Sebastiano Plutino
CfC: dal 2024, su Prime Video, la seconda stagione della serie “Monterossi”
Al via a partire dal 2024, su Prime Video, la seconda stagione della serie “Monterossi”.
Prodotta da Palomar (“Il commissario Montalbano”, “Màkari”, “Braccialetti rossi”, “Studio Battaglia”, fino al recentissimo “Call My Agent – Italia”) in collaborazione con Prime Video e con il contributo della Calabria Film Commission (attraverso il Bando per il sostegno alle produzioni audiovisive in Calabria – 2022), la serie vede come protagonista Fabrizio Bentivoglio, uno dei più importanti interpreti del cinema italiano.
La seconda stagione di “Monterossi” è diretta da Roan Johnson, regista, tra l’altro, di “Piuma” e della tv movie collection “I delitti del BarLume” (prodotto da Sky Studios e Palomar), arrivata al traguardo delle dieci stagioni. Le riprese della serie si sono svolte anche a Reggio Calabria per una durata di quattro settimane.
Parte il Piano mobilità estiva 2023 sulla rete Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane). Previste iniziative e misure finalizzate a minimizzare i disagi, ridurre le possibili criticità legate al prevedibile notevole aumento dei flussi di traffico e migliorare l’assistenza ai clienti.
L’impegno di Anas per chi viaggia:
- offrire un viaggio sicuro, senza difficoltà
- strade sicure, con adeguati livelli di manutenzione
- risolvere difficoltà ed emergenze nel più breve tempo possibile
- fornire informazioni sul traffico
- predisporre il piano di comunicazione per i viaggiatori
Fine settimana all’insegna di traffico intenso, in direzione sud, sulle principali direttrici verso le località di villeggiatura e in uscita dai centri urbani e per i numerosi spostamenti locali. Si prevede inoltre, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani.
Ricordiamo che è in vigore anche il divieto di transito dei mezzi pesanti, sabato 15 luglio dalle 8.00 alle 16.00 e domenica 16 dalle 7.00 alle 22.00.
Il traffico potrebbe riguardare in particolare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
Infine, al nord, i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto.
Con l’obiettivo di facilitare gli spostamenti e ridurre i disagi per gli utenti, in previsione dell’aumento dei flussi di traffico, Anas sta procedendo a ridurre, dove possibile, i cantieri presenti sulla rete stradale e autostradale.
Un viaggio informato
Per un viaggio informato le notizie sulla viabilità sono disponibili al link www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account Twitter @stradeanas, @VAIstradeanas e @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2023.
Le informazioni sul traffico sono inoltre disponibili sui seguenti canali:
– VAI (Viabilità Anas Integrata) all’indirizzo www.stradeanas.it/info-viabilità/vai;
– APP “VAI” di Anas, scaricabile gratuitamente in “App store” e in “Play store”;
– CCISS Viaggiare Informati del Ministero delle Infrastrutture al quale Anas partecipa attivamente con risorse dedicate e dati sul traffico;
– Numero verde Pronto Anas 800.841.148 del Servizio Clienti Anas per parlare con un operatore h24 e avere informazioni sulla viabilità in tempo reale. Inoltre, digitando il tasto 5 si può avere una panoramica sullo stato del traffico sulla rete con la posizione dei cantieri, con il tasto 0 è disponibile la situazione previsionale del fine settimana.
– Live Chat del Servizio Clienti all’indirizzo www.stradeanas.it per parlare con un operatore dalle 8.00 alle 20.00 e avere anche informazioni sulla viabilità in tempo reale e sui cantieri inamovibili.
Bollettini di viabilità sono trasmessi su Tgcom24 e sulle radio partner di Anas: Rai Isoradio, Radio Italia (nazionale).
Campagne sicurezza stradale
Per richiamare l’attenzione sulla sicurezza stradale Anas promuove anche quest’anno, in collaborazione con la Polizia di Stato, la campagna di comunicazione #GUIDAeBASTA per sensibilizzare gli utenti della strada a essere prudenti e concentrati mentre si è al volante. La campagna è dedicata ai rischi che derivano dalla distrazione, dalle cattive abitudini alla guida e dal mancato rispetto delle regole del Codice della Strada.
Da una ricerca sugli stili di guida degli utenti, commissionata da Anas (Gruppo FS Italiane) e condotta da CSA Research – Centro Statistica Aziendale – con interviste su un campione di oltre 3mila persone e con circa 5mila osservazioni dirette su strada – ha infatti rilevato che gli automobilisti italiani attribuiscono alle condotte altrui, non alle proprie, i pericoli che causano incidenti o situazioni potenzialmente a rischio. Una percezione di sé e dei propri comportamenti decisamente indulgente e il dito puntato contro gli altri. Lo studio, giunto alla seconda edizione, rileva inoltre che per quanto riguarda il rispetto delle regole del codice della strada, in una scala da 1 a 10, il giudizio su sé stessi oscilla tra un punteggio compreso tra l’8 e l’8,8. Decisamente meno clementi quando si esprime un giudizio sugli altri: qui la percezione raccoglie consensi che vanno da 5 a 5,9. Questa forma di distorsione percettiva, nota come self serving bias, si accentua in modo particolare nel contesto della guida, investendo il giudizio sulla totalità dei comportamenti.
#AMAMIeBASTA e Pet Camper Tour, le due campagne contro l’abbandono degli animali lungo le strade
I cantonieri di Anas salvano ogni giorno moltissimi cani che ancora vengono abbandonati lungo le strade italiane, garantendo la loro sicurezza e quella degli automobilisti. Ecco perché Anas promuove le campagna #AMAMIeBASTA, ideata insieme a LNDC Lega nazionale per la difesa del cane, e Pet Camper Tour, in collaborazione con l’associazione Pet Carpet, ente educativo e culturale per la salvaguardia dell’ambiente e degli animali.
Le iniziative sono finalizzate alla lotta contro gli incidenti provocati dall’abbandono degli animali domestici in strada con l’obiettivo di garantire maggior sicurezza a chi si mette in viaggio. In Italia, infatti, ogni anno si registrano migliaia di incidenti stradali, anche mortali, causati da animali abbandonati, fenomeno che aumenta durante i periodi estivi.
“La strada non è un posacenere. Rispetta l’ambiente, salva il tuo viaggio”, l’iniziativa contro gli incendi
Molti incendi recenti, complice la siccità e le alte temperature del periodo, si sono verificati a margine delle strade e delle autostrade a causa del rilascio di sigarette accese dai veicoli, nonostante sia espressamente vietato e sanzionato dal Codice della Strada e dal Codice Penale (art. 674, “getto pericoloso di cose”).
Contro gli incendi in prossimità dei tracciati stradali e autostradali causati da questo fenomeno, Anas promuove l’iniziativa “La strada non è un posacenere. Rispetta l’ambiente, salva il tuo viaggio”, che ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini, sul fatto che una sigaretta accesa gettata dal veicolo può mettere a rischio l’incolumità fisica delle persone e degli animali, causando la distruzione dell’ambiente vegetale, dei beni immobili e interruzioni alla viabilità. Con l’obiettivo di raggiungere gli utenti in viaggio sulle strade Anas, la campagna prevede che il messaggio “Pericolo Incendi. Non gettare sigarette” venga ripetuto sui Pannelli a Messaggio Variabile presenti sulla rete.
Villa San Giovanni: 19enne ruba auto a ragazza e fugge contromano, arrestato
I carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria e della Sezione Radiomobile della Compagnia di Villa San Giovanni hanno arrestato un 19enne di Rosarno, per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
L’evento risale alla notte di qualche giorno fa, quando, all’imbocco dell’Autostrada A2 nei pressi dello svincolo per Santa Trada del comune di Villa San Giovanni, i militari dell’Arma, intenti in un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione generica, nel notare una fiat panda provenire ad una velocità eccessiva, hanno subito intimato l’alt al giovane conducente.
Alla vista dei militari, lo stesso ha però continuato la corsa, accelerando repentinamente nel tentativo di far perdere le proprie tracce, dandosi infine a una fuga rocambolesca percorrendo contromano, in retromarcia il tratto autostradale. Una manovra azzardata che avrebbe potuto determinare il peggio, costituendo un notevole pericolo alla circolazione stradale e per l’incolumità di tutti gli automobilisti presenti su strada, se non fosse stato per l’intervento degli operanti che in poco tempo hanno intercettato il fuggitivo a bordo dell’autovettura, scongiurando pertanto il verificarsi di incidenti.
Dagli accertamenti posti nell’immediatezza, in particolare, è emerso che il veicolo in questione fosse provento di furto, sottratto circa un’ora prima, a una ragazza, classe 99’, di Montebello Jonico, mentre si trovava in centro per trascorrere una normale serata tra amici.
L’ipotesi del furto, è stata ulteriormente avvalorata dal rinvenimento a seguito della perquisizione veicolare, di strumenti atti allo scasso e di una centralina decodificata utilizzata per l’accensione del mezzo.
La refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria mentre il reo, a seguito della convalida dell’arresto è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Rosarno e dell’obbligo di firma, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase dibattimentale.
La Rivolta di Reggio rappresenta il più vasto moto popolare della storia repubblicana italiana, la prima Rivolta ”identitaria” d’Europa. Tutto ebbe inizio il 14 luglio 1970, in occasione del primo sciopero generale indetto per contestare la decisione del governo che indicava Catanzaro quale capoluogo della Calabria e, durò con varia intensità, fino al settembre 1971, con strascichi che arrivarono al 1973, ma le sue conseguenze si protrassero per molto tempo e arrivano ancora ai giorni nostri.
Il motivo scatenante della Rivolta fu solo in apparenza la sottrazione del capoluogo, tuttavia le ragioni non possono essere ridotte ad una semplice questione campanilistica o, come si disse, di “pennacchio”. Ciò che la città rivendicava era considerato un diritto inalienabile, che derivava da una storia millenaria, consapevole che il rischio era quello di perdere l’ultimo treno in direzione dello sviluppo.
Nelle piazze e nelle strade, scese gente di diverso strato sociale che lottò compatta per rivendicare un diritto, per denunciare un sopruso. Una straordinaria esperienza mai più ripetuta in alcun paese delle democrazie occidentali, l’esperienza di un Popolo che non si arrese, che non si rassegnò, ma che lottò per la giustizia sociale, per il proprio diritto al futuro, e che per questo, pagò un prezzo altissimo.
Al grido di dolore di una comunità intera la risposta dello Stato non fu all’altezza e si misurò solo sul piano repressivo e sulle vaghe promesse di posti di lavoro, peraltro successivamente mai mantenute. Per contrastare i manifestanti e per avere la meglio su dei cittadini arrabbiati che tiravano pietre con le fionde, si optò per la soluzione militare, insistentemente richiesta in Parlamento dai partiti della sinistra, facendo confluire a Reggio un numero impressionante di forze dell’ordine. L’ingresso in città il 18 febbraio 1971 dei mezzi blindati M113 del battaglione mobile dei carabinieri e dei carri armati Sherman dell’esercito (primo ed unico caso nell’Italia repubblicana del dopoguerra), se da una parte fiaccarono la resistenza e il morale dei rivoltosi, dall’altra compromisero per lungo tempo la fiducia dei cittadini nei confronti dell’autorità costituita.
Quindi, nel momento cruciale, quando partiti, sindacati, organizzazioni ed associazioni si defilarono, i reggini trovarono come loro unico interlocutore Ciccio Franco, esponente del Movimento Sociale Italiano e sindacalista della CISNAL, ma in realtà prima di tutto reggino tra i reggini. Franco, unitamente a molti missini quali Fortunato Aloi, Angelo Calafiore, Antonio Dieni, William D’Alessandro, Pietro Gatto, Renato Meduri, Rosetta Zoccali e tanti altri, costituisce il Comitato d’Azione per Reggio Capoluogo, con cui prese saldamente le redini delle iniziative politiche e delle manifestazioni di protesta.
Anche molte altre personalità, non di destra o missine sposarono personalmente e apertamente senza condizioni la causa della Rivolta. Fra questi il prof. Giuseppe Reale, l’armatore Amedeo Matacena sr, l’industriale del caffè Demetrio Mauro, l’ex comandante partigiano Alfredo Perna, il prof. Franco Arillotta, il medico Rosario Cassone, il “comunista ribelle” Biagio Canale, l’avv. Pietro Marrapodi, l’ing. Eugenio Castellani, il prof. Giuseppe Lupis, il duca Giuseppe Avarna.
La Chiesa Reggina, con in testa il suo Pastore, Mons. Giovanni Ferro, si adoperò molto per cercare di alleviare le sofferenze dei cittadini e di calmare gli animi dei più esagitati. L’Arcivescovo, unitamente a tanti parroci della curia reggina (che nel futuro lasceranno una traccia indelebile nelle pagine di storia della città) tra cui don Italo Calabrò, don Giuseppe Agostino don Salvatore Nunnari, don. Giorgio Costantino, don Mimmo Geraci, don Giuseppe Pensabene, don Gregorio Alampi, don Giovanni Laganà, svolsero anche nei momenti più difficili e cruenti, una delicata e fondamentale opera di mediazione e di dialogo, rimanendo sempre un punto di riferimento costante per tutti. Questa sua vicinanza ai reggini in protesta, costò a Mons. Ferro feroci critiche ed accuse da parte di alcuni esponenti della sinistra, che chiesero apertamente il suo arresto.
Mai come in questi tempi attuali, in cui prevalgono sentimenti di rassegnazione, menefreghismo e di antipolitica, il messaggio della Rivolta, l’esempio di Ciccio Franco, di Mons. Ferro, delle migliaia di reggini partecipanti ai Moti e il sacrificio dei Martiri, devono essere da monito ai cittadini di oggi.
Anche in occasione di questo 53° anniversario, come oramai avviene da molti anni, il Comitato 14 luglio chiede che siano dedicati ai Martiri della Rivolta i luoghi in cui essi caddero: Via Logoteta, dove il 15 luglio 1970 fu ritrovato agonizzante il ferroviere Bruno Labate; lo slargo del Rione Ferrovieri dove il 17 settembre 1970 fu ucciso l’autista Angelo Campanella; la parte del Calopinace dove il 17 settembre 1971 morì il banconista Carmine Jaconis.
INFINE, IL COMITATO, CUI ADERISCONO I CIRCOLI DI FRATELLI D’ITALIA “Antonio e Ciccio Franco”, “Atreju” ed “Eracle”; IL CENTRO STUDI TRADIZIONE PARTECIPAZIONE; FIAMMA TRICOLORE; GIOVENTU’ NAZIONALE; NUOVO FRONTE POLITICO; REGGIO FUTURA; STANZA 101; COMUNICA LE INIZIATIVE PREVISTE PER RICORDARE I CADUTI E IL LEADER DELLA RIVOLTA, PREVISTE PER VENERDI’ 14 LUGLIO:
ORE 17,30 – DEPOSIZIONE OMAGGIO FLOREALE PRESSO IL MONUMENTO AI MOTI DI REGGIO
ORE 17,45 – DEPOSIZIONE OMAGGIO FLOREALE PRESSO LA STELE DEDICATA AL SEN, CICCIO FRANCO
ORE 18,00 – LIDO PEPYS – A CURA DEL CENTRO STUDI TRADIZIONE PARTECIPAZIONE E REGGIO FUTURA – CONVEGNO: “La Rivolta di un Popolo, l’Identità di una Città”.
Casa Rifugio “Mondo Rosa”: partito progetto antiviolenza “Energia” a sostegno delle donne
Come il sole che illumina verso un percorso di rinascita. Come la forza dell’acqua che muove le correnti, l’energia è quella che le donne sono capaci di tirare fuori per difendere il bene prezioso della vita, prima di tutto quella generata da sé. Non a caso si chiama “Energia” il progetto gestito dalla Casa Rifugio “Mondo Rosa” del Centro Calabrese di solidarietà partito nei mesi scorsi con l’obiettivo di accompagnare le donne ospiti della struttura e sostenerle nella fase di uscita dal circolo della violenza, accogliendole e proteggendole: in poche parole favorendo quel percorso di empowerment che è alla base di una vita autonoma e libera dagli abusi. Il progetto è finanziato nell’ambito delle azioni del Dipartimento delle Pari Opportunità ai sensi dell’Avviso Pubblico pubblicato su Gazzetta Ufficiale n. 133 del novembre 2011 e ha ottenuto il contributo regionale ai sensi del DPCM del 24 luglio 2014.
Tra le attività svolte nell’ambito del progetto il sostegno sociale: questa attività si basa sull’affiancamento alle donne della Casa Rifugio nella ricerca, mappatura e condivisione di informazioni reperibili in rete e il successivo accompagnamento presso gli organismi competenti e specializzati nel settore socio-assistenziale (Regione, Comuni e Assessorati alle Politiche sociali, oltre che centro per l’impiego).
L’autonomia futura delle donne vittime di violenza è strettamente correlata alla propria collocazione lavorativa stabile: per questo motivo il progetto prevede anche un’attività continua di orientamento specialistico mediante percorsi si bilancio di competenze strutturati in incontri settimanali della durata di 45 minuti, per un totale di cinque incontri destinati a ciascuna beneficiaria. Il percorso ha l’obiettivo di realizzare un’indagine sulle competenze specifiche individuali delle utenti, valorizzandone le risorse personali e integrando le stesse con le opportunità presenti sul territorio.
Partito con un importante coinvolgimento anche il laboratorio di Yoga ma indirizzato ai più piccoli, con il metodo Gioia 4hids. L’arte di educare con Gioia è uno stile di vita nel quale l’educazione avviene nella sua interezza e lo sviluppo cognitivo dipendono l’uno dall’altro, senza essere considerati separati. E questo principio è confluito nel laboratorio di yoga con le pratiche rivolte ai più piccoli: pratiche che orientano i bambini alla consapevolezza di ciò che li fa stare bene. Lo scopo di questa attività, quindi, è quello di portarli a compiere una trasformazione interiore che permetta loro di affrontare al meglio le difficoltà quotidiane, che talvolta possono renderli tristi, insicuri, e molto agitati. La gioia è la risposta fisica alle forze solari: è l’energia, tutta in un progetto.
Sanità, Ue risponde a Sofo su ospedale Oppido Mamertina: “Istituzioni garantiscano cure anche nelle aree interne”
La Commissione europea è intervenuta sul tema della salvaguardia degli ospedali delle aree interne calabresi sollevato a Bruxelles dall’eurodeputato di Fratelli d’Italia Vincenzo Sofo, il quale aveva presentato un’interrogazione sullo smantellamento dell’ospedale di Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria. Il commissario europeo Stella Kyriakides ha così risposto a Sofo ricordando l’articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE che sancisce “il diritto di ogni persona di accedere alla prevenzione sanitaria e alle cure mediche”. Un principio che secondo l’UE rende le istituzioni locali e nazionali responsabili “dell’assegnazione delle risorse ai servizi sanitari e all’assistenza medica, compresa l’attribuzione di risorse al fine di garantire una sufficiente disponibilità di personale sanitario nelle strutture sanitarie pubbliche”. A tal fine la Kyriakides ha segnalato di aver “fornito sostegno agli Stati membri finanziando un cluster di cinque progetti riguardanti il deserto sanitario, il mantenimento del personale” e che “uno degli obiettivi del PNRR è affrontare le disparità regionali nell’ambito dell’accesso all’assistenza sanitaria e migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria in tutto il territorio nazionale italiano, creando strutture sanitarie locali quali Case della Comunità e ospedali locali e rafforzando l’assistenza domiciliare e i servizi di assistenza integrata, in particolare per le persone vulnerabili e con disabilità”. Per Sofo “si tratta di una risposta che conferma la necessità che le istituzioni calabresi facciano tutto il possibile per garantire la sopravvivenza dei presidi sanitari anche e soprattutto nelle aree meno urbanizzate, poichè la carenza di infrastrutture e servizi di trasporto di cui soffre la Calabria è evidente che impedisca l’accesso alle cure nel momento in cui vengono meno gli ospedali di prossimità, così come è evidente che la salute della popolazione calabrese non possa dipendere dalla possibilità o meno di pagarsi privatamente delle cure o addirittura di organizzarsi viaggi e trasferimenti in altre regioni. I governi precedenti, relegando la salute a ultima missione del PNRR e destinando a essa solo una parte residuale delle risorse negoziate con l’UE, hanno tradito lo spirito stesso del piano di rilancio menzionato dalla Kyriakides ma dobbiamo evitare che siano i calabresi a subire le conseguenze di tale responsabilità. Confido dunque sul Presidente Occhiuto, che proprio in questi giorni ha annunciato la nascita della nuova rete territoriale e ospedaliera, affinchè all’interno del piano di rilancio del sistema sanitario calabrese si riescano a salvare questi che sono dei presìdi di civiltà”.
Il secondo appuntamento della rassegna cinematografica “Una, nessuna, centomila”, organizzata dal Centro Antiviolenza “Angela Morabito” in collaborazione con il Comune di Siderno – Assessorato alle Pari Opportunità, si terrà il prossimo 14 luglio alle h 19:00, presso la Villa Comunale della città. Al centro del dibattito “Donne ed omofobia”, così come della pellicola in programma con Kate Winslet e Saoirse Ronan “Ammonite”. Le relatrici che si avvicenderanno tra cui Giovanna Vingelli per l’Unical, Michela Calabrò per l’Arcigay RC, Mirella Giuffrè per l’Agedo, l’avvocata Lucia Lipari e la responsabile del Cav e Casa Rifugio Francesca Mallamaci, discuteranno con un taglio pratico di democrazia e garanzia dei diritti quali capisaldi delle nostre società.
Sono centinaia le richieste di aiuto di ragazzi e ragazze che sono maltrattati, disconosciuti e allontanati dalle proprie famiglie per via del loro orientamento sessuale e della loro identità di genere. Molteplici le richieste di aiuto di persone che per queste ragioni vengono aggredite.
L’omofobia, la transfobia e tutte le forme di discriminazioni correlate non possono essere temi di discussioni approssimative e retaggio di vetero opinioni. La violenza va sempre contrastata in ogni sua deriva e manifestazione. Le donne, le persone con disabilità, i migranti, le persone omosessuali: è questo il ‘podio’ della mappa dell’intolleranza che si allarga a macchia d’olio. L’hate speech in rete è aumentato generando tensione e polarizzazione dei conflitti. Per i ricercatori, un dato su tutti fotografa al meglio la realtà che oggi rappresenta l’odio online e il ruolo di cinghia di trasmissione che i social svolgono tra i mass media tradizionali, la politica e alcune sacche di forte malcontento, ed è la forte polarizzazione rappresentata dall’aumento evidente e notevolissimo delle percentuali dei tweet e post negativi. Il che indica una maggiore radicalizzazione dei discorsi d’odio, un fenomeno decisamente esploso.
Si assiste a una “verticalizzazione del fenomeno di odio online” e per le strade, per il quale la diffusività di messaggi di esclusione, intolleranza e discriminazione è allarmante. In relazione a questi aspetti e agli atteggiamenti di molti, ad una subcultura intollerante, c’è un ruolo fondamentale giocato dai mass media tradizionali nell’orientare e influenzare questa tipologia di comunicazione e narrativa, e soprattutto giocato dalle Istituzioni, chiamate all’affermazione dei diritti, alla divulgazione di una cultura dell’uguaglianza e non discriminazione legata ai generi.
Reggio: domani all’Excelsior evento Italia Viva Calabria su Autonomia Differenziata
Si svolgerà il prossimo 14 luglio a Reggio Calabria (ore 17.30 Gran hotel Excelsior in via Vittorio Veneto) l’iniziativa “Autonomia differenziata: mercato del lavoro, economia, impresa” promossa da Italia Viva Calabria e da “Sud chiama Nord”.
Il dibattito vedrà la partecipazione di Davide Faraone, deputato di Italia Viva, e Cateno De Luca, sindaco di Taormina e fondatore del movimento “Sud chiama Nord”.
“A differenza di chi porta avanti il progetto criminale dell’autonomia differenziata leghista, e lo fa solo per consensi elettorali e a colpi di slogan, afferma il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, noi invece motiviamo il no con contenuti concreti. L’evento di Reggio Calabria sarà l’occasione per dimostrare che quest’autonomia rischia solamente di spaccare a metà il Paese. È importante agire in maniera compatta con iniziative serie come questa.”
“L’autonomia differenziata, afferma Davide Faraone, deputato di Italia Viva, è un progetto scellerato per l’intero Paese, non soltanto per il Mezzogiorno. Faremo di tutto per impedire una frammentazione che con il federalismo non ha nulla a che fare.”
L’iniziativa nasce con l’intento di promuovere un dibattito approfondito e a più voci sulle ricadute che il DL relativo all’autonomia differenziata può produrre nel mondo produttivo e del lavoro nelle regioni meridionali.
Diversi i relatori che prenderanno parte all’evento, dopo i saluti del coordinatore di Italia Viva Calabria, Ernesto Magorno, di Paolo Brunetti, sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, e Carmelo Versace, sindaco facente funzioni della città metropolitana di Reggio Calabria, a relazionare sul tema saranno Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio Calabria, Santo Biondo, segretario Uil Calabria, Romolo Piscionieri, segretario Cisl città metropolitana di Reggio Calabria, Gregorio Pititto, segretario Cgil città metropolitana di Reggio Calabria. Previsti gli interventi di Giammarco Oliveri, coordinatore Italia Viva provincia di Reggio Calabria, Giovanni Latella, consigliere comunale e metropolitano di Iv a Reggio Calabria, Deborah Novarro, consigliera comunale Iv a Reggio Calabria, Gianluca Califano, consigliere comunale Iv a Reggio Calabria, Federica Dieni, già deputata, Pino Varacalli, componente assemblea nazionale di Iv, e Agostino Siviglia, responsabile Giustizia di Iv Calabria.
Milia (FI): “Il tapis roulant fermo in piena stagione estiva: ripartano al più presto i lavori di ripristino”
“Continua il tour della Non Estate Reggina: dopo il Lungomare di Gallico, voglio denunciare un altro tassello mancante all’avvio della stagione estiva: il tapis roulant, infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del centro storico che, nonostante le nostre richieste di riapertura immediata fatte in questi mesi, versa ancora in queste condizioni”.
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Federico Milia, in un video pubblicato sulle sue pagine social, denuncia lo stato di abbandono del tapis roulant , fermo da mesi per lavori di manutenzione
“È inaccettabile che un’infrastruttura così importante per la città, che fa da collegamento tra le varie zone del centro storico e da supporto non solo ai turisti, ma anche a tutte le attività commerciali che si trovano nelle immediate vicinanze, il 12 luglio, in piena stagione estiva, risulti chiusa, serrata, abbandonata, con lavori di manutenzione che si sarebbero dovuti programmare con largo anticipo”.
“La parte di tapis roulant che lo ricollega al Lungomare è area di cantiere, ma i lavori sono fermi – prosegue il consigliere Milia – con i colleghi del centro destra del partito di Forza Italia abbiamo più volte chiesto risposte in commissione all’assessore, senza ottenere date o riscontri certi.”
“L’ennesima vergogna – conclude Milia – un’altra stagione estiva sottotono per una città che si professa turistica, ma che a causa di questa amministrazione di turistico ha ben poco.”