Sebastiano Plutino
Isola Capo Rizzuto: lidi Comunali, stagione estiva positiva e incremento rispetto alla scorsa stagione
“Siamo soddisfatti di come sta andando la stagione estiva e siamo felici di offrire questo servizio a chi è meno fortunato”, in coro i gestori dei tre lidi comunali di Isola Capo Rizzuto esprimono soddisfazione generale per l’estate 2023. Il Sindaco nei giorni scorsi si è recato su tutti i tre i lidi comunali, accompagnata dal Vice Sindaco Andrea Liò, per disabili gestiti egregiamente dalle associazioni del territorio, ha discusso con i responsabili ma anche, e soprattutto, con le famiglie presenti. “Abbiamo il mare a dieci chilometri da casa – ha detto il signor Mele – ma abbiamo deciso di venire a Isola per i servizi offerti nei lidi comunali e per questo ringraziamo l’Amministrazione comunale e i ragazzi delle associazioni che si prodigano ogni giorno” “Certo – afferma lo stesso Mele – ci sono anche delle cose da ottimizzare ma siamo certi che l’Amministrazione e le associazioni competenti le miglioreranno, già dall’anno scorso a quest’anno abbiamo notato dei perfezionamenti e siamo certi che ne troveremo altri l’anno prossimo, perché è nostra intenzione tornare ancora”. Anche la signora Ferraro, dal Piemonte, è soddisfatta dell’esperienza: “Già l’anno scorso siamo stati bene qui e abbiamo avuto grande collaborazione da parte dell’ente comunale, avevamo bisogno di un mezzo di trasporto per nostra figlia e subito l’amministrazione ci è venuta in aiuto, un’accoglienza straordinaria che non smettiamo di raccontare agli amici in Piemonte”. “Poi – continua la stessa – qui si sta bene, le associazioni sono sempre a disposizione rispondendo a tutte le nostre esigenze, ci sono i ragazzi straordinari dell’Unitalsi che vengono a trovarci intrattenendo i nostri ragazzi”.
Gli stessi bagnanti hanno poi ringraziato il Sindaco per la presenza e in generale l’Amministrazione tutta per la vicinanza Lo stesso primo cittadino ha promesso i miglioramenti richiesti per la prossima stagione in tutti i e tre i lidi: “Accogliamo con piacere i complimenti ma anche le problematiche riscontrare, siamo consapevoli di quanto siano importanti questi lidi e per questo prenderemo in considerazione le segnalazione per migliorare ancora di più servizi offerti e far si che gli ospiti stiano più a loro agio possibile”. I gestori dei lidi confermano anche l’incremento, in particolare Capo Rizzuto e Le Castella: “Abbiamo registrato aumento rispetto alla scorsa stagione, la cosa bella è ricevere apprezzamenti dalle famiglie con all’interno persone con disabilità, un servizio usato molto anche dai locali e non solo da turisti. Tanti i nostri concittadini che vengono spesso a trovarci ma anche residenti dei comuni limitrofi che vengono appositamente per stare nei nostri lidi”.
A Le Cannella, il lido “On The Beach” inaugurato quest’anno ha assunto anche Toti, un ragazzo autistico di Crotone: “Per noi inclusione è anche questo, non solo accogliere gli ospiti ma anche dare possibilità a chi vuole lavorare, siamo felici di aver avviato questo progetto del lido che è sicuramente impegnativo, ma come primo anno possiamo ritenerci soddisfatti per il numero di presenze e per aver reso felice chi è meno fortunato di noi”.
Mancuso: “Emozionante, dopo 17 anni, vedere giocare il Catanzaro al Ceravolo”
“È stato emozionante vedere, dopo diciassette anni, i giallorossi giocare in serie B allo stadio Nicola Ceravolo”. Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, alla fine della partita vinta dai giallorossi contro lo Spezia Calcio.
“L’industria del calcio, oltre a suscitare passioni – aggiunge – è anche un’importante risorsa economica, che sollecita il coinvolgimento di cittadini, istituzioni, categorie professionali e forze sociali, ma anche scuole e Università che, all’insegna dell’etica sportiva, possono ottimizzare i benefici e migliorare la qualità della vita”.
Due persone in evidente difficoltà in mare, sono state salvate da due bagnini a Lamezia Terme. È accaduto nel pomeriggio di ieri nelle acque agitate davanti al Lido Mariny in località Marinella. Secondo quanto appreso anche grazie al racconto della consigliera comunale di Lamezia Antonietta D’Amico, i due bagnini, Giuseppe Terranova e Mario Mustaro, “si sono distinti per il loro coraggio e la prontezza d’azione. Affrontando acque agitate e pericolose, intervenendo nello stesso pomeriggio in due momenti diversi, per trarre in salvo i due giovani, in evidente difficoltà”. Con prontezza e competenza, hanno messo in salvo i due giovani, prestato i primi soccorsi assicurandosi delle loro condizioni fisiche. Un pomeriggio che poteva trasformarsi in una tragedia, evitata dal coraggio dei due bagnini che “hanno dimostrato l’importanza fondamentale del loro ruolo nel garantire la sicurezza presso il Lido lametino, soprattutto in giorni come questi di fine estate in cui il mare è particolarmente agitato”. (ANSA).
Riflettori puntati sulla settima edizione di Art Fabrique Calabria. Dal 12 al 14 settembre, le porte di questa straordinaria factory dedicata alla moda trasversale e alla fotografia d’arte concettuale si spalancheranno per rivelare un mondo di emozioni e visioni strabilianti. La direzione artistica di Stefania Sammarro, anima pulsante di Ania Lilith Gallery, assicura una kermesse che trascende i confini dell’ordinario. La sua visione e il suo impegno nel promuovere la moda e la fotografia come forme d’arte non convenzionali si riflettono nell’atmosfera avvolgente di Art Fabrique Calabria. Un’occasione irripetibile per appassionati del settore e talentuosi professionisti. Workshop, talk, sfilate e masterclass guideranno gli interessati nell’esplorazione dei processi creativi, svelando i segreti dietro l’incanto di ogni capolavoro. L’arte si fonderà con la moda in un abbraccio avvolgente di contaminazioni e performance spettacolari.
Ancora una volta, Art Fabrique si appresta a stupire il pubblico con un tema affascinante: “Circus”. Spostare lo sguardo, aprire la mente: questo è il leit motive della settima edizione. In un mondo che spesso si ferma alla superficie, la fotografia ci spinge a guardare più a fondo, a scoprire la ricchezza e la complessità che risiedono al di là delle prime impressioni. E in questo, si cela una potente lezione di umanità. Stefania Sammarro si fa portavoce di una narrazione differente attraverso il suo obiettivo. Con i suoi scatti, sfida la visione negativa della diversità, spingendoci a vedere in essa un’opportunità anziché una minaccia. L’intento è educare le nuove generazioni a guardare oltre le apparenze, a sviluppare pensieri autonomi e autentici, liberi da preconcetti. L’obiettivo è accogliere l’altro e abbracciare il diverso, poiché è solo attraverso queste nuove prospettive che la cultura può crescere.
In un mondo che celebra l’estetica e ricerca ossessivamente la perfezione, la figura dello “straordinario”, dell’eccezionale, del “mostro” – qualcosa che sconvolge l’ordine naturale – può suscitare terrore e meraviglia. Il cinema di autori come Tod Browning o la fotografia di artisti come Diane Arbus hanno portato in scena i “freaks”, individui “diversi” che sfuggono ai canoni dominanti, sfidando modelli culturali uniformi e una “normalità” preconfezionata. Ma ancor prima di giungere sul grande schermo, essi erano noti come “fenomeni da baraccone”, sfruttati nei freak show che facevano parte del mondo dello spettacolo, messi in risalto da Barnum nei circhi itineranti. Un’esperienza che oscillava tra fascinazione per l’insolito e repulsione, tra curiosità e ribrezzo. In questa danza tra voyeurismo e crudeltà, ciò che si colloca fuori dal comune attira l’attenzione del pubblico. In una società che professa il culto dell’estetica, il concetto di “freak”, di “mostro”, emerge come una provocazione.
Risalendo alle radici di questa tradizione, Stefania Sammarro attraverso la sua fotografia ci offre una visione di diversità che non punta sulla paura o sul sospetto, ma sull’incontro e sulla valorizzazione delle differenze. Il circo dei folli pianta le tende proprio in Calabria, in un angolo di dimenticanza tra il perbenismo e l’omologazione. Il suo carrozzone sbrindellato, di neo-freaks e libertini, si è appropriato di uno spazio d’abbandono – una vecchia soffitta, un campo incolto, un paese spazzato dall’oblio, un cantuccio della memoria – per farne novità, colore, meraviglia. Un circo meridiano quello di Stefania Sammarro, immerso nei luoghi più arcani e sfuggenti della sua terra. Funambola e circense, la nota fotografa assume su di sé il rischio di osare, sfiorando il limite tra perfezione ed errore, salvezza e dannazione, restituendo al freak la dignità trasversale del tempo e della moda.
Art Fabrique Calabria si presenta così come un’occasione unica per la promozione della creatività nella sua forma più audace e innovativa.
In un susseguirsi di sfilate e installazioni, stilisti, artisti e fotografi daranno vita a opere senza precedenti, accompagnando il pubblico in un viaggio attraverso le radici circensi che affondano nell’antico Egitto fino al XVI secolo, per emergere e risplendere nella nostra contemporaneità.
Il programma di Art Fabrique Calabria 2023 è ricco e coinvolgente. Il 12 settembre, presso l’Accademia New Style di Cosenza, si terrà il workshop intitolato “Aesthetics. La moda come espressione” con Stefania Sammarro (direttore artistico di Art Fabrique Calabria), Franca Trozzo (direttrice dell’accademia) e Valentina Poltronieri (stilista, special guest della VII edizione di Art Fabrique Calabria).
Nel pomeriggio, il centro storico di Cosenza farà da cornice alla conferenza stampa di presentazione del progetto e del settimo volume del catalogo di Art Fabrique. L’appuntamento è al “[C] Beat” alle ore 17. A seguire, l’Art Fabrique Party: DJ & aperitivo di moda “Wine Bar” a cura del “[C] Beat” di Francesco Crocco.
Il 13 settembre, la kermesse si sposterà al Chiostro di S. Francesco di Paola (Piazza E. Bianco Montalto Uffugo) per un affascinante defilé di moda, esposizioni fotografiche, premiazioni e degustazioni. L’evento offrirà al pubblico intensi momenti di spettacolo in cui la creatività scorrerà senza limiti e ogni immagine catturerà l’essenza di mondi fantastici. Attraverso l’obiettivo dei fotografi, la moda si trasformerà in una performance accattivante in cui tessuti e colori si fonderanno in un caleidoscopio di emozioni e storie. E mentre il sole calerà sugli splendidi scenari calabresi di Cosenza e Montalto Uffugo, Art Fabrique Calabria si alzerà come il tendone di un circo contemporaneo, pronto a stupire, affascinare e coinvolgere tutti coloro che varcheranno la soglia di questo magico evento.
Il 14 settembre, l’Ania Lilith Gallery di Stefania Sammarro a Taverna di Montalto ospiterà il workshop fotografico sulla noposa intitolato “Unconventional concept Ania” che esplorerà la relazione tra la moda e i luoghi incantevoli della nostra amata Regione.
La guardia di finanza ha sequestrato 420mila euro a un’assistente sociale che con il marito avrebbe raggirato e derubato un’anziana. La vicenda si è consumata a Reggio Calabria dove la Procura, guidata da Giovanni Bombardieri, ha disposto un sequestro preventivo d’urgenza, convalidato dal Tribunale, nei confronti dell’assistente sociale e del marito, un medico specialista.
Entrambi sono indagati perché avrebbero abusato delle rispettive posizioni e della condizione di vulnerabilità di una donna di 87 anni. Sfruttando il bisogno di assistenza di quest’ultima, oggi 91enne, rimasta sola e provata prima dalle malattie delle figlie e poi dal lutto per la perdita di una di loro, l’assistente sociale e il medico avrebbero indotto l’anziana a compiere una serie di atti patrimoniali appropriandosi, nell’arco di circa due anni, di oltre 400 mila euro.
Tutto inizia nel 2019, quando l’assistente sociale, che prestava servizio nella struttura dove si trovava ricoverata la figlia dell’anziana, instaurava con la donna un’assidua ed interessata frequentazione, non giustificata, secondo l’accusa, da un rapporto di reale affetto, rendendosi disponibile per assisterla nelle necessità quotidiane e ottenendo la sua fiducia. Il marito medico, successivamente, si sarebbe adoperato con successo, ottenendo il rilascio delle certificazioni mediche necessarie, affinché l’anziana fosse ricoverata, poche settimane dopo il lutto, in una determinata casa di riposo di Reggio. Stando alle indagini, quindi, con il pretesto di prendersi cura della casa, l’assistente sociale avrebbe indotto l’anziana a consegnarle le carte di pagamento, a rilasciarle deleghe ad operare ed a cointestarle nuovi rapporti postali e bancari sui quali faceva transitare, oltre alla pensione della donna, il rimborso di titoli e polizze di cui l’anziana era titolare. In questo modo l’indagata si sarebbe appropriata delle somme con prelievi di contanti, emissione di assegni depositati su conti personali e trasferendo parte del denaro, a mezzo bonifici, sui conti cointestati con il marito. Complessivamente, secondo le indagini dei finanzieri del Gruppo di Reggio, i coniugi si sarebbero impossessati di 419.524,26 euro. (ANSA).
(Crediti Ansa)
Dopo l’enorme successo dello scorso anno, il grande jazz internazionale del Peperoncino Jazz Festival e gli ottimi vini delle aziende aderenti al Consorzio di tutela Vini DOP Terre di Cosenza saranno nuovamente insieme per la seconda, attesissima edizione di “Women, Jazz & Wine”, evento che da domani, giovedì 31 agosto, al 23 settembre prossimo ancora una volta porterà jazzofili ed enofili calabresi, nonché i tanti turisti in vacanza in Calabria amanti della buona musica e dell’enogastronomia di qualità, alla scoperta delle più belle cantine (delle aziende, dei produttori, delle vigne, dei vitigni e, ovviamente, dei vini) del Cosentino, ascoltando le meravigliose voci delle signore del jazz all’ora del tramonto.
Nato lo scorso anno da un’idea di Sergio Gimigliano (direttore artistico della rassegna itinerante nelle più belle località calabresi che quest’anno, alla sua XXII edizione, con una sessantina circa di concerti in programma nell’arco di due mesi ha coinvolto nel suo circuito turistico e culturale oltre 30 località della Calabria, confermandosi come uno dei festival jazz più caratteristici d’Italia) e Demetrio Stancati (presidente del consorzio istituito per la tutela, valorizzazione e promozione dei vini DOP del Cosentino), l’evento in questa sua seconda edizione si strutturerà in otto tappe – con otto concerti in programma in altrettante cantine – in ciascuna delle quali, dopo un focus di approfondimento sui vari vitigni del territorio, si potranno degustare i magnifici vini prodotti da tutti i vignaioli aderenti al Consorzio.
Quest’anno, inoltre, c’è una grande novità, frutto della stretta collaborazione sviluppatasi negli ultimi tempi tra il festival musicale più piccante d’Italia, il Consorzio vitivinicolo del Cosentino e il Parco Archeologico di Sibari.
Dopo essere stato già promotore, nel corso di questa caldissima estate 2023, di due eventi di assoluto valore culturale – il “Magna Graecia Jazz Fest” (con concerti di artisti del calibro di John Patitucci, Paolo Fresu & Omar Sosa, il trio composto da Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite, e, ancora, i sassofonisti Daniele Scannapieco e Francesco Caligiuri ospitati nel Museo archeologico e tra le rovine dell’antica Sybaris) ed “Eno – Oino” (ossia una sorta di viaggio A/R dalla Vigna al Museo, caratterizzata, nella prima parte, da mostre ed esposizioni dedicate al Vino nell’antichità ma anche da interessanti Masterclass sul mondo dei vini ospitate al Museo Nazionale della Sibaritide) – infatti, grazie al suo vulcanico direttore, Filippo Demma, la prestigiosa istituzione ministeriale calabrese sarà, in un certo senso, anch’essa itinerante nelle cantine che ospiteranno i concerti della rassegna WJ&W, grazie alla presenza di archeologi ed esperti che interverranno in ciascuna delle otto tappe e guideranno il pubblico in un affascinante percorso eno-archeologico, con approfondimenti su temi legati al mondo del vino nell’antichità e illustrazione di reperti tematici di grande valore storico.
Il tour nelle cantine partirà, dunque, domani, giovedì 31 agosto, alle ore 17 ad Altomonte nell’Azienda Agricola Serragiumenta laddove, dopo un focus sul vitigno “Malvasia” a cura degli esperti del Consorzio, la degustazione dei vini dell’azienda e la lectio magistralis sul tema “La leggenda dell’antico Bevitore: una capanna di 3300 anni fa e le più antiche testimonianze sull’arrivo del vino in Calabria” a cura del direttore del Parco archeologico Filippo Demma, sarà protagonista la raffinata cantante Mafalda Minnozzi, che prenderà il pubblico per mano, trasportandolo nella magia della musica brasiliana.
Interprete ed autrice dalla forte personalità e dal grande carisma, la Minnozzi, nel corso dei suoi 35 anni di carriera, è riuscita a fondere il suo virtuosismo vocale con il jazz, il samba e la bossanova, fino ad ottenere un suond e uno stile assolutamente personali ed ha tracciato una traiettoria musicale di successo, che la vede attiva da oltre un trentennio nel triangolo creativo che unisce New York, São Paulo e Milano e comprende prestigiose collaborazioni con stelle internazionali del calibro di Milton Nascimento, Dave Liebman, Guinga, Lucio Dalla, Filó Machado, Martinho da Vila, Toquinho e tanti altri.
Accompagnata da Paul Ricci, famoso produttore, arrangiatore e chitarrista newyorchese di grande talento, l’interprete presenterà “Fotogrammi Tropicali – Scene di Vita e Musica in Bossa e Jazz”, il suo nuovissimo progetto, nel quale canta la sua vita attraverso le canzoni e i compositori che l’hanno accompagnata e ispirata nella sua carriera, con un repertorio incentrato soprattutto su Antonio Carlos Jobim, Baden Powell, Marcos Valle, Chico Buarque e Caetano Veloso, che hanno segnato i primi anni di esperienza e collaborazioni della cantante in Brasile a partire dal 1996, anno in cui ha debuttato allo storico “Paradiso” di Rio de Janeiro.
Per la seconda tappa, in programma il 5 settembre a Castrovillari nelle Tenute Ferrocinto, invece, dopo un focus sul vitigno “Pecorello” e l’approfondimento culturale sul tema “Vino da Bordeaux? No, da Corinto! Divagazioni intorno ad un’anfora corinzia del VII secolo a.C.” curato da Marco Pallonetti, sarà di scena una delle indiscusse signore del jazz italiano: Rossana Casale.
Dal 7 al 9 settembre, poi, l’itinerario nelle vigne farà tappa a Bisignano nella Tenuta Le Conche (dove il 7 la splendida Nives Raso allieterà il pubblico con il progetto “Napòlide – Omaggio a Pino Daniele” dopo il focus sul vitigno “Mantonico” e la lectio sul tema “Vino al setaccio. Archeobotanica ed enologia” di Donatella Novellis), a Saracena nella Masseria Falvo 1727, che nella giornata dell’8 costituirà lo scenario perfetto per il focus sul vitigno “Guarnaccia”, per la conferenza “Chous è questo? Vino e feste sacre fra Atene e Thurii” di Bianca Ambrogio e per l’esibizione della portentosa pianista Francesca Tandoi e, ancora, il 9 a Bisignano nelle Tenute Serracavallo, in cui l’incursione archeologica di Serena Guidone dal titolo “Elegante come un cigno: una raffinata coppa da vino ci parla del Simposio” sarà preceduta da un focus sul vitigno “Magliocco” e seguita dalla performance della grandissima cantante newyorkese Joy Garrison.
Il 13 settembre, invece, è in programma una seconda tappa castrovillarese, questa volta nelle Tenute Celimarro, con il concerto della talentuosa cantante Francesca Calabrò, che si esibirà dopo il focus sul vitigno “Greco Bianco” e la riproposizione dell’intervento dell’archeologo Pallonetti sul tema “Vino da Bordeaux? No, da Corinto! Divagazioni intorno ad un’anfora corinzia del VII secolo a.C.”.
Gli ultimi due appuntamenti, in programma il 22 settembre a San Marco Argentano nell’Azienda agricola La Matina e il 23 ad Altomonte presso le Tenute Terre di Balbia, vedranno di scena, rispettivamente, la contrabbassista e cantante Beatrice Valente, che a capo del suo trio proporrà un viaggio nei più famosi standard jazz dopo il focus sul vitigno “Magliocco in Rosato” e l’appassionante “Question time: lo staff del Parco risponde alle curiosità archeo-enologiche del pubblico” – con gli archeologi Filippo Demma, Bianca Ambrogio, Serena Guidone, Donatella Novellis e Marco Pallonetti, e la carismatica cantante panamense Lauren Henderson, che proporrà un repertorio dalle sonorità latino americane esibendosi dopo la riproposizione del focus sul vitigno “Magliocco” a cura degli esperti del Consorzio Terre di Cosenza e della lectio “Vino al setaccio. Archeobotanica ed enologia” a cura dell’archeologa Donatella Novellis.
In tutte le tappe, oltre ai vini dell’azienda ospitante, nel corso del pomeriggio e della serata si potranno degustare anche i vini di tutti i produttori aderenti al consorzio, in abbinamento a prodotti calabresi di qualità.
Scena Nuda in Uruguay: la compagnia teatrale reggina diretta da Teresa Timpano è, infatti, da qualche giorno a Montevideo, nell’ambito di R-Evolution Project, progetto che valorizza, grazie ai fondi del Ministero della Cultura e a Boarding Pass Plus, la mobilità degli artisti italiani all’estero. In quest’ambito, come si diceva, l’Ats formata da Scena Nuda, Nuovo Teatro Sanità, Sardegna Teatro e Primavera dei Teatri ha organizzato in Uruguay – in collaborazione con Inae, Istituto italiano di Cultura e Implosivo – un Focus di teatro contemporaneo al Teatro Sodre di Montevideo, uno dei più importanti della capitale.
All’interno del Focus, ovvero il “Primo Ciclo di Teatro italiano contemporaneo”, Scena Nuda presenterà, il 3 settembre, “Penelope”, lo spettacolo interpretato da Teresa Timpano, con la regia di Matteo Tarasco, che, dopo il debutto al Festival di Spoleto, è stato poi accolto con successo in tutta Italia: un intenso monologo che offre una visione profonda, viscerale del Mito. “Penelope”, dunque, approda in Uruguay, in un prestigioso contesto e in un Focus che prevede, inoltre, la messinscena di “Darwin Inconsolabile”, di Lucia Calamaro, per Sardegna Teatro, che co-produce con Oscenica anche il terzo spettacolo che sarà proposto a Montevideo, “Real Heroes”, di Mauro Lamanna e Juan Pablo Aguilera Justiniano.
Sempre nell’ambito del progetto, inoltre, in questi giorni, il co-fondatore di “Scena Nuda”, Filippo Gessi, sta conducendo a Montevideo un workshop – della durata di una settimana – di biomeccanica, training fisico per allievi attori.
“Un’iniziativa molto interessante”, dichiara Teresa Timpano, a proposito dell’esperienza in corso a Montevideo; “ci hanno riservato una grande accoglienza, siamo contentissimi”, afferma, aggiungendo, inoltre, come ci sia molta attesa per “Penelope”, che sta già facendo registrare il sold out.
Un momento importante, dunque, per Scena Nuda, per la connessione, lo scambio e l’incontro artistico e culturale tra Italia e Sud America, che si realizza attraverso questo Focus, nonché un riscontro del grande lavoro attuato in questi anni dalla compagnia reggina, per portare avanti una visione teatrale che parta dal territorio per poi aprirsi, come in questo caso, ad un confronto e ad un’interazione internazionale.
Comitato Mosorrofa incontrerà Brunetti in Prefettura, dopo l’approvazione del Bilancio
Comitato di Quartiere Mosorrofa Comunichiamo che martedì 5 settembre alle ore 12.00 ci sarà in Prefettura alla presenza di S.E. il Prefetto Massimo Mariani l’atteso incontro tra i rappresentanti dei cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa e il Sindaco f.f. Paolo Brunetti a seguito dell’approvazione del Bilancio del Comune. Innanzitutto sentiamo il bisogno e il dovere di ringraziare il Prefetto per l’attenzione ai problemi dei cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa e per l’impegno profuso a cercarne, attraverso la sua mediazione, una soluzione. Abbiamo chiesto più volte una data per quest’incontro e finalmente si è concretizzata. Siamo ansiosi di ascoltare cosa l’Amministrazione Comunale ha messo in cantiere per Mosorrofa e Sala di Mosorrofa e i tempi di realizzazione. Già in passato, più volte, opere messe in bilancio poi non si sono concretizzate. Il Comitato dei cittadini in data odierna si è riunito per analizzare la situazione e progettare i prossimi passi. Nell’incontro dell’11 gennaio c.a. in Prefettura, l’assessore Albanese su proposta del Prefetto, per conto del Comune si era impegnato a farci conoscere il Bilancio appena approvato dicendo che c’erano tante cose per Mosorrofa. Inoltre, sempre in quell’occasione, ci aveva anche comunicato che aveva dato in appalto il rispristino e la sistemazione dei gard rail, la sistemazione definitiva del tratto di strada franata e di cominciare quanto prima il rispristino totale del manto stradale della San Sperato Mosorrofa. Di tutto questo noi non abbiamo visto niente. Hanno, tardivamente, posizionato un pezzo di gard rail vecchio, fuori norma, in modo totalmente sbagliato, da denuncia penale; non hanno terminato i lavori nel tratto di strada franata e quelli fatti (raccolta delle acque) sono fatti male e alle prime piogge si crea il laghetto artificiale; in nemmeno un metro lineare della San Sperato Mosorrofa è stato rifatto il manto stradale. Quest’estate l’acqua è mancata. Per lunghi periodi, arrivava solo due ore al giorno, e tutt’ora stiamo soffrendo. Nel contempo quantità enormi di acqua si perde per “problemi di troppo pieno” così l’hanno chiamato. Centro ludico, campetti per ragazzi, parco giochi ecc. …, area di Bufano ed ex-campo sportivo, dove sono finite le promesse? Speriamo che siano inserite in questo bilancio. È mancata la pulizia delle strade, e dei terreni comunali promessa più volte, cosa che poi ha permesso al fuoco nell’area di Bufano di raggiungere il centro del paese con la conseguenza di appartamenti bruciati. Discarica abusiva, il rogo l’ha in parte “bonificata” lasciandoci un po’ di diossina che continuiamo a respirare, cosa si è fatto? Cosa non si è voluto o saputo fare? Sarà la volta buona che si riesca a ripulire le parti ferrose e non combustibili rimaste? L’elenco sarebbe molto più lungo ma ci vogliamo fermare qui. Sentiamo la necessità di comunicare a tutte le testate giornalistiche, cartacee, TV, on-line, che, qual ora l’inadempienza del Comune fino ad oggi sperimentata non dovesse cambiare rotta la nostra protesta si sposterà di nuovo in Piazza Italia con eventualmente anche una raccolta firme per chiedere le dimissioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale. Abbiamo provato in tutti modi, in passato, a far capire all’Amministrazione Comunale che il paese di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa e i suoi cittadini non possono essere lasciati in abbandono, come se non esistessero; abbiamo esercitato lungamente la virtù della pazienza fiduciosi che qualcosa prima o poi si sarebbe mossa. Siamo favorevolmente persuasi che questa volta l’Amministrazione Comunale darà ristoro ai tanti bisogni primari delle comunità di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa e proprio per questo alla fine dell’incontro in Prefettura terremo una conferenza stampa in Piazza Italia per comunicare le determine alle quali si è addivenuti.
Ultimo appuntamento di agosto nella programmazione delle Notti d’Estate del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Giovedì 31 agosto, alle ore 21,00, sulla magnifica terrazza del MArRC si terrà la conferenza della professoressa Giuseppina De Marco dal titolo “Marcello Piacentini. Il Museo più moderno d’Europa”. L’evento è organizzato in collaborazione con il Touring Club Italiano, Sezione di Reggio Calabria, e l’Associazione Amici del Museo di Reggio Calabria.
«Questo straordinario mese di agosto, che ha registrato decine di migliaia di visitatori, si chiude con un appuntamento tutto dedicato alla storia del nostro Museo – commenta il direttore, Carmelo Malacrino. Ringrazio la Sezione di Reggio Calabria del TCI e l’Associazione Amici del Museo per aver voluto promuovere questo evento, e la prof,ssa De Marco per aver accolto l’invito a raccontare il progetto di Marcello Piacentini tramite disegni, fotografie e documenti dell’epoca. Un grazie anche alla dott.ssa Giuseppina Cassalia, funzionario del Museo, per l’ottimo lavoro di coordinamento della programmazione estiva».
Apriranno l’incontro i saluti del direttore Malacrino, del console del TCI, Francesco Zuccarello Cimino, e del presidente dell’Associazione Amici del Museo, Francesco Arillotta. A seguire, l’avvincente approfondimento di Giuseppina De Marco, storica dell’arte, dottore di ricerca in conservazione dei beni architettonici e ambientali, docente di Elementi di architettura e urbanistica presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Il 27 settembre 1949 l’archeologo tedesco Ernst Langlotz in visita a Reggio Calabria definiva il Museo progettato da Marcello Piacentini “il Museo più moderno, meglio illuminato e più efficacemente organizzato d’Europa”. La De Marco si soffermerà sul dibattito artistico acceso tra gli anni Venti e Trenta del Novecento in Italia, tra latinità, modernità e fascismo, concentrandosi su alcuni dei protagonisti del sistema dell’arte, tra cui il reggino Lino Pesaro, fondatore nel 1917 della Galleria Pesaro a Milano, e di Margherita Sarfatti.
«La prima esposizione di Architettura razionale in Italia si tenne a Roma nel 1928, organizzata da Adalberto Libera – dichiara la prof.ssa De Marco. Nel 1929 il concorso per il progetto della nuova Palazzata di Messina e nel 1932 quello per la ricostruzione delle chiese parrocchiali videro la partecipazione dei maggiori protagonisti del Movimento Moderno, fortemente devoti alla lezione di Piacentini, il cui autorevole giudizio, come membro del Consiglio Superiore per le Antichità e Belle Arti, nella valutazione dei progetti fu determinante. L’incarico conferito dal Podestà di Reggio Calabria a Piacentini nel 1932 per la progettazione del Museo si colloca in questo contesto. Nell’incontro saranno esaminate le varie fasi progettuali, con un focus sul dibattito critico che determinò i sostanziali mutamenti del progetto originario, la cui portata rivoluzionaria non fu compresa dalle autorità locali».
Anche giovedì 31 agosto e sabato 2 settembre il Museo resterà aperto fino alle 23.00 (ultimo ingresso 22.30). Dalle 20.00, il prezzo del biglietto sarà di soli 3 euro, maggiorato di 1 euro a favore del patrimonio culturale danneggiato dall’alluvione in Emilia Romagna (art. 14, DL 61/2023).