“La Lega ha votato contro la legge ammazza porto di Gioia Tauro, dimostrando così il suo impegno per la tutela dell’Italia e degli italiani. Il gruppo italiano della Lega, composto da 21 membri, si è opposto alla direttiva europea che mette a rischio oltre 4.000 posti di lavoro nel porto di Gioia Tauro. Il voto contrario della Lega è stato rafforzato dalle dichiarazioni del viceministro Rixi, che ha evidenziato la gravità della situazione. Questa normativa dell’ETS (Emission Trading System) rappresenta una scelleratezza politica che mette a repentaglio l’economia e l’occupazione nel settore portuale. La Lega dimostra ancora una volta di avere a cuore la sorte dell’Italia e degli italiani, mostrando rispetto per il lavoro di ogni persona.
Sebastiano Plutino
Progetto “Gocce di Mamma”: i Rotary Club dell’area metropolitana di Reggio Calabria donano un frigo congelatore verticale ed un tiralatte elettrico professionale alla U.O.C. di Neonatologia e T.I.N. del G.O.M.
Il valore della donazione e la sensibilizzazione sull’importanza dell’allattamento al seno: sono questi gli elementi che hanno orientato l’operato dei Rotary Club dell’area metropolitana di Reggio Calabria che, nell’ambito del progetto distrettuale “Gocce di Mamma”, hanno donato alla U.O.C. di Neonatologia e T.I.N. del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria un frigo congelatore verticale, destinato alla conservazione del latte materno, ed un tiralatte elettrico professionale.
L’iniziativa, promossa dalla dott.ssa Simonetta Neri, presidente per l’anno rotariano 2022-2023 del Rotary Club Reggio Calabria, ha visto la partecipazione di altri 9 Club:
- Rotary Club Reggio Calabria Nord
- Rotary Club Reggio Calabria Sud “Parallelo 38”
- Rotary Club Reggio Calabria Est
- Rotary Club Polistena
- Rotaract Club Reggio Calabria
- Rotaract Club Reggio Calabria Sud “Parallelo 38”
- Interact Club Reggio Calabria
- Interact Club “Convitto Tommaso Campanella”
- Inner Wheel Reggio Calabria
Un’occasione in più per porre l’attenzione sui temi della salute della donna e del bambino, proprio in concomitanza con la Settimana Mondiale dell’Allattamento al Seno 2023, che si sta celebrando in questi giorni, evento che prevede numerose iniziative di promozione e sostegno della pratica dell’allattamento al seno.
“Si tratta di un progetto che mi sta molto a cuore, – ha affermato la dr.ssa Mondello Isabella, Direttore ff. della U.O.C. Neonatologia e T.I.N. del Grande Ospedale Metropolitano – l’idea di avere in reparto tutto quello che è necessario per proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento al seno non può che rendermi felice”.
Un sincero ringraziamento arriva anche dal Commissario Straordinario del G.O.M., dr. Gianluigi Scaffidi, il quale ha presenziato con molta partecipazione alla consegna dei beni donati. Il Commissario ha ringraziato tutti i Club che hanno partecipato all’iniziativa e ha lanciato un’ulteriore proposta a supporto del reparto di Neonatologia: un borsa di studio in favore di giovani laureati in grado di affiancare e supportare il personale in servizio presso l’Unità Operativa di Neonatologia e contemporaneamente formarsi.
Il Commissario ha infine espresso un grande apprezzamento per l’operato della dr.ssa Mondello: “è un’ottima professionista e una persona splendida, inoltre trasmette grande passione per quello che fa”.
L’iniziativa, che contribuirà all’avviamento della Banca del Latte presso il G.O.M. di Reggio Calabria, rientra in 2 delle 7 aree d’intervento del Rotary: salute materna e infantile, e prevenzione e cura delle malattie.
Il progetto “Gocce di Mamma” è inoltre finalizzato a:
- trasmettere la cultura dell’allattamento al seno, anche come fase iniziale di un’alimentazione sana per il resto della vita, mediante incontri formativi e informativi con pediatri, ostetriche, ginecologi, rotariani e non, presso scuole e consultori;
- fornire le attrezzature necessarie per l’apertura di 3 Baby Pit Stop uniformemente distribuiti nella città di Reggio Calabria, fruibili dalla popolazione, in strutture pubbliche e private che rivestono un ruolo sociale e di aggregazione, ambienti ideali per il sostegno alla genitorialità, alla crescita formativa e culturale della persona.
Da tempo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’UNICEF sottolineano che “il latte materno è il miglior alimento possibile per un neonato e che gli operatori sanitari, i media e le associazioni di donne hanno la responsabilità di promuovere l’allattamento al seno”. Eppure, la piena diffusione di quello che dovrebbe essere un comportamento naturale, ancora oggi avviene tra non poche difficoltà, sia nei paesi meno sviluppati, sia in quelli, come il nostro, dove la consapevolezza sull’importanza dell’allattamento al seno dovrebbe essere patrimonio comune.
Gli ostacoli sono prima di tutto di natura culturale poiché spesso le neo mamme si adattano ai ritmi frenetici della nostra società, svolgendo contemporaneamente il ruolo di madre, moglie e lavoratrice, per giungere all’erronea conclusione che i tempi della vita moderna siano incompatibili con la scelta di allattare il proprio figlio al seno in modo naturale.
L’allattamento esclusivo è raccomandato fino al sesto mese di vita compiuto del bambino, e continua, con l’inserimento di appropriato cibo complementare, fino a due anni o oltre; esso fornisce al bambino tutti gli elementi nutritivi e numerosi fattori protettivi necessari per una crescita e uno sviluppo sani. La promozione dell’allattamento è pertanto uno degli interventi più efficaci per il miglioramento della salute dei nostri bambini e ha benefici effetti anche per le madri, le famiglie, la collettività, il sistema sanitario, l’ambiente e la società in generale.
I bambini nati a termine che ricevono latte umano presentano miglioramenti significativi dello stato nutrizionale, della maturità gastrointestinale e dello sviluppo neurologico, oltre ad una minore predisposizione alle infezioni e alle malattie croniche, ad un ridotto rischio di obesità e di sviluppo di diabete mellito di tipo II in età adulta, rispetto ai bambini alimentati con latte artificiale.
I prematuri che ricevono latte umano godono di ulteriori vantaggi, come un minor rischio di enterocolite necrotizzante (NEC), intolleranze alimentari enterali, malattie polmonari croniche, retinopatia della prematurità, ritardi neuro-evolutivi e nuovi ricoveri.
Infine, l’atto stesso di allattare al seno tramite il contatto pelle a pelle promuove il profondo legame tra mamma e bambino e crea un ambiente caldo e confortevole per quest’ultimo.
Il latte della propria madre, fresco o adeguatamente conservato, è l’alimento ideale anche per i neonati pretermine. Quando non è disponibile o non è sufficiente, il latte umano donato rappresenta l’alternativa più valida.
Il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria esprime pertanto un sentito e sincero ringraziamento ai club Rotary, Rotaract, Interact e Inner Wheel dell’area metropolitana di Reggio Calabria, ed ai loro presidenti che, attraverso questo progetto, hanno dimostrato grande sensibilità e interesse nei confronti dei cittadini più piccoli e delle loro famiglie.
Mosorrofa, cittadini stanno con Gratteri: ‘Chi non si ribella a questo degrado è complice’
“Ribellatevi contro l’amministrazione Brunetti, cosi titola il suo articolo l’Approdo. La città è allo sbando, buche e sporcizia un degrado enorme, chi non si ribella e protesta contro il degrado di questa città, diventa complice, cosi il nuovo Procuratore di Napoli Nicola Gratteri stigmatizza al Circolo Polimeni la situazione della città di RC. Il suo intervento è stato molto duro “non venivo in città da alcuni anni, ha detto il Procuratore, e ho trovato buche più grandi di prima, ho rischiato di rimanerci dentro con la macchina.
Chi non si ribella e protesta contro questo degrado non ne è solo vittima ma anche complice “ I cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa concordano pienamente con l’esternazione del Procuratore, tant’è che da qualche giorno hanno indetto una raccolta firme per chiedere le dimissioni non solo di Brunetti, sindaco f.f., ma anche di Falcomatà, sindaco eletto, della Giunta e di tutto il Consiglio comunale. Ben consci che stare zitti oggi è essere conniventi, complici oppure che si è contenti della situazione nella quale versa la città, gli abitanti di Mosorrofa, continuano a chiedere ai reggini di pronunciarsi. Continuano a chiedere a tutti i Comitati civici, a tutte le associazioni o gruppi politici e non, sorti in questa citta, di prendere posizione. Gratteri ha avuto modo di imbattersi solo nelle manifestazioni più evidenti dello stato di incuria in cui è lasciata RC, buche e spazzatura. Immaginate cosa avrebbe detto se fosse venuto a Mosorrofa e avesse visto lo stato di abbandono dei terreni comunali sede dell’ex campo sportivo e dell’area di Bufano e contemporaneamente bambini e ragazzi giocare tra le macchine che sfrecciano nella piccola piazzetta che dà sulla strada a rischio continuo della propria incolumità. Cosa penserebbe quando noterebbe che lungo la strada scende un fiume di acqua e contemporaneamente i rubinetti delle case sono a secco. Cosa direbbe se andando a trovare un caro estinto al cimitero si accorgesse della catasta di bare non tumulate perché non ci sono loculi. Cosa lo stupirebbe di più: la risposta degli anziani che ad una sua domanda “perché bivaccate in piazza” gli risponderebbero “non abbiamo dove andare” o vedere gli stessi anziani o persone con handicap che per andare in chiesa devono fare una ripidissima salita o una decina di scale perché giace al comune, da anni, una richiesta di abbattimento delle barriere architettoniche, con progetto minimale già presentato, ma non viene presa in considerazione? Lo stupirebbe sapere che le segnalazioni e le richieste di intervento dei cittadini presso la delegazione municipale circoscrizionale restano lettera morta? Se poi prima di andare via giungesse la sera, la meraviglia di un impianto di illuminazione pubblica a macchia di leopardo e, in alcuni punti, psichedelico, si accende e si spegne alternativamente, sicuramente lo impressionebbe positivamente. Ma, aimè, questa non è solo la situazione di Mosorrofa, è tutta la città che soffre. Una città che pur avendo i Bronzi di Riace, il bergamotto, i tanti siti storici e archeologici e le innumerevoli bellezze paesaggistiche rischia di essere cancellata dalla carta geografica. Alla luce di tutto questo, i cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa rinnovano l’invito a tutte le persone di buona volontà di RC a scendere in piazza, prendere posizione, indipendentemente dal colore partitico, come abitanti che amano questa città, che hanno scelto di vivere in questo meraviglioso angolo del mondo.
Facciamo nostro l’invito di Gratteri, superiamo il vittimismo che ci porta solo a lamentarci, rimbocchiamoci le maniche, mettiamoci la faccia, ribelliamoci pacificamente ma con tutta la forza del nostro essere reggini. Il cambiamento è dietro la porta, una porta molto resistente. Più persone singolarmente e contemporaneamente andranno nella stessa direzione, la spingeranno, prima si aprirà.”
La Garante Stanganelli ha visitato l’area Oncologica medica del presidio “Renato Dulbecco”
Visita del Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, martedì 26 settembre, presso l’area di Oncologia Medica del presidio Mater Domini dell’Azienda Universitaria Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro.
Ad accogliere la Garante erano i direttori delle UOC di Oncologia Medica, Prof. Pierosandro Tagliaferri, e dell’UOC di Oncologia Medica Traslazionale, Prof. Pierfrancesco Tassone, insieme al personale Medico e del Comparto Sanitario ad esse afferenti.
L’ area di Oncologia Medica è basata su due UU.OO.CC. a direzione Universitaria che integrano assistenza, didattica e ricerca pre-clinica e clinica. Inoltre, la struttura è sede dell’unica Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica della Regione Calabria che, al momento, ha in carico il percorso formativo di 29 medici in formazione specialistica. L’area di Oncologia Medica eroga attività assistenziale in regime di day hospital, di chemioterapia ambulatoriale, di degenza Ordinaria con 12 posti letto ed un’area di laboratorio diagnostico di oncoematologia ad elevato contenuto tecnologico. Nell’ultimo anno, sono state erogate 17.163 prestazioni assistenziali nell’ area ambulatoriale e diagnostica con presa in carico per prestazioni terapeutiche di 872 pazienti, 272 cicli di DH e 325 ricoveri in area di degenza ordinaria, con una degenza media di 8,82 giorni e un peso medio del ricovero di 1,42, espressione di elevata complessità delle prestazioni di ricovero effettuate. Tale attività è apparsa ad Anna Maria Stanganelli quale concreto punto di forza dell’offerta sanitaria della Regione nel settore dell’Oncologia Medica ed esempio concreto di strategia di sostanziale contrasto all’ emigrazione sanitaria. Punto di eccellenza del gruppo è la ricerca clinica che rappresenta una componente essenziale della mission accademica e aziendale: sono al momento aperti all’ arruolamento n.10 studi clinici internazionali attivi, oltre che nel Policlinico di Germaneto anche in pochi centri altamente selezionati sul territorio nazionale.
In questo contesto, un aspetto di particolare rilievo è l’esistenza e l’attività del Centro di Fase 1, Centro già certificato da AIFA, che ha permesso il completamento del primo studio first-in-human oncologico a livello internazionale di RNA therapeutics su un farmaco innovativo (first-in-class) prodotto nell’ambito di un progetto AIRC 5per mille, i cui risultati recentemente pubblicati su una rivista di elevato prestigio hanno avuto anche ampio riscontro sui principali organi di stampa italiani. L’ Area di Oncologia agisce in pieno raccordo funzionale con la farmacia Galenica/UFA di recente attivazione diretta dalla Dr.ssa Adele Emanuela De Francesco e con i laboratori di ricerca del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell Università della Magna Graecia. La Garante ha apprezzato “le condizioni di umanizzazione dell’accoglienza e l’elevata qualità delle strutture tecnologiche nello spirito di integrazione di valori umanitari e di ricerca scientifica” pienamente coerenti con il progetto del Campus di Germaneto voluto dal compianto Rettore Prof. Salvatore Venuta, professore di Oncologia Medica e fondatore dell’Oncologia Universitaria di Catanzaro.
Nel corso della visita ci si è confrontati anche su alcune criticità quali la perdurante e grave carenza di personale medico specialistico nell’area, che limita la possibilità di espandere ulteriormente le capacità assistenziali del gruppo in termini di erogazione di trattamenti convenzionali ma anche di trattamenti sperimentali, vero valore aggiunto per la popolazione calabrese e infine ci è soffermati sulla necessità di potenziare gli spazi già disponibili per far fronte alla crescente richiesta da parte dell’utenza regionale ed extraregionale.
La Garante si è impegnata a veicolare al Governo Regionale quanto riscontrato in uno spirito di forte collaborazione, in un momento in cui prosegue il lavoro per rendere effettiva l’integrazione fra la realtà ospedaliera e quella universitaria, con l’obiettivo comune, come affermato nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, di plasmare, con la ‘Dulbecco’ a pieno regime, “la punta di diamante del Servizio sanitario calabrese”, affinché sia in grado di erogare efficienti servizi assistenza ai pazienti, garantendo il diritto alla salute e, al contempo ridurre la migrazione sanitaria.
Mancuso ed i Capigruppi di Centrodestra hanno sottoscritto una mozione a favore del Porto di Gioia Tauro
“Il nuovo regime fiscale che entrerà in vigore il 1 gennaio 2024 con l’applicazione della direttiva Ue ‘Fit For 55’, se non tempestivamente stoppato, rischia di arrecare danni irreversibili all’economia prodotta dall’infrastruttura portuale principale della Calabria e, più in generale, a tutte le infrastrutture portuali italiane, oltre che all’economie del sistema sociale di tutti i paesi ospitanti analoghi realtà portuali. Rendere più conveniente, per i grandi vettori marittimi, utilizzare porti di transhipment extraeuropei piuttosto che quelli comunitari, significa generare un’inaccettabile e consistente perdita di competitività degli scali europei, incluso il Porto di Gioia Tauro, una vera eccellenza della regione e del Paese”.
E’ quanto affermano il presidente Filippo Mancuso e i capigruppo di centrodestra in Consiglio regionale: Michele Comito (FI), Giuseppe Neri (Fd’I), Giuseppe Gelardi (Lega), Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Giuseppe Graziano (Unione di Centro) e Giuseppe De Nisi (Coraggio Italia). I quali hanno formalizzato, in Consiglio regionale, una mozione dal titolo: “Applicazione della direttiva comunitaria ‘Fit for 55’ – Possibili conseguenze all’infrastruttura portuale di Gioia Tauro”.
La mozione nella sua versione integrale
“Mozione ex art. 119 Regolamento interno dal titolo: “Applicazione della Direttiva comunitaria “Fit for 55” – Possibili conseguenze all’infrastruttura portuale di Gioia Tauro”.
Il Consiglio regionale
Premesso che: – la Commissione europea recentemente ha adottato un pacchetto di misure, denominato “Pronti per il 55 %” (Fit for 55”, in inglese), finalizzate al contenimento dell’inquinamento climatico, che propone una serie di iniziative legislative per raggiungere entro il 2030 gli obiettivi del Green Deal europeo; – in particolare, l’Unione Europea con tale pacchetto si propone di giungere alla riduzione delle emissioni di gas serra del 55 per cento (da qui il nome del pacchetto) rispetto ai livelli del 1990, avendo come obiettivo di arrivare alla “carbon neutrality” per il 2050.
Considerato che: – tale normativa entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio 2024 e, nel settore del trasporto marittimo, comporterà l’immediata applicazione di una tassazione aggiuntiva a carico degli armatori proprietari di navi con una stazza superiore alle cinquemila tonnellate; – nello specifico, tale tassazione andrà a colpire le grandi navi portacontainer, utilizzate esclusivamente per le lunghe tratte, in quanto, sfruttando la loro stazza oggi è possibile abbattere i costi di spedizione consentendo di caricare e trasportare molta più merce in un unico viaggio; – nel pacchetto di misure “Fit for 55” è previsto che la nuova tassazione sia calcolata, oltre che in relazione alla tipologia di nave, anche in rapporto alla rotta ed alla distanza da questa percorsa, (infatti, è prevista l’applicazione del 100 % della tassazione se gli scali di partenza o destino sono ubicati in territorio comunitario ovvero, un abbattimento della tassazione del 50% se lo scalo di partenza o destino sono ubicati in territorio extra-Ue).
Rilevato che – l’applicazione del nuovo regime fiscale renderà, con ogni evidenza, più conveniente, per i grandi vettori marittimi, utilizzare porti di transhipment extraeuropei piuttosto che quelli comunitari, avendo come conseguenza una consistente perdita di competitività degli scali di transhipment europei, (a titolo esemplificativo, una nave proveniente da uno scalo extraeuropeo, attraverso il canale di Suez, potrà facilmente aggirare la tassazione al 100% approdando in un porto di trasbordo nordafricano e non più, come accade oggi a Gioia Tauro, prima di arrivare alla sua destinazione finale in Europa ed ancora, una nave di passaggio nel Mediterraneo, per raggiungere l’oceano atlantico o indiano, potrà eludere tale tassazione evitando di toccare i porti Ue).
Tenuto conto che – l’applicazione della direttiva ETS, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2024, creerà, uno scenario molto preoccupante poiché nel breve termine comporterà la perdita di competitività e di centralità degli scali italiani a partire da Gioia Tauro, con gravi conseguenze dal punto di vista economico, sociale ed occupazionale per l’intero sistema economico nazionale; – l’applicazione della misura Eu-Ets rischia non solo di penalizzare i porti europei a vocazione transhipment, come il porto di Gioia Tauro, ma creerà una condizione di scarsa competitività per tutti i porti di trasbordo collocati all’intero del territorio comunitario; – in Italia quasi il 28% di tutti i container movimentati ed il 77% di quelli trasbordati (magari su navi più piccole per raggiungere porti di dimensioni inferiori) passano da Gioia Tauro e che l’hub portuale calabrese dà lavoro a quasi seimila lavoratori, 1.600 direttamente e 4.000 indirettamente (secondo i dati dell’Autorità portuale); – il porto di Gioia Tauro è evidentemente, uno tra i principali porti europei in virtù della sua capacità di accomodare le grandi navi portacontainer; – imporre un tributo così esoso per i mercantili che scelgono di fare scalo nei porti europei del Mediterraneo, prima di approdare in quelli del Nord Europa o americani, appare una scelta illogica che riflette la distanza tra la visione burocratica dell’Europa e gli interessi reali dei Paesi aderenti ed al contempo, non garantisce nel complesso alcuna riduzione di gas nocivi per il nostro pianeta.
Tutto ciò premesso e considerato, IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE PER QUANTO DI COMPETENZA a farsi portavoce presso il Governo nazionale e le competenti istituzioni comunitarie, affinché vengano apportati i necessari correttivi alla normativa “Fit for 55” che rischia di arrecare danni irreversibili all’economia prodotta dall’infrastruttura portuale principale della nostra regione e più in generale a tutte le infrastrutture portuali italiane oltre che all’economie del sistema sociale di tutti i paesi ospitanti analoghi realtà portuali.
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Capitan Acciaio arriva con la sua armatura per raccontare il valore della Differenziata
Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: dal 5 al 7 ottobre Reggio Calabria ospiterà Capitan Acciaio, il supereroe del riciclo, che farà tappa nel capoluogo calabrese per sensibilizzare i cittadini di tutte le età sui benefici della raccolta differenziata e, in particolare, sull’importanza del riciclo degli imballaggi in acciaio.
L’iniziativa, promossa da RICREA, il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio parte del Sistema CONAI, offrirà ad adulti e bambini l’opportunità di scoprire che l’acciaio si ricicla al 100% all’infinito, e che il corretto conferimento è il primo passo per innescare il circuito virtuoso dell’economia circolare.
Durante le tre giornate Capitan Acciaio accoglierà i reggini in Piazza Duomo, per dimostrare concretamente come, grazie al riciclo, tutti gli imballaggi in acciaio come barattoli, scatolette, fusti, latte, secchielli, bombolette, tappi corona e chiusure, possono rinascere sotto forma di nuovi prodotti. Tra le tante attività proposte, laboratori ludico-creativi per i più piccoli mirati a far conoscere le diverse tipologie di imballaggi e stimolare la loro fantasia; quiz e giochi per mettere alla prova le conoscenze degli adulti sulle buone pratiche di raccolta differenziata.
“L’Italia eccelle in Europa grazie alla collaborazione dei cittadini e al lavoro sinergico di tutti gli attori della filiera del riciclo: con l’80,6% di imballaggi in acciaio avviati a riciclo abbiamo infatti ampiamente superato l’obiettivo del 70% previsto per il 2025, e già raggiunto quello dell’80% fissato per il 2030, ma vogliamo fare ancora meglio – commenta Federico Fusari Direttore Generale di RICREA –. Capitan Acciaio, una delle iniziative educative che il Consorzio promuove ogni anno, ci guida in questa sfida ecologica, mostrandoci come ogni corretto gesto di conferimento sia un passo verso un futuro sostenibile e ricco di possibilità, poichè l’acciaio usato può rinascere sotto forma di binari ferroviari, bulloni o arredi urbani”.
Le tappe di Capitan Acciaio lungo lo Stivale saranno anche l’occasione per far conoscere i dati virtuosi sul recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio in Italia: nel 2022 sono stati raccolti in media 4,4 Kg di imballaggi in acciaio per abitante, un risultato favorito dal crescente utilizzo di contenitori per uso domestico, ma anche una conferma che il sistema di raccolta e riciclo è ben collaudato.
Nell’ultimo anno sono state avviate a riciclo 418.091 tonnellate di imballaggi in acciaio (+7,2% rispetto all’anno precedente), sufficienti per realizzare circa 4.180 km di binari ferroviari, in grado di coprire idealmente la distanza tra Reggio Calabria e Il Cairo.
Reggina, Ripepi: Bandecchi discriminato da Brunetti, scelta politica al 100%. Adesso forza Reggina.
“Se inizialmente ero convinto al 99,9% che la scelta di Brunetti di affidare la guida della Reggina alla Fenice Amaranto fosse politica, ora dopo l’ultima e conclusiva riunione ne sono convinto al 100%.
Il resto delle spiegazioni fornite dal Sindaco f.f., oggi in Commissione Controllo e Garanzia, sono un mero tentativo di arrampicarsi sugli specchi, rompendoli. E, infatti, ha vanamente cercato di far credere che la sua decisione fosse ancorata ad un fatto tecnico facendo riferimenti tecnici al business plan e a documenti mancanti. Spiegazioni del tutto assurde.
Peccato che si sia tradito con le sue stesse parole dandoci la certezza matematica che la scelta sia stata politica. Infatti in un momento di sincerità, ha affermato palesemente che “le dichiarazioni pubbliche di Bandecchi e i suoi comportamenti hanno influito sulla valutazione politica” e che mai avrebbe potuto consegnare la società a un individuo che “sputa” ai tifosi, minaccia i consiglieri comunali e che consiglia al presidente Gravina della FIGC “di cambiare spacciatore”.
Peraltro, Brunetti ha dimenticato di dire che non ha voluto sentire il giudizio di personaggi competenti ed esperti che hanno fatto la storia del calcio a Reggio Calabria come Lillo Foti, giocatori come Francesco Cozza e Nicola Amoruso. Non soddisfatto, li ha addirittura criticati in Consiglio Comunale dicendo che “non accetta consigli da nessuno, perché la scelta doveva essere quella e quella è stata”. Ovviamente, senza avere il coraggio di fare nome e cognome ma facendo riferimenti inequivocabili, per poi tentare di mascherare il tutto in Commissione. Al solito: lanciano il sasso e ritirano la mano.
In conclusione, il Sindaco f.f. afferma che saranno i fatti a giudicare la sua decisione. I primi fatti, tuttavia, sembrano chiaramente dargli torto. Oltre a una sconfitta e un pareggio, elementi del business plan, cruciali per lo sviluppo della società, come il settore giovanile e la squadra femminile, sono ancora solo fantasie sulla carta.
Naturalmente l’auspicio è che la squadra abbia un futuro prospero. Ma, in caso contrario, la domanda sorge spontanea: Brunetti come intenderà rimediare ai suoi errori se non dimettendosi? Considerato che il 25 ottobre scadrà il suo mandato, come intenderà pagare la responsabilità di una scelta scellerata? Cosa vuol dire quando dice “mi prenderò le mie responsabilità” e poi “in alcun caso mi dimetterò prima della fine del mandato”?
Domande alle quali forse non avremo mai una risposta chiara, ma d’altronde siamo abituati alle mezze risposte farcite di montagne di supercazzole. Brunetti con la sua scelta scellerata ci ha semplicemente rovinati.
Adesso dopo aver dato ai cittadini e ai tifosi un vero spaccato di quanto avvenuto, difendiamo Rheggio e forza Reggina.”
“Credo si possa condividere l’ipotesi avanzata dall’architetto Michaelis Lefantzis, secondo la quale la struttura romana scoperta a piazza Garibaldi sarebbe la eclatante testimonianza di una «damnatio memoriae».
Quanto alla condizione del manufatto, egli opta per la ‘rasatura’ drastica di un edificio già costruito.
Io, invece, fin dall’inizio dello scavo, guardo con attenzione al fatto che la superstite, robusta massicciata di pietre sembra del tutto ‘pulita’.
Tornando al presente ritrovamento archeologico, osservando la costruzione da vicino, sembrerebbe che su questo, che tecnicamente si può definire un classico ‘vespaio‘ di pietre fatto per assicurare stabilità al futuro fabbricato, non sia mai stato steso quello strato più o meno spesso di malta (o quant’altro all’epoca si usasse) che serve per ripianare il tutto e preparare la base della pavimentazione.
La considerazione è importante perché, se così fosse, significherebbe che la costruzione dell’edificio, arrivati a quel livello, fu improvvisamente e definitivamente interrotta; il che marcherebbe ancor più l’ipotesi di partenza. Chiarire la situazione, spetta, ovviamente, agli archeologhi; ai quali si chiede, anche, di ridurre al massimo la forbice della datazione.
Quanto al rispondere alla domanda: “i Reggini a chi volevano dedicare quella costruzione? e perché non hanno continuato i lavori? chi è il personaggio del quale si doveva cancellare la memoria?”: questo è compito degli storici, che devono cercare di capire cosa può essere successo in città, in un momento a cavallo tra I secolo ante e post Cristo.
«Damnatio memoriae». Due nomi vengono alle labbra; ma è troppo presto per pronunciarli.”
Africo Vecchio: rinvenuto dai Carabinieri piccolo arsenale di armi e munizioni
Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione di Bova assieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, nel corso di una vasta attività di controllo del territorio anche nelle zone più impervie finalizzate alla ricerca di armi, munizioni e sostanze stupefacenti, hanno rinvenuto ad Africo Vecchio (RC), nascosto in un anfratto naturale del suolo, un piccolo “arsenale” composto da 2 fucili monocanna “artigianali” calibro 4.10 privi di matricola, un fucile monocanna Beretta calibro 28 con matricola punzonata e un fucile monocanna marca Beretta calibro16, provvisto di matricola.
Sul posto i militari hanno inoltre scovato oltre 70 cartucce calibro 4.10 e 40 cartucce calibro 28.
Le armi e le munizioni, che si presentano in buono stato, sono state sequestrate e messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività descritta fa parte del più ampio progetto di controllo del territorio portato avanti con determinazione dall’Arma dei Carabinieri, con la collaborazione di tutti i “Reparti Speciali” che concorrono, con il loro determinante contributo, nell’assicurare ai cittadini un crescente clima di sicurezza e legalità, con azioni proiettate anche nelle zone più remote del territorio.
Consiglio metropolitano: ok al consolidato 2022, via libera alla variazione di bilancio per la Gallico – Gambarie
Il Consiglio Metropolitano, presieduto dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha approvato il bilancio consolidato 2022. Sul punto ha relazionato il consigliere delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, parlando di un documento che «soddisfa appieno la capacità di gestione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Ente».
Il documento – che ha lo scopo di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico dell’attività dell’Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate – si chiude con un risultato di esercizio di 65.480.340 milioni. Numeri migliori rispetto al 2021 che fanno dire, al consigliere Ranuccio, d’essere «ancora una volta felice di appartenere ad una squadra che rappresenta un vero e proprio esempio di buona amministrazione».
«Ciò – ha concluso il delegato al Bilancio – grazie al lavoro prezioso, indispensabile, dei vari settori in generale, del collegio dei revisori e, in particolare, del comparto finanziario dell’Ente».
Nel corso della seduta è arrivato il via libera anche ad una variazione di bilancio di 9,5 milioni che consentirà un’accelerazione decisiva al completamento della strada Gallico-Gambarie, più precisamente al terzo lotto tra il tratto Mulini di Calanna svincolo per Podargoni e Santo Stefano. Il reperimento di maggiori somme è stato necessario per rispondere al cosiddetto “caro materiali”. «La Città Metropolitana – è stato spiegato in aula – ha prodotto tutta la documentazione necessaria ad ottenere i fondi dal settore Infrastrutture della Regione Calabria, l’Ente che ha messo a disposizione le risorse».
Il consigliere Giuseppe Giordano ha, quindi, espresso «vivo compiacimento per l’incremento di fondi che condurranno all’ultimazione di un’opera attesa da 40 anni». «La Città Metropolitana – ha affermato – ha consentito che l’infrastruttura fosse eseguita nei termini e nei tempi previsti. Un plauso va fatto a quanti si sono spesi per questo risultato così importante».
La seduta è proseguita con l’approvazione di somme da destinare alla progettazione, alla logistica ed alla manutenzione degli edifici scolastici. «Si tratta – ha spiegato il consigliere Ranuccio – di 656 mila euro rivolti al miglioramento ed all’efficientamento dei nostri istituti. Questo intervento dimostra come l’amministrazione metropolitana, seguendo le linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà, non abbia alcun dubbio su dove allocare le risorse non appena se ne presenti l’occasione. Insieme alla viabilità, il primo pensiero è costantemente rivolto alle scuole».
Successivamente, hanno trovato spazio nel bilancio dell’Ente anche sette dei dieci progetti finanziati per il recupero dei beni confiscati, nell’ambito degli “Interventi speciali per la coesione territoriale – Investimento 2 – Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU” finanziato con fondi del Pnrr missione 5 Inclusione e Coesione. «Decisiva – ha ricordato il consigliere delegato Domenico Mantegna – è risultata la collaborazione e la successiva convenzione con il forum del “Terzo settore”. Già nell’annualità 2023, quindi, daremo attuazione agli interventi denominati “Centro per la tutela della salute del donatore”, “Basket in carrozzina”, “Comunità incontro Santo Stefano”, “Impronte a sud”, “Casa del jazz”, “Un Futuro per noi” e “Centro sportivo e di prima accoglienza Riparo”».
Sempre il consigliere Mantegna si è soffermato su un’altra modifica al bilancio, approvata dall’aula, che impegnerà una parte dei 21 milioni trattenuti dall’Ente nel computo complessivo dei 118 milioni messi già a disposizione del territorio attraverso specifici avvisi pubblici riferiti ai Piani urbani integrati del Pnrr.
«Nello specifico – ha ricordato il consigliere Mantegna – i 21 milioni che la Città Metropolitana utilizzerà per una propria progettazione, sono stati ripartiti in cinque interventi, di cui soltanto due riconducibili al settore 10 “Pianificazione e Valorizzazione del territorio”. Si tratta dell’intervento integrato per la mobilità della Città Metropolitana di Reggio Calabria per 12 milioni e di un piano per la “Biodiversity” per un altro milione». «In questa maniera – ha concluso – daremo mandato al settore 10 di procedere con ogni adempimento consequenziale».
Infine, il consigliere Giuseppe Giordano ha chiesto la convocazione di un Consiglio metropolitano, aperto al contributo del Governatore Roberto Occhiuto, dei parlamentari e degli europarlamentari del territorio, per «affrontare compiutamente la nuova direttiva europea sui porti che mette seriamente a rischio il futuro del Porto di Gioia Tauro».
