Questo comunicato fa seguito a quello inviato il 30 08 2023 che annunciava l’incontro in Prefettura e alcune cose scritte lì non verranno ripetute.
Martedì 5 settembre alle ore 12.00 in Prefettura alla presenza di S.E. il Prefetto Massimo Mariani si è svolto l’atteso incontro tra i rappresentanti dei cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, Pasquale Andidero, Presidente del Comitato, don Domenico Labella, Parroco di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, dr. Antonino Pellicanò MMG, Paolo Cotrupi, Segretario e Amministratore del comitato, Giuseppe e Fabrizio Nicolò componenti del comitato e, per il comune, l’assessore Rocco Albanese, il delegato alla manutenzione idrica e fognaria Francesco Barreca e Postorino, uno dei progettisti delle caditoie per l’acqua nel tratto di strada franata. La parola è subito andata all’assessore Albanese che ha illustrato quanto l’amministrazione comunale ha partorito per le frazioni Mosorrofa e Sala di Mosorrofa nel Bilancio del Comune.
Di seguito quanto esposto dall’assessore: una generica messa in sicurezza per fenomeni di dissesto e frane delle aree collinari e pedemontane dell’area urbana di RC; un’altra generica riqualificazione del sistema di pubblica illuminazione “Zona collinare centro”; un intervento di adeguamento/miglioramento sismico della scuola primaria/secondaria G. Verga a Mosorrofa; un PON Metro – Creazione area verde attrezzata in località Bufano di Mosorrofa con criterio di priorità 3 (che sta per minimo); ma, la totale incapacità e l’assoluta non conoscenza del territorio che amministra, questa giunta comunale, si è resa palese quando l’assessore Albanese ci ha presentato come interventi di ristoro su Mosorrofa l’intervento su una piazza a San Salvatore e su una casa, ex municipio a Cataforio. Ha poi aggiunto fuori dalla presentazione del bilancio, lamentando la non correttezza di quanto avevamo scritto nel comunicato stampa precedente, che hanno avuto problemi a terminare i lavori sulla San Sperato Mosorrofa nel tratto franato perché Castore non aveva i mezzi per terminare i lavori e che avevano sistemato i guard rail correttamente anche con il parere dell’ANAS (cosa centra l’ANAS con la San Sperato Mosorrofa?). Che, forse, se riuscivano, devono ancora individuare come, avrebbero tolto i materiali non combusti nelle località del rogo in particolare nella discarica di zona Puzzu. Che non c’è niente per il cimitero di Mosorrofa e che per la San Sperato Mosorrofa ci sono dei fondi (ci sono da più di 10anni nota nostra) del decreto Reggio che non possono
utilizzare per ora perché bloccati. Il delegato Barreca ha poi affrontato il discorso idrico partendo dalla solita solfa, l’acqua a Mosorrofa è mancata perché irrigate gli orti! Ed anche perché è mancata in tutta la città.
Il presidente del Comitato di Quartiere con gli altri rappresentanti presenti hanno risposto perentoriamente dicendo chiaramente che erano totalmente insoddisfatti e che sarebbero stati convocati i cittadini di Mosorrofa a decidere i prossimi passi, ma che, verosimilmente, non essendoci più spazi di dialogo con chi di non vuol sentire e capire (fa finta o ne è incapace?) le esigenze di una popolazione si andrà allo scontro. E hanno aggiunto, rivolgendosi all’assessore Albanese: Noi
abbiamo aspettato 6 mesi dall’11 gennaio c.a. su richiesta di S.E. il Prefetto perché lei assessore aveva dichiarato che ci sarebbero state tante cose per Mosorrofa nel prossimo Bilancio. Non sappiamo se lei con quella sua dichiarazione ha preso in giro noi, ma certamente non è stato corretto verso S.E. che si è speso, dietro quella sua promessa, per non farci scendere in piazza a gennaio a chiedere le vostre dimissioni. È vergognoso assessore quello che lei ci presenta: due supposti interventi generici; un intervento nella Scuola Verga che noi conoscevamo già da quando assessore ai lavori pubblici era
Muraca? gli interventi sui guard rail, che noi le ripetiamo sono da denuncia, e presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica; l’ammissione che Castore non poteva fare quei lavori, non gli competevano, quando a dicembre 2022 lei aveva, sempre in questa sede, affermato che avevate dato l’appalto a Castore per quei lavori. Vorremmo aggiungere che la riteniamo moralmente responsabile delle abitazioni bruciate a Mosorrofa, perché nell’incontro di gennaio in questa sede la sig.ra Valeria Caserta le aveva detto che avremmo pulito noi l’area di Bufano per far giocare i nostri ragazzi e lei
ha minacciato di denunciarci se l’avessimo fatto. Non l’abbiamo pulito noi, non lo avete fatto nemmeno voi è il fuoco per arrivare agli appartamenti è passato proprio di li. Poi vorremmo capire, nel PON 2023-2025 avete messo dei fonti per area verde a Bufano, ma non era idrogeologicamente instabile tanto da non poter realizzare quanto già progettato e in fase di inizio lavori? Stiamo ancora aspettando quella relazione e stiamo ancora aspettando una risposta alla richiesta di accesso agli atti presentata dal Comitato a maggio del 2022 per conoscere tutte le vicissitudini dell’area Bufano e di quella dell’ex campo sportivo che stranamente è sparita dai vostri radar, nonostante lei, sempre a gennaio ci aveva dato le copie di un progetto da realizzare quasi nell’immediato in quel sito.
Quali risposte avete dato alle esigenze che da anni vi presentiamo? Avrete nostre notizie dopo che il comitato dei cittadini si sarà riunito, perché noi, che siamo solo i rappresentanti, qui abbiamo fatto solo dei commenti ma le decisioni le prenderanno i cittadini di Mosorrofa. In questo comunicato vogliamo anche dare atto al delegato alla manutenzione idrica e fognaria Barreca di essersi, oggi, assunto l’impegno a visionare i problemi di Mosorrofa, strano che non li conosceva, forse l’ufficio del sindaco al quale noi ci rivolgiamo di solito non glieli aveva comunicati, e a cercare qualche
soluzione in breve tempo. Verificheremo se ciò avverrà.
Giovedì 7 settembre alle ore 19.00 i cittadini di Mosorrofa si sono riuniti è hanno analizzato quanto avvenuto in Prefettura, la conclusione alla quale sono addivenuti è che con questo comune non si può più andare avanti, perché non si ritiene questa Giunta comunale, forse non in tutti i suoi componenti ma in gran parte sicuramente, in grado di assolvere al compito che le è proprio. Le false promesse, gli impegni sempre disattesi, la totale mancanza di sensibilità verso le esigenze dei cittadini che devono amministrare ci portano ad una sola strada; chiedere le dimissioni di Sindaco, Giunta e
Consiglio Comunale e in aggiunta, non sentendoci più considerati parte di questo comune perché totalmente messi ai margini o meglio nel dimenticatoio chiederemo un Refendum per staccarci dal Comune di RC.
Per cui comunichiamo che:
· Lunedì 25 Settembre alle ore 10.00 saremo in Piazza Italia per la raccolta firme per chiedere le dimissioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale;
· cominceremo, altresì, nella stessa data a raccogliere le firme per la richiesta di un Referendum per il distacco dal Comune di RC a testimonianza che non ci sentiamo più considerati parte di questo Comune.
Chiediamo a tutti voi, testate giornalistiche, cartacee, TV, on-line, che avete sempre seguito le nostre vicissitudini e che conoscete bene tutti i passi fatti per cercare un dialogo e offrire collaborazione, di dare un giudizio sull’operato di questo Comune nei riguardi dei cittadini di Mosorrofa, ma la cosa vale anche per il resto delle periferie e della città; se non si ha un santo in paradiso non si ottiene niente, perché qualcosa venga realizzato, ci viene da pensare, ci vuole la presenza di qualcuno che conta all’interno del Consiglio Comunale o tra gli amministrativi. Chiediamo ai cittadini onesti, che sono la maggior parte, di questa città di aiutarci in questa battaglia perché noi non lottiamo solo per Mosorrofa ma per tutta la città di RC che merita di meglio, che per rinascere deve far morire qualcosa
Sebastiano Plutino
Versace e Brunetti contro Lamberti: “Non sa di che parla, le sue accuse mosse da velleità personali e politiche”
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Si chiude in musica la programmazione delle Notti d’Estate del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, sulla magnifica terrazza affacciata sullo Stretto.
Grande attesa per “Emozioni in musica”, l’esibizione lirica degli allievi del Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, in programma alle 21.00 di sabato 9 settembre.
Si esibiranno il soprano Cristina Alviano, il baritono Domenico Cagliuso, con l’accompagnamento del pianista Luca Moro.
«Sono felice di chiudere questa ricca e avvincente rassegna con il Conservatorio Cilea – dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Un’occasione per celebrare l’arte e la cultura attraverso l’interpretazione di giovani talenti del nostro territorio».
Espressione di rilievo del Conservatorio reggino, gli allievi del Cilea hanno tutti già all’attivo numerose esperienze di grande spessore. Domenico Cagliuso, giovane ventitreenne, è dotato di una voce da baritono cantabile che coniuga un timbro particolare a volume notevole.
Ha iniziato a studiare canto lirico con i maestri Vincenzo Nizzardo (baritono) ed Ermes Nizzardo (tenore) e attualmente frequenta il Biennio in Canto lirico al Conservatorio Cilea sotto la guida della prof.ssa Serenella Fraschini.
Il soprano Cristina Alviano, già conosciuta dal pubblico del museo, ha rappresentato l’Italia e la Calabria al concorso internazionale di musica classica Microkosmos della scuola di musica Rubin Stain di Roma. Ad oggi frequenta il Triennio di Canto lirico presso il Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria sotto la guida della prof.ssa Liliana Marzano.
Saranno entrambi accompagnati dal pianista Vincenzo Luca Moro, laureato con lode e menzione d’onore al corso triennale di Pianoforte al Conservatorio Cilea, ha approfondito gli studi con i maestri Pierluigi Camicia, Benedetto Lupo, Dainus Kepezinskas, Roberto Cappello, Basilio Timpanaro. E’ ora diplomando al Corso di laurea biennale in Pianoforte al Conservatorio “F. Cilea” sotto la guida della prof.ssa Cinzia Dato.
A conclusione della rassegna il direttore del Conservatorio, Romano, dichiara: «Con l’ultimo appuntamento delle “Notti d’estate al MArRC 2023”, il 9 settembre, si chiude un’altra entusiasmante stagione di eventi sulla suggestiva terrazza del Museo Archeologico di Reggio Calabria che ha visto alcuni tra i migliori studenti del Conservatorio “Cilea” esibirsi in ben quattro concerti oltre che all’inaugurazione della mostra “Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nel mondo antico” e nella settimana della Festa della Musica. L’alta affluenza di un pubblico attento e visibilmente soddisfatto è stata l’ennesima conferma di una formula vincente che il direttore Carmelo Malacrino ha ideato e realizzato ogni anno all’insegna della valorizzazione non solo dell’istituzione museale ma anche delle più vitali realtà artistiche e culturali del territorio. A lui e al suo staff sono particolarmente grato per averci invitato e accolto con sollecitudine e attenzione, offrendo ai nostri studenti indimenticabili occasioni di produzione artistica e ai nostri docenti un luogo quanto mai prestigioso dove tenere l’annuale Convegno musicologico internazionale che avverrà i prossimi 3 e 4 ottobre».
Sabato il Museo resterà aperto fino alle 23.00 (ultimo ingresso 22.30). Dalle 20.00, il prezzo del biglietto sarà di soli 3 euro, maggiorato di 1 euro a favore del patrimonio culturale danneggiato dall’alluvione in Emilia Romagna (art. 14, DL 61/2023).
“Cardinale, con la sua storia, antica e prestigiosa, e l’importante patrimonio di natura e cultura, rappresenta uno dei borghi dal fascino indiscutibile della Calabria. Problemi tanti (spopolamento e precarietà di servizi basilari che esigono dalle Istituzioni sostegni concreti), ma non mancano i punti di forza su cui la Regione sta investendo attenzione, energie e risorse. Sono qui per ascoltare, ma anche per mettere a disposizione della comunità le prerogative del Consiglio regionale, per qualsivoglia progettualità finalizzata alla crescita economica e allo sviluppo sostenibile”.
L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, in visita istituzionale al Comune di Cardinale (fra Soverato e Serra San Bruno).
Tra le eccellenze di Cardinale, sottolineate dal presidente Mancuso: “lo sviluppo della produzione della Nocciola Tonda di Calabria, per la cui valorizzazione la Regione, nell’ambito del bando – borghi, ha finanziato un progetto per un milione e mezzo di euro”.
Il sindaco Danilo Staglianò, dopo aver espresso l’apprezzamento per “la visita di alto spessore istituzionale che ci spinge a insistere per valorizzare i nostri beni ambientali, storici ed economici”, ha aggiunto: “A Cardinale sorgerà anche il secondo museo, in Italia, dedicato alla nocciola. Nell’ambito di questo progetto, con coraggio il Comune ha deciso di investire anche sulla ricerca scientifica. Allo studio, infatti, ci sono, da parte del Centro di ricerca ‘Crisea’, le potenziali applicazioni in campo nutraceutico delle proprietà della nocciola Tonda di Calabria”.
Come aveva annunciato in un precedente incontro, il presidente Mancuso ha riferito di aver presentatoin Consiglio regionale la proposta di legge (che interessa Cardinale per la località Cuccumella, e molti borghi della Calabria) circa: gli interventi per la regolarizzazione degli immobili di cui alla legge n. 437/1968. La proposta mira a disciplinare le procedure finalizzate al trasferimento e alla regolarizzazione degli immobili realizzati ai sensi della legge 28 marzo 1968 n. 437 (provvedimenti straordinari per la Calabria) e della legge regionale 31 agosto 1973 n.16 (trasferimento e consolidamento degli abitati colpiti da calamità naturali).
“Nello specifico – spiega Mancuso – si interviene per risolvere tutte quelle situazioni giuridiche verificatesi nel corso del trasferimento, nel tempo, degli abitati ubicati in zone classificate a grave rischio idrogeologico o colpiti da calamità naturali”.
Nas: verifiche su 3.884 liste d’attesa in tutta Italia. 26 medici denunciati, 3 a Reggio
Le ispezioni sono state eseguite dai Nas su tutto il territorio nazionale presso 1.364 tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione con il Ssn. I medici che stravolgevano le liste di attesa operavano a Milano, Torino, Perugia e Catania. Altri tre medici di aziende sanitarie a Reggio Calabria sono stati denunciati per l’ipotesi di peculato Sanitarie per aver prestato fraudolentemente servizio presso un poliambulatorio privato sebbene contrattualizzati in regime esclusivo con le aziende sanitarie pubbliche. Mentre a Perugia i Nas hanno scoperto un medico radiologo che svolgeva attività privata presso un altro ospedale, pur trovandosi in malattia, e due infermieri che svolgevano esami ematici a favore di privati attestando falsi ricoveri. L’attività ispettiva svolta sull’ingente mole di dati e di riscontri relativi a oltre 3 mila 800 agende ha consentito, inoltre, di rilevare 1.118 situazioni di affanno nella gestione delle liste di attesa e superamento delle tempistiche imposte dalle linee guida del Piano nazionale, pari al 29% di quelle esaminate. In 195 situazioni i Nas hanno riscontrato la sospensione o la chiusura delle agende di prenotazione, in parte condotte con procedure non consentite oppure determinate dalla carenza o assenza di operatori senza prevederne la sostituzione. Quattordici i dirigenti e i medici denunciati perchè ritenuti responsabili del reato di interruzione di pubblico servizio, per aver arbitrariamente chiuso in modo ingiustificato le agende di prenotazione nei mesi di luglio e agosto, posticipando conseguentemente le prestazioni diagnostiche, per consentire al personale di poter fruire delle ferie estive o svolgere indebitamente attività a pagamento. Problemi legati a carenze di organico ma anche a comportamenti non in linea con la deontologia professionale: in una Asl della provincia di Roma erano indisponibili le prestazioni di gastroenterologia e colonscopia, ma il medico dirigente responsabile di quegli ambulatori svolgeva gli stessi esami presso un poliambulatorio privato (ANSA).
“Un incontro fruttuoso”. Così in un un comunicato dell’ufficio stampa della Regione si definisce la riunione svoltasi alla Cittadella, a cui hanno preso parte i presidenti delle quattro Amministrazioni provinciali calabresi e il delegato del sindaco della Città metropolitana di Reggio, con i rispettivi dirigenti di settore, presenti anche il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, i coordinatori degli Ambiti provinciali ed i dirigenti del Dipartimento Istruzione della Regione. “Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Istruzione – è scritto nel comunicato – si è detta soddisfatta del clima positivo riscontrato, e in apertura di lavori ha richiamato il prezioso lavoro propedeutico all’odierna riunione, che ha visto coinvolti i sindacati e l’Usr già nella fase di predisposizione delle linee guida. Contestualmente, Princi ha invitato i vertici del Dipartimento Istruzione ad accogliere l’istanza avanzata dalle province di differire al 15 ottobre i termini di presentazione dei rispettivi piani, permettendo così agli enti di avere più tempo per procedere con una lettura territoriale più approfondita, legata anche alle varie interlocuzioni con le parti. In merito, il vicepresidente ha esortato le Province ad avvalersi dell’Osservatorio per il diritto allo studio, quale importante strumento per un’analisi georeferenziata dei vari contesti (indici di disagio, dispersione, collegamenti)”. “Nel corso della riunione, è stato ricordato – riporta il comunicato – che i plessi non verranno chiusi, ma rimarranno attivi con il personale docente e ausiliario già previsto in base ai numeri degli studenti iscritti; il dimensionamento scolastico, infatti, lascerà invariata la geografia dei plessi, interessando piuttosto l’organico dei dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi. Dall’incontro in Cittadella è emerso l’obiettivo comune, previsto dagli indirizzi regionali, di tutelare le aree interne e le aree disagiate, ivi prevedendo le autonomie, ovvero il mantenimento della dirigenza scolastica, optando, invece, per gli accorpamenti nei grossi centri. I direttori generali Maria Francesca Gatto ed Antonella Iunti, richiamando a livello tecnico le prerogative dei Comuni e delle Province nelle operazioni di predisposizione dei piani di dimensionamento e dell’offerta formativa, tramite l’interrogativo posto dal consigliere delegato della Città metropolitana Rudi Lizzi, hanno chiarito che anche riguardo le minoranze linguistiche non sono più previste deroghe numeriche specifiche, come avveniva nel passato. Con i nuovi parametri ministeriali, infatti, non esiste più un tetto minimo o massimo di studenti: ogni realtà provinciale (purché garantisca il numero delle autonomie calcolato sulla base della popolazione scolastica) può determinarsi motivatamente individuando le aree in cui mantenere le dirigenze. Da Giusi Princi è anche arrivato l’invito alle province a lavorare su poli liceali, tecnici, su un sistema e su un’offerta formativa che preveda l’attivazione di indirizzi scolastici funzionali alle vocazioni produttive dei territori di riferimento. “Prezioso supporto alle realtà locali saranno i tavoli tecnici, che si insedieranno nei giorni 18,19 e 20 settembre, coordinati dal dirigente regionale Anna Perani – ha detto la vicepresidente – e per i quali ogni ente ha già indicato un proprio referente tecnico. Raccomando, inoltre, che i piani provinciali siano condivisi con i sindacati di categoria, che hanno da tempo indicato i loro rappresentanti territoriali.” “La riunione si è conclusa – è detto ancora nel comunicato – con i migliori auspici legati ad un sempre maggiore e costruttivo confronto, determinato da una classe politica e dirigenziale a servizio dei bisogni dei territori e del diritto allo studio, che deve essere sempre più centrale nel governo regionale”. (ANSA).
Non c’è ancora una data, nè tempi certi per la chiusura della strada di grande comunicazione Ionio-Tirreno. A riferirlo, in una nota, è l’assessore regionale Giovanni Calabrese. “La prima chiusura della SGC Ionio-Tirreno per i lavori nella galleria ‘Torbido’ – afferma Calabrese – era stata programmata in una prima fase per il periodo da fine maggio e fino (forse!) al 31 luglio. Intervento poi posticipato grazie al confronto con l’Anas, che ha ripianificato in modo diverso l’intervento programmato. Abbiamo la certezza che, oltre a completare l’intervento nella galleria del Torbido, serve un importante intervento nella galleria della Limina, che oggi non presenta criticità ma potrebbe averne in futuro, come é emerso dallo studio tecnico effettuato da Anas e da una successiva progettazione. Ad oggi, dopo un mese di verifiche, sopralluoghi e confronti, possiamo tranquillamente dire che la chiusura eventuale della galleria della Sgc Ionio Tirreno non ha ancora una data e tempi certi. Regione ed Anas, con un’interlocuzione che non ha avuto pausa neanche nel mese di agosto, stanno valutando diverse soluzioni al fine di ridurre al minimo situazioni di disagio”. “Con il presidente Roberto Occhiuto, sensibile e attento alla problematica – dice ancora l’assessore regionale – abbiamo già incontrato l’Anas per i necessari approfondimenti e per evidenziare le gravi conseguenze derivanti dell’ipotesi di una chiusura di lungo periodo dell’unica arteria che mette in collegamento due importanti e popolosi territori della Calabria. Anche il governo nazionale, con il Ministro Matteo Salvini ed il viceministro Galeazzo Bignami, ha espresso massima disponibilità ad individuare con Regione ed Anas la migliore soluzione per non penalizzare territori che già hanno altri atavici problemi. Al termine delle verifiche sarà il governatore Occhiuto a convocare l’opportuno e necessario tavolo di confronto con i rappresentanti degli Enti locali, categorie produttive e sindacati. Certamente il presidente Occhiuto e il governo regionale non lasceranno sole la Locride e la Piana di Gioia Tauro. Solo dopo aver concertato il tipo di intervento e la sua durata verranno avviate tutte le necessarie ‘misure di salvaguardia’ per i territori interessati. Fino a quel momento tutte le ulteriori iniziative rischiano di essere sterili e frutto di semplice demagogia, finalizzata a creare, in questo momento, solo inutile e inopportuna confusione”. (ANSA).
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Al Castello Aragonese mostra d’arte contemporanea dedicata a Luca Alinari
Il Castello Aragonese di Reggio Calabria dal prossimo 16 settembre e fino al 21 ottobre, ospiterà la mostra “FABULA – Seduce-Affascina-Incanta”, che ripercorre l’iter artistico di Luca Alinari. L’artista fiorentino scomparso nel marzo 2019, pittore, scenografo, intellettuale, è considerato fra i più impegnati e creativi artisti in ambito nazionale ed internazionale.
Tra gli impegni assunti si ricorda la realizzazione del logo dei mondiali di ciclismo nel 2013 e la sua affermazione artistica è testimoniata dall’esposizione di un suo autoritratto all’interno della Galleria degli Uffizi.
La mostra è promossa dal Comune di Reggio Calabria, Settore Cultura e Turismo con l’Assessore Irene Calabrò, nell’ambito del progetto “Azioni pilota per un distretto culturale e turistico della Città di Reggio Calabria”, a valere sulla corrispondente azione del PON METRO React-EU; prodotta dall’Associazione culturale “I Contemporanei” in collaborazione con la Galleria “Arte Oggi” di Reggio Calabria.
L’esposizione si snoderà fra 50 opere scelte fra la prolifica produzione artistica del maestro, in un percorso tra l’onirico e il fantastico, attraverso paesaggi, volti e creature immaginarie, su tele con i colori brillanti tipici della sua arte.
A corredo dell’esposizione sarà disponibile il catalogo, una vera e propria antologia dedicata a Luca Alinari, arricchito dai testi del prof. Francesco Gallo Mazzeo, noto docente, critico e storico dell’arte a livello nazionale.
Il 16 settembre alle 18.30 presso il Castello Aragonese, in occasione dell’inaugurazione della mostra, sarà presente insieme ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale e delle Istituzioni/Autorità cittadine, il critico Francesco Gallo Mazzeo che presiederà l’evento insieme a Marco Pentimalli, gallerista e presidente dell’Associazione culturale “I contemporanei” ed al figlio dell’artista Filippo Alinari.
L’intera cittadinanza è invitata a partecipare
Castello Aragonese
Lunedì/Venerdì h. 8.30/13.00 (ultimo ingresso 12.30)
h. 14.30/19.00 (ultimo ingresso 18.30)
Sabato 14.30/19.00 – Domenica 16.00/20.00
Presentato per il secondo anno consecutivo nel corso della Mostra d’Arte cinematografica di Venezia presso lo spazio di Cinecittà dell’Italian Pavilion, il Bando Produzioni 2023, misura a sostegno delle produzioni audiovisive che candideranno opere cinematografiche intenzionate a utilizzare i luoghi naturali, i paesaggi e i contesti contemporanei calabresi per i propri ciak. Ad illustrare l’azione, che è anche un importante attrattore di investimenti per il comparto turistico, il Commissario della Fondazione Anton Giulio Grande e il Direttore Luciano Vigna.
L’Avviso pubblico presenta diverse linee di intervento e prevede il finanziamento di film/lungometraggi, fiction, serie tv con stanziamenti da 500 a 300 mila euro, a seconda della categoria, e cortometraggi con un finanziamento di 25 mila euro.
L’avviso è in preinformazione sul sito della Fondazione all’indirizzo www.calabriafilmcommission.it/bandi-avvisi/avviso-pubblico-produzioni-2023, dove sarà possibile trovare tutte le info utili per partecipare alla call.
Tra i criteri distintivi si evidenzia la “valorizzazione dell’identità regionale nella sua dimensione contemporanea, attraverso narrazioni, luoghi e scenari capaci di veicolare l’attuale immagine della regione”.
Ancora durante l’incontro spazio alle attività di Formazione professionale. Al tavolo dei relatori Francesco Rutelli, “presidente di Anica Academy ETS”. che ha illustrato l’accordo siglato nei mesi scorsi con la Calabria Film commission per l’avvio di Corsi di formazione mirati alle professionalità del cinema che saranno realizzati in Calabria e a Roma. Previste anche borse di studio per i giovani calabresi nei prestigiosi Master dell’Anica. Produzione e Formazione, dunque, per la prima volta dunque viaggeranno insieme.