L’Atelier d’Arte Dedalo, sito in via Salvatore Quasimodo n. 5, resterà aperto ogni settimana dal Venerdì alla Domenica dalle 17:00 alle 20:00, in occasione delle Festività Mariane anche Lunedì 11 Settembre 2023. Per l’annualità 2023\2024 l’Associazione Dedalo ha programmato una serie di eventi volti ad animare le routine reggina, tra cui un laboratorio di Fluid Art diretto dall’Artista Carmela De Gregorio un laboratorio moda diretto dalla Stilista Cheren Hesse Surfaro e una Masterclass di recitazione diretta dall’Attore e Regista Giuseppe Polimeno.
Sebastiano Plutino
Confraternita della Frittola calabrese: Priore Iantorno nominato Cavaliere del Sovrano e Nobilissimo Ordine dell’Amarone e del Recioto.
Si è svolto domenica 10 settembre l’annuale evento dello storico sodalizio dello Snodar Sovrano e Nobilissimo ordine del Recioto. L’ordine cavalleresco dello Snodar, nasce nel 1969 ed è ispirato ai cavalieri del Recioto della valpolicella istituiti da Federico della Scala nel 1320 a protezione della locale contea. Attualmente è una delle associazioni enogastronomiche più importanti d’Italia. Tra i sette nuovi cavalieri nominati quest’anno, ha avuto il prestigioso riconoscimento Emilio Iantorno presidente dell’associazione “Confraternita della frittola calabrese”, per meriti professionali e sociali. La scelta è stata dettata soprattutto dal merito riconosciuto alla “QUADARA” per aver magistralmente organizzato il raduno nazionale dei circoli enogastronomici italiani, lo scorso anno ad ottobre. Tra le attività prese in considerazione è stata citata, al momento dell’intronizzazione, la capacità di aver promosso splendidamente la Calabria da un punto di vista storico, paesaggistico ed enogastronomico. La cerimonia è avvenuta nella stupenda cornice della Valpolicella presso la Pieve di San Giorgio, antico luogo di culto di origine longobarda. La giornata si è conclusa con una visita alla cantina “Cà la Bionda” e con un pranzo conviviale per oltre 180 commensali appartenenti a 23 confraternite provenienti dal nord Italia.
“Siamo veramente contenti e soddisfatti di veicolare la nostra straordinaria Calabria in ogni luogo ed in tutta Italia”, le emozioni finali del neo nominato cavaliere Emilio Iantorno.
L’evento è organizzato dal comune di Spadola e dalla Confraternita dei Sette Dolori di Maria Vergine, in collaborazione con la Libreria Incontro di Soverato.
Ha tentato di disfarsi di alcuni involucri contenenti dosi di cocaina ma è stato sorpreso e bloccato.
Un uomo di 60 anni è stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti delle Volanti di Reggio Calabria con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
I poliziotti, nel corso di un’attività di controllo del territorio nella zona sud della città, hanno individuato il soggetto, già noto alle forze di polizia, che si trovava nei pressi di una bottega vinicola.
Alla vista della pattuglia ha tentato di rifugiarsi all’interno dell’esercizio commerciale temendo un controllo e, con un gesto repentino, ha gettato fuori da una finestra, nel tentativo di disfarsene, un pacchetto di sigarette.
Bloccato e sottoposto a perquisizione il sessantenne è stato trovato in possesso, in una tasca del borsello che indossava, di una busta di plastica trasparente contenente della polvere bianca, suddivisa in dieci involucri di cellophane termosaldati, mentre dal pacchetto di sigarette gettato poco sono stati recuperati altri sette identici. Oltre ai 17 involucri di sostanza stupefacente, che, dalle analisi svolte è risultata essere cocaina per un peso complessivo di 8.30 grammi, sono stati trovati e sequestrati 170 euro in contanti e diversi frammenti di cellophane utilizzati per il confezionamento.
L’uomo è stato anche denunciato perché si è rifiutato di fornire indicazioni sulla sua identità.
Avv. La Pera duro contro criteri di selezione d’accesso alla Facoltà di Medicina
Anche in Calabria come nel resto d’Italia, gli studenti che hanno partecipato alla selezione per l’accesso alla Facoltà di medicina, rimanendo esclusi, sono sul piede di guerra.
L’anno 2023 ha rappresentato l’anno ZERO per il test di medicina: il Ministro Bernini aveva promesso miracoli, che in realtà sono diventati incubi per i tanti giovani studenti.
Circa ottantamila giovani studenti, con il sogno di diventare medici, dopo aver dedicato anni di studio alla preparazione dei test di accesso alla facoltà di Medicina, trascurando interessi, passioni e studiando anche la notte, si sono visti esclusi dalle graduatorie, con un sistema di valutazione improntato ad una assoluta approssimazione ed incertezza sui metodi e criteri di selezione.
Il Miur nel bando ha stabilito che le sessioni di esame si svolgessero nel mese di aprile e luglio 2023, dando incarico per l’erogazione dei test al CISIA, un Consorzio Interuniversitario. Il Cisia ha poi fatto un calendario di esami articolato in varie sessioni e date.
Il nuovo criterio introdotto, novità assoluta rispetto al passato, è stato quello dell’equalizzazione, ossia l’attribuzione di un punteggio differente a seconda delle risposte date. Quindi rispetto al passato, quando ad ogni risposta esatta corrispondeva il voto di 1, quest’anno è stato tutto un terno al lotto. Ragazzi che hanno risposto correttamente a sole 7 risposte hanno preso un voto equalizzato di 43, studenti che hanno risposto correttamente a 23 risposte hanno ottenuto un punteggio anche inferiore, senza sapere le motivazioni sottese.
Per di più sarebbe stato negato ai concorrenti, del tutto arbitrariamente, il diritto di avere copia informatica del test, con indicazione di quali fossero le domande errate e quale punteggio corrispondesse a ciascuna domanda!
Altra irregolarità è che le domande di aprile sarebbero state identiche a quelle di luglio, consentendo quindi ai più scaltri di organizzarsi imparando a memoria le risposte, rispondendo correttamente alla sessione di luglio, il tutto a discapito di chi quelle risposte non le aveva avute perché rispettoso delle regole.
Queste solo alcune delle irregolarità gravissime che gli Avvocati Francesco Izzo, Jole Le Pera e Lucia Alessandro Cittadino avrebbero riscontrato ed evinto dai racconti dei tanti genitori che, dopo anni di sacrifici anche economici, hanno visto i propri figli scontrarsi con una realtà che nulla ha a che fare con uno stato di diritto.
Secondo i legali il concorso è da considerarsi illegittimo e pertanto impugnabile immediatamente, al fine di ottenere l’immediata immatricolazione al primo anno.
“Sono già diversi i ricorsi che stiamo per depositare dinanzi al Tar del Lazio per ottenere l’immatricolazione immediata nella sede indicata come prima scelta. Il diritto allo studio è garantito dalla Costituzione e mai come questa volta ci vedrà uniti per ottenere che venga rispettato e che le aspettative di tanti giovani studenti non vengano disattese”, questo quanto dichiarato dai legali che stanno già seguendo numerosissimi casi sottoposti alla loro attenzione.
Versace e Brunetti alla processione della Madonna della Consolazione: “Reggio riabbraccia Patrona”
“E’ sempre un’emozione tutta l’attesa che la città vive, già dalle nelle settimane precedenti, proprio per prepararsi al meglio e accogliere la sua Madre che scende in città dalla nostra basilica dell’Eremo.
La preghiera che noi fedeli rivolgiamo a Lei è quella di proteggere questo nostro territorio, la nostra città, da tutti gli aspetti negativi e che non si comprende da dove arrivino”.
Così il sindaco facente funzioni della Città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, in occasione della consegna del quadro della Madonna della Consolazione dai Padri Cappuccini alla Città di Reggio Calabria, nel corso della tradizionale discesa della Vara fino alla Cattedrale.
“Per chi come me, e tanti altri, che credono in Lei – ha aggiunto Vresace – non può mancare un messaggio d’auspicio affinché le cose possano migliorare, con un impegno sempre maggiore e crescente da parte di tutti noi. Questo è il pensiero che mi sento di rivolgere a tutti i nostri concittadini e ai tanti colleghi impegnati nelle Istituzioni. Anche a loro rivolgo un pensiero legato alla ricerca di una maggiore intesa per fare rete e cercare di far decollare maggiormente il nostro territorio”.
Presente alla tradizionale processione della Santa Patrona il Sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti. “In questa giornata particolare – ha affermato – la città di Reggio si stringe attorno alla sua Patrona e ci si affida a Maria della Consolazione per l’anno che si apre. Sono momenti importanti per la città e anche noi come Amministrazione”.
(Crediti Ansa)
A 33 anni dalla sua morte, il 10 settembre ha preso il via, alle 10.30, presso la Basilica Cattedrale di Reggio Calabria, l’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità di don Italo Calabrò, sacerdote della diocesi di Reggio Calabria-Bova.
Educatore e insegnante nel seminario diocesano, assistente dei giovani d’Azione Cattolica (Giac) e poi degli Uomini Cattolici (Fuic), Calabrò fu segretario e direttore dell’Ufficio amministrativo diocesano, cerimoniere del Capitolo Cattedrale, viceparroco e, dal 1964 sino all’ultimo istante della sua vita, parroco di San Giovanni di Sambatello dove dispose di essere sepolto.
A 24 anni, Calabrò è già canonico. Giudice del Tribunale Ecclesiastico Regionale dal 1959 al 1974 è stato anche ispettore di religione per l’Italia Meridionale dal 1965 al 1971.
Presidente dell’Opera Diocesana Assistenza (Oda) dal 1955, è nominato presidente della Caritas Diocesana fin dalla sua fondazione, nel 1970, e ne è Delegato Regionale dal 1971 al 1985. Cofondatore della Caritas Italiana, per diversi anni ricopre la carica di vicepresidente nazionale.
Conosciuto come il Parroco “che si prodiga per gli ultimi”, Italo Calabrò nel 1971 è nominato Vicario episcopale per le attività assistenziali e caritative. Dal 1974 è anche Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Reggio-Bova.
La sua missione sacerdotale è dedicata prevalentemente ai poveri e ai giovani. Insegna religione fino al 1979 in diversi istituti cittadini. L’apertura dell’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e fama di santità di don Italo Calabrò avviene dopo circa un anno di lavori preliminari, culminati con il nulla osta da parte della Santa Sede.
(Crediti Ansa)
Sarà una giornata davvero speciale per l’ANMIL l’11 settembre, data in cui la celebrazione di 80 anni a sostegno delle vittime del lavoro e di impegno nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali sarà celebrata con due appuntamenti straordinari: alle ore 10.30 l’Udienza riservata ad una delegazione di 300 persone da Papa Francesco che ci accoglierà in Sala Clementina e, alle ore 17.00, una rappresentanza ristretta dei vertici Associativi sarà ricevuta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e di questi incontri non possiamo che essere orgogliosi e pronti a proseguire con rinnovata energia la nostra missione”, annuncia il Presidente dell’ANMIL di Reggio Calabria, Francesco Coatantino, sebbene addolorati non solo per i 5 morti di Bertizzo, ma per tutti i lutti che insanguinano ogni giorno, nel cordoglio più anonimo, i luoghi di lavoro.
“Siamo profondamente onorati di partecipare a questo importante appuntamento anche con una rappresentanza dell’ANMIL di Reggio Calabria, aggiunge il Presidente Costantino.
“Grazie al riconoscimento del nostro valore – prosegue Costantino – sulle reti di Rai, La7, Sky ed altre emittenti, verrà mandato in onda nei prossimi giorni uno spot di 30 secondi commemorativo dell’attività della nostra Associazione in questi 80 anni al fianco delle vittime del lavoro, dal titolo ‘La storia siamo noi’ per la cui colonna sonora siamo grati ad una cantautrice da sempre straordinariamente e vicina all’Associazione Mariella Nava che ha offerto le note della canzone ‘Non ci vuole un gran che’ per accompagnare le immagini storiche dello spot che può essere visto, scaricato e condiviso al link https://youtu.be/xEmnUzi-gIk ”
Queste celebrazioni precedono di poche settimane la 73ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro che quest’anno si celebra l’8 ottobre, istituzionalizzata con D.P.C.M. nel ’98, e che vedrà manifestazioni organizzate dall’ANMIL in tutt’Italia con il Patrocinio della Rai, che ha inteso garantire il pieno sostegno delle testate giornalistiche, per sottolineare quanto sia importante mettere la sicurezza sul lavoro al primo posto, mentre la manifestazione principale quest’anno si svolgerà a Roma, in Campidoglio, dove hanno già confermato la presenza alcune tra le maggiori autorità istituzionali tra cui: il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone delegata a rappresentare il governo, il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta del Senato sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, Tino Magni, la Presidente della Commissione d’inchiesta della Camera sulle condizioni di lavoro in Italia, Chiara Gribaudo, nonché il Commissario straordinario INAIL, Fabrizio D’Ascenzo, e il Presidente del CIV INAIL, Guglielmo
Questo comunicato fa seguito a quello inviato il 30 08 2023 che annunciava l’incontro in Prefettura e alcune cose scritte lì non verranno ripetute.
Martedì 5 settembre alle ore 12.00 in Prefettura alla presenza di S.E. il Prefetto Massimo Mariani si è svolto l’atteso incontro tra i rappresentanti dei cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, Pasquale Andidero, Presidente del Comitato, don Domenico Labella, Parroco di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, dr. Antonino Pellicanò MMG, Paolo Cotrupi, Segretario e Amministratore del comitato, Giuseppe e Fabrizio Nicolò componenti del comitato e, per il comune, l’assessore Rocco Albanese, il delegato alla manutenzione idrica e fognaria Francesco Barreca e Postorino, uno dei progettisti delle caditoie per l’acqua nel tratto di strada franata. La parola è subito andata all’assessore Albanese che ha illustrato quanto l’amministrazione comunale ha partorito per le frazioni Mosorrofa e Sala di Mosorrofa nel Bilancio del Comune.
Di seguito quanto esposto dall’assessore: una generica messa in sicurezza per fenomeni di dissesto e frane delle aree collinari e pedemontane dell’area urbana di RC; un’altra generica riqualificazione del sistema di pubblica illuminazione “Zona collinare centro”; un intervento di adeguamento/miglioramento sismico della scuola primaria/secondaria G. Verga a Mosorrofa; un PON Metro – Creazione area verde attrezzata in località Bufano di Mosorrofa con criterio di priorità 3 (che sta per minimo); ma, la totale incapacità e l’assoluta non conoscenza del territorio che amministra, questa giunta comunale, si è resa palese quando l’assessore Albanese ci ha presentato come interventi di ristoro su Mosorrofa l’intervento su una piazza a San Salvatore e su una casa, ex municipio a Cataforio. Ha poi aggiunto fuori dalla presentazione del bilancio, lamentando la non correttezza di quanto avevamo scritto nel comunicato stampa precedente, che hanno avuto problemi a terminare i lavori sulla San Sperato Mosorrofa nel tratto franato perché Castore non aveva i mezzi per terminare i lavori e che avevano sistemato i guard rail correttamente anche con il parere dell’ANAS (cosa centra l’ANAS con la San Sperato Mosorrofa?). Che, forse, se riuscivano, devono ancora individuare come, avrebbero tolto i materiali non combusti nelle località del rogo in particolare nella discarica di zona Puzzu. Che non c’è niente per il cimitero di Mosorrofa e che per la San Sperato Mosorrofa ci sono dei fondi (ci sono da più di 10anni nota nostra) del decreto Reggio che non possono
utilizzare per ora perché bloccati. Il delegato Barreca ha poi affrontato il discorso idrico partendo dalla solita solfa, l’acqua a Mosorrofa è mancata perché irrigate gli orti! Ed anche perché è mancata in tutta la città.
Il presidente del Comitato di Quartiere con gli altri rappresentanti presenti hanno risposto perentoriamente dicendo chiaramente che erano totalmente insoddisfatti e che sarebbero stati convocati i cittadini di Mosorrofa a decidere i prossimi passi, ma che, verosimilmente, non essendoci più spazi di dialogo con chi di non vuol sentire e capire (fa finta o ne è incapace?) le esigenze di una popolazione si andrà allo scontro. E hanno aggiunto, rivolgendosi all’assessore Albanese: Noi
abbiamo aspettato 6 mesi dall’11 gennaio c.a. su richiesta di S.E. il Prefetto perché lei assessore aveva dichiarato che ci sarebbero state tante cose per Mosorrofa nel prossimo Bilancio. Non sappiamo se lei con quella sua dichiarazione ha preso in giro noi, ma certamente non è stato corretto verso S.E. che si è speso, dietro quella sua promessa, per non farci scendere in piazza a gennaio a chiedere le vostre dimissioni. È vergognoso assessore quello che lei ci presenta: due supposti interventi generici; un intervento nella Scuola Verga che noi conoscevamo già da quando assessore ai lavori pubblici era
Muraca? gli interventi sui guard rail, che noi le ripetiamo sono da denuncia, e presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica; l’ammissione che Castore non poteva fare quei lavori, non gli competevano, quando a dicembre 2022 lei aveva, sempre in questa sede, affermato che avevate dato l’appalto a Castore per quei lavori. Vorremmo aggiungere che la riteniamo moralmente responsabile delle abitazioni bruciate a Mosorrofa, perché nell’incontro di gennaio in questa sede la sig.ra Valeria Caserta le aveva detto che avremmo pulito noi l’area di Bufano per far giocare i nostri ragazzi e lei
ha minacciato di denunciarci se l’avessimo fatto. Non l’abbiamo pulito noi, non lo avete fatto nemmeno voi è il fuoco per arrivare agli appartamenti è passato proprio di li. Poi vorremmo capire, nel PON 2023-2025 avete messo dei fonti per area verde a Bufano, ma non era idrogeologicamente instabile tanto da non poter realizzare quanto già progettato e in fase di inizio lavori? Stiamo ancora aspettando quella relazione e stiamo ancora aspettando una risposta alla richiesta di accesso agli atti presentata dal Comitato a maggio del 2022 per conoscere tutte le vicissitudini dell’area Bufano e di quella dell’ex campo sportivo che stranamente è sparita dai vostri radar, nonostante lei, sempre a gennaio ci aveva dato le copie di un progetto da realizzare quasi nell’immediato in quel sito.
Quali risposte avete dato alle esigenze che da anni vi presentiamo? Avrete nostre notizie dopo che il comitato dei cittadini si sarà riunito, perché noi, che siamo solo i rappresentanti, qui abbiamo fatto solo dei commenti ma le decisioni le prenderanno i cittadini di Mosorrofa. In questo comunicato vogliamo anche dare atto al delegato alla manutenzione idrica e fognaria Barreca di essersi, oggi, assunto l’impegno a visionare i problemi di Mosorrofa, strano che non li conosceva, forse l’ufficio del sindaco al quale noi ci rivolgiamo di solito non glieli aveva comunicati, e a cercare qualche
soluzione in breve tempo. Verificheremo se ciò avverrà.
Giovedì 7 settembre alle ore 19.00 i cittadini di Mosorrofa si sono riuniti è hanno analizzato quanto avvenuto in Prefettura, la conclusione alla quale sono addivenuti è che con questo comune non si può più andare avanti, perché non si ritiene questa Giunta comunale, forse non in tutti i suoi componenti ma in gran parte sicuramente, in grado di assolvere al compito che le è proprio. Le false promesse, gli impegni sempre disattesi, la totale mancanza di sensibilità verso le esigenze dei cittadini che devono amministrare ci portano ad una sola strada; chiedere le dimissioni di Sindaco, Giunta e
Consiglio Comunale e in aggiunta, non sentendoci più considerati parte di questo comune perché totalmente messi ai margini o meglio nel dimenticatoio chiederemo un Refendum per staccarci dal Comune di RC.
Per cui comunichiamo che:
· Lunedì 25 Settembre alle ore 10.00 saremo in Piazza Italia per la raccolta firme per chiedere le dimissioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale;
· cominceremo, altresì, nella stessa data a raccogliere le firme per la richiesta di un Referendum per il distacco dal Comune di RC a testimonianza che non ci sentiamo più considerati parte di questo Comune.
Chiediamo a tutti voi, testate giornalistiche, cartacee, TV, on-line, che avete sempre seguito le nostre vicissitudini e che conoscete bene tutti i passi fatti per cercare un dialogo e offrire collaborazione, di dare un giudizio sull’operato di questo Comune nei riguardi dei cittadini di Mosorrofa, ma la cosa vale anche per il resto delle periferie e della città; se non si ha un santo in paradiso non si ottiene niente, perché qualcosa venga realizzato, ci viene da pensare, ci vuole la presenza di qualcuno che conta all’interno del Consiglio Comunale o tra gli amministrativi. Chiediamo ai cittadini onesti, che sono la maggior parte, di questa città di aiutarci in questa battaglia perché noi non lottiamo solo per Mosorrofa ma per tutta la città di RC che merita di meglio, che per rinascere deve far morire qualcosa
Versace e Brunetti contro Lamberti: “Non sa di che parla, le sue accuse mosse da velleità personali e politiche”
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