“Sono intervenuto nel consiglio regionale di ieri a sostegno del progetto di legge che istituisce l’area protetta del Vergari. Tale importante provvedimento può realmente rendere fruibile un patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale e storico. Un’area suggestiva che va conservata e tutelata essendo un serbatoio naturale di Biodiversità di inestimabile valore”. Lo afferma il consigliere regionale Raffaele Mammoliti. “La Calabria – prosegue – è la sesta regione d’Italia per estensione di aree protette con un capitale naturale fondamentale che contribuisce al miglioramento della qualità della vita delle popolazioni. In tale direzione occorrerà lavorare per investire adeguatamente anche dopo i tre anni nei quali è previsto un finanziamento di 100.000 euro per quantificare in sede di approvazione della legge di stabilità regionale le risorse necessarie per rafforzare la strategia di conservazione, tutela e valorizzazione per uno sviluppo sostenibile dell’intera comunità di Mesoraca e del territorio provinciale. In tale direzione nel mio intervento ho auspicato l’impegno di prospettiva dell’intero consiglio regionale”.
Sebastiano Plutino
“L’aumento dei fondi della programmazione comunitaria da 2,2 a 3,1 miliardi di euro rischia di tramutarsi in una Spada di Damocle e dare ulteriori argomenti a chi dice che la nostra Regione ha le risorse ma non riesce a spenderle. Di conseguenza la nostra responsabilità è molto più alta rispetto al passato: se noi dovessimo attenerci ai numeri, e i numeri ci dicono che la Calabria è ancora tra le regioni più povere d’Europa, dovremmo ricordare che sull’Asse 9 e sull’Asse 10 (che riguardano rispettivamente le Politiche attive del lavoro e l’Inclusione sociale) nella precedente programmazione la Calabria ha avuto una spesa certificata di appena il 32 per cento rispetto alle somme a disposizione. C’è quindi da interrogarsi sulle ragioni di tale situazione”. È quanto afferma in una nota il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto, all’indomani della presa d’atto, in Consiglio regionale, della conclusione del negoziato per l’approvazione del Programma regionale Calabria FESR-FSE+ 2021-2027. Lo Schiavo, evidenziando i risultati insoddisfacenti della precedente programmazione regionale, ricorda che “anche il direttore generale del dipartimento Programmazione comunitaria Nicolai, in commissione Bilancio, alla domanda su come potrebbe essere diversa l’attuale programmazione rispetto a quella passata, ha candidamente ammesso non solo il fallimento del precedente Por ma ha posto soprattutto la questione della carenza di figure professionali a disposizione del Dipartimento che possano dare effettiva realizzazione agli obiettivi. Ma il problema non riguarda solo la burocrazia regionale. La Regione, infatti, non è ente di spesa ma di programmazione: solo un quarto della spesa sulla programmazione comunitaria passa dalla Regione Calabria, il resto passa dagli enti diffusi. Da quei Comuni che noi sappiamo come, nella maggior parte dei casi, versino in situazioni di dissesto e predissesto. E se i Comuni non hanno le strutture tecniche e amministrative per poter presentare i progetti, da chi deve essere gestita questa montagna di soldi? È ora di pensare, a mio avviso, all’istituzione di una task force della Regione Calabria che supporti i Comuni nella programmazione comunitaria e di farlo anche in tempi brevi perché è necessario investire sul capitale umano per segnare una reale inversione di tendenza e dare effettiva forza alla nuova programmazione. Un’inversione di tendenza che passi quindi dalla rivoluzione burocratica regionale e dall’aiuto ai Comuni per una spesa efficace e di qualità in termini di sviluppo. Una spesa che non si riduca, come spesso accade, alla mera realizzazione di opere pubbliche che nulla di concreto producono, ma che intervenga nel sostegno al lavoro, nell’inclusione sociale, nello sviluppo e nella qualità della vita dei calabresi”. (ANSA).
Il gruppo del Pd in Consiglio regionale ha depositato un’interrogazione a risposta scritta con richiesta di risposta immediata per sapere dalla giunta regionale e dal presidente Occhiuto “quali urgenti e straordinarie iniziative in favore del Comune di Tropea sono state intraprese o si intendono intraprendere per la messa in sicurezza e il consolidamento della rupe oggetto del crollo avvenuto lo scorso 7 aprile”. Il gruppo del Pd, è scritto in una nota, evidenzia come “il crollo avvenuto sul promontorio dirimpetto all’abitato di Tropea, sul quale sorge il Santuario di Santa Maria dell’Isola, non abbia causato vittime soltanto per circostanze fortuite, così come solo per clemenza della sorte anche il bellissimo luogo di culto, simbolo inconfondibile della ‘Perla del Tirreno’ e di tutta la Calabria, non abbia subito danni”. “La Calabria – ricordano i dem nella loro interrogazione – è da sempre tra le zone d’Italia a più elevata criticità dal punto di vista idrogeologico e uno degli obiettivi strategici che si è data la Regione è quello della difesa del litorale nell’ottica di fornire protezione e un grado sufficiente di sicurezza nel tempo alle strutture, alle infrastrutture ed ai beni storico-culturali e ambientali presenti a ridosso della linea di spiaggia”. Evidentemente, però, prosegue la nota, “sul tema della prevenzione e della cura del territorio molto resta ancora da fare”. “Prioritario – affermano ancora i consiglieri del Pd – è mettere in sicurezza tutta l’area, anche perché non sono da escludere ulteriori cedimenti. Così come è necessario, pertanto, consolidare tempestivamente la rupe, oltre che per scongiurare possibili danni alla popolazione residente anche per non compromettere l’imminente stagione turistica”. (ANSA).
Dopo la condanna di primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione nell’ambito del processo “Eyphemos”, la Procura generale di Reggio Calabria ha chiesto l’assoluzione per l’ex senatore di Forza Italia Marco Siclari, imputato per scambio elettorale politico mafioso. La richiesta è stata avanzata oggi dal sostituto procuratore generale di Reggio Calabria Danilo Riva. L’ex senatore era stato condannato perché, secondo l’accusa, sarebbe stato appoggiato dalla cosca Alvaro alle politiche del 2018. Nel capo di imputazione c’è scritto che “accettava a mezzo dell’intermediario Giuseppe Antonio Galletta, la promessa di procurare voti da parte di Domenico Laurendi, appartenente al locale di ‘ndrangheta di Santa Eufemia della famiglia mafiosa Alvaro”. Nei mesi scorsi, anche il medico Galletta è stato assolto con il rito ordinario. Se per Siclari la stessa accusa ha auspicato l’assoluzione, per gli altri imputati il sostituto pg Riva ha chiesto la conferma della condanna. Tra questi c’è il presunto boss Domenico Laurendi, detto “Rocchellina”, al quale erano stati inflitti 20 anni di carcere, e il boss Cosimo Alvaro condannato a 17 anni e 9 mesi. Nell’operazione “Eyphemos” era stato arrestato anche il sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte e consigliere regionale di Fratelli d’Italia Domenico Creazzo che è stato assolto con il rito ordinario. (ANSA).
Proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Sml Fast Confsal e Orsa Ferrovie uno sciopero nazionale del personale di Trenitalia, dalle 9.00 alle 17.00 di venerdì 14 aprile 2023. Lo sciopero – ricorda Trenitalia in una nota – potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni Regionali di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero. Durante la protesta sindacale sarà comunque programmata l’effettuazione di alcune corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, consultabili nella sezione Treni garantiti in caso di sciopero del sito di Trenitalia. Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita tutti i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione. Ulteriori informazioni su collegamenti e servizi saranno diffusi attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito di Trenitalia, i canali social e web del gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, alle self service e presso le agenzie di viaggio convenzionate.
“Dalla fine della fase pandemica di fatto sono andate a peggiorare le condizioni di lavoro sia di tutti i ferrovieri che degli addetti delle ditte appaltatrici di pulizie”. Così Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal sulle motivazioni dello sciopero nazionale di 8 ore, dalle 9 alle 17, di venerdì 14 aprile di tutto il personale Trenitalia. “Serve – chiedono le organizzazioni sindacali – un adeguato piano di assunzioni e un maggiore equilibrio nella programmazione dei turni che tenga conto della conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata. Gli equipaggi dei treni convivono con un’eccessiva saturazione dei turni di servizio al punto di arrivare alla mancata concessione delle giornate di ferie. Va affrontato anche il tema delle aggressioni del personale a bordo treno e delle stazioni, per cui chiediamo di migliorare le condizioni di sicurezza già esistenti per contrastare questo fenomeno in costante crescita, anche attraverso l’attivazione del Protocollo per la promozione della sicurezza nella mobilità-attività ferroviarie, che abbiamo sottoscritto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministero dell’Interno, condiviso con la conferenza delle Regioni, Anci e associazioni datoriali. Nel settore manutenzione occorre andare avanti con i processi di internalizzazione adeguando, conseguentemente, gli organici. Le carenze di personale nel settore vendita ed assistenza, molto penalizzato dalla fase pandemica, rischiano di qualificare negativamente un settore centrale per la qualità di un’azienda che ha subito una drastica riduzione a causa della fase pandemica e che necessità una riorganizzazione volta a risolvere le criticità”. “È necessario – affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal – mettere in atto soluzioni concrete per risolvere le tematiche segnalate e le criticità lavorative di tutti i ferrovieri di Trenitalia”. (ANSA)
Per la sua coesa struttura, le sue capacità militari ed il forte radicamento nel territorio, la ‘ndrangheta “si conferma oggi l’assoluta dominatrice della scena criminale anche al di fuori dei tradizionali territori d’influenza con mire che interessano quasi tutte le regioni (Lazio, Piemonte e Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo e Sardegna). Lo rileva la Direzione investigativa antimafia nella sua ultima relazione al Parlamento, che parla di 46 ‘locali’ (gruppi criminali) censiti al Nord.. Le proiezioni della ‘ndrangheta si spingono anche oltre confine e che coinvolgono molti Paesi europei (Spagna, Francia, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Austria, Repubblica Slovacca, Romania, Bulgaria e Malta), il continente australiano e quello americano (Canada, Usa, Colombia, Perù e Argentina). “L’attività di prevenzione antimafia condotta dai prefetti, nella regione di origine e in quelle di proiezione – segnala la relazione – ha disvelato l’abilità delle ‘ndrine d’infiltrare le compagini amministrative ed elettorali degli enti locali al fine di acquisire il controllo delle risorse pubbliche e dei flussi finanziari, statali e comunitari, prodromici anche ad accrescere il proprio consenso sociale”. I clan calabresi continuano a rappresentare gli interlocutori privilegiati per i cartelli sudamericani. Negli ultimi anni, anche l’Africa occidentale, in particolare la Costa d’Avorio, la Guinea-Bissau e il Ghana, è diventata per le cosche di ‘ndrangheta uno snodo logistico sempre più importante per i traffici internazionali di droga. Centrali, in questa attività, i porti di Gioia Tauro (per la Calabria) e quelli di Genova, La Spezia, Vado Ligure e Livorno per l’alto Tirreno. (ANSA).
Sono attualmente in corso le operazioni di potatura degli alberi, della via Marina, zona del Lungomare Italo Falcomatà, da parte degli operatori comunali, in ottica della prossima stagione estiva. L’evento, in tempo reale, creerà dei rallentamenti temporanei, era quindi già in agenda, preventivato e necessario per molteplici fattori: su tutto la Sicurezza per escludere eventuali episodi, purtroppo già verificati, fortunatamente senza conseguenze sulle persone, della caduta al suolo di qualche albero. E non bisogna aspettare certo che accada. In secondo luogo perchè, trattandosi del cuore della città, specie in vista della bella stagione, è importante creare tutti i presupposti necessari per mettere Reggio nelle migliori condizioni di mostrare tutta la sua bellezza. Senza sminuire in alcun modo l’importanza delle periferie.
Giusto informare quindi la cittadinanza
Lunedì 17 aprile, dalle 15 alle 20 nelle splendide sale del Castello Svevo Cosenza, si svolgerà l’incontro organizzato dal Consorzio Terre di Cosenza Dop per far conoscere a fondo alcune delle numerose caratteristiche dei vini Terre di Cosenza di Origine Protetta. Oltre ai banchi d’assaggio per la degustazione dei vini sarà presente un banco per la degustazione di Olio di Calabria Igp. Due Masterclass sul futuro dei bianchi di Cosenza e sul terroir del Magliocco Dolce precederanno il Talk che prevede la presenza del Presidente del Consorzio Terre di Cosenza Dop Demetrio Stancati, del Presidente del Consorzio Tutela e Valorizzazione delle Viti e del Vino DOC Bivongi Adele Anna Lavorata, del Presidente dell’Accademia del Magliocco Maurizio Rodighiero e dell’Assessore all’Agricoltura di Regione Calabria Gianluca Gallo.
La partecipazione all’evento, a numero chiuso e su prenotazione, è riservata a sommeliers, operatori ho.re.ca. e giornalisti. L’attività è realizzata con il contributo del MASAF, ai sensi del decreto direttoriale n. 553922 del 28 ottobre 2022 (cfr. par. 3.3 dell’allegato D al d.d. 302355 del 7 luglio 2022) – CUP J88H22001570008.
“Local Wine Experience” è un nuovo progetto di accoglienza territoriale ed enoturistica che il “consorzio di Tutela e Valorizzazione dei Vini DOP Terre di Cosenza”, in collaborazione con il “Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini DOP Bivongi”, sta implementando nel territorio calabrese. Durante i mesi scorsi hanno partecipato agli incontri formativi circa 250 operatori dell’enogastronomia, 150 aziende ristorative selezionate in tutta la Calabria secondo criteri di qualità, alle quali sono state fornite, attraverso workshops mirati, le informazioni essenziali per comunicare al meglio vino e territori dei Terre di Cosenza DOP. Tutte le aziende partecipanti entreranno a fare parte del sistema e identificate dal logo “Local Wine Experience” apposto sulla vetrina del locale, che fornirà immediata garanzia di qualità al turista che si approssima ai nostri territori.
Nei mesi di aprile e maggio prossimi, l’attenzione si sposta verso i professionisti della comunicazione: attraverso visite in azienda, workshop formativi specifici, degustazioni, incontri e confronti, 30 persone selezionate tra operatori della comunicazione e tour operator, guidati da due giornalisti leader della stampa specializzata nazionale, conosceranno da vicino, in modo approfondito e mirato, le produzioni e i territori del Terre di Cosenza DOP, per farne un racconto coerente e autentico destinato ai viaggiatori ed enoturisti che saranno così stimolati a visitare la nostra terra e ad apprezzare i nostri cibi e vini e che troveranno, grazie all’azione di sistema svolta, operatori enogastronomici pronto ad accoglierli.
L’alleanza con il consorzio Bivongi DOP che sta svolgendo promozione parallela a quella del Terre di Cosenza, consentirà di estendere l’azione oltre i confini provinciali e offrire all’enoturista la possibilità di un viaggio lungo tutta la Calabria, ovunque garantito da accoglienza di qualità.
La conclusione della prima fase formativa destinata agli operatori ho.re.ca e il passaggio verso la seconda, destinata ad operatori della comunicazione e studenti, in una sorta di “consegna di testimone”, sarà celebrata dunque il 17 aprile prossimo, in una serata evento dal titolo “Il vino nelle terre di Cosenza: dalla filiera al territorio”, in cui momenti di incontri tra aziende vitivinicole e operatori ho.re.ca si alterneranno a masterclass sulle produzioni del Terre di Cosenza, a degustazioni di olio e pane e a momenti di confronto in un talk, con la presenza delle istituzioni regionali, cui tutti gli operatori coinvolti sono invitati a partecipare.
L’Istituto Comprensivo “D. Vitrioli – Principe di Piemonte” apre i battenti della rassegna “Parola alle Parole” con il primo appuntamento che vede ospite Gherardo Colombo, autore del libro “La bambina tutta verde”.
L’incontro avrà luogo venerdì 14 aprile alle ore 8:15 presso gli ambienti della Scuola Secondaria di primo grado “Diego Vitrioli” siti in via Possidonea n.19.
Gli studenti delle classi seconde incontreranno il loro ospite con il quale condivideranno le emozioni e i pensieri suscitati dalla lettura del romanzo da lui scritto, ripercorreranno la storia della “bambina verde” che li ha fatti entrare nel vivo della narrativa a servizio della giustizia, dell’inclusione, dell’accettazione della diversità in un mondo in cui essere differenti è bello.
Giunto alla sua IV edizione, il progetto curriculare “Parola alle Parole”, presentato lo scorso dicembre presso la Biblioteca Comunale di Reggio Calabria, anche quest’anno si ripropone in una versione rinnovata, arricchita da un programma che annunciando la presenza di esperti dell’editoria per ragazzi, al contempo offre ai più piccoli l’opportunità di incontrare gli autori delle loro letture, così da potersi confrontare e sentirsi protagonisti al fianco dei personaggi che, nel corso dell’anno scolastico, li hanno fatti sognare.
L’evento, che verrà aperto dalla Dirigente Scolastica Dott.ssa Maria Morabito affiancata dalla docente referente del progetto per la secondaria prof.ssa Iolanda Ravenda, dai docenti di classe e tutti gli studenti, introdurrà l’avvio di una serie incontri che rappresentano quanto l’I. C. “D. Vitrioli – Principe di Piemonte” ha inteso suggellare con impegno e forte pregnanza formativa.
L’autore
Gherardo Colombo è un giurista, saggista e scrittore italiano. Nel 2007 ha lasciato la professione di magistrato per prodigarsi nella diffusione dei concetti di legalità e giustizia soprattutto nelle scuole. Tra le sue pubblicazioni: Lettera a un figlio su Mani Pulite (2015), La tua giustizia non è la mia. Dialogo tra due magistrati in perenne disaccordo (con P. Davigo, 2016), Il legno storto della giustizia (con G. Zagrebelsky, 2017), Anche per giocare servono le regole (2020), La sola colpa di essere nati (con L. Segre, 2021) e Anticostituzione. Come abbiamo riscritto (in peggio) i principi della nostra società (2023).
Con il racconto “La bambina tutta verde”, Gherardo Colombo affronta con delicatezza tematiche a lui care: il senso di giustizia, l’inclusione, l’accettazione della diversità in un mondo in cui essere differenti è bello. In questo libro saranno i bambini a portare il colore nella vita degli adulti che hanno perso il potere dell’immaginazione. Per dare a tutti, grandi e piccoli, il coraggio di aprirsi al mondo, e capire che «se tutti fossimo dello stesso, identico colore ci mancherebbe la vivacità della vita».
Il Progetto
Il progetto di arricchimento “Parola alle Parole” prende le mosse dalle nuove competenze per l’apprendimento permanente approvate con la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 maggio 2018 (2018/C 189/01), nonché dalla cosiddetta “reading literacy”, indagata e valutata dai programmi O.C.S.E.-P.I.S.A., ossia la lettura intesa come ascolto, comprensione, riflessione ed utilizzo di testi. In questi termini, il progetto ha tra i suoi principali obiettivi promuovere il Bookcrossing, la lettura animata e il peer tutoring, oltre all’applicazione di metodologie e tecniche orientate al lavoro di e al lavoro collettivo, diventando così, lo strumento fondamentale per lo sviluppo delle conoscenze e delle potenzialità degli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado, affinché si riconoscano parte attiva della società.
Finalità del progetto è quella di sperimentare i linguaggi espressivi: musicale, scritto, iconico, multimediale, corporeo dotando così i discenti degli strumenti adatti per la rielaborazione del testo in chiave critica e allo stesso tempo incrementare il gusto e il piacere per la lettura. L’obiettivo dei vari incontri è quello di appassionare alla lettura divertendo.
Il Programma della Rassegna:
3 maggio 2023
Gli alunni delle classi terze incontreranno Nicoletta Bortolotti, autrice del libro “La bugia che salvò il mondo”, edito da Einaudi Ragazzi;
15 maggio 2023
Gli alunni delle classi prime incontreranno sarà Giusy Parisi autrice del libro “Baghdad Rock”, edito da Einaudi Ragazzi.
L’Anassilaos celebra Manzoni
“Attualità e modernità di Alessandro Manzoni” è il tema dell’incontro promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con la Biblioteca “P. De Nava” e patrocinato dal Comune, che nel 150° anniversario della morte dello scrittore si terrà giovedì 13 aprile alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della Villetta De Nava. A parlare dello scrittore, in questo primo incontro che funge da introduzione alle celebrazioni manzoniane che il Sodalizio reggino si ripromette di promuovere nei mesi successivi, sarà la Prof.ssa Francesca Neri, studiosa di Letteratura nonché Responsabile del Centro Studi Anassilaos per gli studi linguistico-letterari. L’opera del Manzoni (1785-1873) che i più riferiscono, anche giustamente, soprattutto al Romanzo, quei Promessi Sposi letti e studiati un tempo nelle scuole italiane d’ogni ordine e grado, è in realtà molto più complessa: comprende i versi degli Inni Sacri, le Odi il Cinque Maggio e Marzo 1821, due tragedie (Il Conte di Carmagnola e l’Adelchi), scritti quali le Osservazioni sulla morale cattolica e il saggio storico Storia della Colonna Infame nonché numerosi altri scritti tra cui, importante, Dell’unità della lingua e dei mezzi di diffonderla con il quale Manzoni partecipa all’annoso dibattito sulla lingua italiana particolarmente importante all’indomani della raggiunta unità del Paese (1861) al cui processo lo scrittore prese attivamente parte. Si capisce dunque come l’analisi dell’opera complessiva del Lombardo si presenti particolarmente ardua e bisogni di più incontri al fine di inquadrarla nel suo tempo, nel pensiero politico e religioso dell’Ottocento nel quale Manzoni portò una visione da “cattolico adulto” – diremmo oggi – di derivazione giansenista, severa e intransigente, che spiega anche, nonostante la “Provvidenza”, quel pessimismo che pervade la sua opera pur nel finale, apparentemente lieto e felice, del Romanzo che lascia dietro di sé una lunga scia di tragedie e morte e spiega la sua visione della storia, lontana da quel distacco che pur si richiede allo storico di professione, e rigidamente moralistica che giudica con severità e non giustifica.