguito dalla squadra mobile un ordine di carcerazione dopo che, nei giorni scorsi, la Cassazione ha reso definitiva la sentenza della Corte d’Appello in cui Mangiola è stato condannato a 7 anni e 6 mesi per un duplice tentato omicidio avvenuto nel 2012 ai danni dei titolari di un negozio di frutta. Una delle due vittime aveva un debito, relativo alla vendita di una moto, con un complice di Mangiola che, due anni più tardi, nel 2014 fu arrestato dalla polizia Dopo la carcerazione preventiva, al 38enne resta da scontare un residuo di pena di cinque anni di carcere.
Nel frattempo, emergono nuovi particolari relativi all’agguato subito due settimane fa da Mangiola. Quest’ultimo, infatti, è stato raggiunto dai colpi di pistola mentre si trovava si trovava in strada piuttosto che agli arresti domiciliari a cui era sottoposto.
Sul fronte delle indagini, la guardia di finanza sta ancora cercando i due soggetti ritenuti responsabili dell’attentato e destinatari del fermo disposto dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal sostituto della Dda Walter Ignazitto. Nell’inchiesta è indagato anche un terzo soggetto che, stando alle prime ipotesi investigative, potrebbe essere il mandante dell’agguato maturato nel sottobosco criminale della zona sud della città dello Stretto.
Guerra in Ucraina e Gaza: dal Parlamento Europeo il gruppo “Loizzo” lancia un messaggio di pace.
Dal Parlamento Europeo, il gruppo guidato dall’on. Simona Loizzo (parlamentare italiana della Lega). Dal Parlamento Europeo, ha deciso di lanciare un importante messaggio di pace, poiché nel mondo si stanno verificando troppe guerre causate dall’odio razziale, motivi religiosi, etnici e da interessi economici. Le recenti escalation militari nella striscia di Gaza e in Ucraina sono diventate allarmanti e pericolose, provocando la perdita di troppe vite innocenti e mettendo a rischio la vita di molte altre persone, minando così la stabilità mondiale.
Il Gruppo politico calabrese è stato invitato a Bruxelles dalla Lega per un interscambio culturale e per promuovere un messaggio di pace, sollecitando l’alta istituzione europea con sede a Bruxelles a lavorare per trovare soluzioni diplomatiche a questi conflitti. La situazione in Ucraina è particolarmente preoccupante, con scontri armati che hanno causato un numero crescente di vittime e la distruzione di infrastrutture vitali. Allo stesso modo, la situazione nella striscia di Gaza è estremamente critica, con attacchi aerei e terrestri che hanno causato la morte di molti civili innocenti.
Il gruppo Loizzo sottolinea l’importanza di porre fine a queste ostilità e di trovare una soluzione pacifica ai conflitti, invitando tutte le parti coinvolte a sedersi al tavolo delle trattative e a cercare un accordo che ponga fine alla violenza e promuova la riconciliazione. È fondamentale smettere di inviare armi che alimentano le guerre e si auspica che tutte le istituzioni lavorino per porre immediatamente fine alle attività belliche ovunque si verifichi un conflitto.
Le strazianti immagini di innocenti che hanno perso la vita senza motivo devono farci riflettere: è giunto il momento di dare spazio alla pace e a sentimenti come la fratellanza per costruire un mondo migliore. La comunità internazionale deve unirsi e agire con determinazione per porre fine a queste guerre e promuovere la stabilità e la prosperità per tutti. Solo attraverso la pace e la cooperazione internazionale sarà possibile costruire un futuro migliore per tutti i popoli della terra.
Nella città di Reggio Calabria, una nuova e innovativa associazione di categoria è nata con l’obiettivo di sostenere, tutelare e promuovere la piccola e media impresa. L’assemblea costituente della sede provinciale di FenImprese Reggio Calabria si è tenuta ieri al museo del Bergamotto, portando una ventata di novità nel panorama imprenditoriale locale. FenImprese è un’organizzazione attiva nella rappresentanza aziendale e sindacale, con oltre 20.000 imprese aderenti in tutta Italia.
L’entusiasmo e il sostegno ricevuti durante l’assemblea hanno portato all’elezione del Presidente Isidoro Alampi, professionista di grande esperienza. Durante l’evento, si sono susseguiti i messaggi di auguri e sostegno da parte di importanti figure dell’area, tra cui l’On. Giuseppe Gelardi, l’Assessore comunale Giovanni Latella, Antonino Tramontana, Presidente della camera di commercio, Flaviana Tuzzo, Presidente dei consulenti del lavoro di Reggio Calabria, Angela Daniela Musolino, Presidente dell’ordine dei farmacisti, e Demetrio Arena per l’ordine dei commercialisti.
L’assemblea ha offerto l’opportunità di discutere su vari temi di interesse, inclusi quelli legati alla nuova associazione di rappresentanza, le proposte da presentare al governo e l’introduzione di nuovi servizi. La Dirigenza Nazionale, rappresentata da Simone Razionale (Coordinatore Nazionale), Andrea Esposito (Direttore Nazionale) e Luca Vincenzo Mancuso (Presidente Nazionale), ha partecipato attivamente alla discussione. Il neo Presidente Isidoro Alampi ha illustrato il programma di FenImprese, sottolineando l’attenzione della nuova sede per vari comparti e l’offerta di servizi direttamente alle imprese associate.
“Non ci troverete in ufficio, alle aziende del territorio non serve l’ennesima Associazione autoreferenziale. Servono opportunità di crescita e di sviluppo, servizi e formazione aderenti alle necessità delle nostre imprese. Ci troverete sul territorio, nelle sedi delle aziende della provincia”.
Tra i servizi offerti si includono la sicurezza sul lavoro e la formazione professionale, la medicina del lavoro, il supporto finanziario alle imprese, le politiche e il welfare aziendale, la finanza agevolata, le certificazioni ISO, le consulenze legali e fiscali, l’aggiornamento sulle normative di settore, la formazione dei dirigenti, i servizi web e sforzi mirati per incrementare il tesseramento.
Plastic Free, fondatore De Gaetano: “Inasprimento pene inefficace contro abbandono rifiuti, in assenza di controlli”
Con l’entrata in vigore della legge 137/2023, chiunque abbandoni rifiuti è punito con un’ammenda penale da 1.000 a 10.000 euro e non più con una sanzione amministrativa che non superava i 3.000 euro. In caso di rifiuti pericolosi, la pena si raddoppia.
“Accogliamo sempre positivamente qualsiasi iniziativa normativa che contrasti e scoraggi l’inquinamento ambientale – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica che ha liberato l’Italia da 3,5 milioni di tonnellate di plastica e rifiuti, grazie al coinvolgimento attivo di 250mila cittadini nelle pulizie ambientali – Ciò, però, perde di efficacia e rischia di essere completamente vano se non viene seguito da un controllo e un monitoraggio di ciò che accade sul territorio. Invitiamo i Sindaci a far divenire il proprio Comune Plastic Free, iniziando con la sottoscrizione del protocollo d’intesa con cui li accompagneremo in una serie di scelte e attenzioni per la propria comunità – spiega De Gaetano (Plastic Free) – tra cui quella di installare un sistema di videosorveglianza, anche attraverso telecamere mobili, in grado di stanare realmente coloro che, da veri incivili, rilasciano rifiuti di ogni genere nell’ambiente. La nostra rete di oltre mille referenti è a disposizione per pianificare assieme il presidio delle aree maggiormente vulnerabili affinché – conclude il presidente – la nuova normativa possa assumere la piena valenza per contrastare chi non ama l’Umanità e il nostro Pianeta”.
Dopo circa dieci anni di esperienza come vicesindaco e con un’azione effettiva che dura da tempo sul territorio, intendo umilmente rispondere alle molteplici sollecitazioni che quotidianamente provengono da cittadini, associazioni, professionisti, imprenditori, forze politiche e non varie (come i sostenitori del gruppo consiliare Mendicino Tricolore), consapevole di un agire da sempre contraddistinto attraverso un lavoro con e per la gente con un impegno costante ed una dedizione continua.
La proposta per Mendicino è quella di lanciare un progetto di idee e di ascolto, unicamente rivolto a chiunque abbia a cuore questo territorio con l’obiettivo di far valere un discorso di appartenenza, forza, coraggio e sviluppo, mettendo al centro le esigenze e le richieste della comunità. Uno dei punti chiave della proposta sarà appunto la volontà di raccogliere idee e spunti da integrare a tutti quelli già presenti e pensati, al fine di favorire un incontro e un confronto sincero con chiunque escludendo per ovvie e contingenti ragioni legate agli ultimi comportamenti di natura politica amministrativa ed anche in accezione di attacco personale che hanno determinato la crisi della maggioranza e successivo commissariamento il gruppo Orizzonti Futuri per Mendicino che fa capo all’ex assessore alla pubblica istruzione ed urbanistica. L’apertura sarà massima al dialogo proficuo, indipendentemente dalle posizioni politiche, come segno tangibile della volontà di coinvolgere tutti gli attori del territorio nella costruzione delle migliori condizioni di amministrazione per Mendicino tenendo ben fisso uno sguardo al domani. Inoltre, si può contare già su un gruppo di persone pronte ad impegnarsi, se necessario, anche in prima persona appartenenti a svariate realtà ed attivamente presenti nella nostra comunità.
Si deve creare una squadra solida e motivata, pronta a lavorare per il bene della città e restare completamente a disposizione della città stessa. In questa proposta vuole esserci solo ed esclusivamente un impegno concreto a servire la nostra Mendicino ed a lavorare per la sua crescita. Vi è consapevolezza delle sfide che la nostra città deve affrontare, le problematiche sono tante e si deve cercare di dare le opportune risposte. Non si hanno ricette magiche e non si ritiene di avere il dono dell’ineffabilità ma si ha la consapevolezza di conoscere questo territorio e solo con il lavoro e con l’ascolto si possono raggiungere importanti risultati a difesa di un solo interesse che è e sarà sempre Mendicino ed i Mendicinesi sempre e solo con serietà. Nei prossimi mesi verrà aperto un punto d’incontro e di ascolto propedeutico per l’elaborazione del giusto programma elettorale.