Una persona è morta ed altre quattro sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto stasera in contrada Mangacastagna, al confine tra i comuni di San Marco Argentano e Mongrassano. Due le vetture coinvolte nello scontro, una Mercedes Classe C ed una Ford Fiesta. Nell’urto ha perso la vita il conducente della Ford. I feriti sono stati estratti dalle vetture dai vigili del fuoco del distaccamento di Rende e affidati al personale sanitario del Suem118 per le cure del caso e il successivo trasporto nell’ospedale di Cosenza. L’intervento dei vigili del fuoco è valso anche alla messa in sicurezza del sito e delle vetture. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Mongrassano per ricostruire la dinamica dell’incidente. (ANSA).
Sebastiano Plutino
La Locride e la Grecia si incontrano per “Levantina”, evento promosso dal GAL Terre Locridee, nell’ambito dell’attività di animazione del territorio del Piano di Azione Locale “Gelsomini” e in continuità con “Locride2025 Capitale della cultura”. Una due giorni ideata da Myth Euromed, con il patrocinio dell’Ambasciata di Grecia e del Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. Levantina vuole aprire mondi e dialoghi nuovi, attraverso luoghi ed esperienze di respiro internazionale. Sabato 6 maggio, alle ore 17.00, nelle sale del Museo archeologico nazionale di Locri Epizefiri, si svolgerà il talk “Grecia e Magna Grecia: mito e futuro” con la partecipazione dell’Ambasciatrice di Grecia in Italia, S.E. Eleni Souranì, rappresentanti istituzionali e giornalisti coinvolti in un tour culturale nella Locride. Narrazione dei luoghi, promozione del territorio, cooperazione internazionale i tre macro-temi temi al centro del talk. Dopo la greca Corfù, Treviso e Otranto, è quindi ora la Locride protagonista. Con l’Ambasciatrice Souranì, interverranno Elena Trunfio, direttrice del Museo e Parco Nazionale di Locri Epizefiri, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, gli assessori regionali Giovanni Calabrese e Gianluca Gallo, il sindaco di Locri Giuseppe Fontana, il presidente e il direttore del GAL Terre Locridee Francesco Macrì e Guido Mignolli. Interverranno, inoltre, i componenti del progetto Alberto Cotrona, coordinatore Myth; Patrizio Nissirio, giornalista e scrittore, responsabile di ANSAmed, servizio dell’ANSA sul Mediterraneo, e Giovanni Vale, giornalista (Libération, Il Corriere della Sera, OBC) e ideatore del progetto editoriale Extinguished Countries, ai quali si uniscono Donata Marrazzo, giornalista (Sole 24 Ore, Meridiani) e podcaster esperta di narrazione dei territori, e Samantha De Martin, giornalista di cultura e viaggi (I Viaggi di Argo, ilMillimetro). Levantina esprime la volontà concreta di stimolare nuove narrazioni e favorire azioni reali di cooperazione, anche alla luce dei nuovi bandi europei transfrontalieri di area euro-mediterranea che uniscono la Magna Grecia, e specialmente la Calabria, all’antica madrepatria. (ANSAmed).
È arrivata nel porto di Reggio Calabria la nave “Vega” della Marina militare con a bordo 491 migranti provenienti da Lampedusa. Inizialmente l’arrivo era previsto per ieri, nel tardo pomeriggio, poi è slittato a stamani. Attraccata la nave, è già in corso lo sbarco dei migranti tra i quali vi sono 363 uomini, 104 donne e 24 bambini. Gran parte di loro non sono stati identificati a Lampedusa per cui il gli agenti dell’Ufficio immigrazione della Questura di Reggio dovranno effettuare il fotosegnalamento appena si concluderanno le operazioni di accoglienza coordinate dalla Prefettura. Mentre i migranti già identificati saranno presto trasferiti fuori regione, circa 300 saranno ospitati, almeno per questa notte, nel centro di primissima accoglienza allestito nella palestra della scuola media “Boccioni” nella periferia nord della città. (ANSA).
Frutto di un lungo e innovativo lavoro teorico dipanatasi in tutto l’anno scolastico, attraverso seminari e workshop, la mostra FRAGILI VOCI UN INFINITO ALTROVE è uno squarcio nel profondo buio culturale post covid. La luce arriva a sprazzi, illuminato dai lampi che provengono da una sorgente ben definita: l’ipogeo di Reggio Calabria. La mostra si è rivelata un esperimento vincente, l’azzardo è stato premiato dal numero incredibile di visitatori che ha registrato il sito archeologico sito in piazza Italia.
Nata dalla lungimiranza della storica dell’arte e docente Stefania Fiato, curatrice della mostra e referente unica del progetto annuale mostre presso il Liceo Artistico Mattia Preti Alfonso Frangipane di Reggio Calabria, fortemente voluta e sostenuta dalla saggia dirigente Giovanna Catena Moschella che ha contribuito in modo significo nel dialogo tra scuola e realtà territoriale, l’esposizione si è distinta per essere stata in grado d’offrire al pubblico una programmazione fondata su qualità e continuità, già definita con Anima Mundi lo scorso dicembre presso l’odeon di Reggio Calabria.
“Fragili voci” ha promosso e sostenuto giovani artisti emergenti del Liceo artistico e professori da riscoprire, come la professoressa Loredana Scopazzo che si è posta al timone di un manipolo di alunni che hanno rivelato una maturità inconsueta. Tra queste emerge Alessia Germoleo che si è accaparrata la vincita dell’ambito premio promosso dall’associazione Inner Weel di Reggio Calabria. “Io e te, ridotti in catene” è l’opera più rappresentativa e che condensa gli assunti teorici proposti dalla curatrice della mostra. Oltre a condensare il pathos e a racchiudere un messaggio di speranza, l’istallazione scultorea realizzata interamente con materiale di recupero è stata concepita come opera interattiva e chiede il coinvolgimento attivo del visitatore, chiamato a raccontare attraverso la scrittura da porre sul corpo dell’uomo ridotto in catene, il momento in cui lui stesso si è sentito in catene. Trasferendo il sentimento e il ricordo in una dimensione di condivisione, ci appare più leggere, proprio in virtù della stessa azione di lascialo là, fuori di noi. Ma questa è solo una delle opere esposte, da alunni che si sono rivelati già artisti, spregiudicati sperimentatori di un linguaggio che ancora padroneggiano in modo intuitivo e innocente. Non vi è mediazione: il visitatore vive intensamente l’esperienza tanto quanto l’artista che l’ha partorita. Aumentati di numero rispetto Anima Mundi ( in Fragili Voci sono ben trentacinque le opere esposte), ma con una selezione ch’è sempre fondata sull’idea di mettere a confronto opere nuove create site specific per l’evento espositivo, con la scelta radicale d’esporre solo pittura, scultura e abiti scultura, orientando così il percorso verso la direzione che l’arte contemporanea sta imboccando con sempre più convinzione, come dimostrano anche i grandi eventi internazionali e le grandi fiere. Cercando però di rappresentare, se non tutti, almeno una buona parte dei linguaggi che l’arte italiana del presente parla ai suoi pubblici.
Merito certamente dei grandi docenti presenti al liceo artistico, oltre alla professoressa Loredana Scopazzo, dobbiamo certamente ringraziare per la grande professionalità i professori: Daniela Morello, Eleonora Pesaro, Irene Sitibondo, Giuseppe Barreca e Rodolfo Malafarina. Una squadra vincente questa del Liceo Artistico di Reggio Calabria, che certamente ci regalerà molte altre sorprese imperdibili.
Pubblico delle grandi occasioni al PalaConi di Catanzaro dove domenica, 23 aprile, si sono esibite le “puffette” e le “ginnastine special” dell’ A.S.D. Restart Reggio Calabria, per la manifestazione “Gymgiocando” indetta dalla FGI. Il programma ha previsto prima l’esecuzione dei percorsi motori individuali e successivamente la realizzazione di coreografie di gruppo a corpolibero.
Per l’ASD Restart hanno concorso ben 16 atlete suddivise in tre squadre. La squadra delle “Puffe” era composta da Sonia Assumma, Marta Iero, Ludovica Maccarrone, Giuliana Klitsuk e Chiara Pomara; quella delle “Puffette” era invece formata da Aurora Consonni, Elisa Macheda, Nathaly Foti, Angelica Sapone e Bianca Taglieri. Infine per la squadra “Special”, atlete con disabilità motoria, cognitiva e/o socio-relazionale e partner-guida coetanee hanno partecipato: Alice Benedetti, Caterina Maria Fotia, Elisa Macheda, Leila Nasone, Greta Pellicanò, Martina Rottura e Alessia Surace
Orgogliosa la Direttrice Tecnica Regionale GPT della Federazione Ginnastica d’Italia Prof.ssa Beatrice Politi che si è complimentata con la Dirigente Tecnica della Restart, Prof.ssa Marilena D’Arrigo, presente alla competizione, per aver fatto partecipare, per la prima volta nella storia del Comitato Calabria, una rappresentativa di atlete con “bisogni speciali”: segno di un piccolo passo in avanti nello sport e nella società.
Le giovani promesse dell’ASD Restart hanno saputo ben destreggiarsi nei percorsi motori, ottenendo ottimi punteggi in termini di velocità e accuratezza esecutiva così conquistando la “fascia d’oro”. Per gli esercizi a corpo-libero, invece, la società ha voluto scegliere delle tematiche da rappresentare riportando il pubblico e la giuria presente nel “mondo televisivo” grazie al vestiario a tema e alle musiche dei famosi cartoni animati “I Puffi” e del film “Flashdance”. Le coreografie hanno messo in evidenza i miglioramenti tecnici ed artistici delle ginnaste, seguite con amore e dedizione dalle istruttrici Valeria Federico e Mariarosaria Meduri nel caso delle atlete della preagonistica e dalle tecniche Ylenia Albanese, Giulia Cugliandro e Valeria Cannizzaro per il corso “Special”.
Un’altra domenica all’insegna dello sport e del divertimento per il Team Restart che rientra a Reggio Calabria orgoglioso dei successi delle loro piccole-grandi atlete tutte promettenti ginnaste.
La società Restart, è stata inoltre protagonista con una rappresentativa del suo team agonistico martedì 25 Aprile alla manifestazione “Corrireggio” alla quale è stata nuovamente invitata per l’apertura del noto evento Reggino. Per l’occasione le “Rgirls” della Restart si sono esibite con un’articolata e coinvolgente coreografia che ha celebrato i 40 anni della famosa corsa podistica sotto le note dell’intramontabile canzone “Nel Blu dipinto di Blu”. La performance ha registrato un gradimento unanime dal pubblico e i sentiti complimenti da parte degli organizzatori. Le atlete coinvolte sono state: Amodei, Arco, Benedetti, Bernardo, Cicciù, Camera, Cogliandro E., Cogliandro S, Denaro, D’avenia, Donato, Fotìa, Labate, Laganà, Mallamaci, Morabito, Squillaci, Surace, Suraci.
“Straordinario risultato per la Calabria e per tutto il mondo scolastico“. Così il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto, e la vice presidente con delega all’istruzione Giusi Princi, si congratulano con gli studenti del Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria che hanno sbancato il podio, riportando primo, secondo e terzo premio alle finali nazionali delle Olimpiadi della Cultura e del Talento che hanno avuto luogo a Tolfa (RM) tra il 27 e il 30 aprile. La competizione ha visto coinvolte ben 1082 squadre provenienti da tutte le regioni d’Italia. È la prima volta in assoluto nella storia del concorso, è scritto in una nota, “che il podio viene interamente assegnato ad un’unica scuola. Ma gli studenti del Da Vinci, già vincitori del primo premio nel 2019, non si sono accontentati ed hanno ottenuto anche il sesto posto nella graduatoria nazionale, oltre a diversi premi speciali tra cui due borse di studio all’Università Sant’Anna di Pisa”. “Siamo profondamente orgogliosi per i risultati ottenuti dai ragazzi del Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio alle finali nazionali delle Olimpiadi della Cultura e del Talento – afferma Occhiuto -. Questa è la Calabria migliore, quella che ha voglia di primeggiare, di emergere, di prendersi con determinazione opportunità e ribalta. Congratulazioni agli studenti del Da Vinci e al dirigente scolastico, Francesco Praticò. Tutta la Regione festeggia con voi questo importante traguardo“. “Si tratta di un risultato che inorgoglisce l’intera Calabria – sottolinea Giusi Princi – e che dimostra l’eccellente qualità delle scuole calabresi, in cui i ragazzi vengono allenati a valorizzare i loro talenti, a rielaborare le conoscenze con spirito critico e ad orientarsi in chiave trasversale, muovendosi a loro agio, come è emerso dalle prove in cui si sono distinti i giovani studenti reggini, tra la storia e la letteratura, le lingue straniere e le scienze, la musica e la recitazione. I miei più vivi complimenti vanno al dirigente scolastico, Francesco Praticò, e alla classe docente del liceo da Vinci della quale ho sempre apprezzato la serietà e la professionalità comprovata dai risultati dei nostri studenti. Ma soprattutto mi congratulo con gli eccellenti studenti che si sono distinti nella competizione, ragazzi brillanti e determinati, per cui faremo di tutto affinchè possano restare nella nostra terra, rappresentando le più importanti risorse professionali ed umane della Calabria“.
“Rivendico il merito di aver fatto modificare il testo del disegno di legge sull’Autonomia differenziata. Se non ci fosse stato il mio impegno, il testo approvato sarebbe stato quello precedente, che prevedeva per esempio la possibilità di realizzare l’autonomia differenziata anche prima di definire i diritti sociali e civili secondo i fabbisogni standard e non secondo l’ingiusto criterio della spesa storica. È un grande risultato”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti a Rende a margine di un incontro organizzato da Zonadem sul tema “Il Ddl Calderoli e i rischi per il Sud e la Calabria”. “Se mettessimo sul piatto della bilancia da un lato l’Autonomia differenziata e dall’altro il superamento della spesa storica – ha aggiunto Occhiuto – peserebbe a vantaggio del Meridione molto di più questo secondo aspetto. Noi abbiamo diritti sociali e civili finanziati non in ragione del numero degli abitanti e del fabbisogno, ma della spesa che storicamente abbiamo fatto. Questo ci sta penalizzando da tanti anni e se venisse approvato il disegno di legge questo principio ingiusto non ci sarebbe più. Non è scritto in alcuna parte del testo che le regioni del Nord possano trattenere risorse, non si parla di residuo fiscale. Il testo, invece, proprio per le modifiche che io ho fatto inserire, per il finanziamento dei diritti sociali e civili, dei Lep, secondo me determina un costo di 70, 80, 90 miliardi. E non solo secondo me, ma anche secondo lo Svimez, perché il passaggio dalla spesa storica ai fabbisogni standard determina un maggiore costo per lo Stato a vantaggio delle regioni del Sud. Quindi il problema in futuro sarà quello di verificare se ci sono le risorse per attuare questo disegno di legge che non riguarda solo l’Autonomia differenziata, ma anche altri articoli della Costituzione, come il 117 e il 119, che non hanno mai funzionato e che adesso con gli emendamenti che io ho fatto passare dovranno garantire ai cittadini del Sud i diritti che mai prima sono stati loro garantiti. Per farlo, però, bisogna trovare circa 80 miliardi di euro: se si troveranno, si potranno fare anche le intese, che saranno comunque successive alla definizione dei fabbisogni standard”. (ANSA).
Otto condanne fino a 16 anni e 10 mesi di reclusione e tre assoluzioni. Si è chiuso così oggi in primo grado, davanti al Tribunale di Como, il filone con rito ordinario del processo scaturito dal maxi blitz ‘Cavalli di razza’ conto la ‘ndrangheta nel Comasco, coordinato dai pm di Milano Pasquale Addesso e Sara Ombra, Procedimento che nel rito abbreviato ha già portato a 34 condanne per un totale di oltre 200 anni di reclusione, con la pena più alta, 11 anni e 8 mesi, per lo storico boss della ‘ndrangheta in Lombardia Bartolomeo Iaconis. In particolare, a oltre 16 anni oggi è stato condannato Daniele Ficarra, mentre ad Antonio Carlino sono stati inflitti 16 anni, così come ad Alessandro Tagliente, mentre a 14 anni e 10 mesi è stato condannato Massimiliano Ficarra, commercialista e presunta mente economica della cosca di Fino Mornasco (Como). Tra gli imputati assolti Giuseppe Iaconis, figlio di Bartolomeo. A seguito delle indagini della Squadra mobile di Milano e della Gdf di Como i presunti capi e affiliati al clan erano stati fermati il 16 novembre 2021 nella tranche lombarda di una maxi inchiesta, coordinata anche dalle Dda di Reggio Calabria e Firenze. Un’indagine che aveva inflitto un duro colpo alla cosca della ‘ndrangheta dei Molè-Piromalli con oltre cento misure cautelari eseguite in tutta Italia. Dagli atti era emerso anche che Attilio Salerni (condannato in abbreviato a 8 anni) e il fratello Antonio (8 anni e 4 mesi) sarebbero stati gli esecutori materiali “di violenze e minacce nei confronti dei dirigenti” della Spumador Spa, azienda di bevande gassate finita nella morsa dei clan e per la quale era stata disposta l’amministrazione giudiziaria per infiltrazioni mafiose, poi revocata. (ANSA).
La Corte di appello di Lione ha accolto la domanda di estradizione presentata dal ministro Carlo Nordio l’8 febbraio scorso nei confronti di Edgardo Greco, importante esponente della ‘ndrangheta ricercato in campo internazionale sulla base dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Catanzaro il 4 aprile scorso. Lo si apprende da fonti di via Arenula. Greco, che in Francia gestiva una pizzeria e si faceva chiamare Rocco, è rimasto latitante per 17 anni. Deve scontare una condanna all’ergastolo per il tentato omicidio di Emiliano Mosciaro e per il duplice omicidio dei fratelli Stefano e Giuseppe Bartolomeo, massacrati a colpi di spranga nel 1991 all’interno di una pescheria. I loro cadaveri , mai ritrovati, sarebbero stati sciolti nell’acido. Greco fu condannato nell’ambito del maxi processo “Missing”, che ricostruiva alcuni dei fatti di sangue che hanno caratterizzato, nei primi anni 90, il cruento scontro, nel territorio cosentino, tra il clan “Pino-Sena” e il clan “Perna-Pranno”. La decisione sull’estradizione non è definitiva.
L’avvocato di Greco, David Metaxas, ha annunciato “immediato ricorso in Cassazione” contro la sentenza della Chambre de l’Instruction della Corte d’appello di Lione: “se va in Italia – ha detto il legale – è giudiziariamente e fisicamente morto. Se va in carcere lì non ne uscirà vivo. Il nostro obiettivo è che possa avere un nuovo processo in Francia”. L’avvocato ha annunciato anche che scriverà una lettera in questo senso alla prima ministra, Elisabeth Borne. (ANSA)