E’ stata uccisa ed il suo cadavere dato in pasto ai maiali Maria Chindamo, l’imprenditrice di 42 anni scomparsa a Limbadi (Vibo Valentia) il 6 maggio del 2016. É quanto é emerso dall’inchiesta “Maestrale-Carthago”, condotta dalla Dda di Catanzaro, di cui oggi é stata condotta una seconda “tranche” con l’arresto di 81 persone da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia. Ad uccidere Maria Chindamo, il cui corpo fu fatto sparire dandolo in pasto ai maiali, sarebbe stato, secondo le rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia, Salvatore Ascone, di 57 anni, arrestato nel blitz di oggi dei carabinieri.
Sebastiano Plutino
Il Santo Padre Francesco I, nel corso dell’udienza generale di mercoledì scorso, in Piazza San Pietro, ha incontrato il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale. “Ho consegnato al Papa copia del libro “Katapontismòs, chiunque scandalizzi i bambini”, che narra del mio impegno sul fronte della lotta alla pedofilia – spiega Marziale – evidenziandogli come nel mandato di legislatura in corso così come in quello precedente, il contrasto al più turpe fra i crimini contro l’umanità, è preminente nella mia agenda. L’ho ringraziato per quanto anch’egli sta facendo, chiedendo una benedizione per tutti i bimbi calabresi, dei quali sono Garante”.
Palmi: al teatro Manfroce Tango Rouge Company accompagnata dal vivo dalla Tango Spleen Orquestra
Il teatro Manfroce di Palmi si prepara a celebrare i beni immateriali dell’Unesco, nel decennale del prestigioso riconoscimento attribuito alla Varia. Protagonisti il Tango, il Mariachi e il Flamenco. Si tratta di musiche e danze, rappresentative rispettivamente di Argentina e Uruguay, Messico e Spagna, inserite nell’elenco dei beni immateriali patrimonio dell’Umanità.
Il primo spettacolo è in programma sabato 9 settembre alle ore 21:15. Di scena la Tango Rouge Company accompagnata dal vivo dalla Tango Spleen Orquestra. Lo spettacolo rientra nella rassegna Synergia 48, promossa dall’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce di Palmi, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata nell’ambito dell’avviso pubblico Promozione culturale 2022 della Regione Calabria. Seguiranno il concerto di Mariachi Sol Mexicano e il Flamenco Nuevo, rispettivamente il 16 settembre e il 24 settembre.
Neri Piliu, Yanina Quinones, Luis Cappelletti, Melina Mourino, Sebastian Nieva, Celeste Rey, Pablo Nelson Piliu, Giselle Tacon, ecco gli otto straordinari ballerini che si esibiranno al teatro Manfroce di Palmi, accompagnati dai musicisti Mariano Speranza (pianoforte, voce e direzione), Francesco Bruno (bandoneon), Andrea Marras (violino), Elena Lupi (viola), e Daniele Bonacini (contrabbasso).
Yanina Valeria Quiñones e Neri Luciano Piliù ballano insieme dal 2006. Si formano professionalmente all’Accademia de Estilos de Tango Argentino con rinomati milongueros e maestri, tra i quali Carlos Perez e Rosa, Pupi Castello, Gloria ed Eduardo Arquimbau, Gerardo Portalea, Toto Faraldo, Milena Plebs. Primo posto ai Campionati di Tango a Buenos Aires, sia nel Tango Salón che nel Tango Escenario.
La Tango Spleen Orquestra ha riscosso grande successo in molte rassegne tra le quali La Società dei Concerti di Milano, Valtidone Festival, Festival Latinoamericando di Milano,
I Concerti nel Parco Roma, Suoni entro le Mura di Treviso, Sotto le stelle di Galla Placidia a Ravenna e L’altro lato del violino a Cremona.
Ha all’attivo la pubblicazione di tre lavori discografici “Canto para seguir”, “Un amalgamiento musical y instrumental realmente magnifico”, “Típico” e “Tango Spleen”, che contiene il brano originale “Milonga Schupi” vincitore del concorso nazionale Suoni Senza Confini 2010 , promosso sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana.
Il cordoglio del Presidente Mancuso per la scomparsa dell’ex Presidente Guido Rhodio
“Con la scomparsa di Guido Rhodio viene meno una delle figure che più hanno inciso, svolgendo anche le funzioni di Presidente della Regione, nello sviluppo del sistema regionalistico calabrese e meridionale, lasciando tracce significative delle sue capacità amministrative e legislative. E viene meno anche uno dei protagonisti di indubbio spessore culturale e umano della ‘Democrazia Cristiana’, sempre ispirato, nelle sue scelte e azioni, dai valori cattolici mai scissi dai principi della Carta costituzionale. Alla sua famiglia, rivolgo le più sentite condoglianze, mie e del Consiglio regionale che mi pregio di rappresentare”.
Nei giorni scorsi la vice presidente della Giunta regionale con delega all’istruzione ha scritto ai Presidenti delle Province e alla città metropolitana di Reggio Calabria perché provvedano ad approvare, entro il 30 settembre 2023, il Piano di dimensionamento della rete scolastica e l’offerta formativa 2024/25, previa costituzione di appositi tavoli tecnici per ogni realtà provinciale con le rappresentanze di tutte le componenti interessate,
Ora in una fase di accresciuta complessità dei compiti attribuiti alle scuole, a partire dall’attuazione delle riforme previste dal PNRR, la scelta di accorpare gli istituti aumentando il numero complessivo degli alunni per plesso non è certo la soluzione più indicata per dare centralità alla scuola, migliorare la qualità dei processi formativi e combattere la dispersione, obiettivi che il Ministro Valditara proclama di voler conseguire.
Negli ultimi anni la provincia di Reggio Calabria, come il resto della regione, ha scontato la miopia con cui si è agito, la logica spesso campanilistica o semplicemente politica delle scelte in questi ultimi anni effettuate. I piani di dimensionamento della rete scolastica spesso sono stati frutto non di un percorso condiviso tra tutti i soggetti interessati – dirigenti, scuole, docenti, famiglie, istituzioni – né trasparente e , di conseguenza, equi nelle scelte, laddove invece gli stessi piani dovevano e devono essere il risultato di una attività conoscitiva e valutativa dei bisogni dell’utenza che va garantita nel suo pieno diritto all’istruzione e al successo formativo con uguali opportunità per tutti gli allievi.
La nuova politica scolastica, invece, sembra ritenere che le scuole dei piccoli centri aspromontani e preaspromontani siano dei rami secchi da tagliare, che contraddice peraltro le tanto insistite politiche della famiglia. Fino ai dodici anni il diritto alla scuola nel luogo dove si abita dovrebbe essere un diritto inalienabile. Fra l’altro la politica europea che tende a ripopolare le zone di montagna e i paesini dell’entroterra cozza contro questa preoccupazione tutta economica di chiudere ciò che a occhi miopi risulta non produttivo. Sto parlando della provincia reggina montana dove sono state chiuse o ridimensionate anno dopo anno le scuole con l’argomento che a servirsene sono in pochi. Questa ossessione del risparmio che si esercita sui più deboli, sui più piccoli, a me pare insensata.
Ho già avuto modo di ribadire in più circostanze che, in particolare, in questa provincia una buona metà della popolazione scolastica superiore non gode della piena offerta formativa che la scuola propone perché tagliata fuori dalla indisponibilità del trasporto pubblico negli orari pomeridiani e serali che impedisce agli allievi provenienti dall’entroterra di rientrare nei loro paesi.
Sicchè le attività complementari che la scuola svolge, compresa l’attività di recupero e le altre iniziative mirate a rafforzare la frequenza scolastica e quindi ad impedire la dispersione scolastica , non possono essere fruite.
Per non parlare , poi, delle strutture e delle infrastrutture scolastiche, dei laboratori ,delle èquipe medico-psico-pedagogiche(ci attendiamo molto in tal senso dai comuni e dalle aziende sanitarie locali)che, se adeguate e presenti consentirebbero alla stessa scuola di essere veramente un centro di comunità educante permanente aperta a tutte le fasce sociali con programmi di iniziative flessibili con una ben chiara doppia valenza:prevenzione , socializzazione e integrazione con la formazione scolastica.
Fa bene ,a questo punto, la vice Presidente Princi a porre l’attenzione sulla salvaguardia delle aree interne della regione per il contrasto della dispersione e dell’insuccesso scolastico anche se credo che i margini di manovra sono più che ristretti dai parametri ministeriali.
Certo, ci saremmo attesi che la Regione Calabria si fosse unita alle altre regioni meridionali nel ricorrere alla Corte Costituzionale avverso l’ultima legge di bilancio nella parte relativa al dimensionamento scolastico a partire dall’anno scolastico 2024 /2025.
Atteso, peraltro, che la stessa Regione Calabria dal provvedimento risulta essere dopo la Basilicata la più penalizzata in termini di riduzione percentuale delle autonomie scolastiche con il 23,3%.
Mi auguro che i prossimi tavoli tecnici nei prossimi giorni attivati per il nuovo piano dimensionamento operino con una visione innovativa prevedendo plessi polivalenti in grado di seguire il processo formativo dalle scuole dell’infanzia alla media di primo grado. Innovazione significa ripensare la scuola non più come singolo edificio ma come il nodo di una rete di formazione che si estende non solo alla singola comunità, ma ad aree intercomunali .
E’ indispensabile un progetto integrato d’area del territorio per realizzare azioni comuni tra le diverse istituzioni sulla base di una regia organica rivolta a sostenere l’innovazione nei processi formativi e nelle strategie d’accoglienza agli studenti.
Quanto detto significa che il sistema educativo deve essere costruito a livello culturale – educativo,ma anche a livello politico e organizzativo.
A livello politico l’ente locale deve ancor più rappresentare il promotore del raccordo tra le risorse educative presenti nel territorio rivestendo il ruolo di promotore nella costruzione del sistema educativo integrato.
Bisogna passare dal Pof della singola scuola alla elaborazione di un POF territoriale come proposta educativa di un territorio e nello spirito di una istituzione scolastica intesa come comunità educativa permanente.
Certo il banco di prova sarà costituito dalla capacità di integrare tra comuni viciniori strutture e servizi, secondo la prospettive delle intese e degli accordi di programma nei settori strategici del sistema formativo (infanzia, post-obbligo- istruzione professionale, orientamento, handicap, centri di risorse, ecc.) con l’esigenza di un preciso quadro di riferimento e di riscontri sul piano dei risultati.
Mi rendo conto che il panorama che si intravede all’orizzonte dal punto di vista economico imporrà dei sacrifici e delle scelte, ma proprio per questo occorre prepararsi a fronteggiare tali ristrettezze lavorando insieme enti locali e amministrazione scolastica nella individuazione delle scelte.
Si pone, tuttavia, il problema di una nuova governance , che valorizzi il ruolo intelligente delle periferie, di forme orizzontali di responsabile autogoverno, non singole scuole, velleitariamente autarchiche e in competizione isolata, ma un sistema di scuole autonome che interagiscono tra di loro e con la comunità di riferimento, capaci di costruire un vero e proprio ‘patto educativo territoriale’ che coinvolga in genere i comuni (singoli o associati) e le scuole (associate in rete) su scala cittadina e/o su base comprensoriale.
Sono convinto che la linea culturale vincente è quella che tende ad un rapporto nuovo scuola-territorio, all’uso didattico del territorio.
Si tratta di piegare a dimensione etica e pedagogica l’economico, il politico, il sociale, l’amministrativo, il culturale con consapevolezze e responsabilità diverse.
Si è spento all’età di 88 anni Guido Rhodio, ex presidente della Regione e della Provincia di Catanzaro. Rhodio, che era nato a Squillace, centro del quale era stato sindaco, aveva fondato l'”Istituto di studi su Cassiodoro e sul Medioevo in Calabria”. Nel 1985 era stato eletto per la prima volta consigliere regionale con la lista della Democrazia cristiana, svolgendo più volte anche il ruolo di assessore. Era stato presidente della Regione dal 1992 al 1994, svolgendo contestualmente, nello stesso periodo, il ruolo di coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Regioni.
Sarà presentato stasera a Venezia, nell’ambito della Mostra del cinema, il docufilm “Semidei”, dedicato ai Bronzi di Riace.
Il documentario, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar Mediawan, per la regia di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta, è stato cofinanziato dal Dipartimento Istruzione, Formazione e Pari opportunità della Regione Calabria e dalla Fondazione Calabria Film Commission nell’ambito delle attività promosse per il cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi.
“Dire che siamo orgogliosi per questo evento – affermano Giusi Princi, vicepresidente della Regione, e Anton Giulio Grande, Commissario della Calabria Film Commission – è riduttivo. I Bronzi portano la Calabria al Festival di Venezia e con la regione un messaggio nuovo e positivo della nostra terra, di chi siamo, dove affondano le nostre radici e quale sia il nostro potenziale intrinseco. Con le attività di ‘Bronzi50’ siamo arrivati dove volevamo: mostrare le nostre bellezze su palcoscenici di fama internazionale.” La presentazione del docufilm é stata organizzata nell’ambito della sezione “Notti veneziane” alla ventesima edizione delle “Giornate degli autori” nella sezione “Notti Veneziane”.
“L’anteprima di Venezia – affermano Mollo e Alessandra Cataleta – è per noi il bellissimo risultato di un percorso in cui siamo stati supportati da Palomar e sostenuti fortemente dalla Regione Calabria e dalla Calabria Film Commission. Ringraziamo le ‘Giornate degli autori’ e la Mostra del cinema di Venezia per questa calorosa accoglienza. ‘Semidei’ non è solo un film sui Bronzi di Riace, ma è anche una lettera d’amore agli uomini e alle donne calabresi. Non vediamo l’ora di condividerlo con il pubblico”.
“Semidei”, scritto da Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e Fabio Mollo, ripercorre mezzo secolo di Storia raccontando la vicenda dei due guerrieri trovati nelle acque antistanti Riace nel 1972, dopo circa duemila anni trascorsi sott’acqua. “Dopo l’anteprima assoluta di stasera a Venezia, che rappresenta un’occasione più unica che rara – affermano il vicepresidente Giusi Princi ed Anton Giulio Grande – abbiamo già stabilito che la prima del docufilm sarà organizzata a Reggio Calabria, come è giusto che sia, essendo la dimora dei Bronzi. Intanto, ci auguriamo che il docufilm registri un grande successo già qui a Venezia, sotto i riflettori del mondo, perché è un trampolino di lancio strettamente legato all’identità della Calabria. È un prodotto editoriale innovativo, ben fatto, di grande interesse culturale e sociale, nato da un’idea ben precisa e con un obiettivo specifico: valorizzare la ‘casa dei Bronzi’, vale a dire la Calabria, con i suoi immensi patrimoni storici, artistici e culturali, che vanno ben oltre i due guerrieri, che ne sono ovviamente il simbolo. Un plauso va a Palomar Mediawan ed a tutte le grandi professionalità coinvolte, che sono riuscite a rappresentare alla perfezione ciò che ci eravamo prefissati con il presidente Roberto Occhiuto, nel momento in cui abbiamo deciso di inserire il docufilm nell’ambito di ‘Bronzi50’. Venezia rappresenta una grandissima occasione di visibilità, in chiave culturale e quindi turistica”. “L’augurio – dicono ancora Giusi Princi e Grande – è che questo possa portare oltre i nostri confini un’immagine di Calabria nuova, migliore e che colpisca così tanto gli utenti da poterli convincere a visitare i Bronzi, il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria e tutti gli altri siti culturali che il nostro territorio regionale offre”.
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha incontrato a Bruxelles la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
“Con la presidente Metsola – ha detto Occhiuto – ho avuto un incontro istituzionale molto cordiale ed estremamente positivo.
Abbiamo discusso delle più impegnative sfide che l’Europa si appresta ad affrontare nei prossimi mesi e del ruolo che l’Italia avrà sempre più all’interno delle istituzioni comunitarie. A Roberta Metsola ho portato i saluti del mio governo regionale e del popolo calabrese. Con la presidente ho parlato delle politiche di coesione e dei progetti che la Calabria ha in agenda per spendere presto e bene i fondi comunitari. La presidente Metsola ci ha organizzato già per domani alcuni incontri con importanti funzionari della sua struttura. Abbiamo, inoltre, discusso delle specificità e dei problemi delle Regioni di frontiera, che rappresentano una grande opportunità per l’Europa, considerando la loro prossimità con il Mediterraneo, ma che devono anche affrontare l’emergenza migranti, che vogliamo gestire proponendo modelli innovativi di integrazione”.
“Altro tema che ho posto a Roberta Metsola, nella mia veste di presidente della Commissione Intermediterranea, che raggruppa 40 Regioni – ha detto ancora il Governatore della Calabria – è quello del riconoscimento di una ‘Macroregione del Mediterraneo’, una priorità emersa dall’ultima assemblea dell’organismo che presiedo e che vorrei portare avanti nei prossimi mesi, coinvolgendo le istituzioni comunitarie. Su questo specifico punto, ho lasciato alla presidente del Parlamento europeo un documento programmatico appositamente redatto dagli uffici della Commissione Intermediterranea della Commissione delle Regioni marittime periferiche. Ringrazio Roberta Metsola per l’attenzione dimostrata e per la calorosa accoglienza che mi ha voluto riservare”.
‘ndrangheta, operazione “Maestrale-Carthago”: 84 misure cautelari in tutta Italia
Sono oltre 600 i militari che stanno eseguendo su tutto il territorio nazionale una misura cautelare nei confronti di 84 soggetti (29 in carcere, 52 ai domiciliari e 3 con obbligo di presentazione alla P.G.). Dalle prime ore della mattina, infatti, i carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia sono impegnati nell’operazione antimafia “Maestrale – Carthago” coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro guidata dal Procuratore Nicola Gratteri.
Tra gli arrestati ai domiciliari ci sono l’avvocato Azzurra Pelaggi (cl ’77) di Vibo Valentia e il dottore Cesare Pasqua (cl ’48), dirigente medico, di Vibo Valentia; Giuseppe Preiti (cl ’75) di San Calogero; Nicola Preiti (cl ’68) di San Calogero. Tra gli arrestati in carcere: l’avvocato Francesco Sabatino di Vibo Valentia; Domenico Iannello di Mileto; Marco Startari (cl ’89) di Vibo Valentia (già detenuto per Rinascita Scott); Francesco Barbieri (cl ’65), alias Carnera, di Piana Pugliese di Cessaniti (detenuto per Rinascita Scott); Maria Carmela Ciconte (cl ’69) di Vibo Marina; Salvatore Morelli (cl ’83) di Vibo Valentia (già detenuto per Rinascita Scott); Michele Silvano Mazzeo (cl ’71) di Mileto (già detenuto per altro)
( Crediti Agenzia Stampa Libera)
Ricordando Giacomo Battaglia: si rinnova la tradizione con “Chi non ride è fuori moda”
La manifestazione, patrocinata e supportata dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, è stata presentata a Palazzo Alvaro dal consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, dall’artista reggino Gigi Misefari che con Giacomo Battaglia ha condiviso tutto il percorso artistico, partendo dalla radio e passando alla tv, teatro e cinema, dal direttore artistico dell’evento Alessandro Tirotta e da Angela Battaglia, sorella di Giacomo.
Ad omaggiare Giacomo Battaglia, sul palco, ci saranno molti degli artisti, amici e colleghi che con la straordinaria coppia reggina hanno avuto modo di lavorare nel corso di molti anni, tra questi Marcello Cirillo e Demo Morselli con la sua orchestra, Angelo Russo (l’iconico “Catarella” della serie tv “Il Commissario Montalbano), il cabarettista e imitatore Lino Barbieri, il Mago Lupis, Erminio Sinni (vincitore di “The Voice – Senior” su Rai 2), il comico Nathan Kiboba, Nino Stellittano (Kalavrìa), il maestro Antonio Piccolo e Samuela Piccolo, con uno spettacolare numero di Danza. E la partecipazione straordinaria di Pierfrancesco Pingitore, fondatore, regista e autore della leggendaria Compagnia del Bagaglino, grazie alla quale il duo Battaglia&Misefari ha conosciuto la prima ribalta nazionale.
La serata sarà presentata da Gigi Misefari accompagnato nella condizione da Roberta Cannata, già inviata di “Estate in diretta” per Rai1. L’accesso alla piazza sara’ libero fino ad esaurimento posti.
Il direttore artistico Alessandro Tirotta ha evidenziato come : <<C’è molta Calabria per questo evento a dimostrazione del grande affetto nei confronti di Giacomo Battaglia, continuo e percepibile tutto l’anno, non solo a ridosso dell’evento. La sorella Angela è sempre sommersa di belle parole perché Giacomo, è stato prima una bella persona, poi un grande artista. Questa terza edizione – ha concluso – per la quale ringraziamo la Città metropolitana, la definiamo quella dell’affermazione>>.
<<Grazie di cuore a Reggio Calabria e alla Città metropolitana per la sensibilità e la vicinanza dimostrate ancora una volta nei confronti dell’uomo, dell’artista e del reggino Giacomo Battaglia>>. Così Gigi Miseferi che ha aggiunto: <<Noi lo raccontiamo tutti i giorni, è una presenza costante nelle nostre vite, lo citiamo sempre in ogni occasione, sia per la sfera umana che per quella artistica, con le sue citazioni, anche da parte di colleghi. La cosa bella – ha evidenziato – è che la quasi totalità delle persone che parla con me, inevitabilmente mi chiama Giacomo, e penso che questa sia meravigliosamente ‘Froidiano’. Questa la reputo la ‘prova del nove’ che lui è sempre presente>>. <<Il fatto di raccoglierci in tanti per omaggiarlo – ha detto Miseferi – e’ davvero pazzesco, resta ancora una fonte di ispirazione per molti giovani artisti. Da Reggio Calabria – ha concluso ci piace quindi lanciare un messaggio artistico e culturale ed è’ un motivo di grande onore, che dedichiamo al racconto di Giacomo>>.
In conclusione il consigliere metropolitano Filippo Quartuccio ha detto: <<Siamo ormai giunti alla terza edizione dello spettacolo, una iniziativa di spessore partita su input dell’amministrazione guidata da Giuseppe Falcomatà che ringrazio per averla fatta partire, grazie ad un sostegno convinto al progetto proposto dalla famiglia di Giacomo Battaglia. Riteniamo importante è doveroso tributare un evento di questo livello affinché si sappia quanto la Città metropolitana tiene ai suoi figli migliori, e Giacomo Battaglia lo è sempre stato. Una persona amata e stimata da tutti>>.