Importante riconferma negli Stingers Reggio Calabria del play-guardia, Marco Costantino. Istituzione assoluta del basket in Calabria. Tantissimi campionati vinti, canestri decisivi e soddisfazioni in carriera. Esempio da emulare dentro e fuori dal campo. Ha ricevuto dal Comune di Reggio Calabria la massima onorificenza cittadina, il “San Giorgino D’oro” in compagnia di moglie e del cognato, durante la pandemia, per l’impegno profuso per il Grande Ospedale Metropolitano, replicato, qualche mese dopo dal Premio “Cesare Binetti” negli NTC Award. Papà del promettente Leonardo, con l’obiettivo di trovare sempre tempo e spazio per l’amore per la pallacanestro, come ai tempi della Scuola di Basket Viola con Attilio Cilione alla guida. Nella passata stagione, con la vittoria del campionato con i colori degli Stingers ha inserito in bacheca il proprio settimo successo. Prodotto giovanile nero-arancio che, esordì anche in A1 con la Viola al Palalido contro l’Olimpia Milano di Djordjevic. Vis campione della C2 nel 2011, Target nel 2014 e Val Gallico nel 2015 in Serie D, ancora Vis in C l’anno seguente, Botteghelle Basket campione della D due anni fa, sempre con Coach Dattola alla guida, passando per il trionfo della passata stagione. Combo-guard d’altissimo livello. Sensibilità nel gestire i possessi decisivi. Mentalità vincente e spirito del lavoro senza eguali. Insomma, una conferma più che meritata.
Sebastiano Plutino
Anas: completati interventi realizzazione piazzola elisoccorso sulla 107 a San Fili
Sono terminati gli interventi per la realizzazione della piazzola dell’Elisoccorso sulla strada statale 107 ‘Silana Crotonese’, a San Fili, in provincia di Cosenza.
L’opera, realizzata da Anas, secondo gli standard operativi e protocolli di emergenza per le Elisuperfici di soccorso sanitario, consentirà di intervenire in modo piu’ tempestivo e in sicurezza, in caso di emergenze lungo la tratta stradale caratterizzata da un tracciato impegnativo con la presenza di gallerie, viadotti e curve a stretto raggio, in un contesto di flussi di traffico elevato durante l’intero arco dell’anno.
Su richiesta del Responsabile del Servizio Elisoccorso regionale del 118, sono stati effettuati sopralluoghi congiunti con Anas lungo la rete stradale per l’individuazione e la valutazione per la fattibilità di realizzazione di aree di emergenza.
Tra queste, grazie alla sinergia tra Anas ed il servizio regionale del 118, è stata realizzata la piazzola di sosta per le emergenze al km 16,200 San Fili in prossimità dei Viadotti Emoli e gli svincoli di San Fili e Rende, nelle immediate vicinanze dagli imbocchi della galleria ‘Crocetta’.
Con l’incontro sul tema “Domenico Bucarelli costumista di Amedeo Nazzari nel film il “Brigante di Tacca del Lupo”/Storia di briganti di cinema e di costume” che si terrà giovedì 31 agosto alle ore 18,00 presso la Biblioteca “Pietro De Nava” promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca De Nava nell’ambito delle manifestazioni estive organizzate dal Comune, l’Associazione Culturale Anassilaos avvia due filoni di ricerca che saranno sviluppati nel corso dei prossimi mesi e anni. Il primo riguarda il cinema e la città di Reggio Calabria come spazio/luogo/sfondo di film qui girati; il secondo, forse più nuovo e promettente, foriero di sviluppi, riguarda il progetto di cui parlerà Claudio Sergi, responsabile design di Anassilaos, su sartoria e moda reggina nel Novecento che sarà a breve anche oggetto di una mostra presso la Villetta De Nava di vestiti d’epoca. Una ricerca attenta e puntuale sul ricco e vasto mondo della moda reggina, degli uomini e soprattutto delle donne che ne sono state nel corso del tempo le protagoniste (sarte, modiste). Uno studio tanto più importante se soltanto si pensa che in questa realtà si è formato un genio della moda come Gianni Versace. Non molti sanno che Il brigante di Tacca del Lupo, diretto nel 1952 da Pietro Germi con Amedeo Nazzari e Cosetta Greco, pur ambientato a Melfi, in Basilicata, è stato girato a Roma e Reggio Calabria ed ebbe anche tra i protagonisti il reggino Vincenzo Musolino, morto ad appena trentanove anni, che fu il protagonista del film “Due soldi di speranza” di Renato Castellani (Palma d’oro a Cannes nel 1952) e venne diretto più tardi da registi quali De Sica, Comencini e, appunto Pietro Germi, oltre ad essere stato anche regista e produttore di film western. Il film di Germi che ebbe come costumista Domenico Bucarelli si inserisce nella rivisitazione del processo storico che portò all’Unità d’Italia e a quel complesso fenomeno del brigantaggio, stroncato con estrema durezza dal governo anche in virtù della severissima Legge Pica, nel quale confluivano il legittimismo fomentato dai Borbone, il ribellismo che spesso ha caratterizzato il Mezzogiorno d’Italia, forme di delinquenza comune ammantata di pretesti politici e sociali, e autentiche istanze popolari di giustizia sociale viste le terribili condizioni in cui versavano i contadini e la plebe delle grandi città (Napoli e Palermo). Dopo i saluti istituzionali Antonella Postorino, Responsabile del Centro Studi Anassilaos per la Cultura dell’Architettura e del Paesaggio converserà con Francesco Bucarelli, figlio di Domenico, sulla esperienza del padre, sul rapporto con Nazzari e sulle sartorie reggine. Un breve contributo sul brigantaggio e il contesto storico nel quale si inserisce la pellicola di Germi sarà invece offerto da Fabio Arichetta.
A Reggio Calabria arriva I LOVE LEGO: dal 7 settembre in Pinacoteca Civica e al Foyer del Cilea la mostra dedicata agli iconici mattoncini colorati
Arriva nel capoluogo calabrese – dal 7 settembre 2023 al 6 gennaio 2024, presso gli spazi della Pinacoteca Civica di Reggio Calabria e del Foyer del Teatro Francesco Cilea – I LOVE LEGO, la mostra dei record che ha già visto oltre 1 milione di visitatori nelle sue tappe in giro per il mondo: una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.
La mostra è promossa dal Comune di Reggio Calabria, Assessorato Cultura e Turismo con l’Assessora Irene Calabrò, nell’ambito del progetto “Azioni pilota per un distretto culturale e turistico della Città di Reggio Calabria”, a valere sulla corrispondente azione del PON METRO React-EU, prodotta ed organizzata da Piuma, in collaborazione con Arthemisia.
“Siamo orgogliosi di poter presentare questo evento di carattere culturale che rappresenta un motivo di ulteriore interesse per i siti di pregio della nostra città, in particolare il Teatro Cilea, con il suo splendido foyer, e la Pinacoteca Civica” affermano il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria Paolo Brunetti e l’Assessora alla Cultura e al Turismo Irene Calabrò. “Per quattro mesi – aggiungono – offriremo l’opportunità a cittadini e turisti di visitare un percorso espositivo interessante e coinvolgente, in particolare per bambini e ragazzi, ma anche i tanti appassionati del settore, innalzando il livello di attrattività del nostro territorio con una mostra di circuitazione internazionale in grado di captare flussi orientati al turismo culturale. La mostra “I Love Lego” sarà quindi un’occasione per grandi e piccini di scoprire le tante curiosità del mondo degli iconici mattoncini, e soprattutto per i più piccoli sarà affascinante addentrarsi, attraverso il gioco ed i colori, in un ambiente che custodisce capolavori dell’arte come le tavolette di Antonello da Messina o le opere di Mattia Preti. Un vero e proprio invito alle arti, da scoprire e riscoprire con il sorriso”.
Decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno a comporre vere e proprie opere di architettura e ingegneria: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.
Milioni di mattoncini ma non solo. Tra 6 fantastici diorami costruiti grazie alla collaborazione di un gruppo di appassionati collezionisti privati, le due sedi saranno invase da tante installazioni che renderanno la mostra unica.
Infatti, a far da cornice ai minimondi Lego e “invadendo” gli stessi diorami, le simpaticissime vignette comiche ideate da “Legolize” e gli oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “omini lego” dall’artista contemporaneo Stefano Bolcato.
La mostra non è direttamente sponsorizzata da LEGO ed è realizzata grazie ad alcuni dei più grandi collezionisti del mondo.
Ancora qualche settimana di vacanze e poi per gli studenti reggini delle scuole di ogni ordine e grado, così come per altri loro colleghi di buona parte delle regioni italiane, si riapriranno le porte delle aule per l’inizio delle lezioni fissato a giovedì 14 settembre.
Nelle scuole superiori, poi, negli ultimi giorni si stanno svolgendo le operazioni di verifica dei debiti scolastici che gli studenti dovranno dimostrare di avere recuperato entro l’8 settembre come da circolare ministeriale. Si tratta di quelle prove che una volta erano chiamati esami di riparazione. Interessano mediamente centinaia di studenti che nello scrutinio di giugno hanno avuto il cosiddetto giudizio sospeso, cioè non sono stati né promossi né bocciati e che, pertanto, hanno dovuto sostenere le prove nelle materie insufficienti.
Intanto, giovedì 1 settembre per il mondo della scuola è l’inizio del nuovo anno scolastico. Anche quest’anno ci sarà una nuova ripartenza, la quarta dall’inizio della pandemia da COVID -19, nel quale, ancora una volta, bisognerà confrontarsi con nuove abitudini e stili di vita che hanno impresso, nel corso degli ultimi anni, una svolta epocale nel modo di essere e fare scuola, grazie anche al massiccio ricorso alle nuove tecnologie che ha colmato l’isolamento imposto dalle restrizioni per arginare il fenomeno Covid.
I numeri della scuola reggina
Lo scenario scolastico 2023- 2024, che si apre venerdì 1 settembre, inizia per dirigenti, docenti e personale amministrativo, come al solito, con tutta una serie di operazioni di natura collegiale, dal piano annuale delle attività alla rivisitazione del piano dell’offerta formativa e la preparazione delle attività di accoglienza per le matricole reggine dei vari ordini di scuola statale, così distribuiti: 3338 per l’infanzia ,4.258 per la primaria, 4.594 per la media e 5924 per le superiori.
Ciò che andrebbe evitata è la fretta di sedersi alla cattedra e al banco, di riprendere a insegnare per recuperare il tempo perduto, lasciando le vite di prima, le vite del vuoto scolastico, fuori dalle aule.
Il progetto educativo della ripresa avrebbe bisogno di tre passaggi: accoglienza, narrazione, rimodulazione.
In tutto gli studenti della nostra provincia nell’anno scolastico 2023-2024 saranno 73.298, così distribuiti fra i vari ordini di scuola: 8.825 infanzia, 21.806 primaria,14.526 media, 28.141 superiore. Cui vanno ad aggiungersi gli allievi delle scuole paritarie.
Se per l’anno scolastico 2023-2024 ci saranno quasi 130mila studenti in meno in Italia, vuol dire che salteranno circa 5mila classi calcolando una media di 25 studenti ciascuna.
Resta, purtroppo, la tendenza, che si registra da tempo ad una diminuzione della popolazione scolastica anche nella nostra provincia, un migliaio in meno rispetto all’anno scorso.
Nel Reggino ad affrontare i prossimi esami di maturità, che avranno inizio mercoledì 19 giugno 2024, nelle scuole superiori statali saranno 5.312 allievi, mentre nella scuola media inferiore saranno 5.015.
Cosa prevede il nuovo calendario scolastico:una lunga maratona di 203 giorni
Questo è il ventiduesimo anno della devolution nel quale le Regioni autonomamente fissano la data d’ inizio e il termine delle lezioni.
In Calabria il termine è stato decretato per sabato 8 giugno 2024.
Le attività educative nella scuola dell’infanzia, invece, termineranno in quasi tutte le regioni sabato 29 giugno 2024.
Per tutti, giorno più giorno meno, una lunga maratona di nove mesi di lezione, 203 giorni per la Calabria, fatto salvo il minimo dei 200 giorni di lezione.
I giorni di festa (escluse le domeniche) previsti dal calendario ministeriale sono al momento 11, vincolanti su tutto il territorio nazionale.
E cioè l’1 novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre, Natale; il 26 dicembre; l’1 gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il giorno di lunedì dopo Pasqua; il 25 aprile, Anniversario Liberazione; l’1 maggio, Festa del Lavoro; il 2 Giugno, Festa nazionale della Repubblica; la festa del Santo Patrono.
Il decreto del Presidente della Regione Calabria stabilisce, poi, che non si effettueranno lezioni il 2 novembre 2023; il 9 Dicembre 2023 interfestivo; da sabato 23 Dicembre 2023 al venerdì 5 Gennaio 2024 vacanze natalizie; da lunedì 12 febbraio a martedì 13 febbraio carnevale; da giovedì 28 marzo a martedì 2 aprile 2024 vacanze pasquali; venerdì 26 e sabato 27 aprile 2024 interfestivi.
Il nuovo calendario, così come prevede l’autonomia scolastica , è , comunque, flessibile e dà la possibilità alle scuole di proporre gli adattamenti che possono riguardare anche la data di inizio delle lezioni , nonché la sospensione, in corso di anno scolastico, delle attività educative e delle lezioni prevedendo, ai fini della compensazione delle attività non effettuate,modalità e tempi di recupero in altri periodi dell’anno. Sicchè anche le scuole della nostra provincia potrebbero iniziare le lezioni ancor prima del 14 settembre.
Anche in provincia di Reggio Calabria il fenomeno dei dirigenti a mezzo servizio.
Anche quest’anno si ripresenta l’atavico problema delle reggenze. Chiunque frequenti una scuola (da docente o da genitore) sa quanto sia drammatico avere un dirigente a mezzo servizio.
Significa un abbassamento sostanziale del servizio offerto, a maggior ragione in un periodo fondamentale per la gestione dei fondi PNRR. D’altronde, quale attenzione può prestare un Dirigente che si trova a gestire tanti plessi distanti anche decine di chilometri tra loro?
Comunque per garantire la regolarità dell’ avvio dell’anno scolastico l’Ufficio scolastico regionale ha provveduto a coprire tutti i posti disponibili con incarichi aggiuntivi di reggenza
Sicché sono 68, di cui 20 in provincia di Reggio, le scuole calabresi che avranno un dirigente part time come reggente e che dovranno dividersi fra due scuole talvolta abbastanza distanti tra loro.
In città il Liceo scientifico “Da Vinci” continuerà ad essere à retto dal dirigente Franco Praticò.
Continua a permanere la tendenza al colore rosa nei numeri della dirigenza scolastica calabrese e reggina in particolare e l’abbassamento dell’età media dei responsabili degli istituti.
Le sfide ricorrenti del sistema educativo
Solo per citarne alcuni :dall’annosa penuria di docenti alla qualità della formazione e dell’offerta formativa, dalla abbondanza delle classi pollaio alle modeste condizioni retributive e lavorative, alla mancata riforma della carriera degli insegnanti, alla assenza di interventi per migliorare l’efficienza ed efficientamento energetico in strutture ad elevatissimo consumo e dispendio energetico, alla accessibilità degli istituti per gli studenti disabili. Ad evidenziare quest’ultimo aspetto è il Rapporto Annuale Istat che calcola come una scuola su tre non risulta essere accessibile agli alunni con disabilità motoria.
Comunque, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: riforme incomplete, cambiamenti continui, spesso improvvisati, sperimentazioni, progetti, innovazioni metodologiche e pedagogiche digitalizzazione a tappe forzate in quanto considerata la panacea di ogni problema, fanno poi puntualmente registrare un tracollo delle conoscenze e capacità cognitive essenziali dei giovani: le prove Invalsi, le indagini Pisa, le statistiche varie ci consegnano da anni il desolante quadro di una sorta di giovanile semianalfabetismo dilagante, a cui si aggiunge un analfabetismo emotivo e sentimentale, aggravatosi dopo il lockdown, alla base dei numerosi episodi di teppismo, bullismo e criminalità nei confronti dei docenti, nemmeno più supportati dalle famiglie, come accadeva un tempo. A proposito a quando la figura dello psicologo in pianta stabile almeno nelle scuole maggiormente a rischio.
Le risorse destinate al sistema scolastico diminuiscono nell’indifferenza di tutti. La scuola, invece, deve essere la priorità perché ne va del nostro futuro.
Le notevoli risorse finanziarie messe in campo per uscire dalla crisi, a partire dai quasi 200 miliardi del Pnrr, dovrebbero supportare investimenti che accompagnino e rafforzino il benessere dei giovani nelle diverse fasi dei percorsi di vita, intervenendo fin dai primi anni di vita suggerisce così il Rapporto 2023 segnalando che l’Italia spende per prestazioni sociali erogate a famiglie e minori una quota paria all’1,2% del Pil contro il 2,5 della Francia ed il 3,7% della Germania. E anche sul fronte dell’istruzione emerge un “minor impegno” del nostro Paese, che impegna appena il 4,1% del Pil contro il 5,2 della Francia , il 4,6 della Spagna ed il 4,5 della Germania ed una media della Ue del 4,8%.
Perciò è necessario pensare una scuola nuova con modelli metodologici e valutativi rivisti in profondità e con una reale personalizzazione dei percorsi. Serve un cambio di passo per garantire pari opportunità e successo formativo a ogni studente. Solo così potremo pensare di dare risposte ai bisogni formativi dei ragazzi che affollano le nostre scuole, preparandoli alle esigenze del mondo, del lavoro e delle università.
Messi in fila, questi dati raccontano di un ritardo preoccupante della regione calabrese e risultati ancora peggiori in alcune realtà locali .Ben venga pertanto il progetto pilota Agenda sud che per il prossimo triennio prevede anche per un certo numero di istituzioni scolastiche calabresi una serie di interventi tra cui spiccano attività di orientamento e tutoraggio, didattica innovativa e laboratoriale e una maggiore flessibilità negli orari. Il tutto finalizzato a ridurre il divario educativo tra il Nord e il Sud d’Italia.
Va sottolineato, altresì, la novità di quest’anno scolastico con le figure del docente tutor e del docente orientatore che dovrebbero essere operative da settembre.
Reggina, Versace: “Intervento di Cannizzaro tardivo ed ormai ininfluente. Purtroppo si continua a giocare con la passione dei tifosi”
“Ho letto l’intervento dell’onorevole Cannizzaro. Mi fa piacere che sia uscito oggi dal suo torpore, dopo un lungo periodo di assenza e di silenzio assordante, e che sia finalmente entrato nel merito di una vicenda che va avanti ormai da tanto tempo e che ci ha visto lottare in prima linea con una strategia ben definita. Ben venga anche il suo ultimo intervento e la sua “serrata azione diplomatica”, per utilizzare le sue parole, anche se purtroppo è chiaro che l’ipotesi di restituzione delle società a Saladini a questo punto risulta del tutto tardiva e sotto certi aspetti ormai ininfluente. Non c’è purtroppo il tempo di intavolare la trattativa per la cessione della società alla cordata di imprenditori, un gruppo solido e credibile, che aveva espresso interesse per la nostra maglia. E questo chiaramente potrebbe anche influire sulle sorti future della società“: Così il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace.
“Domani la decisione del Consiglio di Stato sarà decisiva – ha aggiunto Versace – in caso di esito negativo le quote torneranno comunque a Saladini, sarebbe avvenuto comunque anche senza l’intervento di Cannizzaro, in caso di esito positivo invece Ilari potrebbe comunque ritrattare, come è già avvenuto in molteplici occasioni. Purtroppo le parti in causa, lui per primo, si stanno dimostrando poco affidabili. Ed i tifosi, la città in generale, se ne sono accorti. Purtroppo si continua a giocare con la passione di migliaia di persone, tentando di lucrare uno strapuntino di visibilità o di gloria personale. E questa, oggettivamente, è la cosa più triste”.
Riunito a Palazzo Alvaro tavolo tecnico per Trasporti sullo Stretto: obiettivo definizione di un biglietto integrato per mobilità tra Reggio e Messina
Il consigliere metropolitano delegato, Giuseppe Giordano, è intervenuto al tavolo tecnico sull’attraversamento dinamico dello Stretto, istituito dal Ministero per le Infrastrutture ed utile a mettere ordine ai flussi e ai costi dei trasporti fra Reggio e Messina. Coordinato dall’ammiraglio Nunzio Martello del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, il gruppo di lavoro riunisce le massime autorità istituzionali, gli enti e le società di trasporto che operano a livello locale, regionale e nazionale fra le due sponde.
«Si sono registrati passi in avanti molto importanti per la definizione di un biglietto integrato», ha affermato Giuseppe Giordano, a margine della riunione tenutasi a Palazzo Alvaro, riflettendo sulla «necessità che l’integrazione della mobilità tra le due Città Metropolitane diventi, finalmente, un fatto e non resti un auspicio, una speranza o una chimera». «Oggi – ha aggiunto – si è lavorato in questa direzione ed il tavolo ha prodotto una “road map” per arrivare, in tempi rapidi, al raggiungimento di un obiettivo molto importante. Quello del biglietto unico, infatti, sarà il primo tassello in un’ottica di mobilità sostenibile».
«Favorire questo sistema di movimento – ha proseguito il consigliere metropolitano – significa alleggerire la pressione sullo Stretto e consentire una relazione che deve diventare una “chiave di volta” verso il consolidamento dell’area integrata».
Per l’ammiraglio Nunzio Martello il tavolo odierno ha registrato un esito particolarmente positivo: «Tutti gli attori coinvolti hanno dimostrato grande disponibilità ad arrivare al tanto agognato biglietto unico sullo Stretto tra Atm Messina, Atam Reggio ed il vettore marittimo. Sono certo che ce la faremo così da fornire all’utenza, attraverso l’utilizzo di un un’unica App adesso in fase di studio, la possibilità di spostarsi ancora più comodamente fra le due sponde». «Stiamo lavorando intensamente – ha concluso Martello – per realizzare quel goal che tutta la cittadinanza reggina e messinese, ma più in generale calabrese e siciliana, si aspetta».
“In queste settimane abbiamo avuto un costante confronto con il ministro Calderone per affrontare la nuova formula del reddito di cittadinanza e siamo pronti a dare risposta ai circa 15 mila percettori considerati occupabili che hanno ricevuto il famoso sms dall’Inps e che dovranno ora interagire con la piattaforma dedicata che sarà attiva dal primo settembre”.
Lo afferma, in una nota, l’assessore al Lavoro ed alla Formazione professionale della Regione Calabria, Giovanni Calabrese.
“Ci incontreremo proprio con il ministro Calderone sabato 2 settembre a Scilla, durante il meeting ‘Se cresce il sud cresce l’Europa’ – aggiunge Calabrese – per affrontare anche le criticità sull’occupazione e le opportunità delle politiche attive in Calabria. Sarà probabilmente un ‘autunno caldo’, ma siamo pronti ad affrontarlo con l’obiettivo di dare risposte ai calabresi, cominciando a costruire anche nel lavoro una Calabria diversa rimediando a quegli errori del passato di cui in quota parte siamo tutti responsabili. È una sfida ardua e quindi maggiormente entusiasmante e doverosa”.
Secondo Calabrese, “la disoccupazione rappresenta una patologia seria per la Calabria e non si è trovata ancora la giusta terapia. Per cui una nuova fase è necessaria e non più rinviabile. Il reddito di cittadinanza, anche con gli ulteriori correttivi, non può e non deve diventare l’ennesima misura assistenzialistica e un ulteriore palliativo. In Calabria è necessaria una svolta radicale, una sorta di terapia d’urto con al centro le aziende che devono però assumersi tante responsabilità. Il precariato, il lavoro nero e il lavoro sottopagato, i tirocini di lunga durata nel pubblico e nel privato, rappresentano un evidente sopruso nei confronti di cittadini che cercano e desiderano un lavoro onesto, vero e dignitoso. Oggi molte aziende lamentano che non si trova personale e soprattutto personale qualificato. È da questa criticità che dobbiamo partire approfondendo proprio con le aziende i temi sulla equa retribuzione, sulla formazione e sulla domanda-offerta che deve corrispondere alle reali esigenze”.
“Proprio per questo – aggiunge l’assessore Calabrese – è in itinere il piano di potenziamento dei centri per l’impiego. Necessario, oggi, per ridisegnare il ruolo e la funzione degli stessi centri, che dovranno affrontare, con il necessario piglio, le problematiche degli aspiranti lavoratori. Vi è un evidente corto circuito che, senza un intervento serio e strutturale, rischia non solo di non risolvere il problema ma di innalzare in modo esponenziale le criticità e, soprattutto, creare consistenti sacche di povertà per i prossimi decenni. È su questo che con il presidente Roberto Occhiuto e il Dipartimento regionale al lavoro stiamo concentrando i maggiori sforzi”. “Nei prossimi giorni – dice ancora Calabrese – verrà formalizzato il ‘Tavolo regionale per i servizi e le politiche del lavoro’ previsto dalla legge sulle ‘Norme per il mercato del lavoro’ che è stata recentemente approvata in Consiglio regionale. Attraverso i soggetti istituzionali appartenenti al tavolo, ci poniamo l’obiettivo di programmare quella terapia d’urto che é fondamentale oggi in Calabria”.
(Crediti Ansa)
Fa specie – incalza Ferrandino – come in realtà si cerca di buttare fumo negli occhi ai cittadini parlando di nuovi ospedali, nulla di eccezionale se non ci fosse il problema di reclutare personale per le strutture esistenti. Per di più, c’è da dire, che la realizzazione dei Nuovi Ospedali di Vibo Valentia, della Sibaritide, della Piana di Gioia Tauro e di Catanzaro è stata prevista dall’Accordo di Programma sottoscritto dal Ministero della Salute e dalla Regione Calabria, in data 13 dicembre 2007. Siamo nel 2023, sono passati ben 16 anni e ad oggi nulla è stato realizzato. Una storia quella della sanità in Calabria che ha dell’assurdo, l’unica regione italiana a non raggiungere il minimo indispensabile nella rilevazione dei LEA.
C’è da aggiungere un’ulteriore nota dolente relativamente ai fondi non utilizzati per la riorganizzazione ospedaliera, a questi si aggiungono anche i tagli sul Pnrr che rappresentano un problema in più per la Calabria poiché comporteranno una rimodulazione della rete ospedaliera a dispendio del diritto alle cure dei cittadini calabresi. I fondi del PNRR – conclude– avrebbero dovuto rappresentare uno spiraglio di luce in fondo al tunnel ed invece il loro taglio ha fatto sprofondare ancora di più nel baratro il sistema sanitario di una regione in forte emergenza. Dal mio canto rimarrò attento e vigile su tale problematica, i calabresi hanno il diritto a curarsi”.
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
Non si fermano gli arrivi di migranti neppure dalla rotta turca.
Questa mattina al porto di Crotone la motovedetta Cp326 della Guardia costiera ha sbarcato 55 persone che erano a bordo di una barca a vela di 16 metri intercettata a 16 miglia a sud di Crotone proveniente dalla Turchia.
Si tratta del terzo sbarco da sabato sera avvenuto al porto crotonese dove, in circa 36 ore, sono arrivati 135 profughi (53 sabato, 27 domenica e 55 stamani). Anche in questo gruppo di migranti la maggior parte sono uomini, tutti provenienti da Iraq (33) e Iran (12); dall’Iraq arrivano anche 3 donne, 5 minori accompagnati e 2 non accompagnati.
Le attività di sbarco sono state coordinate dalla Prefettura di Crotone e gestite sulla banchina del molo dall’Ufficio immigrazione.
I migranti, visibilmente sofferenti anche per il caldo che hanno dovuto sopportare nei circa 5 giorni della traversata, sono stati sottoposti a visita medica dall’equipe dell’Ufficio vulnerabilità dell’Asp di Crotone costituito appositamente per le emergenze come gli sbarchi. La Croce rossa italiana ha provveduto a rifocillare le persone sbarcate per poi trasferirle al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto.
(Crediti Ansa)
