Ai domiciliari per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia avrebbe continuato a molestare l’ex convivente arrivando a incendiarle l’auto. Per questo motivo i carabinieri del Nucleo operativo di Rende hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione della custodia in carcere nei confronti di un 38enne di Luzzi. Accusato di reati persecutori nei confronti dell’ex convivente, per il quale è ancora indagato, l’uomo era stato messo ai domiciliari il 26 luglio scorso. Nella serata del 17 agosto i carabinieri di Luzzi hanno effettuato un controllo a casa per verificare il rispetto della misura cautelare ma senza trovarlo. L’uomo, infatti, si era allontanato per raggiungere l’ex compagna a Montalto Uffugo dove la donna era a casa di un’amica, spaventando anche le due figlie minori della donna. Poco dopo la stessa ha constatato che la sua auto, parcheggiata nel cortile di casa, era stata incendiata. Impaurita per la propria incolumità e quella dei propri familiari ha sporto una nuova querela, riferendo che l’uomo aveva continuato a molestarla e perseguitarla anche dopo l’applicazione degli arresti domiciliari con telefonate dal contenuto minatorio. Da quel giorno l’uomo si era reso irreperibile fino a quando non è stato rintracciato dai carabinieri di Rende sul litoraneo Tirrenico, a Paola, arrestato in flagranza per evasione. Le indagini dei militari della Compagnia di Rende hanno consentito alla Procura della Repubblica di Cosenza di chiedere l’emissione di una misura cautelare più restrittiva.
Sebastiano Plutino
In auto aveva un panetto di cocaina di 1,250 grammi. Per questo un giovane di 23 anni è stato arrestato e posto ai domiciliari dalla Polizia. Nel corso di servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Catanzaro, personale della sezione investigativa del Commissariato di Lamezia Terme, ha notato un’auto parcheggiata sul ciglio della carreggiata nei pressi dello svincolo autostradale, con un giovane alla guida. Gli agenti, insospettiti dal modo inusuale di parcheggio in quella zona, hanno deciso di effettuare un controllo più approfondito. Durante la perquisizione è stato trovato un panetto di una sostanza che ha Polizia scientifica ha poi individuato come cocaina. La droga, se fosse stata immessa sul mercato, secondo gli investigatori avrebbe fruttato circa 400 mila euro. Il giovane è stato quindi arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. (ANSA).
Nel cuore di un Mediterraneo che ha sempre più bisogno di incontri di culture, e di pace, Monasterace si prepara ad ospitare la XIX edizione del “Tarantella Power”: da domenica 27 agosto a sabato 2 settembre, in scena il festival tematico sulla danza e la musica tradizionale targato Arpa, associazione che dal 1999 si occupa della valorizzazione delle risorse culturali immateriali.
I particolari dell’evento saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà domani, mercoledì 23 agosto alle 11, nella sede del Comune di Monasterace alla presenza del direttore artistico Danilo Gatto, del sindaco Cesare De Leo, e di Cosmano Lombardo, CEO di Searchon.
La scelta di queste date non è affatto casuale. L’apertura e la chiusura del Festival saranno all’insegna della tradizione viva, con l’immersione in due delle feste più sentite e piene di musica della Calabria: la festa di San Rocco a Gioiosa Jonica domenica 27 agosto, e la Festa della Madonna della Montagna al Santuario di Polsi sabato 2 settembre.
Nell’ambito del Festival si svolgeranno diverse attività: corsi, laboratori, presentazioni e seminari, mostre, animazioni, concerti, feste a ballo. Protagonista principale la musica, i concerti che si susseguiranno in una settimana densa di appuntamenti. Grazie al partenariato con il Conservatorio Tchaikovsky di Catanzaro-Nocera Terinese, la manifestazione si apre ad una dimensione internazionale, puntando a diventare il nodo di una rete di scambi didattici ed artistici in ambito mediterraneo, con la presenza istituzionale di un gruppo di studenti, docenti e musicisti tunisini ospitati in questa XIX edizione.
Un’estate, quella di Motta San Giovanni, che non poteva non concludersi con un evento all’insegna della musica e del divertimento. Lazzaro, in particolar modo Piazza delle Medaglie D’oro, si prepara ad accogliere chiunque voglia trascorrere una serata pop e rock, ma che non dimentica la tradizione e il folklore. Il tutto si terrà nella giornata di sabato 26 agosto per iniziativa della Pro Loco del comune di Motta San Giovanni. Giornata che si aprirà nel pomeriggio alle ore 16:30, con attività che avranno come protagonisti i bambini e lo sport, con l’obbiettivo di creare un clima di gioia ma allo stesso tempo far comprendere l’importanza del gioco e dell’attività fisica. Alle ore 20:00 sarà il turno dell’ASD Bailando che intratterrà i presenti con balli sociali. A ciò seguirà l’esibizione del Gruppo Folklorico Lazzaro e del gruppo musicale RayBand. Ad arricchire la serata la presenza di stand gastronomici ed espositivi a cura delle associazioni del territorio. Sarà inoltre possibile degustare un ottimo panino con pesce spada. Una conclusione degna di un programma estivo che ha visto la partecipazione di gente del posto ma anche di turisti, a testimonianza del successo ottenuto dalle numerose iniziative, promosse e sostenute come sempre dalla Pro Loco.
Venerdì 25 agosto sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile l’incontro, organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “Piazza del Popolo: attualità e prospettive future”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, non si svolgerà nel consueto interno perimetrale di una sala convegni ma presso l’area perimetrale di Piazza del Popolo. La grande piazza riveste per la città una grande importanza storica, urbanistica, e mercatale ma ormai da anni versa in totale abbandono. I pilastrini (quelli ancora in piedi) della recinzione sono ormai semidistrutti, i tubi di raccordo mancano del tutto e quelli superstiti totalmente arrugginiti. Il distintivo e particolare architettonico costituito dai dieci pilastri rivestiti un tempo di candido marmo è in condizioni pessime: molte lastre sono mancanti, le poche che resistono risultano sfregiate e nella migliore delle ipotesi sporcate dal tempo e da vernici spray. Davvero preoccupanti sono le condizioni di quelli che forse un giorno erano stati dei gabinetti pubblici, e i cedimenti strutturali su via Monsignor De Lorenzo. Parteciperanno alla nuova conversazione Gerardo Pontecorvo (Presidente della 1^ Consulta – Assetto del Territorio – Comune di Reggio Calabria) e lo storico locale Alberto Cafarelli. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione,organizzata dal sodalizio culturale reggino,sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 25 agosto.
Catanzaro: Assessore Arcuri al lavoro per istituire tavoli programmatici sulla tutela ambientale
L’associazione promotrice ringrazia il neo assessore all’Ambiente Giorgio Arcuri e, dal canto suo, lui si dice «disponibile a supportare veri e propri tavoli programmatici che contribuiscano a fare di Catanzaro una città davvero votata al rispetto dell’ambiente». A pochi giorni dal successo di “Puliamo il mondo con i supereroi”, insomma, la sintonia scattata tra l’associazione culturale “La Vie” e l’esponente della Giunta Fiorita appare già cosa concreta. A sancirla la quarta edizione di un evento che, al Lido Valentino Beach club di Giovino, ha puntato tutto sulla coscienza ecologista dei più piccoli nella convinzione che «per vincere la sfida di un mondo più pulito si debba cambiare mentalità partendo proprio dai bambini».
Da qui l’idea di mettere in campo una mission anti-inquinamento, di farlo sulla spiaggia e nel nome di Spiderman, Batman, Catwoman, Capitan America e Doctor Strange. In prima linea bambini e genitori, in campo l’associazione “La Vie” e l’assessore comunale all’Ambiente Giorgio Arcuri. Sul trenino del mare è, dunque, partita un’iniziativa che si è poi snodata sulla spiaggia di Giovino e che, è ormai chiaro, farà da apripista all’organizzazione di ulteriori manifestazioni culturali e di interesse per l’ambiente.
Appaiono essere proprio questi, in effetti, i cardini di una collaborazione tra il Comune e l’associazione “La vie” da sviluppare sulle note di una sinergia che coinvolga anche altre organizzazioni culturali e naturalmente le scuole. Netto l’obiettivo: «Concretizzare l’istituzione di un vero e proprio tavolo di lavoro teso a favorire la concertazione e la programmazione di interventi e iniziative utili al territorio e a una maggiore diffusione della cultura del rispetto ambientale».
Villa S.G., Consiglieri Minoranza: “Offensivo non ammettere segnalazioni disservizi tramite social”
COMUNICAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE LAVORI PUBBLICI, QUALITÀ URBANA E AMBIENTALE
Alla luce di quanto ancora ad oggi si riscontra, corre l’obbligo sottolineare e ribadire alcuni concetti e regole per il consolidarsi di una proficua collaborazione tra uffici comunali e tessuto cittadino ai fini di una corretta gestione del territorio.
1) Il Settore Lavori Pubblici, Qualità Urbana e Ambientale è aperto e riceve il pubblico, mettendo a disposizione di tutti il supporto delle professionalità presenti all’interno degli uffici per la risoluzione delle diverse problematiche ricadenti nelle competenze dello stesso:
▪ il martedì dalle ore 9:30 alle ore 12:30;
▪ il giovedì dalle ore 15:00 alle ore 17:30.
Il Responsabile del Settore, architetto Salvatore Foti, è sempre a disposizione della cittadinanza e dell’utenza, previo appuntamento da concordare direttamente con lo stesso, telefonando al numero 338/7695460.
2) Per le segnalazioni riguardanti i Servizi afferenti al Settore (Lavori Pubblici, Manutenzione, Igiene Ambientale e Protezione Civile) i cittadini possono scegliere uno dei seguenti canali di comunicazione:
▪ inviare una mail all’indirizzo foti.salvatore@comune.villasangiovanni.rc.it;
▪ inviare una PEC all’indirizzo protocollo@pec.comune.villasangiovanni.rc.it;
▪ telefonare al numero 0965/702710 – 0965/702702;
▪ compilare e presentare al protocollo generale dell’Ente, anche per via telematica, la modulistica appositamente predisposta e disponibile nella sezione “Modulistica uffici” nell’area “Settore LL.PP. Qualità Urbana ed AmbieVintale” del sito web del Comune di Villa San Giovanni, raggiungibile al seguente indirizzo www.comune.villasangiovanni.rc.it, o chiedendone copia cartacea presso gli uffici del Settore siti in Via Marconi n. 107.
Con l’occasione si fa presente all’intera cittadinanza che il Settore Lavori Pubblici, Qualità Urbana e Ambientale non riconosce alcun social network (Facebook, Instagram, Twitter, TikTok, eccetera) quale strumento atto ed idoneo per interagire con i preposti uffici per alcun tipo di problematica (richieste, segnalazioni, lamentele, interventi e quanto altro
relativo alle competenze del Settore). Inoltre per qualsiasi confronto e/o chiarimento, ci si può rivolgere direttamente al
Responsabile che presterà a tutti, come di consueto, la dovuta attenzione.
I luoghi preposti alle discussioni di argomenti e all’argomentazione di tutto quanto relativo alle necessità del territorio, rimangono SEMPRE gli uffici comunali, nei quali si garantisce l’ingresso e l’accoglienza in ambienti all’uopo predisposti e attrezzati.
Si confida nella comprensione e nella collaborazione di tutti e/o comunque di quanti vogliono spendersi per migliorare quotidianamente e costantemente la Città di Villa San Giovanni, evitando polemiche sterili, intellettualmente e culturalmente vuote.
Villa San Giovanni lì, 21 agosto 2023
Il Responsabile del Settore
LL.PP. Qualità Urbana e Ambientale
I cento anni dell’Aeronautica Militare Italiana (1923-2023) saranno ricordati nel corso di un incontro promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos e dalla Biblioteca Pietro De Nava che si terrà giovedì 24 agosto alle ore 18,00 presso la Villetta De Nava nell’ambito degli incontri di Estate Reggina 2023 organizzati dal Comune. A parlare dell’argomento Fabio Arichetta, che tratterà degli inizi dell’aeronautica italiana e Luca Pellerone che parlerà invece degli assi italiani della 2^ Guerra Mondiale. “Mai, nel campo dei conflitti umani, così tanti dovettero così tanto a così pochi” (Never in the field of human conflict was so much owed by so many to so few). Questa frase di Winston Churchill in un discorso tenuto nell’agosto del 1940, rende ragione dell’importanza che l’arma aerea aveva assunto nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Sia che si trattasse di avanzare con forze, anche corazzate, in territorio nemico o che si progettasse di effettuare sbarchi la presenza dell’arma aerea risultava uno strumento imprescindibile per “spazzare” i cieli della nazione nemica da forze aeree ostili e accompagnare avanzate e sbarchi. Era questo compito dei caccia, sempre più agili e veloci, senza dimenticare il ruolo dei bombardieri chiamati in un primo tempo a colpire obiettivi militari e strategici e in seguito – purtroppo – a scopi terroristici per fiaccare la popolazione civile e indurla più facilmente alla resa come nei bombardamenti diurni e notturni di Londra e delle più importanti città inglesi da parte della Luftwaffe (Coventry fu rasa al suolo tra il 14 e 15 novembre 1940 e in quella circostanza fu coniato il termine coventriżżare dal ted. koventrisieren) che ebbero un seguito nelle massicce incursioni anglo-americane sulle città tedesche negli ultimi anni di guerra. L’Italia, che nel 1923 (regio decreto 28 marzo 1923 n. 645) aveva creato la Regia Aeronautica e tra il 1925 e il 1926 istituito il Ministero dell’Aeronautica e lo Stato Maggiore dell’Aeronautica elevando nel 1929 Italo Balbo a ministro dell’Aviazione, pur conseguendo prestigiosi risultati e record (di velocità media, di velocità massima e di altitudini raggiunte) nelle celebri Trasvolate guidate e condotte dallo stesso Balbo, non potenziò sufficientemente l’arma aeronautica, specialmente dopo l’allontanamento di Balbo nominato governatore della Libia. Quando il 10 giugno 1940 l’Italia entrò in guerra al fianco della Germania, la Regia Aeronautica godeva di un’ottima reputazione in patria come all’estero, ma la dura realtà bellica ne avrebbe evidenziato i limiti di equipaggiamento e mezzi. L’arma aerea era già stata utilizzata nella Grande Guerra ma senza grandi effetti sull’esito finale del conflitto. Nel 1914-1918 compare comunque il fenomeno degli assi del cielo, di quei combattimenti corpo a corpo (aereo contro aereo) che vede i piloti combattere ad armi pari con un certo spirito cavalleresco, quasi una tenzone di memoria medievale nella quale i combattenti non cavalcano veloci destrieri con la lancia in resta ma ferrei cavalli alati. Anche nella 2^ Guerra Mondiale si evidenziarono piloti che nei combattimenti con i caccia meritarono il titolo di assi per audacia, coraggio, sprezzo del pericolo anche se tali virtù di per sé non erano sufficienti e dipendevano dalle qualità del mezzo aereo. Diversi piloti italiani guadagnarono lo stato di “Asso“, grazie alla determinazione con la quale si misurarono, anche se in condizioni di inferiorità, con il nemico. Gran parte dei loro successi furono conseguiti sui cieli dell’Africa settentrionale, di Malta, della Russia, dei Balcani, fino alla disperata difesa del territorio nazionale prima dell’armistizio dell’8 settembre 1943 e anche dopo. In particolare saranno citate le gesta dei principali aviatori che hanno dato gloria all’Aeronautica Militare Italiana, tra cui Teresio Martinoli, Giuseppe Cenni, Franco Lucchini, Adriano Visconti, Luigi Gorrini, Giuseppe Biron.
Reggio: detenuto del carcere di Locri, in permesso premio, ruba due borse. Riportato in carcere
Detenuto nel carcere di Locri era in permesso premio a Reggio Calabria ma è stato fermato per avere rubato due borse e riportato in carcere.
L’uomo è accusato del furto commesso ai danni di due signore che, mentre si trovavano nei pressi di una fontana del centro reggino, avevano lasciato l’autovettura in sosta con i finestrini abbassati.
L’uomo, approfittando della distrazione delle vittime, ha raggiunto l’autovettura e ha preso entrambe le borse contenenti documenti personali, denaro e vari effetti personali, dileguandosi immediatamente dopo a bordo di uno scooter per le vie limitrofe.
Grazie alla presenza dei sistemi di videosorveglianza in quella zona, i poliziotti delle Volanti hanno riconosciuto l’autore del furto in un 46enne reggino, già noto alle forze dell’ordine, ristretto nell’Istituto penitenziario di Locri.
Al termine delle formalità, l’uomo è stato riportato in carcere per la violazione delle prescrizioni dell’Autorità giudiziaria e denunciato per il furto commesso ai danni delle due donne che sono rientrate in possesso dei loro averi.
Saranno processati il 14 ottobre prossimo dal Tribunale di Crotone i quattro presunti scafisti del caicco “Summer love” carico di circa 180 migranti che il 26 febbraio scorso si schiantò contro una secca a poche decine di metri dalla riva di Steccato di Cutro provocando la morte accertata di 94 persone, tra le quali 35 bambini, e una decina di dispersi.
Gli imputati, Ufuk Gun, di 28 anni, turco, Arslan Khalid (25) pachistano, Fuat Sami (50), turco e Hafab Hussnain (21), pachistano, hanno adesso 15 giorni di tempo per chiedere eventualmente di essere processati con un rito alternativo. I quattro sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e omicidio colposo.
Agli imputati, il pm – che nella sua richiesta attribuisce ad ognuno un preciso ruolo tenuto durante il viaggio del caicco dalla Turchia – contesta anche le condotte tenute in prossimità della riva quando, per poter rientrare in Turchia con la barca, hanno effettuato una brusca virata nell’erroneo convincimento di essere stati individuati dalle forze dell’ordine. Virata che per l’accusa, insieme alle condizioni del mare e alla presenza della secca, determinarono l’urto col fondale ed il conseguente naufragio. A due imputati viene attribuito anche di avere impedito ai migranti di chiamare i soccorsi.
Sul disastro di Steccato di Cutro è aperta anche una seconda inchiesta, ancora in corso, che riguarda eventuali carenze nel sistema di soccorso e nella quale sono indagate sei persone, tra le quali due ufficiali e un sottufficiale della Guardia di finanza in servizio quella notte