L’assessore regionale alle Politiche per il lavoro e Formazione professionale, Giovanni Calabrese, ha ricevuto, oggi, nella sede della Cittadella a Catanzaro, il presidente nazionale Anpal servizi, Massimo Temussi. “Si è trattato – ha dichiarato l’assessore Calabrese – di un incontro proficuo in cui si sono affrontate le problematiche e le opportunità del mercato del lavoro. Ringrazio per la sua presenza il presidente Temussi che ci permette di avviare un confronto e illustrare il lavoro che il Dipartimento sta attuando su tutte le misure di inserimento lavorativo, nonché le azioni volte a far fronte al precariato. Plaudo al lavoro di Anpal servizi che sta operando ad un cambiamento culturale e centrando la sua attenzione sulla creazione di reali profili occupazionali, sterzando sulla logica dell’assistenzialismo”. Nel suo intervento il presidente Temussi, riporta una nota della Regione, “ha posto l’accento sulla reale trasformazione da attuare per giungere alle politiche attive che oggi, con gli strumenti nazionali e risorse finanziarie a disposizione, devono portare alla reale occupazione, soffermando la sua analisi sul bacino dei lavoratori da ricollocare con forme nuove ed innovative. ‘La situazione in Calabria, come altre regioni del centro sud – ha sottolineato Temussi – ha delle connotazioni su cui c’è una attenzione elevata. Ho trovato una Calabria strutturata e preparata, oltre che un passo avanti sulle dinamiche dei progetti nazionali. Questo ci permetterà insieme ad Anpal servizi e le sue figure professionali di avviare con la Regione un programma di lavoro con una metodologia operativa efficace sulle politiche attive facendo fronte alle tante misure di sostegno: Misura di Inclusione attiva, Garanzia giovani, Gol. In un momento in cui il tasso di occupazione cresce, dobbiamo però, paradossalmente, rispondere al grido d’allarme delle imprese che non trovano lavoratori, per cui è fondamentale catalizzare nuove opportunità di lavoro e dalle politiche passive passare a quelle attive”. Al tavolo di lavoro hanno preso parte anche il direttore generale del Dipartimento regionale Lavoro e Welfare, Roberto Cosentino, i dirigenti Valeria Scopelliti, Cosimo Cuomo e Carmelo Pontorieri, il commissario di Azienda Calabria Lavoro, Elena Latella; per Anpal servizi anche il direttore generale Mauro Tringali, il responsabile Campania-Calabria Michele Raccuglia e il direttore dei territori Marco Antonelli. (ANSA).
Sebastiano Plutino
Reggio: con gite scolastiche e Nave Silver Down, il MArRC tocca i 770 ingressi
Boom di presenze al Museo archeologico nazionale di Reggio in coincidenza dell’attracco al porto della Silver Dawn, la nave da crociera del gruppo Silver Sea. Raggiunti i 770 ingressi, tra turisti e studenti delle scuole che fanno tappa al Museo durante le loro gite di fine anno scolastico. A colpire come sempre i Bronzi di Riace e la testa di Porticello, ma interesse e attenzioni anche per gli altri tesori esposti. “Un successo di pubblico che sta crescendo ogni giorno – afferma il direttore del Museo, Carmelo Malacrino – e tutto fa sperare in una stagione estiva molto positiva, con flussi turistici che certamente porteranno un beneficio economico per l’area dello Stretto. Con il Cinquantesimo anniversario della loro scoperta, i Bronzi di Riace si confermano quali grandi attrattori della Calabria. Ringrazio tutti le istituzioni, gli enti e le associazioni che contribuiscono quotidianamente a rendere il Museo sempre più dinamico ed inclusivo, rafforzando la valorizzazione e la promozione di tutto il patrimonio culturale del territorio”. In occasione dei Ponti del 25 aprile e della Festa dei Lavoratori, evidenzia il direttore del Muse, i nostri locali saranno aperti, in via eccezionale, anche lunedì 24 aprile e il primo di maggio. Martedì 25 aprile, ricorrenza della Liberazione, per iniziativa voluta dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, l’ingresso sarà gratuito per tutti.
Mediterranea, incontro su sostenibilità ed equità nelle infrastrutture
Si è concluso nei giorni scorsi, l’incontro di studio dedicato alla sostenibilità ed alla equità sociale nella valutazione degli investimenti in infrastrutture di trasporto, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile (DIIES) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Si tratta di un’ulteriore attività sviluppata nell’ambito delle attività del “Dottorato in Ingegneria dell’Informazione” e del “Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – MOST”.
I potenziali effetti sociali e di coesione territoriale prodotti dalle grandi infrastrutture di trasporto in Calabria ed in Sicilia, ad esempio l’Alta Velocità ferroviaria ed il collegamento stabile nello stretto di Messina, necessitano di ulteriori approfondimenti sul piano scientifico ed applicativo. “I riferimenti nazionali per la valutazione degli investimenti pubblici prestano particolare attenzione alle componenti economiche ed ambientali della sostenibilità; tuttavia occorre comprendere e mitigare i divari sociali tra i territori nazionali ed europei” ha sottolineato il prof. Francesco Russo dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria che, tra l’altro, recentemente è intervenuto sul tema delle grandi infrastrutture di trasporto al sud (AV e ponte) alla Camera dei Deputati nelle Commissioni Congiunte Trasporti ed Ambiente.
Il prof. Agostino Nuzzolo Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e tra i fondatori della scuola di ingegneria dei trasporti di Reggio Calabria ha delineato le linee di ricerca scientifica da approfondire per comprendere gli effetti di sostenibilità ed equità sociale potenzialmente prodotti dalle grandi infrastrutture di trasporto. “Occorre un approccio interdisciplinare ma soprattutto di sistema per supportare le scelte di investimento nel sistema delle infrastrutture strategiche di trasporto”. Nuzzolo ha presentato i risultati di una ricerca sui metodi di valutazione che lo ha visto impegnato anche nella valutazione dei potenziali effetti prodotti dal ponte sullo stretto di Messina.
Alcuni esempi applicativi a scala regionale (Calabria e Sicilia) sono stati presentati dall’ing. Corrado Rindone.
L’evento si è concluso con la presenza del Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti e dei direttori dei due dipartimenti di Ingegneria della Mediterranea di Reggio Calabria, prof. Claudio De Capua (DIIES) e prof. Giovanni Leonardi (DICEAM). Gli intervenuti hanno sottolineato l’impegno dell’Ateneo reggino a sviluppare le ricerche finanziate con il PNRR ed in particolare nell’ambito dello spoke4-Rail Transportation del Centro Nazionale della Mobilità Sostenibile-MOST.
Il Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti ha concluso ribadendo l’impegno dell’intera comunità accademica ad offrire un supporto scientifico nella realizzazione delle grandi infrastrutture che interessano l’area dello stretto di Messina (Ponte ed Alta Velocità). “Possiamo mettere a disposizione conoscenze e competenze, affinché le scelte sul sistema dei trasporti siano supportate da valutazioni quantitative e basate su approcci scientifici. È una sfida che impegna l’intera comunità accademica, mettendo a sistema tutte le aree culturali della Università Mediterranea di Reggio Calabria”.
“Se l’Italia ha davvero intenzione di imporsi in Europa e di crescere nel mondo, ha l’obbligo di infrastrutturare il Meridione. Altrimenti, non avrà grandi chance.”
Non ci è andato leggero il già sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle, nel suo intervento ieri pomeriggio alla Camera dei Deputati, dove si sono riunite congiuntamente Commissione Trasporti e Commissione Ambiente per l’audizione di esperti riguardo la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
“Senza Ponte non si possono realizzare alta capacità ed alta velocità; senza alta capacità e alta velocità non ha senso realizzare il Ponte. È tutto concatenato, tutto direttamente proporzionale a livelli di inquinamento, traffico veicolare, costi di trasporto e velocità di consegna. Se il nostro Paese non realizzerà tutto questo in breve tempo, non sarà mai competitivo con le altre realtà Europee e mondiali.”
Eletto nel 2010, il primo sindaco di Centro Destra che Villa abbia avuto, chiamato a rispondere su alcuni aspetti tecnico-amministrativi, in Aula ha ripercorso le tappe della sua sindacatura, indissolubilmente legata anche ai primi passi, anzi alle prime pietre, del Ponte sullo Stretto: “Sin da subito, appena eletto sindaco, mi sono trovato a confrontarmi con il Ponte, sposandone pienamente l’idea, e con le opere propedeutiche, come la Variante di Cannitello. è stato sempre tutto molto contestato e complicato, forse perché una parte di italiani non ha ancora ben capito la sostanziale capacità strategica di questa grande opera. Anche dopo la mia sindacatura – ha aggiunto in audizione l’ex sindaco di Villa e oggi Presidente dell’Associazione Listretto – e insieme a tanti altri abbiamo continuato a proclamare la necessità di realizzare il Ponte, costituendo comitati e associazioni, organizzando studi e convegni, scrivendo libri e relazioni tecniche. Innamorati del Mediterraneo, delle infrastrutture e delle annesse potenzialità, ci siamo chiesti tante cose in questi anni… ad esempio, se in Europa davvero hanno tutta questa volontà di appoggiare l’Italia nella costruzione del Ponte, perché ne si percepiscono i radicali miglioramenti che porterebbe sul piano non solo dei trasporti civili, ma soprattutto commerciali, quindi della logistica.
La verità – ha affermato Rocco La Valle davanti alle Commissioni riunite, usando una metafora calcistica – è che oggi il nostro Paese si sta giocando una partita importantissima in Europa, giocando però in inferiorità numerica. Chiedetevi perché ad oggi il porto di Anversa occupa 80mila lavoratori, mentre Gioia Tauro appena 3mila. La mia idea è che la logistica, e quindi il Ponte, si portano dietro interessi internazionali che fanno paura a molti. La logistica è come il petrolio per gli arabi; un interesse immenso, che dobbiamo saper sfruttare. Le nostre posizioni geografiche sono invidiabili, tuttavia ancora oggi l’Italia non ha una reale collocazione commerciale nel Mediterraneo. Veniamo dribblati, scartati, spostando la rotta degli interessi sui porti del Nord Europa, passando dall’Atlantico; ci passano davanti tutte le navi, che girano dallo Stretto di Gibilterra e ci salutano, dirette a Rotterdam, Anversa o altre località. Invece, se qui si aprisse una piattaforma logistica, riusciremmo ad entrare realmente in concorrenza con tutti. Finora l’Italia è rimasta a guardare, aspettando quelle navi che non possono fermarsi perché non ci sono le infrastrutture. Ma il Ponte sullo Stretto porta con sé alta velocità ed alta capacità, che daranno forza a tutta la portualità meridionale e quindi a tutto il Paese. Se l’Italia ha davvero intenzione di crescere nel mondo, ha l’obbligo di infrastrutturare il Meridione. Altrimenti, non avrà grandi chance.”
L’azienda di trasporti pubblici Atam d’intesa con la direzione del Top Club ha scelto di istituire un servizio navetta straordinario per trasportare i ragazzi al “Top Club” di Reggio Calabria in occasione dell’evento previsto per sabato 22 aprile che vedrà ospite l’artista “Shiva”. Promosso da Top Club, Mil Media e Yolo events.
L’iniziativa nasce dalla volontà di invitare i giovani ad utilizzare i mezzi pubblici anche di notte evitando gli spostamenti con i propri mezzi, così da viaggiare in sicurezza, ma anche rispettando l’ambiente con una scelta più ecosostenibile.
Il servizio navetta garantito da Atam, sarà disponibile per i giovani della città di Reggio Calabria e delle tante persone provenienti dalla provincia e dalla regione che desiderano partecipare all’evento parcheggiando in centro città.
Il servizio navetta sarà in funzione per tutta la notte con i seguenti orari:
• Andata: Stazione Centrale di Rc a Top Club ore
• 21:30
• 22:00
• 22:30
Ritorno da Top Club a Stazione Centrale di Rc ore:
• 02:00
• 02:30
• 03:00
Il costo sarà di 2 euro a tratta, quindi 2 € all’andata e 2 € al ritorno.
Con questa modalità tutti i ragazzi possano avere la possibilità di partecipare all’evento.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato questa sera, in videoconferenza, i sindaci, i prefetti ed i questori delle città metropolitane di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Torino e Venezia. Il titolare del Viminale – si legge in una nota – ha preannunciato l’intenzione di estendere, a tutte le città metropolitane del Paese, le iniziative già proficuamente avviate dallo scorso gennaio a Roma, Napoli e Milano per migliorare la sicurezza nelle aree urbane. Si tratta, in particolare, del modello operativo già sperimentato nelle tre principali realtà metropolitane per l’intensificazione – sotto la regia del Dipartimento di pubblica sicurezza – delle operazioni straordinarie, cosiddette “ad alto impatto”, realizzate con l’impiego di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e con la collaborazione delle polizie locali ed altre amministrazioni interessate. Queste operazioni verranno attuate anche nelle altre città metropolitane a seguito della condivisione della loro pianificazione con i sindaci in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ciò al fine di garantire maggiore sicurezza sui territori, assicurando una presenza maggiore e visibile delle Forze di polizia e offrendo una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è molto diffusa. La realizzazione di queste attività sarà supportata dall’impiego dedicato delle risorse del Fondo sicurezza urbana. In merito, il Viminale sta già lavorando per una ripartizione di tali risorse in grado di sostenere le progettualità elaborate dai comuni per rafforzare la sicurezza urbana. Il tavolo già attivato al ministero dell’Interno per la riforma del testo unico sull’ordinamento degli enti locali sarà inoltre la sede in cui verranno valutate le proposte di intervento normativo formulate dalle città metropolitane per rendere più efficace le azioni a tutela della sicurezza della comunità. (ANSA).
Sabato 22 aprile, ore 18.00, nella consueta cornice del Seminario Vescovile di Lamezia Terme, terzo appuntamento targato «Sabato del Villaggio» 2023 con l’avvocato Giovanni Chinnici, figlio di Rocco Chinnici, celebre giudice, capo e maestro di Falcone e Borsellino, ucciso con una Fiat 127 imbottita di esplosivo davanti alla sua abitazione a Palermo il 29 luglio 1983.
«Il 29 luglio 1983 – ha dichiarato il direttore artistico Raffaele Gaetano – Rocco Chinnici venne ucciso con un’autobomba davanti casa sua. Era capo dell’Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo ed era un magistrato scomodo. Scomodo perché aveva già capito tutto: le dimensioni gigantesche della mafia, la sua pericolosità, i collegamenti con altre organizza-zioni criminali, persino il forte e inquietante rapporto tra mafia e politica. Le sue intuizioni, dalle indagini finanziarie al coordinamento della polizia giudiziaria, dal reato di associazione a delinquere al lavoro in pool, sono state le basi del maxiprocesso di Palermo. Lui stesso è stato il capo e il maestro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A quarant’anni dal suo tragico omicidio, il figlio Giovanni ne ripercorrerà per noi la storia».
Ora qualche cenno sulla protagonista dell’evento. Giovanni Chinnici, avvocato civilista, è figlio del noto giudice Rocco Chinnici. Nel 2003 è stato tra i promotori della fondazione dedicata a suo padre, ricoprendo il ruolo di Coordinatore del Comitato di Studi e organizzando diverse iniziative di ricerca in ambito giuridico, economico e sociale.
Il «Sabato del Villaggio» è promosso esclusivamente da partners privati che hanno inteso legare il proprio nome a una rassegna di alta cultura. Rappresenta un esempio di come l’imprenditoria più illuminata può generare positività in un territorio socialmente disastrato come quello calabrese. Un patrimonio da non disperdere.
L’Amministrazione Comunale di Locri si congratula con Stefano Archinà, Arbitro Benemerito della Sezione di Locri, che è stato rieletto per la terza volta Componente del Comitato Nazionale. Un curriculum quello di Archinà di assoluto valore, già presidente della sezione di Locri dal 2004 al 2008, al quale ancora oggi, grazie a questo prestigioso incarico nazionale, ne continua a dare lustro in tutta Italia. Siamo sicuri che la sua azione di rinnovamento del mondo arbitrale continuerà anche in questo mandato a supporto del neo presidente Carlo Pacifici.
Inoltre, l’Amministrazione di Locri si congratula per il conseguimento dello stesso incarico nazionale, anche con Andrea Mazzaferro, appartenente alla sezione AIA di Torino, ma figlio di questa terra e che proprio dalla sezione di Locri ha iniziato a muovere i suoi primi passi nel mondo arbitrale.
Sono 164 i migranti sbarcati in mattinata nel porto di Crotone. Si tratta di un gruppo di profughi che ha viaggiato per quattro giorni a bordo di un lussuoso yacht da Imzir (Turchia) verso la Calabria percorrendo la stessa rotta dello sfortunato caicco che il 26 febbraio scorso è naufragato a poche decine di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro causando la morte di 94 persone. L’imbarcazione è stata avvistata ieri da un mezzo aereo di Frontex a circa 100 miglia a sud est dalla costa calabrese. Da Crotone, alle 9 del mattino di martedì, è partita una motovedetta della Guardia costiera, la Cp 332, che ha soccorso i migranti insieme al pattugliatore Bojador della Guardia nacional Repubblicana del Portogallo che sta operando nello Ionio nell’ambito del sistema Frontex. Lo sbarco è avvenuto in due distinti momenti. Il primo poco dopo le 7 quando sono scesi dalla motovedetta italiana 66 persone. Il secondo è avvenuto dal pattugliatore portoghese che ha condotto in porto 98 persone. Si tratta di migranti provenienti da Afghanistan, Siria, Bangladesh, Iraq, Egitto, Kuwait, Palestina, Myanmar. Tra loro 50 minori di cui 32 non accompagnati e 18 donne, una delle quali incinta che è stata accompagnata in pronto soccorso. Il fatto che abbiano viaggiato su uno yacht si ricollega alle parole pronunciate da uno dei sopravvissuti al naufragio di Cutro nel corso del recente incidente probatorio nel procedimento contro i presunti scafisti che ha raccontato come sul caicco avevano girato dei video promozionali inneggiando al nome del trafficante che organizzava le traversate verso l’Europa quasi come se fossero in crociera.